Ci voleva proprio una carica speciale. Ci voleva qualcuno che rinfrescasse la memoria sul fatto che la storia ed il passato sono fondamentali per capire il futuro. Tra spread, tecnici, caste e presudopolitici l'aria in giro puzza di vecchio e stantio. "IN QUESTO VECCHIO GIROTONDO C'E' QUALCUNO" che la cambia aprendo una finestra e facendo passare un pò d'aria fresca e cercando di aprire anche la testa di molti che pensano che il passato e la storia siano "robe d'anticaglia". Testi conosciuti e già apprezzati ma che con la capacità interpretativa prendono tutto un altro aspetto. Ed allora quei racconti già reali nella tua testa per la lettura del libro prendono le sembianze vere dei protagonisti con Simone (dopo aver omaggiato con "termina il ricreativo principia il cuRturale" lo spettatore d'eccezione Monni...Bollins vedi a darmi bidone...) che dà voce ad un nonno reduce come ad una giovane studentessa dell'epoca in maniera ugualmente credibile. Ed allora non è più una presentazione di un libro ma un vero e proprio spettacolo teatrale in cui l'one-man show riesce alla perfezione. Fa riflettere, fa emozionare, coltiva cultura e soprattutto "lascia traccia di ricordi e vite che altrimenti l'oblio avrebbe portato via con sè". Ed allora ci voleva proprio una serata che accendesse il cervello. Una serata in cui la Costituzione diventa protagonista con gli splendidi auspici di Calamandrei e quell'articolo 11 così sbertucciato e così invece VERO e SPLENDIDO in quelle cinque parole "l'italia ripudia la guerra" (chissà se a qualcuno al Quirinale gli hanno fischiato le orecchie). Una serata dove una lettera del disertore interpretata magistralmente diventa una di quelle canzoni che appena hai finito di ascoltare vorresti ricominciare dall'inizio per apprezzare meglio sfumature e passaggi e che ti fa dare dello stupido perchè troppo spesso "te la scordi" tra le canzoni da ascoltare spesso. Una serata che sfocia in "la storia siamo noi" prima quasi sussurrata poi affermata con l'orgoglio di chi ci crede davvero, degna conclusione per un'artista che non riesce a non farti alzare in piedi, applaudire compostamente come nel suo stile, lasciandoti con un pò di brividi e con quella sana considerazione che davvero quei racconti sono parte di tutti noi anche se troppo spesso li consideriamo inutili o ammuffiti perchè troppo presi a rincorrere l'oscillazione di un titolo di Stato che non sappiamo nemmeno di preciso cosa sia.
Grazie Simone, ancora una volta.
BIGNAMI: sentire leggere direttamente da lui alcuni dei brani di un libro così apprezzato ha davvero qualcosa di speciale, esattamente come la serata...
Su Cristicchi sai che hai un lettore fisso ed un commento sicuro. Deve essere stata davvero una bella serata.
RispondiEliminaLo so, gioco sul sicuro! ;-)
Eliminaps. per te che odi i social network ti informo che su twitter simone mi ringrazia di cuore....così, tanto per farti invidia... :-)
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