Sommario

venerdì 29 novembre 2013

Era così difficile?

Kiave di lettura n° 59

Dei discorsi di mercoledì sulla decadenza di ReSilvio non ho voluto ascoltare e/o seguire nè i dibattiti in aula, né i festeggiamenti di chi aspettava questa giornata da venti anni né tantomeno il "FESTIVAL DEL DOLORE" dei berlusconiani fedeli al re e ri-schierati in Forza Italia.
E' un lungo di periodo di totale rigetto della politica, dove tutto mi sembra forzato, inutile e veramente sconsolante. Già erano molto poche le mie speranze di "inizio legislatura" tutte riposte in SEL e M5S, speranze che si sono sgretolate/stanno sgretolando giorno dopo giorno per ragioni e motivi diversi. Così anche un giorno che poteva essere considerato così atteso per un antiberlusconiano completo come me non è riuscito ad appassionarmi; sarà che di uscite di scena del Re ne ho sognate migliaia ma quando arrivano alla fine mi sembrano tutte troppo poco definitive, presagendo una possibile scappatoia dietro l'angolo da imboccare che fa pensare che alla fine in qualche modo in piedi il "caro ed amato" Re ci possa restare.
Detto questo ho visto circolare commenti di vario genere sul discorso che ha tenuto la capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle Paola Taverna per annunciare il voto del suo gruppo sulla decadenza di ReSilvio e sono andato a cercarmelo in rete per ascoltarlo. Per chi vuol sapere di cosa sto parlando
La mia posizione sul M5S l'ho espressa diverse volte e certo un discorso non può cambiare il giudizio in un senso o nell'altro, ma ascoltandolo bene qualcosa si è acceso. Ci sono parti prettamente propagandistiche e fatte di slogan magari non troppo attinenti alla discussione, ma qualcosa di quasi magico è avvenuto: il Re è stato trattato come merita e chiamato con il suo nome.
Quindi non gli è stato chiesto di modificare la Costituzione con una fantomatica Bicamerale, non è stato definito un imprenditore degno di interlocuzione, non gli si è proposto un governo di larghe intese, non si sono definite le sue aziende patrimonio dell'Italia, non si è detto ai giudici di abbassare i toni nei suoi confronti, non si è cercato di farlo passare per statista, non si sono ipotizzati salvacondotti per lui e le sue proprietà, non si sono prorogati a data da destinare i termini di sentenze a lui sfavorevoli, non gli si è dato il permesso di autoproclamarsi interlocutore di spessore. Si è detto ciò che è cioè un condannato e gli si sono elencati i processi che lo riguardano e che lo hanno visto condannato appunto, amnistiato o non condannato per decorrenza termini. Lo si è chiamato con il suo nome. Rimarcando e sottolineando le linee di contatto e di mancato smarcamento avute da quella che invece che un'opposizione si è rivelata come un vero e proprio gruppo di sostegno non dichiarato.
Certamente servirà a poco, magari a niente...adesso.....probabilmente se questa linea intransigente sulla verità e sulla chiarezza si teneva venti, quindici, dieci, cinque anni fa....magari qualcosa cambiava prima e meglio....
Per cui nessun encomio particolare al M5S per aver detto solo la verità e non aver in fondo fatto granchè se non una dichiarazione di voto "ovvia" (che poi di così ovvio in Italia in questi venti anni non c'è mai stato niente) ma sentir chiamare in Senato il Re con il suo nome è motivo di sorriso.
Detto questo mi chiedo: cari D'Alema, Bertinotti, Vendola, Veltroni, Violante, Ferrero, Bersani, Letta e similari (per molti dei quali ho anche votato...), CAZZO ma era così difficile dire in faccia al Re che visto il suo CV, le condanne avute e quelle scansate solo per leggi fatte in proprio, il suo spessore umano e morale con lui non era il caso di prendere nemmeno un caffè al bar? Era così difficile CAZZO dire "caro Re sei un delinquente abituale fatti da parte"? Era così difficile CAZZO non invitarlo a costituenti, bicamerali, governissimi e larghe intese?
Il M5S ha detto e fatto l'ovvio, niente di eccezionale, non mi emoziono nè parlo di imprese ma una cosa però si è accesa, magari piccola ma una considerazione va fatta....discorso ovvio vero, però per vent'anni all'ovvio gli si è sputato nel viso.....

