Sommario

lunedì 31 ottobre 2016

Sogni di Tricolor sugli scaffali della Feltrinelli

Passeggiata "festiva" e come sempre tappa fissa in libreria, porta della Feltrinelli in Via Cerretani che si apre e solito girettino senza una vera e propria meta ma solo con la voglia di dare una sbirciatina qua e la a qualche libro che per copertina, titolo, conoscenza attira di più la mia attenzione.
Mentre sono lì mi vengono in mente un paio di titoli e così li cerco nel terminale di ricerca a disposizione; dopo averli cercato, senza un vero motivo digito "Sogni di Tricolor" e la versione cartacea mi dice "sezione narrativa - piano terra"
La risposta non era quella che mi aspettavo e quindi incuriosito vado nella sezione narrativa, quasi per gioco, e cerco la S, visto che è ordinata per "autore". Scorro gli scaffali quasi fino alla fine e poi mi sembra di intravedere qualcosa di noto, ma temo sia più la voglia ed il sogno di vederlo lì che altro, guardo meglio e:
non ci credo!!!!!!
Una copia del mio Sogni di Tricolor lì alla Feltrinelli di Via Cerretani?!!? Ho i brividi dall'emozione e non riesco a non fare una foto che immortali il momento e la collocazione dei miei Sogni in mezzo a Tabucchi e Vichi....
Ancora non ci credo, mai giretto alla Feltrinelli mi aveva dato un'emozione ed una gioia così grande!
Proprio il caso di dirlo "GUAI A CHI CI SVEGLIA"...

E voi? L'avete comprato "Sogni di Tricolor"? Vi è piaciuto? Che cosa ne pensate? Lasciate il vostro commento, qui, sui social, ai miei contatti, ricordandovi di usare #sogniditricolor.

domenica 30 ottobre 2016

Un post per chi...

Kiave di lettura n° 207
Stanotte si mettevano le lancette indietro per il cambio dell'ora, ma per qualcuno il passo indietro non è stato solo a livello d'orario, ma è corso a pochi giorni fa, più probabilmente alla fine d'agosto o in alcuni casi a ricordi lontani solo a livello di calendario. 
Molte città, molti paesi dell'Italia Centrale si sono svegliati presto non tanto per il cambio dell'ora ma per aver sentito qualcosa di innaturale accadere, evento "innaturale" sì ma purtroppo da un po' di tempo così "naturalmente" ripetitivo da mettere i brivid. 
Quando "LA TERRA TREMA" tutto il resto sembra diventare meno importante, assume un altro colore ed un significato più ridotto ed accantonabile. Ad ognuno emerge la propria paura e la propria stanchezza di una situazione del genere e tu non puoi che guardare senza saper bene cosa poter fare per dare una mano o sentirti in qualche modo d'aiuto dalla tua posizione "privilegiata"
Ed allora questo post è per chi stamani ha avuto un risveglio drammatico, per chi ha visto riaprire cicatrici vecchie mai assorbite totalmente e che resteranno a far compagnia alla propria cute, per chi si è informato se c'era bisogno del suo aiuto e si è messo in moto non per "una medaglia" ma solo per lo spirito e la voglia di dare una mano, per chi è stato chiamato e per l'ennesima volta ha riaperto e riempito una borsa che aveva disfatto qualche ora fa e si è messo di nuovo in moto, per chi prova a non lasciarsi andare alla rassegnazione che per la propria città "adesso è proprio finita", per chi spera davvero che sia stata l'ultima mattina con questa sveglia ma ha la convinzione dentro di sè che non sia così, per chi osserva i danni ed ha paura di esserne sommerso, per chi è stanco di vivere senza tranquillità da mesi, per chi rivede la sua storia solo a qualche km di distanza da parte di sconosciuti che non ha mai sentito così "fratelli", per chi continua a sentirsi dire "non mollare", per chi c'ha provato e continuerà a farlo.
Questo post è per loro.

