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domenica 11 maggio 2025

Ad ogni mamma

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 642
Ci sono feste che dovrebbero ricordare quanto siano fondamentali i riconoscimenti generali di qualcosa che va oltre il "personalismo" e che hanno un unico elemento comune: l'assoluta e generale importanza.
Siano gli anniversari di date fondamentali (venticinque aprile e la liberazione), siano i riconoscimenti di diritti e di istituti fondamentali (primo maggio e lavoro) o siano persone ed il loro ruolo.
Oggi è questo ultimo caso. Oggi si festeggia la mamma. Elemento comune a tutti gli abitanti di questo mondo, persona a cui tutti noi dobbiamo l'opportunità di esserci, "IN QUESTO MONDO".
Con tutte le premesse che sottolineano come ogni situazione è diversa e come in ogni vita ci siano considerazioni differenti, la figura della mamma è quella che istantaneamente provoca gli occhi a cuore ed un generale moto di dolcezza ed amore. Globalmente ed a tutte le latitudini. E da tutti dovrebbe essere rispettata, riconoscendole importanza e bellezza.
Purtroppo non è così. Perché ovviamente ci sono situazioni "specifiche" al limite su cui difficilmente si potrà avere la totalità. Ma quello che fa esclamare un "purtroppo" schifato non sono queste ma quelle che in alcune parti del mondo sono sotto gli occhi di tutti e non vengono in nessun modo affrontate.
Stiamo assistendo da giorni ad una mobilitazione di massa ed un delirio di popoli e di comunicazione per un comignolo che fuma o meno in modo colorato e per il nome d'arte e l'abbigliamento più o meno kitsch di qualcuno che si sarebbe dovuto affacciare ad una finestra. Per carità, ognuno ha le sue passioni. Peccato che i "tifosi" di questo spettacolo da cabaret ce la vogliono far passare come l'unica meritevole di attenzione ma soprattutto che dovrebbero avere alla base dei propri principi ispiratori una serie di concetti come  umanità, diritti, uguaglianza, bontà e pace. Ecco, mentre tutti avevano quelle fondamentali priorità viste sopra, nel mondo si sono amplificate le situazioni di molti territori in cui si continua a bombardare e la gente muore di armi ma non solo. 
Le condizioni sono infatti ormai tali che le cause dei decessi sono anche la fame, la sete e la totale assenza di ogni sostentamento medico e fisico. E' il risultato del continuo e costante tentativo di Israele di polverizzare tutto: mezzi di soccorso, scuole, ospedali, centri di accoglienza così come sfollati, volontari, giornalisti, medici. Al popolo palestinese (e non solo) è stato tolo tutto, a partire dalla dignità che dovrebbe essere riconosciuta a tutti come base minima e che invece è talmente ignota che è toccato ad Elio Germano ai David di Donatello (da applausi il suo discorso che vi invito a riascoltare qui) ribadirla, mentre tutta l'attenzione era su leoni o altri nomignoli alternativi.
Ogni malattia equivale a morte in quel territorio, per la precarietà delle condizioni in cui si vive e per la totale assenza appunto di aiuti. Sostegni, cure, cibo sono veri e propri miraggi per un popolo ormai diventato target da colpire senza alcun tipo di remora e senza spazi per eccezioni. Le donne in gravidanza di Gaza ad esempio hanno sostanzialmente l'impossibilità di accedere alle visite di controllo e/o di assistenza. Ogni piccola/media/grande difficoltà che si origina nel periodo di gestazione o durante il parto o subito dopo è assistito nel modo suddetto, cioè non è contemplato per mancanza di materia prima che siano strumenti, locali, personale, medicinali. Di fatto lo stato di gravidanza è un pericolo in più per tutte le donne di quel territorio ed una "roulette russa" per tutti i possibili nascituri. 
Oggi nel giorno della festa della mamma, è importante ribadirlo e sottolinearlo. E far sentire la propria voce affinché questo ignobile mondo cominci a ricordarsi le priorità. Come sempre si parte dai piccoli gesti ed allora ve ne segnalo uno: QUESTO - clicca qui. Quello che permette ad Emergency di continuare a garantire cure per la tutela della salute di mamme e nascituri offrendo loro assistenza e terapie. Perché di quello si parla, curare donne incinte e bambini che stanno per nascere o appena nati. O meglio se ne dovrebbe parlare, se interessasse ancora a qualcuno.
Ad ogni mamma, ovunque sia nel mondo o un po' più in alto, BUONA FESTA.

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