giovedì 28 novembre 2013

Quasi da sonno

"SIAMO QUI GIA'" qualificati ma presenti a non perderci il giovedì di coppa, non tanto perchè il primo posto del "gironcino" è ancora in bilico (la partita finale con il/la Dnipro sarà quella decisiva) ma perchè la Viola si segue a prescindere, anche quando sfida quello squadrone portoghese che al momento del sorteggio di Agosto ha fatto esclamare al Capo (ed un pò a tutti i tifosi gigliati):
La partita quindi non ha le premesse per il match imperdibile, la classica partita che serve soprattutto a mettere minuti nelle gambe di chi ha giocato meno con i relativi rischi di partita non brillantissima, ed il primo tempo conferma totalmente le premesse. Zero tiri in porta Viola ed un rischio subito dove siamo graziati dal famosissimo Bebè. Traccheggiamo a centrocampo senza spingere mai anche perchè i giocatori d'attacco sembrano con le polveri bagnate e le uniche emozioni sono sentir chiamare Tony un terzinaccio portoghese. Nella ripresa con l'ingresso del Pek un pò la musica cambia, siamo più precisi e ci proviamo anche se solo con l'ingresso di Cuadrado siamo vagamente pericolosi. Alla fine però produciamo solo un paio di vere occasioni e un simil rigore su Mati, troppo poco per vincere anche con una squadra da poco come il Pacos. Torniamo a casa con un punticino e con l'appuntamento prossimo che diventa decisivo per il primo posto. Una partita che non passerà certo alla storia e che ha avvicinato più al sonno che all'urlo....ma con nove "riserve" non si poteva sperare di veder giocare un gran calcio...magari qualche sbadiglio in meno, quello sì....
5^ Europa League
PACOS - FIORENTINA = 0-0
GOAL:
Munua 6
Primo tempo una parata per onor di firma, secondo con un buon intervento e qualche rilancio sballato
Roncaglia 6+
Grintoso tra i pochi che si nota
Tomovic 5,5
Impreciso da centrale
Compper 6
Senza infamia e senza lode
Marcos Alonso 6
Si nota poco ma non commette errori
Aquilani 6
Non pervenuto nel primo tempo, meglio nel secondo
Bakic 5
Poco lucido ed ammonito per un fallo inutile
Ambrosini 6
Partita precisa senza acuti
Ilicic 5
Come al solito non presente
Mati Fernandez 6+
Prova qualcosa con pochi risultati ma con molto impegno e qualche spunto
Matos 5,5
Non pervenuto nel primo tempo poco nel secondo
Pizarro 6,5
Il piccolo cambio di spirito del secondo tempo è merito suo. Il migliore.
Cuadrado 6
Prova a cambiare la partita ed in parte riesce a mischiare le carte, troppo poco incisivo però.
Iakovenko sv
All. Montella 6
Giusto turnover, squadra opaca ma era preventivabile

martedì 26 novembre 2013

Appuntamenti fissi


Cambiano gli anni che passano dagli anni 90, al nuovo secolo per arrivare al 2013. 
Cambiano gli scenari intorno che passano dalle superiori all'università per arrivare al lavoro.
Cambiano i mezzi che passano dalla cassetta al cd per arrivare all'mp3
Cambiano gli strumenti per ascoltarlo che passano dallo stereo aiwa al lettore cd per arrivare alle casse del pc.
Cambiano le dimensioni del successo che passano dalla festa dell'Unità al palazzetto per arrivare a San Siro.
Cambiano i suoni che passano da "i duri hanno due cuori" a "HAI UN MOMENTO DIO?" per arrivare a "il sale della terra". 
Cambiano le parole che passano da "non è tempo per noi" a "leggero" per arrivare a "per sempre".
Cambiano i titoli che passano da "ligabue" a "miss mondo" per arrivare a "mondovisione".
Cambiano i modi di chiamarlo da ligabue a luciano per arrivare a LIGA.
Cambiano......è vero....
ma restano alcuni appuntamenti fissi, tra questi quello dell'acquisto del nuovo album il primo giorno della sua uscita. Da fan impaziente a seguace di un rito che non voglio interrompere. Mondovisione è in onda. Il Poeta è tornato con i suoi inediti. Già ascoltati un pò di corsa ma che in due/tre pezzi già mettono i brividi e vanno dritti al cuore. Son di parte nelle valutazioni, lo so, ma sinceramente me ne vanto anche di esserlo. E' da ascoltare e fare proprio un pò alla volta ma credo proprio non deluderà, come del resto mai è accaduto.
BENTORNATO POETA 

domenica 24 novembre 2013

Poco da commentare

"Quando gioca male anche Borja un c'è più da commentare nulla" questa massima del vate(r) Bollins basterebbe per commentare questa giornata Viola....da vater.
Si comincia bene con una mezz'ora in "CUI TUTTO QUANTO E' STILE" puro e Viola dove Cuadrado lanciato da un tacco fantastico di Borja, lo stesso Cuadrado con una splendida azione solitaria non conclusa in gol grazie a Brkic, Aquilani bloccato soltanto da Brkic, una bella giocata di Pepito e soprattutto un fallo netto su Pepito lanciato dal Pek. A quel punto si spenge la luce. L'Udinese avanza ed alla prima vera occasione, da una punizione laterale la difesa immobile ed un Neto impalato ci fanno andare sotto. Ed in quel momento finisce la partita anche se siamo solo alla mezz'ora. Il buon inizio sparisce magicamente e resta una squadra senza grinta e con poche idee che neanche i cambi del secondo tempo scuotono, anzi solo un paio di interventi di Neto in chiusura non fanno diventare il passivo più ampio.Giornata nera, senza spunti, e con quella mezz'ora che resta l'unica traccia Viola in tutta la partita. Udine si rivela ancora terra amara per noi. Occasione buttata davvero e gettata due volte perchè le altre inciampano e potevano lanciarci all'inseguimento di posti ancora più alti. Verrebbe da recriminare sull'ennesimo furto subito (un rigore al ventesimo ci avrebbe fatto cambiare la partita e magari anche non spegnere così completamente) ma alla fine l'abbiamo troppo buttata via per farlo. Peccato davvero, ma niente drammi e ripartiamo convinti che possiamo agganciarlo quel treno importante...e sperando che Marioooooooo Gooooooooomez torni davvero presto!
13^ giornata
GOAL: -------
Neto 6,5
Sul gol restano le mie perplessità, poi commette un errore grave ma nel finale evita due/tre gol
Tomovic 5
Poco preciso e in ritardo sul gol
Gonzalo 6
Meno brillante del solito e si becca un giallo ma non affonda nella ripresa
Savic 5,5
Primo tempo neanche così male. Secondo tempo da dimenticare dove non azzecca praticamente niente
Pasqual 5
Praticamente inesistente e con molti passaggi errati
Aquilani 5+
Rischia l'espulsione come gli accade troppo spesso ma non demerita come altri. Buona la presenza sottoporta
Pizarro 6
Uno dei pochi a salvarsi, alcuni lanci pregevoli ed un tentativo costante di costruire il gioco
Borja Valero 5
Come dice Bollins "se anche lui sbaglia".....da sempre lo dico: è l'anima di questa squadra e se non gira lui la squadra non gira
Cuadrado 5,5
Difficile da valutare. Devastante nei primi trenta minuti ma tremendamente poco incisivo. Poi si spegne piano piano anche per posizioni scelte da Montella poco comprensibili
Rossi 6
Il migliore. O almeno il meno peggio. Si procura un rigore, cerca il dialogo con gli altri e perde raramente il pallone. Ci crede e combatte, non poco in una giornata come oggi.
Joaquin 5
Non c'è e si vede
Ilicic 4,5
Non pervenuto per 32 minuti, comincia ad essere preoccupante la sua assenza
Mati Fernandez 5,5
Poco incisivo ma un pò vivo
Matos 6-
Si fa vedere con un'accelerazione sulla fascia. Vivo ma poco da segnalare alla fine.
All. Montella 5
Non si capisce il cambio di Ilicic, poco quello di Mati, totalmente incomprensibile (per me) mettere Matos e spostare una delle poche frecce acuminate (Cuadrado) come terzino, Squadra che dura solo trenta minuti, speriamo e confidiamo che sia solo un caso

