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domenica 1 ottobre 2023

Cinquanta euro? NO grazie

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 559
Qualche giorno fa a Bagno a Ripoli vicino Firenze è stato inaugurato il nuovo centro sportivo della Fiorentina. Avveniristico, super attrezzato, moderno e considerato in modo unanime come un piccolo grande gioiello. Un vero e proprio vanto per Commisso e la società che hanno speso soldi, impegno, fatica e "fegato" per realizzare qualcosa inseguito da tanto e tanti e mai realizzato. Ed un bel modo di mettere nel patrimonio viola "vanto e gloria" come indicato dall'inno di Narciso Parigi.
Sè vero che "SONO SEMPRE I SOGNI A DARE FORMA" a programmazione e relativo impegno, c'è da dire che era davvero uno molto impegnativo quello di pianificare qualcosa del genere in un contesto come quello fiorentino dove non sempre brilliamo per capacità di questo genere.
Per questo bisogna dire bravo e grazie a Commisso. Allo stesso modo, su questo obiettivo, Rocco è riuscito a sentire solo applausi e cori a suo favore. Le critiche, immancabili ovunque figuriamoci a Firenze, affiancavano soltanto il livello del centro stesso con altri tipi di investimento (sportivi) che non avevano le stesse caratteristiche di qualità e forza. Così, sapere che anche gli ultimi ostacoli/vincoli burocratici/amministrativi erano venuti meno, non potevano che rendere tutti contenti.
Ma come spesso accade, siamo riusciti a rovinare  se non tutto, molto. Ieri, alla prima giornata con relativa partita della squadra Primavera, è successo subito il patatrac. Tra i paganti infatti c'era ieri Francesco Matteini, giornalista sportivo fiorentino, e questo non è andato a genio alla società. Accusato di non essere morbido nei giudizi verso la società e di altre cose qualificate evidentemente come nefandezze non sopportabili (secondo il regio giudizio della proprietà) era ed è considerato uno di quei giornalisti per i quali l'ingresso al centro è stato più o meno vietato ufficialmente. Il giornalista però ieri non aveva accredito di stampa ma aveva comprato il biglietto regolarmente; quando è stato riconosciuto da Joe Barone all'ingresso sulle prime è stato squadrato male, poi è stato additato come imbucato perchè non accreditato poi (una volta dimostrato che aveva acquisto il biglietto regolarmente) è stato in malo modo spedito fuori sventolando fogli da 50 euro accompagnate da un "prendi questi e levati di qui" parola più parola meno. Chiamati gli steward, Matteini non ha insistito ha rifiutato i 50 euro e preteso il rimborso formale del biglietto pagato e si è fatto accompagnare all'uscita.
Bella inaugurazione no? All'insegna della gioia e dei festeggiamenti dovuti per una tale opera non trovate? Da ieri si insegue un comunicato societario che chiarisca la propria posizione e dia la propria versione dei fatti, invano. Se non per il virgolettato di Barone durante l'allontanamento di Matteini "scrivilo che ti ha cacciato Barone". Quindi ad ora i fatti son questi.
A me pare di una bassezza e gravità inaudita e dopo aver espresso solidarietà a Matteini provo a spiegarmi. La lista di indesiderati già faceva orrore e la scusa "a casa mia entra chi vuole" faceva già a cazzotti con il diritto di stampa e di cronaca su cui tra l'altro la società (come tutto il mondo) si basa per avere risalto ed arrivare agli utenti del prodotto calcio. Ma in questo caso si è anche andati oltre. Si mettono in vendita biglietti e poi all'ingresso si stracciano i diritti di partecipazione in base a discriminazioni relative a critiche fatte dal soggetto. 
Chiariamoci, i giornalisti non sono angeli. Non parlo di Matteini ma in generale. Ma se si ritiene l'operato scorretto si fa presente con le stesse armi (comunicati, interviste, ecc) e se l'operato è lesivo si denuncia. Qui si vieta l'ingresso ad un regolare pagante perché non allineato. Oggi lui, domani magari due colleghi, poi dopodomani un tifoso polemico e chissà tra tre giorni un gruppo. Non può essere fatta passare sotto silenzio una cosa del genere. E' una cosa vergognosa "degnamente" rappresentata dal gesto di sventolare fogli di cinquanta euro con cui si vuol comprare ingresso e dignità e rispediti ovviamente e giustamente al mittente. 
Se poi in Fiorentina si vogliono scegliere spettatori e partecipanti per i propri eventi, che siano al centro sportivo oppure al Franchi, i dirigenti possono tranquillamente togliere la vendita di biglietti ed abbonamenti e distribuire direttamente loro i diritti di partecipazione, scegliendo uno ad uno tutti i componenti del proprio pubblico. Magari dopo un bel questionario di gradimento e/o un'autocertificazione ai sensi di legge in cui si dice che non si è mai criticato/si critica/si criticherà aspetti societari e relativi esponenti.
Ci facciano sapere ma intanto si vergognino un po'. Grazie. 

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