sabato 29 ottobre 2016

Risalita

11^ Campionato
BOLOGNA-FIORENTINA = 0-1
GOAL: Kalinic (R)
CRONACA:
Paulo si affida alla stessa formazione di Cagliari con Milic al posto di Maxi Olivera e con Badelj che prende il posto di Vecino che si fa male nel riscaldamento. Dietro a Kalinic partono in tre con un 4-2-3-1 che affrontiamo con un piglio notevole, nettamente diverso da quello di una squadra impaurita. Pressing alto e verticalizzazioni costanti con un Ilicic che prima sfrutta un lancio di Astori da lontano e centra il palo e poi sfrutta al massimo una punizione che coglie la traversa e Kalinic segna sulla ribattuta ma dal fuorigioco "no, ma piglialo un palo" "gli manca solo quello di sinistra". Dietro tranne un colpo di testa fuori da angolo di Helander, dove Tata si muove quando il pallone tocca il tabellone, ed un cross che il nostro portiere a questo giro rispetto all'ultima avventura di mercoledì decide di intervenire senza danni. Poi Gonzalo decide di fare un lancio dalla nostra trequarti preciso sui piedi di Kalinic che con uno stop perfetto supera Gastaldello che lo atterra con trattenuta da ultimo uomo in area. Rigore e rosso. Ci si aspetta Ilicic o Gonzalo mentre al tiro va Kalinic e tutti pensano all'unico rigore tirato dal croato ma a questo giro contro non c'è Buffon: spiazzato. Troppo facile, si ritira non si capisce perchè, stesso angolo Da Costa a sto giro c'è ma è comunque gol ed a me (Neu) e Rone parte lo scontato "fallo ritirare fava". Da quel momento è soprattutto giro palla con un paio di giocate notevoli di un Ilicic nuovo ed un paio di lanci errati di un Badelj...solito. Fine primo tempo.
Nella ripresa diminuiscono i giri del nostro motore, giropalla continuo quasi snervante e pochissime occasioni degne di nota. Il Bologna resta in partita con una squadra corta che non riesce ad impensierirci se non per un paio di cross ed un tiro nello specchio che arriva solo al 75' e a tre all'ora ma visto il periodo c'è da sottolinearlo "oh, primo tiro in porta e non s'è preso gol". A parte i cambi, che lasciano un po' di "?" visto che sono Tomovic --> Salcedo, Sanchez --> Bernardeschi, Cristoforo --> Ilicic, la Viola si segnala solo per un paio di buone giocate di Ilicic (in calo verticale rispetto al primo tempo) fine a se stessi ed un bell'assist di Tello per Cristoforo che chiama Da Costa ad una parata non facile. Finisce 0-1 ma con un secondo tempo che smorza quel decino di entusiasmo che il primo aveva acceso.
KOMMENTO:
Dopo due partite "dalle stelle alle stalle" serviva "PANE AL PANE" una vittoria per non lasciare andare una stagione prima ancora di Natale. E nel primo tempo sembrava che potesse arrivare anche rinfrancando tutti con una bella prestazione, probabilmente il miglior "tempo" per intensità e prestazione. Cattivi, corti, aggressivi, verticali. Poi nella ripresa ci siamo spenti. Perchè volevamo amministrare? Avevamo finito "le banane"? Certamente non per un ritorno degli avversari che in inferiorità e un po' spenti non hanno mai tirato veramente in porta. Serviva ripartire andando a vincere su un campo non facile, è stato fatto con anche un (DAVVERO) bel primo tempo. Per questo sabato penso possa bastare.
FORZA VIOLA....sempre...
"Takko ai' giro" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...a Bologna 'unsi vinceva nemmeno con Bati :-))) ..."
KAPPAPAGELLE
Tatarusanu 6
Posizionato su un paio di cross
Salcedo 6
Ha un avversario non facile, fa valere il suo fisico
Gonzalo 7-
Grandissima giocata che determina la partita, in calo nella ripresa
Astori 6,5
Puntale come sempre
Milic 6
Partita precisa senza sbavature
Badelj 6,5
Inizia male poi sale nella ripresa e torna a dare le giuste geometrie
Borja Valero 6
Partita di nuovo dedicata al lavoro oscuro
Tello 6
Corre molto e si sbatte, nel finale trova due giocate importanti
Ilicic 6,5
Due pali nel primo tempo e la sensazione di una gran giornata, nella ripresa cala
Bernardeschi 5,5
Primo tempo non male, nella ripresa latitante completamente
Kalinic 7
Grande partita soprattutto nel primo tempo, freddo due volte dal dischetto
Tomovic 6
Fa il suo
Sanchez sv
Cristoforo sv
All. Paulo Sousa 6,5
Rivitalizza la squadra capace di un primo tempo davvero di categoria, calo preoccupante nella ripresa e cambi non eccelsi
Il migliore: Kalinic
Il peggiore: Bernardeschi

