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domenica 12 settembre 2021

Interventi per una priorità

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 452

Due settimane fa dedicavo il mio post a Vanessa (clicca qui per leggere), l'ennesima vittima della folle violenza maschile nei confronti delle donne e con queste parole concludevo la mia #KdL "...se rimaniamo attaccati a questa visione/analisi resterà costante la sensazione acre e sporca di vergogna. E quel numero 41 sarà tristemente solo di passaggio rispetto a cifre che cresceranno..."
Ero certo del fatto che, purtroppo, questa continua scia di sangue non si sarebbe fermata ma non mi sarei immaginato che "LA MERDA INTORNO" a queste notizie sarebbe incrementata così rapidamente.
Chiara, Ada, Rita. I nomi delle ultime tre donne in ordine di tempo che non ci sono più, in uno stillicidio così continuo che si rischia drammaticamente di perdere il conto. L'ultima, Rita, uccisa a colpi di pistola a Noventa Vicentina. Ricerche del colpevole partite da subito e risolte dopo ventiquattro ore con l'arresto del marito che Rita aveva lasciato. "Un vero e proprio agguato" così è stato descritto visto che l'uomo l'ha aspettata nel parcheggio del lavoro per ucciderla barbaramente con più colpi di pistola al volto.
Ada invece era stata uccisa con più di trenta coltellate, Chiara da un colpo alla testa, traumi interni provocati da colpi e da un tentativo di soffocamento con candeggina.
Viene il vomito a scrivere certe cose ma credo sia giusto mettere nero su bianco tutto per capire bene di cosa si sta parlando. Di barbari omicidi per mano di schifosi con vittime ragazze, donne, amiche, mamme, fidanzate, mogli, sorelle, zie, cugine, vicine, amanti, conoscenti che potrebbero rivestire uno di quei ruoli in una qualsiasi delle nostre vite. Tutte legate da una caratteristica comune, considerata come una "colpa", essere donne. Un vergognoso numero di vittime, quando ne basterebbe soltanto una per far partire attenzione e provvedimenti. 
E qui entra in campo (o almeno dovrebbe) chi ha responsabilità pubblica, chi si occupa di politica, chi ha il compito di mantenere ordine pubblico e tutelare i diritti....e la vita. 
Non riesco davvero a capire come questa infinita, crudele, vergognosa tragedia non sia ancora stata e non sia attualmente UNA PRIORITA'. Ripeto, priorità
Perché così deve essere impostata, considerata e seguita. Come priorità. E come tale deve vedere provvedimenti, programmi ed interventi. Non (trite) parole. Non lacrime (di coccodrillo). Non (inutili) prese di posizioni. Non (finte) dichiarazioni buone solo per spot elettorali. Di queste ce ne sono state tante, ora diventate troppe. Le bocche si son riempite abbastanza. Adesso servono fatti. Interventi. Azioni. E serve sollecitarli in tutti i modi. E questo fa entrare in campo anche ognuno di noi.
Se davvero chi deve far qualcosa la ritiene come una priorità e se davvero ognuno di noi la vede come un'emergenza a cui porre fine. Altrimenti le Vanesse, Chiare, Ade, Rite si moltiplicheranno ancora di più di quanto non si stiano già drammaticamente moltiplicando adesso. E di questo saremo (ognuno per la sua diversa parte di responsabilità) colpevoli tutti.

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