venerdì 22 novembre 2013

Un particolare contratto

Kiave di lettura n° 58

Ritorno al classico per la kiave di lettura di questa settimana, sia per l'etichetta del post che per l'autore del libro. Chi ha lo sfortuna di frequentare questo blog sa che Marco Vichi è uno degli autori più presenti nel mio personalissimo Katalogo; oggi aggiungo "PER L'OCCASIONE LA" nuova puntata alla sua lunga e gradita serie.
MARCO VICHI - "Il contratto" - Guanda
Tra le letture accumulate nel periodo "estivo e dintorni" c'è anche un breve racconto di Vichi. Qui il commissario Bordelli, fiore all'occhiello della sua produzione, non è il protagonista e si passa ad uno scrittore che cerca di capire come rimanere a galla nel mondo letterario visto che la sua personale penna ha un pò "terminato l'inchiostro" (cit. Nanne).
Improvvisamente gli si apre una porta che gli mette a disposizione la possibilità di un'uscita e di una pubblicazione che però metterebbe a dura prova il suo orgoglio e la sua anima "e l'onore, il mio onore? Mi sembrerebbe di vendere l'anima". La voglia della fama e la invitante e provocante presenza femminile avranno la meglio sulla integrità e l'onore dello scrittore Ronzini un pò caduto in disgrazia?
Dal protagonista "astro che doveva ancora sorgere" alla musa particolarmente interessata alla sua produzione letteraria "mezza nuda mi sorrideva e m'invitava a scrivere", dalla coppia "Zabulon ed Abandon" inquietante e preoccupante come la sede misteriosa in cui si deve recare per discutere l'importante ed imperdibile occasione "una viuzza lunga cinquanta metri, non capivo come potesse esserci il numero 333" il libro viaggia su un percorso che intreccia realtà e fantasia con amore per la scrittura e desiderio di successo. La seduzione di un'avvenente e provocante musa, la rassicurazione di un successo già "scritto" e l'obiettivo della fama da raggiungere sono il piatto che viene messo davanti allo scrittore Ronzini, che dovrà paragonarlo e soppesarlo all'altro piatto della bilancia che è composto dai freni del proprio orgoglio e della propria etica. Ma si sa che spesso il diavolo ci mette lo zampino......
L'idea del libro e lo spunto di trama che ne consegue è un "filone" già usato in diverse opere letterarie e non solo, ma il libro "non sa mai di vecchio o già visto"; anzi con piacere e curiosità la mia memoria abbina questo libro ad un vecchio film di Totò, con cui condivide punti ed in parte trama anche se motivazione dei protagonisti e finale sono ben diversi, risultando quindi interessante ed apprezzabile.
Libro curioso e molto scorrevoe che si legge rapidamente nonostante la presenza anche di tracce di poesie e rime non del tutto nel mio stile; ma l'ironia che fa da filo conduttore e la penna di Vichi superano l'ostacolo abilmente. L'ennesimo suo libro che lo conferma tra i preferiti ed i più apprezzati anche quando "lascia" il beniamino commissario Bordelli. Consigliato per una lettura veloce che vuole unire storia semplice ma particolare ed ironia. Magari non con i voti altissimi con la lode come in altri suoi libri ma Vichi viene promosso ancora una volta e come sempre con voti alti....