giovedì 27 ottobre 2016

Sospesi

10^ Campionato
FIORENTINA-CROTONE = 1-1
GOAL: Falcinelli, Astori
CRONACA:
Dopo Cagliari l'idea di molti era quella di non stravolgere troppo una squadra che in qualche modo sembrava in minima parte ritrovata. E Pauuulo in gran parte asseconda questa idea. Mette Badelj al posto di Borja e Baba al posto di Kalinic e schiera la stessa formazione anche se le due ali e Ilicic sembrano più lontane di Kalinic. In realtà giudizio e visione sono per molti aspetti offuscati da un acquazzone "CANE IN QUESTA" giornata infrasettimanale. Cominciato come una "pioggerellina scenografica" si è trasformato piano piano in uno scroscio clamoroso capace di rendere nulli i vari "gialloni" presenti ad i temerari sulle gradinate. Per chi invece aspettava "spiovesse" al barrettino in attesa ripassasse Enry o quel signore a scelta, l'abbigliamento è rimasto impeccabile tanto da poter andare all' "aperitivo dell'Otel". I venticinque minuti prima dello stop passano più a contare i minuti che il campo impiegherà ad alzare bandiera bianca per "manifesto aquitrinio" e a sentire la pioggia mista a bufera arrivare ai calzini passando dal collo che non ad ammirare grandi sussulti se non un paio di tiri da fuori parati da Cordaz. Poi la palla comincia a non rimbalzare più e noi ad essere zuppi, partita sospesa e noi decidiamo la ritirata dopo un'attesa sotto le gradinate. Faccio in tempo a sentire per strada Guetta imprecare contro il gollonzo subito in macchina ed a vedermi il secondo tempo dopo una doccia calda. Ripresa dove per mezz'ora si sembra impantanati più del pallone, pericoli che invece arrivano solo nel quarto d'ora finale con tiri fuori di poco di Ilicic e Vecino, parate di Cordaz su Tello, lo stesso Ilicic e un tentativo di autogol. Baba è assente, Kalinic è entrato ma non è quello di Cagliari a trovare il pareggio dopo un calcio d'angolo è Astori, il migliore. Nel finale ci prova anche Zarate e poi Badelj ma Cordaz dimostra che si può parare anche col campo bagnato e che anche i portieri non fenomeni portano punti. Alla fine il Crotone sfiora l'impresa, noi la figuraccia: 1-1.
KOMMENTO:
Non era facile, ma a Firenze siamo attrezzati per questo ed altro così abbiamo regalato una serata d'onore al Crotone, rischiando di regalargli la prima storica vittoria in A, sfiorata fino a pochi minuti dalla fine. Il campo e la sospensione per quarantacinque minuti possono essere un flebile alibi, sicuramente il tutto ha inciso, ma non solo per noi. Vero, il Crotone si doveva difendere e fare un'altra partita, ma è passato in vantaggio. E' vero su un errore causato (??!?!) dalla pioggia, ma c'era anche per il loro portiere che di errori così marchiani non ne ha fatti. Il problema portiere c'è da tempo ma non si vuol vedere, da tempo al primo tiro nello specchio prendiamo gol e da tempo questo portiere trasmette insicurezza e paura. Solo lui il motivo di una squadra senza certezze? No. Ma sperare di non prendere un tiro nello specchio o come in questo caso un cross mi pare troppo per una squadra che tra l'altro mette insieme molti altri problemi. Come quello di gente spaesata (Badelj, in parte Gonzalo) di potenziali giovani grandi giocatori che fanno dell'altalena la loro caratteristica principale (Berna e Baba). Non ci siamo se vogliamo ambire a tornare in Europa anche la prossima stagione, non si può continuare ad essere così sospesi come la partita di ieri, andare avanti così in altalena senza continuità e certezze, questo è certo. Ma senza prendere gol su un cross basso senza avversari in area al momento del cross alla fine sarebbero arrivati i tre punti e per una serata del genere non era poca roba.
C'è davvero da (auto)gridarci "coglioni".....
FORZA VIOLA...poco tempo per pensare, sabato di nuovo in campo...
"Takko ai' giro" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...untusei più quello di una volta a lasciare "a mezzo".... :-) la Viola invece sempre la stessa, pareggio rientra perfettamente nella storia gigliata..."
KAPPAPAGELLE
Tatarusanu 4
Troppo grave l'errore e da troppo tempo conferma la regola "primo tiro primo gol"
Salcedo 6
Ci mette grinta e non sfigura
Gonzalo 5
Non rapidissimo a mettere una pezza sull'errore di Tata ma è il resto del match a non convincere
Astori 7
Di nuovo il migliore per grinta, leadership e questa volta anche per un gol prezioso
Maxi Olivera 5
Non pervenuto
Badelj 5
Continua ad essere un grande mistero la sua involuzione
Vecino 6
Piano piano sta recuperando passo e gamba
Tello 6
Non lo scintillante giocatore di domenica ma ci prova fino alla fine anche se eccede in alcuni momenti
Ilicic 6
Sfiora il gol con un gran tiro e al netto delle solite lente giocate irritanti non tra i peggiori
Bernardeschi 5
Torna nell'anonimato dopo una gran prestazione
Babacar 4,5
Praticamente nullo, occasione di nuovo buttata
Kalinic 6
Ci prova e si sbatte non creando granchè ma portando la squadra avanti
Chiesa 6
Pochi minuti per un gran cross ed un paio di sprint interessanti
Zarate sv
All. Paulo Sousa 5,5
La formazione la cambia poco ma sembra rivoluzionata nel concetto di gioco lasciando di nuovo solo la punta. Non la migliore giornata per giocare ieri ma non lasciano una bella sensazione ne la squadra ne le sue dichiarazioni a fine match
Il migliore: Astori
Il peggiore: Tatarusanu

martedì 25 ottobre 2016

Sogni di Tricolor a 30° Minuto

Ed ieri sera i miei sogni di tricolor un nuovo piccolo passo in avanti li hanno fatti.
Dopo il lancio su web, un'intervista radiofonica ed una web , Sogni di Tricolor sbarca anche in TV.
Non "PERO' SU CANALE NOVE" di ligabuiana memoria ma su Toscana TV, ospitato e lanciato a 30° Minuto da Simon Pagnini. Emozione particolare quella dell'attesa (grazie per la condivisione alla "spalla fidata") e ancora più grande quella di veder spuntare quella splendida copertina abbinata al mio nome. Una possibilità di cui ringrazio di cuore ovviamente Toscana Tv, Simon e la trasmissione che mi ha permesso di apparire con i miei sogni anche in TV. 
Un ringraziamento particolare va anche alla mia "consulente" Irene per la gentilezza e l'interessamento. Per chi vuol vedere il "lancio" di ieri sera, eccovi il video:


