Il fascino della Champions nella magica atmosfera del Santiago Bernabeu è di quelli da gustare con "IL DRINK IN MANO". Real e Manchester City sono due squadroni che si studiano per una buona parte del match per poi darsele di santa ragione, in un secondo tempo fantastico di rara intensità e di gran bellezza. Squadre che si sbilanciano dopo il vantaggio del City, continuano a cercare la vittoria dopo il pareggio del Real e non si arrendono quando il City va sul 1-2 a cinque minuti dal termine. Per il Real che quest'anno è partito incerottato ed a rilento, e nella Liga arranca già a -8 dal Barca, sembra poter essere il colpo di grazia.
Sembra. Perchè la squadra non affonda e con lo spirito del suo allenatore non molla. Testa bassa e pareggio a due minuti dalla fine. Ma non basta. I blancos, non domi, continuano a caricare alla ricerca della vittoria. Chiudono in un angolo il City che sbanda, imbarca e Cristiano Ronaldo al 90' regala il 3-2 finale con un guizzo dei suoi.
Mou è straripante nell'esultanza, si inginocchia e scivola dall'area tecnica fino oltre la linea del fallo laterale e sembra uno dei tanti giocatori della "blanca" esultanti, nello stesso gesto ad esempio proprio di Ronaldo che in campo scivola in ginocchio verso il corner. Mancini invece scuote il ciuffo da gaga e sembra non credere ai suoi occhi. A cinque minuti dalla fine aveva il successo in pugno al Santiago Bernabeu e l'occasione di dare un bel colpo alle ambizioni di Mou, che magicamente in cinque minuti vede i suoi compiere l'impresa.
Vedere Mou esultante e coi ginocchi del completo grigio macchiati di verde dell'erba di Madrid è da brividi, accentuati dal pensiero della beffa che si becca Mancini e la sua chioma. Grande Mou. Vamos.
BIGNAMI: il fascino di Mou è sempre immancabilmente elevato, picchi inarrivabili in partite del genere...
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