venerdì 15 novembre 2013

Solo a Firenze

Kiave di lettura n° 57

Una segnalazione per la quale non posso che ringraziare Leo che mi ha permesso di rivivere le "LACRIME E BRIVIDI" della partita assoluta. A volte a Firenze ci mostriamo davvero per quello che siamo: unici, questo è uno di quei casi che Leo sintetizza perfettamente con un "solo a Firenze".
E' un video che mescola ironia, immagini e foto di quella domenica da urlo ed una clamorosa rivisitazione di un pezzo storico come "Io vagabondo" che con un nuovo arrangiamento ed una nuova lingua (un fiorentino DOC) diventa spettacolare in un altro modo, magari meno importante della versione classica ma certamente più da brividi per noi viola.
E' un video che non può non vedere chi era in curva con me quella domenica, chi come me s'è sdraiato sui seggiolini di qualsiasi settore del Franchi, chi era ad un qualsiasi circolo ad abbracciare gente sconosciuto, chi era a casa ad urlare alla faccia dei vicini, chi era ad esultare con amici sul divano, chi semplicemente vede lo #juvemerda come un comandamento scontato ed obbligato, chi non potrà mai scordare quel 4-2, chi ha perso le corde vocali come Guetta, chi sente dentro "Una passione da 10", chi vive a Firenze e la venera, chi semplicemente ha cuore e sangue Viola.
Buona visione e buon ascolto 
ECCO IL VIDEO
Io Vago Sbronzo (e l'occhio pio)
Io poi ti racconterò di Pepito che nì sacco la infilò
Ma con Tevez e Pogba (chi c'era?) pensavate d'essè qui pè mitraglià
Ohiiiiiiiiiiiiii (ohi ohi) un rigore di Fernandez m'inventai
Pepito sulla palla (prov'a piglialla prov'a piglialla)
e Buffone che si gira a raccattalla 
I' Berto dice: "Ma va'ia"
"Oh stà a vedere che ne piglian'un barile!"
Zio, se io fossi al posto tuo sarei certo che ne fanno un altro (uno solo?)
Dai la bussola a Pogbà (perchè?) gli ci vuole la psicologa!
Sì Pepito è ancora là (oh icchè farà?)
Gran giochessa e c'imbriaha la città
Ma, un gobbo che ne sa (JUVE MERDA) suì dù a zero icchè vor dire pareggià
Poi, ero ancora ad esultare e mi girai
Se ne era fatto un altro!!! (mentre frano suì sedile di quell'attro)
Gioacchino che sbatacchia dentro ì sacco!
Piangendo Conte, vuò andà via (Tu vedrai!)
Sei un bambino che gioca coì sù tupè!
Io, mezzo sbronzo e l'occhio pio un fumogeno dietro quell'attro
Un so neanche indove sto e Pepito gli rivoga i' QUARTO!
Giue! Sto godendo come un bue non mi pare vero il 4-2
Grande festa qua in città questa notte non si scorderà!
GRAZIE RAGAZZI ......e........
JUVE MERDA!

mercoledì 13 novembre 2013

Seguire la moda


Alle lotte tra falchi e colombe nel PDL, risponde il PD con gli incomprensibili regolamenti sulle primarie e con le relative divisioni interne.
Cosa non si fa per "seguire la moda".

lunedì 11 novembre 2013

La stranezza del calcio

E' una vecchia frase nota a tutti quelli che lo seguono. "Il calcio è strano"Ma molto strano. Una partita che dopo poco più di un quarto d'ora sembrerebbe già ampiamente chiusa (come testimonia il tabellone qui accanto) per il risultato ma non solo, soprattutto per l'assoluta differenza presente in campo.
Per 75 minuti non c'è semplicemente partita. Viola di un'altra categoria e Samp che sembra la squadra che incontri per l'allenamento infrasettimanale: mai pericolosi sempre nella propria metà campo, inferiori in maniera imbarazzante nell'uno contro uno tanto da temere per le caviglie di Cuadrado e Rossi ed i loro giochi tecnici di prestigio. Filava tutto liscio, un po' come il giro focaccia e biglietto della lotteria (dove il fortunello vincitore dell'anno scorso, tanto per farci sempre riconoscere, allieta la focacceria con "l'estrazione dell'otto tra un'oretta" e "i primi tre numeri vincono? allora piglio l'1,il 2 ed il 3") come il caffè/ammazzacaffè tra chi lo prende e chi lo dà ("in effetti son un pò parsimoniosi con il Montenegro, mettine un pochino in mezzo al ghiaccio") come chi mentre l'è a sorseggiare l'ammazzacaffè ha cattive notizie ("piove") e chi ne ha buone ("ci s'ha il giallone" oppure "tu ce n'hai una buona anche te di notizia, si va via") come il ritorno del Borghetti a prezzi sempre più modifici ("si ma c'è anche il bicchiere e te lo servono al tavolo") e uno spuntino tremendamente buono per cui dover solo ringraziare e parecchio ("tu vedrai ti ringrazia anche la dietologa"), come il sempre verde "prendi la tre prendi la tre" e il nuovo "aggiorno aggiorno e l'è buio t'havoglia a far venir giorno!"). Ma il calcio è strano "PERCHE' GIOCARE AL" tiro al bersaglio alla fine non paga se le partite non le chiudi e così gol da polli preso dal niente ad un quarto d'ora dalla fine e doppietta del magico Pepito che viene messa in discussione da due rischi a novantesimo quasi scoccato. Sarà il ricordo ancora fresco di Cagliari e Parma ma il pensiero va alla paura di buttare due punti nel cesso. Per fortuna non è così, o meglio per merito portiamo a casa una strameritata vittoria senza beffe, che ci permette di andare alla sosta in piena zona europea e con una squadra che dà davvero l'impressione di esserci.
Il solito motorino Cuadrado (imbarazzante per quanto è forte) e il genio e la classe di Pepito (altrettanto imbarazzante) su tutti, ma anche un Aquilani in regia sorprendente e la solita spina dorsale Borja/Gonzalo che fa brillare gli occhi. Mettendo insieme che al rientro potrebbe e dovrebbe scattare l'ora di Marioooooo Gooooomez e che questi splendidi risultati sono arrivati appunto senza l'elemento che doveva essere trascinatore e senza tre punti abilmente scippati da Nicchi/Braschi & c. la situazione è davvero da sorriso e lascia ben sperare per il resto della stagione. Intanto godiamoci questo giocattolo che luccica e inorgoglisce, avanti VIOLA....tutta... 
12^ giornata
GOAL: Rossi (R); Rossi
Neto 5,5
Mai impegnato ma sul gol dà l'impressione di non essere pronto, di nuovo un tiro un gol
Tomovic 6,5
Buon match anche propositivo
Gonzalo (contento Maso?!?) 7
Il solito enorme baluardo difensivo
Savic 6
Preciso senza sbavature
Pasqual 6
Meno impreciso del solito
Mati Fernandez 6+
Il più di incoraggiamento per una partita positiva, finalmente
Aquilani 7
La sorpresa della serata in un ruolo non suo
Borja Valero 6,5
Sbaglia tre passaggi di fila nel primo tempo ed è un vero e proprio evento. Solito cuore
Cuadrado 7+
Doppia tutti i suoi finti costringendoli al Travelgum. Poco "cattivo" sottoporta ma proprio a voler cercare il pelo nell'uovo
Rossi 8
Un gol splendido per la naturalezza con cui lo realizza, altre giocate da spellarsi le mani. Tiene da solo l'attacco da ormai due mesi con naturalezza disarmante. Il migliore, ovviamente.
Joaquin 6,5
Più corsa che fantasia ma dà l'anima
Vargas 5,5
Entra ma non si nota
Rebic sv
Vecino sv
All. Montella 7,5
Per 75 minuti è una Viola semplicemente spettacolare che incanta e annienta la Samp.