E voi? L'avete comprato "Sogni di Tricolor"? Vi è piaciuto? Che cosa ne pensate? Lasciate il vostro commento, qui, sui social, ai miei contatti, ricordandovi di usare #sogniditricolor.

domenica 23 ottobre 2016

Tra Liberec e Cagliari la Viola si riaccende

9^ Campionato
CAGLIARI-FIORENTINA = 3-5
GOAL: Di Gennaro, Kalinic, Bernardeschi, Bernardeschi, Kalinic, Kalinic, Capuano, Borriello
CRONACA:
Paulo prova qualcosa di nuovo mettendo un accenno di 4-4-2, che nel mio piccolo avevo visto come soluzione possibile da inizio stagione. Per darmi subito ragione, cross dal nostro lato destro buca centrale e Di Gennaro di testa ci punisce quando il cronometro ancora non è arrivato a due minuti. Per una squadra in affanno, in uno stadio caldo, contro una squadra in forma inizio peggiore non ci potrebbe essere ed infatti a ballare continuiamo e lo stesso Di Gennaro ci mette a rischio 2-0. Ogni volta che la palla va in verticale o sale alta in difesa soffriamo, nei due centrali e nel centrocampo che con solo due centrali e uno dei quali Borja Valero non garantisce un filtro sufficiente. Piano piano poi ci sciogliamo con le fasce che ci portano a giocare metri più avanti e riusciamo a sbloccarci in avanti. Cross di Tello e testa di Kalinic a pochi passi dal portiere, dopo uno scatto sul filo del fuorigioco. Assist di Kalinic e gol di Berna, sassata dello stesso Berna sotto il sette, assist di Berna e tiro preciso e potente di Kalinic. 1-4 ribaltata in venti minuti o poco più e nemmeno il tempo di sfottere i contro Kalinic che lo vedevano meglio come trequartista o mezz'ala o addirittura fuori che finisce il primo tempo e praticamente il match. La sensazione è che con Berna più vicino alla porta la manovra ne risente in positivo e con Tello ed Ilicic che finalmente sono al livello che può permettere alla squadra di averli in campo. Nella ripresa riprendiamo da dove avevamo lasciato "SEMPRE LI', LI' NEL MEZZO" al match e Tello trova il secondo assist del suo match e Kalinic la tripletta ed il sigillo definitivo al match.
Nel finale riusciamo a prendere due gol identici su due calci d'angolo lasciando soli i saltatori sardi, ci viene il dubbio di essere così coglioni da riaprire una partita dal 1-5, ma per fortuna il dubbio rimane a metà. Il finale è 3-5.
KOMMENTO:
Dopo la buona boccata d'ossigeno di giovedì scorso, ripetersi era il modo migliore per lasciare le acque brutte che avevano rappresentato questo inizio di stagione. Domenica scorsa sono arrivati dei fischi per spronare questa squadra a reagire e trovare un passo diverso. Giovedì scorso qualche piccolo segnale è arrivato ma l'avversario ed il test sembrava oggettivamente troppo leggero per essere attendibile.
Così serviva la conferma e dopo i primi dieci minuti del Sant'Elia sembrava davvero di dover scrivere tutt'altro. Invece. Invece la squadra si è magicamente sciolta in quei ventiventicinque minuti di puro calcio spettacolo con colpi di alta classe. Una formazione nuova, con molta classe e molto rischio ma una squadra capace di trovare energie e colpi. Hanno inciso i colpi da "jolly" che abbiamo trovato, ma tutti tirati fuori da giocatori che questi numeri ce l'hanno. Forse non sarà ripetibile sempre questo undici ma l'idea di portare Berna vicino alle punte, liberare Tello da compiti di "tutta la fascia" e dare a Kalinic la possibilità di non soffrire di solitudine è sicuramente da portare avanti, insieme a quella di dare una controllatina alla difesa specie nei calci da fermo. AVANTI VIOLA....sempre....finalmente oggi col sorriso..
"Takko ai' giro" - Spazio tecnico Bollins gestito
"....ho acceso da poco, pensavo fosse una partita d'altri tempi....oggi a Cagliari unc'era vento..."
KAPPAPAGELLE
Tatarusanu 5,5
Pronti via gol. Poche colpe, ma mai un miracolo. Parata su Di Gennaro poi altri due tiri altri due gol
Salcedo 6
Inizia in sofferenza poi prende le misure ed alla fine dietro è il meno peggio
Gonzalo 5,5
Si perde Borriello sul gol finale ed anche all'inizio non si fa sentire come dovrebbe
Astori 5,5
Fatica sorprendentemente visto il suo ultimo periodo, colpevole sul 2-5
Maxi Olivera 6
Partita sufficiente e qualche accelerazione interessante
Tello 7
Gran partita condita da due assist per Kalinic davvero notevoli
Borja Valero 6
Lavoro oscuro in un ruolo non suo
Vecino 6,5
All'inizio fatica, esce alla distanza con sostanza
Bernardeschi 7,5
All'inizio sembra come sempre fuori match, poi si accende con una doppietta ed un assist. Nella ripresa esagera con personalismi
Ilicic 6,5
Buona punizione e qualche giocata in verticale importante, bentornato
Kalinic 8,5
Tripletta, assist e una dimostrazione di grande livello
Sanchez 5,5
Entra soffrendo l'assalto finale del Cagliari
Hagi 6
Benvenuto nel calcio viola
Diks 6
Stesso discorso che per Hagi
All. Paulo Sousa 7
Rischia una formazione diversa ed all'inizio sembra non aver ragione, poi la squadra si distende ed è finalmente bella e pericolosa. Finale da rivedere e preoccupante
Il migliore: Kalinic
Il peggiore: Astori
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Giovedì invece era andata così:
3^ Europa League
SLOVAN-FIORENTINA = 1-3
GOAL: Kalinic, Kalinic, Sevcik, Babacar
KAPPAPAGELLE
Tatarusanu 6
Sul gol non perfetto, per il resto c'è
Tomovic 6
Compitino svolto
Gonzalo 6
Sta riprendendo possesso del suo ruolo
Astori 6,5
Tra i migliori di nuovo, per precisione e impegno
Maxi Olivera 6+
Buoni spunti, qualche buona diagonale in difesa
Vecino 5,5
Non è ai livelli del giocatore ammirato anno scorso
Badelj 5,5
Appannato ed in affanno
Cristoforo 6
In mezzo al campo fa il suo senza strafare
Borja Valero 6,5
In crescita un paio di tocchi di qualità ed un assist
Kalinic 7+
Riprende il ruolo di centravanti o meglio le caratteristiche, due gol importanti ed un gran ritmo
Babacar 6+
Mette il timbro finale, a parte questo poco altro
Tello 6,5
In crescita ed autore dell'assist finale
Bernardeschi 5,5
Pochi minuti ma perde l'occasione 
Sanchez sv
All. Paulo Sousa 6,5
La squadra tiene il passo in Europa con una buona partita anche se da valutare il livello degli avversari apparso scarso
Il migliore: Kalinic
Il peggiore: Badelj

