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domenica 20 marzo 2022

La sostituzione nella comunicazione

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 479
Mentre i giorni di guerra continuano ad aumentare e superano tristemente la ventina, sembrano spariti i giorni della pandemia.
"Menomale va" verrebbe da dire e da pensare seguito da un finalmente grosso come una casa dopo anni di sofferenza e pensieri.
Poi però capita di andare oltre nello scorrere le notizie e, con molta più fatica di prima, di incontrare numeri e realtà che dicono altro. Perché la pandemia ed il Covid sono spariti dalle prime pagine e dalle cosiddette notizie copertina ma i numeri non parlano la stessa lingua. Praticamente tutti gli indicatori lasciano intendere altro rispetto alla sparizione del problema ed alla normalità, ma la comunicazione ormai è concentrata su altro e la politica ha ormai aperto cordoni e porte all’opposto rispetto a restrizioni e limitazioni. "D'altronde non si può tenere chiuso un Paese in eterno" "alla fine per i vaccinati molto spesso è un'influenza" due delle frasi cult ma non per questo sbagliate, tutt'altro. 
E' innegabilmente vero che la situazione esistente è totalmente diversa a quella di pandemie precedenti nonostante i numeri alti. Curiosamente però un ragionamento appunto giustissimo che si concretizza solo adesso così, porta a qualche perplessità. Le mascherine da vitali sono state ridotte a cose non più fondamentali, gli ingressi per vaccinati nei posti vedi sopra, gli stati di emergenza son diventati vecchi ed obsoleti. Ed a fianco a questo l'emergenza e costanza comunicativa ha lasciato il passo ad altro, sicuramente e tragicamente importante e vivo sulla pelle di tutti ma che ha spazzato via ogni riferimento alle notizie pandemiche.
Però io "IN QUESTO MONDO CAMMINO COME SO" e la cosa un po' mi fa sorridere. Trovo infatti davvero curiosa questa magia che fa sparire e risolvere i problemi (e le pandemie) all'apparire di qualcosa di (tragicamente) nuovo. Chissà cosa ne pensa in generale tutta la gente "normale" che vorrebbe che questa magia fosse applicata anche alla vita concreta e vede invece tristemente da affrontare la somma delle situazioni e non la sostituzione delle stesse. Sarebbe bello, che ne so, per chi ha un problema legato al mutuo che all'arrivo di un problema di lavoro magicamente il mutuo venisse considerato come "concluso" e risolto.
Capita invece che i problemi si sommino e che molto frequentemente uno ne chiami un altro invece di cancellarlo. Anche per questo credo poco alla magica sparizione del Covid, pur essendo consapevole che la situazione sia meno drammatica. Ma meno non vuol dire sparita. Cosa che invece appunto sembra percepirsi da un po' tutti.
Ed allora speriamo davvero in questa magia, speriamo che non sia l'ennesimo singhiozzo vissuto in questi anni, speriamo che davvero si passi a catalogare come archiviata tutta questa infinita emergenza.
Che questa sostituzione sia reale e che presto qualcos'altro di meno pesante si porti via anche il nuovo unico drammatico argomento dai colori ucraini giallo azzurri e dalla conferma del rosso sangue che purtroppo non è stato sostituito.
Confidiamo in questa magia e nella prossima?

2 commenti:

  1. da fb:
    A Zelensky il premio Nobel per la pace, a Putin quello per la medicina. Da quando ha inviato i suoi carri armati in Ucraina, il C0vid non è più un problema.
    ps. condivido ogni parola del tuo articolo.
    Raya

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