sabato 9 novembre 2013

Il giusto mix

Kiave di lettura n° 56

E' cominciato tutto con un allungarsi dei tempi nell'organizzazione della nostra cena che di solito aveva tempi meno lunghi e "CERTE NOTTI" non ritardavano così a lungo. Così il frullino Simi mi richiamava all'ordine ed in un sabato insieme mi redarguiva "lunedì senti gli altri ed organizza. Fissa un giorno della settimana che vi torna meglio, ci sono sempre" e così....
... puntuale al mio impegno
K: visto che il Simi mi ha dato di delega di organizzare a breve e sennò mi toglie il saluto, cari tretre che ne dite di una pizza/birra/altro in questa settimana?
PI: non il fine settimana, poi quando volete
Mone: per me ok, se mi confermi a breve mi tengo libero
Simi: meglio prossima
K: ma come?!!?
Simi: questa no, la prossima quando vuoi?
K: Martedì?
Simi: Mercoledì meglio
... il lunedì dopo
K: allora ok mercoledì?
PI: presente!
Mone: ci sono, ditemi come si fissa
Simi: va bene, ma mercoledì della prossima settimana 
K: quindi puoi solo la prossima?
Simi: perspicace
K: "organizza organizza che io ci sono sempre" parolaio come Verdini...
... puntuale al lunedì successivo come la chiusura dei parrucchieri
K: ci riprovo...solo con te, tanto dipende tutto dalla tua fittissima agenda, prossima settimana ok mercoledì?
Simi: totalmente dipendente??
K: non so stare senza te
Simi: tu già lo sai in quale anno è nata lei
K: e vola vola si va
Simi: torneremo torneremo
K: e dai edmundo facci un gol
Simi: c'è chi lo chiama Mario c'è chi lo chiama Faccenda
K: pu pu pu pu pu pu sce sce sce sce sce sce du du du du du du forza pusceddu alè
Simi: merda pusceddu volevo farla io
K: noi siamo firenze nel calcio
Simi: ti ricordi l'anno scorso problema anche crossare, problema ancora più grosso senza Bati era segnare
K: senza tregua canteremo viola alè
Simi: la fiorentina alè...alè la fiorentina alè....
K: sandro cois sandro cois lalalalalala
Simi: che fretta c'era scarta tutti oliveira
K: il ragazzo gioca bene
Simi: parla poco l'italiano ma ci porta in Champions League...fatim terim....
K: sotto la curva fa la mitraglia
Simi: Panduri? Almeno si fa la panzanella
K: se si va sugli striscioni unsifinisce più...tevez unnè mica halloween levatela la maschera...
Simi: Lapo tira e serba a pasqua
K: ??? comunque t'hai svicolato alla grande, un dribbling alla Oliveira
... riproviamo di martedì, magari gliè passato ìruzzo
K: che importa se per fissare ti ci vole un'ora (magari)...che fretta c'era massimino dimmi una sera...
Simi: penso di no
K: simi bla bla simi bla bla simi simi simi bla bla bla
Simi: quanta fica c'avrei con i capelli di Enzo
K: e quando giochi a carte hai sempre l'asso
....o tentiamo anche di mercoledì unsiamai che....
K: ma quindi? ci si vede prima dell'anno novo?
Simi: forse martedì prossimo
K: ma martedì 5/11/2013?
Simi: yes
K: sento gli altri va
Simi: ok, ma te lo confermo lunedì
K: ma bada se si deve corteggiare una fava come te! Nemmeno tu fossi ranocchio esposito!
....arrivati al 5/11....
K: mi fai sapere come si fissa così avverto anche gli altri?
Simi: faccio il piano e te lo mando
....dopo alcune ore....
K: per far piano piano tu fai piano
Simi: simpatico! Indo si fissa? Munaciello?
K: tu sei te l'uomo di mondo. Fammi sapere un'ora così lo dico anche agli altri due desperados
Simi: l'uomo fava sono. Aspetta il piano...
....
Organizzarla è stato un pò "come organizzare i mondiali a 127 squadre con il sorteggio della bambina bendata" (questa la capisce solo Bollins) ma quando hai a disposizione un fantasista come il portoghese Simi non puoi imbrigliarlo in schemi rigidi, devi assecondare i suoi colpi di genio e dargli la libertà di inventare senza obblighi tattici. Tanto ci penserà il centrocampista a tutto campo BorjaValero Pi a cucire gioco e impostare dando il giusto ritmo e GonzaloRodriguez Mone a coprire le eventuali falle difensive che si potranno aprire con la sua presenza decisa, importante ed imponente. Il giusto mix.
Questo rappresenta quel trio che qualche sera fa in un locale di Empoli sconosciuto fino a quel momento ha fatto la solita grande partita e mi ha dato e concesso l'onore di essere presente. Così come molte altre volte, così come non accadeva da tanto perchè era davvero un'infinità di tempo che il quartetto non si riuniva, così come a volte è difficile da raccontare visto che alla fine come dice Mone "icchè s'è detto? Nulla, le solite cose". Ma son cose solite ma diverse. Da racconti non sempre comprensibili a ordini leggeri perchè dopo si deve lavorare, da salsine fresche al sapor di menta a birre carotate, da ingallature a terrazzi scavalcati, da radiografie a giochi che unvalgon la candela, da Bianconi a Fuori dal giro, da ululì a ululà, dalla zona industriale di ogni città ai pub più vuoti della storia, dal megaconcerto mondiale alla Lastra alla macchina che si spenge al semaforo, dal multivision al multimultivision, dai sensori di parcheggio dietro agli occhi davanti, dal facciamo passare un altro anno a organizziamoci a breve, dalla smart troppo in ordine al bagagliaio con i biscotti del cane, dagli spiedini di un metro alla panzanella particolare, dal misterioso coccetto al vino che si può far di meglio, dalla biretta alla biretta.
Dal Simi a Mone e da Pi a me. Chi per la fantasia, chi per quella profonda sincerità e chi per essere l'amico con la A clamorosamente maiuscola. Si mixano queste caratteristiche con % diverse ma tutte riscontrabili in quel trio che son ORGOGLIOSISSIMO di completare in un poker magari non proprio di assi, ma sicuramente speciale. Ed allora anche l'organizzazione diventa leggera e ti vien voglia di ripartire per la prossima. Alla prossima convocazione caro terzetto.