venerdì 21 ottobre 2016

Con occhi diversi

Kiave di lettura n° 206
Non mi capita spesso di citare o rilanciare quello che tutti giorni trovo "SULLA MIA STRADA" lavorativa, per una sorta di "abitudine" o di regola non scritta che senza un vero motivo mi sono dato. Ma come accade per ogni regola, anche per questa c'è la sua eccezione.
Nei giorni successivi alle scosse di terremoto dell'Italia centrale dello scorso fine agosto, ANPAS ha allestito un campo per la popolazione ad Amatrice. Dalla vita della popolazione in quel campo e soprattutto da quella dei bambini presenti nelle tende allestite è nato un progetto particolare e speciale.
"Penta Pinta Pin Però" è un progetto nato da una formula magica pronunciata da un mago "volontario" nella struttura per l'infanzia allestita nel campo per i più piccoli, raccolta dagli inviati sul campo, diventata virale e successivamente spunto per qualcosa di più tangibile di una filastrocca con quattro P, pur restando parole avvolte dalla magia.
Si sono infatti trasformate in 100 fotografie fatte dai bambini stessi (cucina del campo, lavanderia dello stesso, volontari visti dai loro occhi, giochi, tende, vita "nuova" per colpa di qualcosa di non ben identificabile) che hanno immortalato il "campo d'accoglienza, alla loro altezza, un po' più in su del terremoto".
Certamente l'orgoglio totale è l'aiuto dato attraverso quei campi da tutti i volontari arrivati da tutta Italia per dare "la propria mano" a chi ne aveva bisogno, ma per questo speciale progetto l'orgoglio si moltiplica.
Ed allora lo strappo a quella regola, l'eccezione e soprattutto il senso di stima ed orgoglio, vengono spontanee per questo progetto appunto,  per chi l'ha ideato e per chi oggi è riuscito a "bucare" il muro che molto spesso i mezzi di informazione creano (e cercando personalmente di promuovere una bischerata a confronto come Sogni di Tricolor me ne sono ancor più reso conto).
Per questo la prima pagina di oggi del Corriere della Sera, l'articolo sul progetto di cui pubblico la foto della pagina qui sopra (foto Anpas Nazionale), nonchè i complimenti del capo sezione corriere sociale (con quel "questo è #sapercomunicare" che sa proprio di "buono"):


sono pieni di tutto questo e di un orgoglio particolare e più elevato per quell'inviato romano che il mio blog ha l'onore di condividere con ANPAS ed a cui faccio i miei personali "applausi" (e non per il giallorosso 3-3 di ieri....).