giovedì 7 novembre 2013

Conquistata anche la Romania


Arrivato preciso preciso per l'inizio del match dal simpatico orario giulianesco dell'Europa League riesco a beccarmi la formazione di fantasia di Sky dove è presente Borja sia in campo che in panchina (oddio ad un fenomeno come lui può riuscire questo ed altro) ed a vedere una Viola che per mezz'ora gioca da sola e merita il vantaggio, poi un pandurino qualsiasi s'inventa una rovesciata di parastinco ed andiamo sotto e per i restanti quindici minuti ci capiamo poco. Nella ripresa la svolta la dà l'ingresso di Borja ed un sempre più devastante Cuadrado ma fino a due minuti dalla fine è un continuo di occasioni buttate ed imprecisioni. Meritiamo ampiamente il pareggio come minimo ma la palla non vuole saperne di entrare, anche perchè la precisione è davvero merce rarissima stasera. Poi però motorino Cuadrado accellera e "FA UN NUMERO ESAGERATO", salta tre uomini tra dribbling e velocità per mandare a Matos una palla con la scritta "basta spingere": 1-1. Sorrido per la partita recuperata che Cuadrado decide di fare anche il rifinitore con palla splendida in profondità che l'immenso Borja mette all'angolino a venti secondi dalla fine del recupero. 12 punti in 4 partite, qualificati e molte possibilità di arrivare primi nel gironi. Con fatica ma missione rumena compiuta. Avanti così Viola europea.
4^ Europa League
GOAL: Matos; Borja Valero
Munua 6
Beffato e lento sul gol molto fortunato del Panduri. Nella ripresa c'è e non si fa beffare anche se con stile da rivedere
Roncaglia 6
Un recupero fondamentale nel primo tempo e diverse disattenzioni nella ripresa. Poco altro
Rodriguez 6
Finalmente la fascia sul braccio giusto ma Gonzalo non trova la partita migliore
Compper 5,5
Impreciso e non sicuro, molto stranamente per lui
Alonso 5,5
Soffre troppo un avversario che è ben poca cosa, poco meglio nella ripresa
Cuadrado 7,5
Il migliore. Di un'altra categoria, cambia tre ruoli e quando gioca vicino alla porta diventa devastante anche se potrebbe essere (per essere perfetto) più cattivo sottoporta.
Aquilani 6
Partita sufficiente senza troppi squilli
Fernandez 5
Un tiro importante poi praticamente solo palle perse ed imprecisioni
Joaquin 6
Ci mette tutto quello che ha, mettendosi a disposizione delle esigenze della squadra anche se non lucidissimo
Matos 6,5
Terzo gol ed un primo tempo di livello. Secondo tempo opaco ma piazza la zampata (facile)
Iakovenko 5
Oggetto misterioso
Borja Valero 7
Sbaglia un gol che sembra comodo ma dà la svolta alla partita e la chiude a venti secondi dalla fine. 
Ilicic 6
Finalmente al rientro, qualche spunto ma anche diversi tuffi.
Capezzi 6
Per l'esordio
All. Montella 6,5
Fa turnover ma la squadra è sempre presente e con il suo marchio