domenica 16 ottobre 2016

Fischi

Campionato - 8^
FIORENTINA-ATALANTA=0-0
GOAL: -----
CRONACA:
Il forfait di Ilicic costringe Paulo a giocare a due punte con Berna esterno a destro e Milic a sinistra e nel mezzo il trio Badelj-Borja-Sanchez. La partita comincia proprio mentre ci viene in mente "certo una birra ci si poteva anche bere anche se è mezzogiorno" ma di giocare non viene in mente troppo agli undici in maglia viola. La squadra sembra non essere più pimpante delle ultime uscite ed anche la presenza della doppia punta porta solo ad un cross semipericoloso di Berna ed una buona azione di Kalinic che trova Berisha pronto. Per il resto l'AtalantamerdafognadiBergamo sembra più pimpante e con Gomez ci mette spesso in affanno. Tata vede passare un paio di volte il pallone sotto il naso, senza ovviamente muoversi, e il caldo ferragostano ci porta ventate ghiacce di paura. La partita vivacchia fino ai fischi del fine primo tempo. Nella ripresa, anche il Capitano comincia a guardare la partita, finita l'incombenza alberghereccia solita e colpito da cotanta bellezza esclama "macche l'è stata tutta così?" tanto per capire che anche nella ripresa il livello di spettacolo sfiora il minimo. Ci si prova coi cambi e Tello sembra addirittura un giocatore e non un fantasma, tanto che le uniche due semioccasioni le propizia lui mentre l'Atalanta con un colpo di testa Kurtic, ripeto Kurtic, ci fa davvero temere la beffa. Alla fine i fischi avanzati dalla fine del primo tempo vengono tirati fuori e riproposti con il più classico del "fuori le palle". E' 0-0 con scarse emozioni ed ancora meno tiri in porta.
KOMMENTO:
Evidentemente non è proprio periodo, e non è bastata la sosta a far ritrovare corsa, voglia e ritmo. "NON VA PROPRIO LISCIA" in nessuna parte del campo visto che dietro basta un Gomez di corsa a metterci in pericolo, nel mezzo produciamo poco o niente e davanti siamo pericolosi più o meno come la Rondinella al cospetto della difesa della Germania. Le emozioni e le occasioni le ha viste e vissute evidentemente solo il Mister che però continua a non trovare un qualcosa di diverso e sembra non aver bene idea di come riuscire a dare una sterzata. Comincia ad essere preoccupante questa mancanza di piglio della squadra, questa costante apatia e soprattutto questa assenza di occasioni. Per creare e tirare in porta è sempre più un'impresa titanica, quasi che ogni volta si debba costruire un grattacielo. Continuare a dire che "la squadra produce" non credo faccia bene a nessuno....
Svoltare Viola, subito. FORZA VIOLA....sempre...
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...partitona anche oggi eh..."
KAPPAGELLE
Tatarusanu 6-
Non combina danni anche se la sensazione di portiere bloccato la dà anche oggi
Salcedo 5,5
Soffre Gomez e spesso viene saltato netto nonostante qualche buon intervento
Gonzalo 5
Appannato in fase di rinvio e non sempre pronto in fase di chiusura
Astori 6,5
Il migliore in campo per posizione e grinta
Bernardeschi 5
Non ci siamo, poche giocate e poca presenza
Badelj 5
Manca la sua regia e la squadra ne risente
Sanchez 6
Corre e picchia ma meno brillantemente rispetto al solito
Borja Valero 5
Abulico e poco presente
Milic 5
In affanno costante nel trovare il cross e la giocata giusta
Babacar 5
Non sfrutta la possibilità di giocare da titolare
Kalinic 6-
Nel primo tempo un paio di giocate, cala fino quasi a sparire nella ripresa
Tello 6+
Entra e si fa notare con due giocate importanti
Vecino 6
Tira da fuori e sembra poter essere sulla via del vero rientro
Zarate sv
All. Paulo Sousa 5
La squadra è spenta e le sue scelte sembrano non aiutarla
Il migliore: Astori
Il peggiore: Bernardeschi

sabato 15 ottobre 2016

Ciao Dario

Kiave di lettura n° 205
Pochi giorni fa se ne è andato un grande protagonista della vita di questo Paese, troppe volte dimenticato. Sono sincero, non sempre ho "CAPITO PER BENE" o meglio totalmente la sua cifra artistica nella sua interezza ma ogni volta che mi capitava di vederlo riusciva a catturare la mia attenzione e ne rimanevo ammirato.
Era capace di portarti nel suo "campo", nel suo percorso, nel suo stile con la naturalezza che solo i grandi hanno. Spesso nell'ammirazione entrava anche il vederlo complice, collega, partner di quella grande donna che era, che è stata, Franca Rame. Una di quelle coppie in cui la bellezza singola si fonde e si amplifica in bellezza di coppia, cosa che sembra banale e che invece è difficilissima ed andava oltre ovviamente a complicità o aspetti fisici ma era vera e propria arte ed un amore totale.
Lui ha sempre volato alto, anche quando i temi potevano essere più bassi o "banalmente" comici; in molti suoi spettacoli, interviste o apparizioni il suo livello di arte emergeva così prepotente da superare ampiamente anche le difficoltà iniziali che potevano esserci nel comprendere il suo "grammelot". Era ed è sempre stato dalla parte del "suo pensiero", non svendendolo, non cedendolo ad altri, non rinnegandolo per opportunità lavorativa o di vita, ma difendendolo e promuovendolo con il suo stile e la sua arte, tale da meritare un nobel.
Qualche giorno fa se ne è andato Dario Fo, "è andato a far compagnia a Franca" han pensato in tanti, praticamente tutti. Ho trovato perfette per il suo saluto le parole di Marco Travaglio che gli ha dedicato copertina e un editoriale pieno di rispetto, ammirazione e profondo rispetto, di cui ho particolarmente apprezzato uno dei pezzi che meglio descrive la persona, l'uomo e l'artitsta.
Quando ti davano del giullare e del guitto pensando di offenderti, ti facevi una bella risata e ringraziavi orgoglioso. Perchè è questo che hai sempre sognato essere e, per tua e nostra fortuna, sei sempre stato.
Ecco, un meraviglioso giullare, un grande artista ed una persona di una statura fuori dalla norma.
Fai buon viaggio Dario e buon abbraccio con Franca.

Caro Dario, da dove cominciamo? Dalla prima volta, una ventina d’anni fa nella hall di un alberghino di Palermo, quando tu e Franca da una parte e io dall’altra litigammo fino a notte fonda sul caso Sofri-Calabresi? O dall’ultima, un pugno di giorni fa, quando ci sentimmo per immaginare come sarebbe stata bella una serata di artisti per il No al referendum? “Marcoooo? Qui è Darioooo!”. Iniziavano sempre così le tue telefonate mattutine (si fa per dire, visti i nostri incompatibili fusi orari), con quella tua voce in falsetto, squillante di fanciullesca freschezza e traboccante di incontenibile allegria e gioia di vivere. Una voce che s’incrinava appena solo quando parlavi di Franca (“L’ho sognata anche stanotte, bellissima, lei mi leggeva il Fatto, poi scrivevamo un pezzo per voi…”). Ora che l’hai raggiunta in quel Paradiso che non ho mai capito se per te esistesse o meno, con la sua sciarpa rosa attorno al collo, posso finalmente dirti quanto orgoglio ci desse sapere che il Fatto era il tuo, il vostro giornale. E quale privilegio fosse mettere in pagina i tuoi, i vostri articoli. E quanta serenità ci trasmettesse sapere che ci tenevi la mano sul capo. Non perché tu fossi un premio Nobel, cosa di cui ridevi spesso per fugare anche il più remoto sospetto di esserti intrombonito (“Per me la censura delle mie opere nella Turchia di quel coglioncione di Erdogan vale più di cento Nobel”, dicevi un mesetto fa). Ora che tutti – anche chi ti ha sempre detestato e censurato – ti celebrano – come sempre in Italia – da morto, anzi proprio perché sei morto, per noi sarai sempre il Dario vivo. Vivo più di quanto nessuno sia mai riuscito a esserlo. Ripetevi di essere un uomo fortunato, per aver potuto fare e dire tutto ciò che volevi, e non sai quanto siamo stati fortunati noi a condividere tanti minuti con te. Anche, anzi direi addirittura, sul tuo stesso palco. La prima volta fu al Palavobis di Milano, nel 2002, quando ci ritrovammo grazie a Paolo Flores d’Arcais nel più grande girotondo contro le leggi vergogna di B.: 40 mila persone dentro e il doppio fuori. Tu stavi poco bene, avevi dato forfait e invece arrivasti a sorpresa all’ultimo, inscenando un frammento dell’Ubu Bas. Alla prima milanese dell’Anomalo bicefalo, mi facesti organizzare un dibattito introduttivo con alcuni magistrati. E quando tu e Franca vedeste Armando Spataro, aveste un lampo improvviso: “Spataro? Ma lei non è quello che tanti anni fa voleva arrestare nostro figlio Jacopo? E vabbè, acqua passata… Miracoli di Berlusconi!”. Finì in un abbraccio fra voi tre. Un’altra ancora in Valle di Susa, con i No Tav, insieme a Beppe Grillo e Marco Paolini. Senza contare le decine di repliche di Mistero Buffo in giro per l’Italia. L’ultima fu qualche anno fa all’Auditorium di Roma. Dietro le quinte, prima di cominciare, Franca era esile e diafana come carta velina, la pressione a terra, in piedi per miracolo; tu, ormai mezzo cieco, fendevi le quinte aggrappato al braccio di una tua assistente. E noi seduti a bordo palco, perché la sala era tutta piena, a domandarci come avreste fatto, anzi se ce l’avreste fatta. Ma, appena si aprì il sipario, accadde il miracolo: tu cominciasti a saltare, cantare e ballare come una marionetta snodata, zompettando tra i cento personaggi del Bonifacio VIII e della resurrezione di Lazzaro; e Franca dritta come un fuso, elegante come una regina, a recitare Maria sotto la croce e le lezioni di orgasmo. Potere dell’arte e dell’adrenalina, che restituivano la vista e la grinta anche a Totò. Mille sprazzi di memoria da un’amicizia nata per caso con quella litigata notturna, un’amicizia asimmetrica dove io prendevo e tu, voi davate. Soprattutto leggerezza. Pochi sanno quanto riuscisse a essere leggero un artista politicamente impegnatissimo come te. Libero anche dal tuo impegno e soprattutto dalla dittatura del politicamente corretto. Come quando fosti con noi nella difficile scelta di pubblicare a scatola chiusa il numero speciale di Charlie Hebdo dopo la strage in redazione. Quest’estate, il mattino dopo le polemiche sul presunto sessismo della vignetta di Mannelli sulla Boschi e “lo stato delle cosce”, al mio risveglio trovai la tua chiamata a vuoto sul cellulare: mi sa che Dario – mi dissi – stavolta non approva. Invece telefonavi per proporre un’intervista in difesa di Riccardo: “Marcoooo! Qui è Darioooo! Lo sai che devi fare? Devi scrivere in prima pagina a caratteri cubitali: ‘Scusate, rettifichiamo: la Boschi non ha le cosce, è puro spirito!’”. E giù quel bello sghignazzo rabelaisiano. Molte cose vorrei dire del tuo impegno politico, costellato di qualche errore e di molti meriti: prima nella sinistra senza sigle, poi nei dintorni di Di Pietro e infine criticamente con i 5Stelle e convintamente per il No al referendum costituzionale. Ma oggi non è il caso: quel che volevi fare e dire l’hai fatto e detto tu, e di fronte alla tua grandezza ogni etichetta rischierebbe di rimpicciolirti. Questo vogliamo dire con la copertina-sberleffo “Vota Fo”: che hai sempre fatto politica contro ogni potere e mai da uomo di partito. E che, oggi più che mai, c’è bisogno di chi prenda non il tuo posto (mission impossible), ma almeno il tuo esempio. Infatti dal tuo impegno hai ricavato solo schiaffoni, insulti e censure, mai onori, prebende o poltrone. Quando ti davano del giullare e del guitto pensando di offenderti, ti facevi una bella risata e ringraziavi orgoglioso. Perché è questo che hai sempre sognato essere e, per tua e nostra fortuna, sei sempre stato. Ora, ovunque tu sia, continua – se puoi – a tenerci la mano sul capo. Salutaci Franca. E, se non ti dovesse servire, lancia giù la sua sciarpa rosa, ché qui fa freddino. Grazie.