domenica 3 novembre 2013

Le lezioni del prof. Borja e degli altri

Diciamo che il Biondo non poteva trovare modo migliore per far dimenticare l'esordio della sua casa come punto di visione dei match Viola. Alla consueta splendida ospitalità, allargata a questo giro a livello numerico tanto da arrivare in doppia cifra, questa volta ha fatto seguito anche una perfetta organizzazione anche a livello di risultato. "Che gliel'hai detto che o svolta a questo giro o l'è rovinato visto le milanesi le son finite?" aveva esordito Bollins, ma questa volta la svolta c'è e proprio evidente.
Dominiamo San Siro in modo "ESAGERATO PROPRIO IMPOSSIBILE" da immaginare alla vigilia, vista l'assenza di Gomez, Cuadrado, Pek, Ilicic, Bakic, Mati e con Gonzalo, Ambrosini e Gioacchino in forma risicata e quasi più acciaccati che in forma gara ma costretti a non mancare. 
Ambro ci tiene a giocare e ci esalta quando entra duro sul 45 avversario.
Piccola nota, credo di non poter essere considerato razzista o simile ma con quel 45 ci vado molto vicino ma il punto non è il colore della pelle "potrebbe essere verde a pallini o beige2 (cit. Enry) è che è proprio intollerabile il modo in cui si pone e soprattutto quell'aurea di protezione che gli permette di simulare, picchiare, spingere, bullarsi senza che nessuno prenda provvedimenti
Tornando ad Ambro dopo l'entrata deve alzare bandiera bianca, ci giochiamo un cambio e sembra un sabato non proprio con la stella giusta. Invece. JuanCeres (Benedetto Ferrara premio Nobel per la definizione) trova la deviazione su una punizione che tira con il suo sinistro tolto dalla naftalina ed andiamo in vantaggio. Non sembra vero ed il 45 prova a farci ingoiare l'urla con diversi tuffi da Costoli e Pavoniere ma per fortuna il presidente di Milan Club Mazzoleni non abbocca, anche se ovviamente non lo ammonisce, lo farà solo dopo un colpo di karate nella ripresa. 
A cose normali un qualsiasi giocatore di A avrebbe preso non meno di quattro/cinque cartellini gialli, ma vabbè. Nella ripresa ci facciamo pressare un pò ma Neto non si sporca mai i guanti e l'ingresso di Gioacchino come al solito dà l'accelerata giusta (sono onesto io Rossi non l'avrei tolto) e Borja ci fa saltare in aria. Zero a due come il prefisso di Milano e nonostante il Piccinini con la mamma nota a tutti ci ricordi che "Aquilani doveva essere espulso" tante di quelle volte da sfondare la sedia di Andre portiamo in porto la gara senza subire neanche un tiro. San Siro è un solo coro che va da "Firenze" a "Tutti a casa" ai rossoneri che invece beccano fischi ed insulti dai loro tifosi. Il 45 ed il fenomeno da camp nou vanno via con la testa bassa e gli orecchi giù, come meritano due persone piccolepiccole come loro. San Siro è di nuovo lo stadio del prof. BorjaValero (Borja te amo, cit. Enry) e di tutti i suoi colleghi viola che tornano a vincere e lo fanno dopo una tremenda delusione come quella di venerdì. Magari non scintillanti come l'anno scorso ma tosti e decisi a tornare ad incamerare punti e riprendere la corsa verso i posti che ci spettano e che meritiamo, tornando a festeggiare la squadra alla stazione proprio come un anno fa
AVANTI VIOLA, continuiamo ad impartire lezioni come ieri...
11^ campionato
GOAL: Vargas, Borja Valero
Neto sv
Guanti puliti a fine partita
Tomovic 6,5
Tiene la posizione e non soffre la spinta rossonera
Rodriguez 7,5
Maestoso nel dirigere la difesa e nel sistemare a dovere il signorino col 45
Savic 7
Impeccabile in difesa 
Pasqual 6
Giusto perchè in una giornata del genere non ci possono essere insufficienze
Aquilani 6-
Rischia di lasciarci in dieci, un pò meglio delle ultime gare
Ambrosini 6,5
Vuole giocare a tutti i costi e ci mette l'anima. Mezzo punto in più per quell'entrata sul 45
Borja Valero 8
Maestoso, per tecnica grinta e spirito. Trova anche il gol ma il voto è per tutto quello che è. Immenso. Inutile dirlo: il migliore.
Matos 7
La novità di Montella per questa gara: indovinata. Lotta su ogni palla e ci prova sempre creando difficoltà costante alla difesa rossonera
Rossi 6+
Tiene la posizione ma meno brillantemente del solito
Vargas 6,5
Calcia la punizione e tiene la posizione con precisione non ricordata. Bentornato
Vecino 6,5
Sembra sgraziato e compassato ma c'è e si fa sentire
Joaquin 6,5
Pochi minuti ma uno spunto ed un cross che ci fanno esultare per la seconda volta
Olivera sv
All. Montella 8
Ricarica la squadra, ci mette un pizzico di novità azzeccate e fa delle molte assenze occasioni per gli altri. Complimenti al mister che riesce anche a togliersi la giacca alla fine per festeggiare lasciando andare per un secondo il suo aplomb. Grandissimo

venerdì 1 novembre 2013

La casta arbitrale

Kiave di lettura n° 55

Chi ha giocato a calcio o lo seguo da molti anni sa che alcune partite non le vinci o non le perdi nemmeno con la forza pubblica. Quando per condizione, classe e fortuna la differenza è enorme, palese e netta non ci sono miracoli o arbitraggi che tengono. Ma questo vale per una partita, due, dieci, venti ma non per trentotto partite distribuite in nove mesi in un campionato dove "CI VUOL SUDORE ED UN MINIMO DI CUORE" anche con squadre in lotta per non retrocedere. Mercoledì era una di quelle partite in bilico.
Dove una squadra magari gioca meglio (nello specifico la Viola) ma ci può anche stare che non ce la faccia a dimostrarlo a livello "numerico" di risultato per sfortuna (palo di Cuadrado) per abilità avversari (i due gol comunque molto belli del Napoli ed un catenaccio moderno ma pur sempre catenaccio) e per poca precisione sottoporta (azione Borja Valero, ritardo di Gioacchino su assist di Pepito, mancanza di una punta).
Capita. E capita che tu possa non portarla a casa. Magari esci col fegato grosso (oltre che per il giro alcolico impossibile di ieri pilotato dal velocista Galga che ha richiesto fatica dura per stargli dietro) imprecando contro la sfiga ma riesci in qualche modo a fartene una ragione, come tutte le cose che "non girano a modo" anche perchè il vecchio adagio "controvento si va ma controculo un c'è verso" mai è così utile. 
Quando però la partita te la scippano il fegato non è grosso, esplode. La prima volta lo urli e vorresti spaccare il mondo, poi piano piano la voglia di urlare e spaccare il mondo diminuisce, ci sono le imprecazioni che restano immutate ma addosso si appiccica il senso odioso dell'ingiustizia, dell'inutilità, del tutto pilotato.
Non credo che la Viola sarebbe al posto della Roma, credo che sul campo ci eravamo conquistati tre punti in più e solo furti conclamati ce li hanno tolti dalla classifica reale e onestamente il vaso è colmo, non per queste dieci giornate ma per il continuo andazzo di una classe, anzi casta arbitrale che è gestita da chi, come tutte le caste italiane, si inchina ai potenti omaggiandoli e assoggettandosi a loro. Mercoledì al Franchi è andata così. I falli continui a fermare il gioco non sanzionati, Behrami libero di picchiare indisturbato, ammonizioni alla minima protesta nostra ma soprattutto una cosa troppo evidente per passare come "errore che può accadere". Lampante, palese e troppo grosso per non far venire voglia di dire "ma chi me lo fa fare tanto è tutto deciso".
Dopo il Cagliari, di nuovo al 93' nel momento decisivo di una partita in bilico ti tagliano le gambe in maniera indubitabile. Sorvolando sulle squalifiche stranamente puntuali come nessun treno italiano (da quella di Gonzalo a questa futura di Cuadrado) non vedere questo fallo
foto gazzetta.it
e giudicarlo al contrario è semplicemente impossibile. La beffa continua con le parole di Braschi "Calvarese ha arbitrato bene", le conferme della squalifica di Cuadrado nella corte di appello che respinge il ricorso e la designazione di Mazzoleni per domani sera.
Continuano a prenderci per il culo senza nemmeno tentare di fingerlo, dopo il furto della Champions anno scorso quest'anno hanno ricominciato da dove avevano lasciato. Ed allora quella domanda "ma chi me lo fa fare?" si ripropone forte. Aumentando rabbia e delusione che forse anche questa volta saranno battute dalla passione ma ogni volta è sempre più dura.
Anche se la bandiera di Fiorenza continua a sventolare alta e fiera ma il solito film comincia davvero a stancare. In maniera sempre più pesante.
10^ CAMPIONATO
FIORENTINA-NAPOLI =1-2
GOAL: Rossi (R)
Neto sv
Due tiri due gol, mai impegnato per il resto
Roncaglia 6+
Non delude e risulta uno dei meno in difficoltà
Savic 6
Impreciso in certi momenti ma ci mette tutta grinta del caso.
Compper 5
Grave l'errore sul gol di Callejon ne risente per tutta la partita
Pasqual 5
In ritardo sul primo gol, inutile per il resto
Aquilani 5
Non è periodo, non c'è ed il centrocampo ne risente
Pizarro 6
Non brillantissimo ma tiene alta la bussola. La cosa migliore quando fa il gesto delle manette
Borja Valero 6,5
Mente e gambe del centrocampo viola
Joaquin 5,5
Ha voglia ma non incide ed arriva tardi su un assist d'oro di Pepito
Rossi 7,5
Il migliore. Non per il rigore ma per quello che fa tenendo su squadra e tifosi
Cuadrado 7
Aveva trovato con due accelerate le svolte della gara, palo e Calvarese glielo impediscono
Vecino sv
Matos sv
Vargas sv
All. Montella 7
Squadra che gioca bene e subisce dal Napoli due soli tiri, imponendo partita e gioco. Se trova il modo di evitare certi arbitraggi, saremmo a cavallo.