martedì 11 ottobre 2016

Violanews ospita il mio Sogni di Tricolor....

Dopo il lancio non appena uscito "Sogni di Tricolor", Violanews ospita di nuovo il mio libro regalandomi un nuovo "COLPO ALL'ANIMA" con un'emozione sempre davvero speciale quando aprendo il loro sito ti capita di scorgere quella splendida copertina rossa che fa capolino.....

Ancora di più a focalizzare meglio un certo punto:

per non parlare del dettaglio tra le "ultime notizie"....


Grazie di nuovo a Violanews ed allo spazio concesso al mio "romanzo in Viola"...

E voi? Che cosa ne pensate di "Sogni di Tricolor"? Lasciate il vostro commento, qui, sui social, ai miei contatti, ricordandovi di usare #sogniditricolor.

domenica 9 ottobre 2016

Dicono di Sogni di Tricolor....sette

Kiave di lettura n° 204

In una sorta di "VIZIO CHE NON VOGLIO SMETTERE" anche oggi vi riporto un commento che Sogni di Tricolor ha ricevuto ed è stato pubblicato su amazon, insieme agli altri che via via vi sto riportando.
OGGETTO: Appassionato
Ogni pagina è piena di passioni: la squadra da tifare, il calcio giocato, le amicizie, la musica. Un romanzo che scorre a quattro corsie tutte tenute in parallelo, in armonia
Andrea
Ringrazio per queste parole "l'inviato romano" che ha fotografato perfettamente le "corsie" su cui i "Sogni di Tricolor" corrono e si realizzano. Parole importanti e giudizio che fa un infinito piacere....

E voi? Che cosa ne pensate di "Sogni di Tricolor"? Lasciate il vostro commento, qui, sui social, ai miei contatti, ricordandovi di usare #sogniditricolor.

Vi ricordo che Sogni di Tricolor - edito da Goware - è acquistabile in versione digitale ad euro 4,99 ed in versione cartacea a 9,99 ed è in vendita nei seguenti store: