Sommario

venerdì 31 gennaio 2025

Magari non perfetto, ma vivo

#Klibro Gennaio 2025
qui il mio intero
Katalogo

LORENZO MARONE
"Tutto sarà perfetto"
Feltrinelli 

Da un po' volevo leggere qualcosa di Lorenzo Marone e devo dire che l'esordio non è stato affatto male, tutt'altro. La scelta di questo libro racchiude una scelta dettata un po' dallo "studio" della quarta di copertina, un po' dalla voglia di verificare quanto potesse aver ragione il titolo.
La storia affronta le varie strade che congiungono i rapporti familiari con i pensieri e le analisi introspettive e personali. Andrea, il protagonista, si ritrova infatti ad aver a che fare con la gestione del padre che per la propria malattia deve essere accudito per i giorni di assenza della sorella. In poche pagine emergono subito come ben evidenti le differenze caratteriali/di vita dei componenti della stessa famiglia e si capisce che il romanzo proprio con quella base si svilupperà. Ad aggiungere "colore e gusto", un po' come una ciliegina sulla torta, la presenza di un cane iperattivo e poco socievole con gli estranei. 
Andrea in teoria dovrebbe seguire le regole che la sorella gli lascia scritte come le tavole dei comandamenti, ma nella pratica si ritrova a disattenderle tutte, più o meno volutamente. Proprio mentre comincia a temere il peggio - dicendosi "QUESTA VOLTA FA BUFERA" - all'ennesimo "disastro" combinato dal mix padre-regole disattese-cane isterico si apre lo spiraglio di un viaggio. Fisico, nei ricordi e nella propria personalità. Prova ad opporsi appellandosi alle regole fissate dalla sorella (e dal buonsenso) ma ne uscirà sconfitto e si ritroverà ben presto in viaggio verso Procida e soprattutto dovrà prepararsi a varie nuove sfide. Non saranno infatti giorni banali così come non mancheranno colpi di scena sia negli incontri che nei successivi sviluppi. Il tutto gli permetterà di scoprire molte cose (di se stesso e non solo) che aveva solo intuito e lo costringerà ad ammetterne altre che si era nascosto soltanto per paura. Finirà per dar ragione agli insegnamenti del padre, cosa che probabilmente prima di quei giorni mai avrebbe creduto possibile. Nel suo percorso diventerà fondamentale e prioritaria la ricerca del momento giusto in cui individuare la luce giusta nella penombra dove di solito viviamo (cit). Una chiave di lettura che ricorre costantemente nel protagonista e nella trama del libro, basata proprio su quella vecchia raccomandazione. Obiettivo principale proprio quello di riconoscere momento, persona, incontro che quando arrivano rendono tutto perfetto o perlomeno riescono a far sentire vivi chi - non sprecando il proprio tempo - da essi si fanno indirizzare (cit).
E' un libro che ha una trama facilmente individuabile ma allo stesso tempo non poi così banale. Lo stile narrativo è fluido e le descrizioni degli stati d'animo si mescolano con gli eventi anche comici/paradossali che accadono al protagonista. Si legge bene e si tiene il passo in modo agevole magari in alcuni momenti percorrendo una strada che sembra già nota. Sicuramente quindi non perfetto come dichiarato nel titolo, ma piacevole e capace di accendere riflessioni e considerazioni positive.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...i volti degli anziani in generale mi piacciono, hanno il vissuto attaccato alla pelle e gli occhi pieni di storie; nei dettagli, però, le cose iniziano a complicarsi, nella pelle martoriata di macchie, rughe..."
2 - "...in quell'attimo ho capito che c'è qualcosa di carnale nel rapporto tra genitori e figli, qualcosa che si nasconde nello sguardo, nella bocca, si confonde con il respiro ed ha a che fare con i sensi, il sangue e le cose che sanno di antico e ci sfuggono..."
3 - "...negli ultimi anni ho avuto molte donne, di alcune mi sono innamorato, di altre non ricordo neanche il volto. Nessuna, però mi ha mai provocato un simile sconquasso quando mi ha preso tra le braccia..."
4 - "...questa terra circondata dal mare per certi versi ti fa sentire protetto, ma per altri può anche portarti a credere che oltre l'orizzonte ci sia un mondo che non fa per te, un luogo inospitale e pieno di brutture..."
5 - "...so però che privarsi di un amore perchè un domani lo si perderà mi sembra proprio una sconfitta, significa non provarci nemmeno a vivere..."

Mia personale VALUTAZIONE: ***** - tre stelle e mezzo su cinque

lunedì 27 gennaio 2025

Importante, tanto importante

Campionato - 22^
LAZIO - FIORENTINA = 1 - 2
GOAL:
ADLI, BELTRAN,
Marusic

KAPPAPAGELLE
De Gea 7
Dodò 7
Pongracic 6 +
Ranieri 6,5
Gosens 7
Adli 6,5
Mandragora 6
Folorunsho 7
Gudmundsson 6,5
Beltran 7,5
Kean 6 +
Comuzzo 6 +
Sottil SV
Parisi SV
Richardson SV

All. Palladino 7 - -
#KappaDeca Viola per la trasferta all'Olimpico contro la Lazio.
  1. Amarcord. In lotta per le posizioni che contano per un piazzamento Champions, scontro diretto all'Olimpico bianco-celeste contro una delle rivali. La Viola se la gioca con l'attacco leggero Ljiaic-Jovetic e proprio su quest'asse al ventesimo troviamo il vantaggio dopo un velo fantasmagorico del sindaco Borja Valero ed un chirurgico tiro di JoJo. Finirà 0 - 2 dandoci la spinta per continuare a correre fino alla fine del campionato 2013 per il sogno della competizione europea più prestigiosa.
  2. Formazioni. Il Mister tira fuori dallo scantinato in cui era stato riposto Pongracic e lo mette accanto a Ranieri. Nei "sottopunta" ci sono Beltran e Gud. Molta curiosità per la posizione di Folorunsho in bilico tra l'attacco e la metà campo dove son confermati Adli e Mandragora, anche perché di alternative praticamente non ce ne sono. 
  3. Primo tempo. Inizio perfetto per intensità e gioco. Ci riesce praticamente tutto e da due triangoli cambia subito la partita. Al decimo Beltran imbuca per Gosens che crossa perfettamente per Adli: tiro al volo e siamo avanti. Stesso schema sull'altro lato con Folorunsho per Dodò cross al bacio per Beltran e si va zero a due con il colpo di testa dell'argentino. La Lazio sbanda e prova piano piano a ritrovare le misure del suo gioco ma non la pericolosità: segnalati solo un paio di cross. Siamo invece noi ad andare vicino al terzo gol: su colpo di testa versione assist di Kean, Gud s'inventa una rovesciata notevole che si stampa sul palo.    
  4. Intervallo. "Che nessuno si muova da dove era nel primo tempo e faccia esattamente quello che stava facendo nei primi quarantacinque minuti".
  5. Secondo tempo. La Lazio preme tutto il secondo tempo, la partita si "sporca" e si incattivisce. Tanti scontri a metà campo e passaggi non precisi da un lato e dall'altro. Adli riesci a farsi espellere prendendo due cartellini gialli fuori dal campo, qualcosa da guinness dei primati. Soffriamo perché non abbiamo più sprint e misura ma poco per le occasioni biancocelesti che colgono solo un palo su un cross che sembrava essere fortemente viziato da un netto fallo su De Gea. Poi poco o nulla fino ad un assalto finale con gol di Marusic. Sarebbe il novantaduesimo e sembrerebbe finita ed invece: espulsi i due tecnici, mischioni, calcioni, Provedel praticamente centravanti, miracolo di De Gea su Marusic ed al centoquarantaseiesimo minuto di recupero palo interno (quasi palopalo) di Pedro. Incredibilmente soffrendo finisce con la vittoria per due a uno.
  6. Commento. Primo tempo sostanzialmente perfetto: compatti, aggressivi e con qualità. Due gol ed un palo clamoroso senza mai subire un tiro in porta. Secondo tempo di copertura ed attesa, forse anche di calo fisico e mentale nei minuti di recupero dove ci salvano De Gea ed un palo clamoroso. Ancora da migliorare quindi l'approccio con le seconde parti delle gare che dà diverso tempo ci vedono in forte difficoltà. Ma quello che contava oggi era sbloccare il filotto di "non successi". Vittoria importantissima, arrivata con il fiatone ma che era troppo importante e quindi, raggiunta così, dà quasi più soddisfazione. 
  7. Prestazioni. Partita da applausi veri per Beltran che ha giocato ovunque, gli sono mancati solo i guanti che però sono ben portati da quel mostro di De Gea che anche oggi ci ha salvato il.......risultato. Confermato e migliorato il buon esordio di Folorunsho che dà centimetri e kg che si sono sposati benissimo con la corsa di Dodò, finalmente ad assist vincente e non sporco. Gosens ha rimandato a casa il fratello scarso degli ultimi due mesi ed oggi è stato davvero decisivo. Adli meriterebbe "LA RISATA NELLA SALA DEGLI ORRORI" ed un due e mezzo per il record da Guinness suddetto ma dentro al campo aveva fatto una buona gara.
  8. Prossime tappe. Il Genoa domenica e poi probabilmente (se confermata la data possibile di recupero) una doppia sfida all'Inter. Per vedere se è vera (ri)svolta le prove da superare sono queste. 
  9. Kappa in libertà. Solo per informazione, faccio presente che le partite con la Lazio sono terminate. Quindi "badiamo" di non tornare a balbettare perché altre occasioni di svolta le cosiddette "quaglie" non ce ne daranno più.
  10. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...io visto che nelle vittorie consecutive non ne ho vista una farei un tentativo affidandomi a Guetta...vedi Dodò tu l'hai nominato, dinne 'un'attro a casa...per ora benissimo io non mi muovo eh, paio congelato, bloccato e con le gambe informicolate...iolaeeeee una partita già chiusa opperchè si deve patire così...dai...uncelafo...zitto zitto, roba da matti..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: BELTRAN
Il peggiore: Mandragora

sabato 25 gennaio 2025

Fatela finita

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 627

Da diversi anni ho l'abitudine di leggere Millenium, il mensile del Fatto Quotidiano. "HO PERSO LE PAROLE" quotidiane dei giornali per il poco tempo a disposizione (scusa ufficiale ma tremendamente banale e comoda) ma mi sono imposto (con soddisfazione) di non perdere questa abitudine. A volte mi trovo a leggerlo un po' di corsa o a scorrerlo un po' distrattamente. Sono numeri "monotematici" o quasi e non sempre l'argomento cattura il mio totale interesse. Ma non smetto di comprarlo e di leggerlo perché, specie dal ritorno al formato più grande ed al ritorno alla qualità della carta di alto livello, la qualità sia di forma che di sostanza è davvero notevole. Approfondimenti, inchieste, reportage, immagini, rubriche. Un percorso unico di sviluppo del numero e di racconto del tema del mese che spazia secondo le forme suddette.
Il mio completare la lettura sempre vicino alla scadenza del numero mensile non mi ha portato praticamente mai a parlarne nella mia #Kiavedilettura settimanale, ma come per tutte le cose ci sono delle eccezioni e questa è una di queste. 
Il numero di Gennaio
Sin dalla copertina ho capito che questo numero sarebbe stato speciale. 
E' un numero speciale anche per la stessa rivista poiché quasi del tutto fotografico con spazi più ridotti del solito lasciati ad articoli ed interviste. Mette in risalto la situazione mondiale drammaticamente provata dal numero e l'incidenza clamorosa delle guerre. Nel 2025 (sigh) tema tragicamente più attuale che mai.
Dopo l'editoriale del direttore Peter Gomez, l'apertura del numero è lasciata al testo integrale di Tanya Haj-Hassan, medico di terapia intensiva pediatrica, che al tavolo dei relatori dell'ONU ha provato a raccontare e descrivere cosa sta succedendo a Gaza, uno dei luoghi della guerra, forse il più cruento se mai si potesse fare una classifica dei conflitti e della loro atrocità. "Ciascuno di loro è una storia" è la frase che più mi ha segnato nel testo che ho letto con acidità di stomaco ed orrore per le descrizioni degli eventi e del dolore. Un'affermazione forse banale e normale rispetto al tutto il resto del discorso che davvero vi invito a leggere con attenzione ma che mi ha colpito per la semplicità e la totalità che troppo spesso viene accantonata. Non sono numeri i morti che incrementano giorno dopo giorno, non sono statistiche i feriti che non si contano, non sono percentuali i civili che sono colpiti dagli eventi bellici, non sono situazioni fini a se stesse quelle che mettono una famiglia di quattro o cinque persone ad avere un solo superstite mutilato dalla mattina alla sera. Sono storie, ognuno di loro lo è. Sono vite. Sono umani. Loro.
Con questa illuminata premessa il resto delle pagine acquisiscono ancora più importanza e peso specifico. Nel resto del numero ci sono infatti delle meravigliose immagini/racconti raccolti dal giornale da fotografi locali per valorizzarne il lavoro e da operatori umanitari che non si arrendono e continuano a spendersi nella loro attività in territori martoriati. A tutto questo, come sempre, si affiancano anche articoli con riferimenti storici, musicali e culturali attinenti al tema e pienamente centrati rispetto a tutto il resto del numero.
Veramente una lettura speciale. Non facile soprattutto per alcune parole e molte foto. Ma di quella difficoltà "bella" di cui a volte è giusto, ripagante e speciale non fare a meno.
"Fatela finita" è il numero di gennaio di Millenium che fino a metà febbraio è acquistabile e che DAVVERO vi consiglio.

domenica 19 gennaio 2025

Pari preoccupante

Campionato - 21^
FIORENTINA - TORINO = 1 - 1
GOAL:
KEAN, Gineitis

KAPPAPAGELLE
De Gea 6
Dodò 5
Comuzzo 4,5
Ranieri 5,5
Gosens 6
Adli 4,5
Mandragora 6 +
Colpani 5
Gudmundsson 6 -
Folorunsho 6,5
Kean 6 +
Beltran 5,5
Sottil 5,5
Kouamè SV

All. Palladino 5

#Kappadeca Viola per la sfida casalinga al Torino.
  1. Amarcord. Partita sotto un'acqua infinita ed intensa. Arriva il Toro per i piani alti della classifica, sfida quasi come uno scontro diretto per le posizioni a ridosso delle prime due. Siamo avanti ma il Toro ci crede, a fiaccare la resistenza è un'apertura di Antognoni per Pasquale Iachini che perfettamente crossa in mezzo dove Daniel Bertoni firma la sua doppietta. Finisce 4 - 1 tra i festeggiamenti bagnati ed il terzo posto del campionato 1984.
  2. Formazioni. Esordio per Folorunsho dal primo minuto e Gudmundsson che manda di nuovo in panchina Beltran. A centrocampo è Mandragora a sostituire l'indisponibile Cataldi.
  3. Primo tempo. Si parte con Maripan che di gobba prova l'assist a Kean come all'andata ma Moise si incarta con Adli ed una bella occasione sfuma. La partita ha poche fiammate e per quella decisiva si deve aspettare la mezz'ora quando per due falli nel giro di pochi minuti Dembelè trova il doppio giallo e ci regala la superiorità numerica. Pochi minuti e una bella azione Gud-Colpani porta alla respinta non perfetta e centrale di MilinkovicSavic da cui scaturisce il gol di Kean. La gara sembra aprirsi: Gud arriva tardi su un bel cross di Gosens mentre è il portiere granata a compiere un grande intervento sull'occasione di Kean successiva. Il Toro prova a reagire e prima Karamoh si beve Dodò e spara fuori, poi poco prima della fine del tempo, su cross da angolo, Coco di testa centra la traversa.
  4. Intervallo. "I tifosi del Toro ce l'hanno tanto con Cairo ma lui gli compra addirittura Dembelè" "Sì ma l'ha preso su Wish" (cit Rone).
  5. Secondo tempo. La svolta evidentemente non dura anche nella ripresa quando entriamo in campo con la sensazione di voler addormentare la gara. Non proviamo a chiuderla mai ed il Toro piano piano comincia a crederci e prima Njie si beve Dodò e tira fuori solo dal dischetto di rigore poi Comuzzo e Adli ripartono malissimo da dietro e Gineitis ne approfitta pareggiando la gara.  Njie e Gineitis. Non reagiamo e nel secondo tempo non si contano nostri tiri in porta se non un paio di passaggi al portiere. Nel finale arriva solo un insidioso tiro di Masina ma De Gea non si fa sorprendere.
  6. Commento. Pareggio che preoccupa quasi più della sconfitta di Monza. Il Toro con una lista infortunati lunghissima appare pochissima roba e dalla mezz'ora in poi gioca in dieci. Sblocchiamo la gara pochi minuti dopo e la partita si mette in discesa con tappeto rosso. Proviamo a chiuderla nei minuti successivi al gol e palesemente la cosa sembra ampiamente possibile ma nella ripresa non solo non teniamo quel ritmo ma proprio non rientriamo in campo. In tutti i sensi e come da oltre un mese ci accade in ogni secondo tempo. Una vittoria davvero buttata nel cestino, quando invece sarebbe stata fondamentale per ripartire.
  7. Prestazioni. Bell'esordio per Folo che ha fatto praticamente di tutto e di più, anche un po' di casino ma anche la tanta sostanza che serviva. Casino senza sostanza invece per DodòKean prima cincischia alla prima occasione poi trova il gol ed un bel colpo di testa, nel secondo tempo manda il fratello in campo pensando che la partita fosse ormai chiusa. Vaghi cenni di vita dai convalescenti "sottopunta" in campo nel primo tempo, da dimenticare invece (uh che novità) il secondo tempo di Colpani che infatti esce (tardi) tra i fischi mentre Gud era già uscito e forse tra i due meritava qualche minuto in più. Stesso discorso per il duo Mandragora (tra i migliori e sostituito) ed Adli (tra i peggiori ed in campo fino alla fine). Comuzzo in netto calo per l'errore sul gol e non solo. Percepita in modo evidente l'assenza di Ikonè, ed ho detto tutto.
  8. Prossime tappe. Nel girone d'andata, dopo un inizio leggerissimamente pericoloso, "LA VOLTA CHE ERA SCRITTO CHE CAMBIAVA TUTTO" è arrivata nella partita contro la Lazio. Ecco, indovinate che partita c'è domenica? Vediamo quello che si può fare anche a questo giro. Magari sperando nella coppia Abisso-Marcenaro come arbitri-VAR.
  9. Kappa in libertà. Dopo la sparata contro l'ex Mister post Bologna e quella contro tutto il mondo post gara col Monza, il direttorissimo oggi non è andato in conferenza stampa a prendersela tipo con Dembelè che agevolandoci la gara ha di fatto saltare la programmazione della partita?
  10. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...buone sensazioni? Ma con la nuova programmazione son finite anche le preparazioni estive ai 40 gradi di Bagno a Ripoli vero? Muah....'Unno'parole....questa è peggio che con il Monza....un bel ritiro ma non in ritiro..stile Gaucci iolaeeee...."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: FOLORUNSHO
Il peggiore: Comuzzo - Adli

sabato 18 gennaio 2025

Pericoloso disinteresse

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 626
C'è un Paese che di bello ormai ha poco più che la definizione, forse qualche spunto di varia attività e sicuramente un patrimonio artistico e paesaggistico che più o meno la Natura ed i secoli precedenti ci hanno regalato più o meno senza meriti, o almeno diciamo non recenti.
La cosa che incute una sorta di clamoroso sbalordimento è che l'andamento ed il sentire generale si sta pericolosamente appiattendo in modo simile a quello di questo blog. Non è una megalomania eh, anche se proprio questa settimana queste pagine virtuali hanno festeggiato sedici anni di attività costante e ne vado molto fiero. Da tempo infatti sento e scrivo un di un crescente disinteresse verso le "azioni politiche" (intese in senso molto ampio) e le vicende che in qualche modo "fanno capo" a quella sfera lì. Questo spazio che mi sono dato di scrittura settimanale quasi mi costringe ogni tanto ad aprire gli occhi da un sonno abbastanza colpevole e distratto. Sono oggettivamente schifato da un po' tutto quello che accade e molto molto molto disaffezionato da qualsiasi forma di concreta azione per provare a stoppare questo lento personale declino. E sbaglio perché alla fine il mio naturale istinto di non essere totalmente estraneo allo schifo che circola mi porta in un posizione intermedia che fa ancora più male. In giro la cosa è ancora più netta ed il disinteresse sociale è totale e collettivo quindi il paragone al blog calza solo in parte: in giro più che fastidio e disamore c'è un vero e proprio appiattimento della cosiddetta opinione pubblica sul "va bene tutto, madama la marchesa" . Allo stesso modo però, anche questo non è un gran bel segnale "NON LO E' PER NIENTE".
I fatti che accadono intorno alla Penisola sono sostanzialmente bollati come non di interesse perché lontani, quelli che avvengono dentro alla stessa vengono catalogati come non meritevoli di indignazione o addirittura interesse. Delle guerre in giro per il mondo è interessato poco anche all'inizio delle stesse ed alla loro partenza, figurarsi dopo mesi/anni di prosecuzione. "Sono lontane ed inevitabili viste le situazioni" quindi non hanno centralità in considerazioni, meno che mai in preoccupazioni reali. Di quanto ci accade in casa siamo troppo interessati a non impegnarci davvero ad approfondire o a non fingere di capire quanto e come certi fatti siano di una pericolosità e rilevanza generale e fondamentale.
Ci sono ministri/sottosegretari rinviati a giudizio/protagonisti di fatti riprovevoli di cui non interessa a nessuno, anche perché altrimenti si dovrebbe analizzare il fatto che sono gli stessi che da sempre hanno conflitti d'interesse e curriculum palesemente inadatti a ricoprire un tal ruolo. Ci sono fatti di cronaca che mostrano come la considerazione di sicurezza sia del tutto delegata al gusto personale di chi indossa una divisa o di chi quella divisa gestisce ma nessuno se ne sconvolge, perché in questo caso l'analisi dovrebbe essere più strutturale e rivedere la propria considerazione di priorità su sicurezza e tutela della collettività e figuriamoci. Ci sono programmazioni economiche che allargano la già immensa distanza esistente tra i diversi ceti sociali prevedendo da un lato condoni, condonetti e scudi e dall'altra aumenti che faticano ad arrivare alle due cifre, ma alla fine alla stragrande maggioranza va bene così perché siamo un paese che di condoni e di scudi (di ogni tipo) campa e si illude di crescere. Ci sono provvedimenti legislativi ulteriormente limitativi delle differenze e delle disparità a sfavore di classi/generi/categorie considerate "diverse o più deboli" ma indignarsi non si può perché rispetto a posti che fanno delle disuguaglianze il loro marchio di fabbrica qui "in fondo qualche diritto c'è" ed alla fine - vogliamo parlare chiaro? - se sono diversi/meno agiati/ai margini/più deboli, per la considerazione illuminata della maggior parte dei nostri connazionali, un motivo ci sarà ed in fondo in fondo non è che possono sperare di avere "anche loro" pieni diritti e/o non essere in qualche modo svantaggiati.
Ed allora sostanzialmente non è un grande problema tutto ciò che accade anche quando si parla di vite, salute e diritti. Alla fine basta non avere troppe complicazioni nel proprio orticello, basta non dover pensare troppo o impegnarsi anche solo a riflettere, basta rientrare nella cosiddetta categoria "dei normali" ed il gioco è fatto. Un orribile gioco. Ma questa è un'altra puntata e tanto basta.

mercoledì 15 gennaio 2025

Versione unica

Il lato acido di questo blog

Si sa bene che nei momenti in cui le cose non vanno esattamente al meglio la cosa fondamentale è l'unità di intenti. Lo sanno bene in casa Viola ed infatti a precisa domanda, l'analisi e la successiva risposta hanno seguito un unico filo conduttore. Una sorta di copia e incolla recitata dalle quattro figure più rappresentative del gruppo. 

A - Il DS Pradè - "...chi ha mal di pancia ce lo dica chiaramente e troveremo una soluzione. Dobbiamo tornare a essere quelli di prima. Abbiamo perso umiltà e identità....è il momento di cambiare regime, mentalità e approccio. Si arriva la mattina e si esce la sera tardi...così non si va da nessuna parte..."
La stagione in corso
della mia Viola
B - Il MISTER Palladino - "...folle pensare che si sia rotto qualcosa e che non si sia più quelli di prima...niente allarmismi, non ci siamo esaltati dopo le otto vittorie, ora non dobbiamo deprimerci...oggi eravamo scarichi, dobbiamo solo lavorare meglio in allenamento...”
C - Il CAPITANO Ranieri - "...oggi siamo arrivati carichi, volevamo la vittoria a tutti i costi ma purtroppo così non è stato....eravamo anche messi bene in campo poi siamo calati...bisogna tornare come nelle otto vittorie di fila: eravamo un unico blocco. Oggi facciamo una rincorsa in meno, che in quel periodo tutti facevano... "
D - Il SOTTOCOCO Giovannone - "...io'unc'hocapitounc'azzo..."

La "LA LORO VERSIONE" è quindi palesemente univoca e chiara. Menomale va.

E tu, tifoso Viola, cosa ne pensi? Qual è la tua versione "unica"? 
Vota il sondaggio collegandoti al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui)

AGGIORNAMENTO

Per i votanti di Instagram la "versione unica" è così suddivisa:

65% SOTTOCOCO Giovannone
23% MISTER Palladino
6% DS Pradè
6% CAPITANO Ranieri
 

ps. ah, si scherza sempre eh ....

lunedì 13 gennaio 2025

Urge riflessione

 Campionato - 20^
MONZA - FIORENTINA = 2 - 1
GOAL: Ciurria, Maldini,
BELTRAN (R)


KAPPAPAGELLE
De Gea 6
Dodò 6 - -
Comuzzo 5,5
Ranieri 5
Gosens 4,5
Adli 4,5
Richardson 4
Colpani 5
Gudmundsson 4
Sottil 6 -
Kean 5
Beltran 6 +
Folorunsho 5,5
Parisi 6 -
Ikonè 6
Kouamè 5,5

All. Palladino 4,5
#KappaDeca Viola per la trasferta di Monza.
  1. Amarcord. E' l'anno della B dopo la folle retrocessione della stagione precedente causata dall'esonero di Radice a gennaio e da una guerra scatenata da quel simpatico galantuomo del presidente della FIGC. Da poche giornate abbiamo ottenuto la fine del purgatorio ottenendo la promozione matematica ed andiamo a Monza con poco da chiedere. Luppi decide di farsi cacciare subito e la domenica passa a tentare di non perdere. Ci riusciamo strappando uno zero a zero triste ma non c'è niente di cui essere contenti. Degno finale di una stagione "vincente" ma da dimenticare presto.
  2. Formazioni. Dopo la non felice esperienza (anche) col Napoli (clicca qui), la difesa a cinque viene accantonata. Si torna alla difesa titolare (a quattro) e Richardson a centrocampo che sostituisce l'indisponibile Cataldi. Torna titolare Gud al posto di Beltran.
  3. Primo tempo. Partiamo non male e Gud dopo un angolo avrebbe una palla invitante in area di rigore ma spara alle stelle. Sottil sembra il più in palla e sprinta come il suo solito ma come il suo solito concretizza tirando in curva. Ancora il sette viola è il più pericoloso ma il rigore inizialmente guadagnato viene giustamente annullato dal VAR. Esce un po' il Monza in un delirio di passaggi sbagliati da entrambe le parti. Prima Bondo tira fuori non di molto poi Maldini sbaglia il passaggio finale dopo una buona ripartenza. Ad un minuto dalla fine del tempo Ciurria - primo gol della stagione ed in rete dopo venti mesi - sfrutta la libertà concessagli e su una corta respinta di Comuzzo trova il gol in un primo tempo di sbadigli.
  4. Intervallo. "Unnè che ora ci tocca prendere anche Ciurria vero?!?".
  5. Secondo tempo. Proviamo a stringere i tempi o almeno a tirare in porta, i risultati non sono esattamente brillantissimi anche se Beltran (entrato al posto di Gud) troverebbe lo spunto per sfruttare una carambola nata da cross "sporco" di Dodo' ma Carboni salva sulla linea. La novità si esaurisce presto, il Monza si chiude bene e su una ripartenza da palla persa (la centotrentatreesima) da Richardson siamo scoperti e Maldini raddoppia. Pare finita lì ma su un rigore un po' generoso dato a Beltran lo stesso argentino accorcia le distanze. Ci proviamo di nervi (Beltran ancora) e di confusione (#ecometesbaji con Ikonè) ma è più Maldini ad andare vicino alla doppietta. Sul finale un mischione da terza categoria potrebbe darci la gioia del pari ma non è serata, nonostante gli illuminati ed utilissimi tacchi in serie tra Dodò e Kouamè
  6. Commento. Oggettivamente poco da dire. Il Monza è apparsa squadra con vago spirito e limiti tecnici e qualitativi imbarazzanti, confermando le indicazioni di una classifica poverissima: siamo riusciti a far peggio. Alla palese mancanza di fiato e forma si è aggiunta (anche) oggi una decisa confusione a livello di costruzione di gioco e pericolosità sottoporta. Un punto (guadagnato all'ultimo minuto in una gara dove non meritavamo il pari) in cinque gare comincia a preoccupare un po'. Senza fare disfattismi e/o catastrofismi ma credo sia arrivato il momento di rifletterci su. Bene.
  7. Prestazioni. Si salva Beltran che guadagna un rigore e meriterebbe il gol in un paio di occasioni poi sostanzialmente una tragedia. Gud troppo brutto per essere vero, Colpani quasi da tenerezza per impegno ma risultati inesistenti, Kean in debito di ossigeno, Gosens pericolosamente simile a qualcuno che s'era detto 'unsivedeva più, Richardson oggettivamente bellino (in questo momento) per giocare a calcetto, Ikonè pericolosamente più incisivo di Colpani. Se poi per sperare di recuperarla ci tocca mettere Kouamè.....
  8. Prossime tappe. Verificare le condizioni fisiche di Pablo Marì come priorità zero: l'acquisto di un bel centrale difensivo di 31 anni dall'ultima in classifica è di vitale importanza. Poi con calma si può pensare al Torino, senza fretta.
  9. Kappa in libertà. Ora, immagino che per Palladino le annate passate a Monza siano "UN BEL SOUVENIR" però addirittura procurargli il 30% dei punti della loro classifica direttamente noi mi sembra un tantino esagerato. Ps. è ironia eh.
  10. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...vediamo ma 'unc'ho sensazioni positive....siamo dei geni....bravino Gud sì....dai iolaeee che siamo partiti benino di nulla....basterebbe farne uno poi si sommergono....via Colpani e dentro Folorunschiiijo....siamo calati....ma alla grande.....bene via....muahh....speriamo sia il punto più basso della stagione...."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: DE GEA - BELTRAN - IKONE'
Il peggiore: Gudmundsson

lunedì 6 gennaio 2025

Picasso a Palazzo Te

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 625
Oggi chiudeva a Mantova la mostra "Picasso. Poesia e Salvezza". Artista che ha declinato la sua arte in vari modi ed ognuno di questi è rappresentato appunto nell'evento che da settembre era organizzato a Palazzo Te. Sono infatti raccolte le sue opere da pittore, scultore, litografo e collocate in un ambiente fantastico come quello appunto della più importante villa della città lombarda. Colpiscono ovviamente i dipinti ma sono particolarmente interessanti anche i manoscritti e le illustrazioni per testi narrativi. "QUA ERA DIVERSO" il suo elemento di riconoscimento ma ugualmente unico e speciale come nel suo DNA
Nelle opere raccolte scorre forte la strategia della metamorfosi che in molti pannelli è richiamata come percorso della sua vita e come elemento di riconoscimento della sua arte, sia per i diversi tipi di realizzazione del suo infinito estro sia per le diverse tipologie di opere. 
Ovviamente non sono un critico d'arte, né un cultore della materia....ma neanche un esperto. Avevo solo la voglia di vedere questa mostra perché Picasso da sempre mi affascina proprio per il suo stile, la sua personalità, la capacità di illuminare con il suo modo di far vedere la bellezza o quella di preoccupare con il suo personale tratto di descrizione del male. Sono molto contento di aver seguito l'istinto perché pur essendo la mostra "ridotta" e solo una sorta di fotografia di una piccola parte della sua storia, questi elementi li ho ritrovati tutti. Dalla dolcezza di una donna distesa che legge alla mostruosità del minotauro, dalla rappresentazione personale di nudi a quella altrettanto singolare di bambini ed adolescenti. Il tutto poeticamente descritto dalle sue stesse parole "la lama del coltello brucia la ferita che il sospiro di questo pomeriggio che lavora a maglia avvolge con le sue gocce"
Come spesso faccio per i post di viaggi provo a racchiudere la mostra in cinque scatti. 

Buona visione





domenica 5 gennaio 2025

Differenza evidente

Campionato - 19^
FIORENTINA - NAPOLI = 0 - 3
GOAL: Neres, Lukaku (R),
McTominay


KAPPAPAGELLE
De Gea 6 - 
Dodò 4,5
Moreno 5
Comuzzo 6 +
Ranieri 5
Parisi 4,5
Adli 5,5
Mandragora 5,5
Beltran 4,5
Sottil 6 +
Kean 5,5
Gosens 6 -
Colpani 5
Richardson 5
Cataldi SV
Kouamè SV

All. Palladino 4,5
Dopo il punto contro i gobbi (clicca qui) raccattato in quel postaccio, arriva il Napoli di un altro ex gobbo sempre nei "cuori/cori" dei tifosi viola. #Kappadeca dal Franchi.
  1. Amarcord. Una viola ancora imbattuta affronta il Napoli per continuare a scalare la classifica. Super Frey ci tiene a galla con qualche miracolo poi è il nostro fenomeno Mutu che si invola sulla fascia e regala un cioccolatino a Bobone Vieri che non perde l'occasione e ci regala il gol vittoria. Annata 2008.
  2. Formazioni. A sorpresa il Mister torna alla difesa a cinque facendo esordire Moreno e scegliendo Mandragora al posto di un Cataldi non al cento per cento. Sottil e Beltran sostengono Kean in attacco. Misteriosa la gestione di Gud.
  3. Primo tempo. Non partiamo male ma non siamo mai pericolosi, il Napoli poi prende il pallino del gioco e domina la gara. Nelle prima occasione De Gea ci mette una pezza, in quella successiva un colpo di testa napoletano finisce fuori di poco. Poi Neres semina più volte prima Parisi poi Ranieri e sfrutta la sponda di Lukaku per il gol del vantaggio. Kean sfrutterebbe l'occasione sporca creata da Sottil ma c'è prima un tocco di mano quindi il gol è annullato. Un tiro telefonato da lontano di Mandragora che diventa vagamente pericoloso per una deviazione è il finale di tempo.
  4. Intervallo. "Per riprenderla servirebbe una giocata di.....aspetta di....ecco un bel colpo di genio di.....".
  5. Secondo tempo. Al cinquantesimo sostanzialmente si chiude la gara con un errore di Moreno che prima perde la palla e poi stende Anguissa: rigore e Lukaku trasforma. Abbiamo una reazione ma Rolly decide da dentro l'area di centrare il portiere e Beltran lo imita sulla ribattuta facendo fare un figurone a Meret. Il Napoli non perde il controllo della gara e sfiora il tris con Neres e McTominay. A dare la svolta finale è Dodò che perde palla facendo ripartire il Napoli: con Comuzzo che fa il primo errore della sua gara servendo proprio lo scozzese si chiude il match con lo zero a tre.
  6. Commento. La partita è ampiamente descritta dal risultato finale. Il Napoli ha dato dimostrazione di essere squadra di altra categoria avendo il pallino del gioco costantemente e creando gol ed occasioni. Abbiamo tenuto i primi venti minuti e "rischiato" di riaprire la gara dopo lo 0-2 ed in quel caso forse la gara poteva in qualche modo cambiare. Analizzando però la gara nel suo complesso è emersa come troppo evidente la differenza mostrata dal campo. Siamo in costante calo, fisico e mentale e questa è la cosa più preoccupante. Peccato perché si è un po' sciupato il girone d'andata che resta comunque positivo.
  7. Prestazioni. L'esordio di Moreno non sembrava un'idea brillante ma fino al cinquantesimo non aveva demeritato poi ha distrutto tutto con un doppio errore molto grave. Comuzzo ha fatto una gara maiuscola annullando Lukaku per quasi tutta la gara lasciandogli solo un tocco a centrocampo (da cui nasce il primo gol) per poi commettere un errore importante sul terzo gol. Sottil è l'unico a provarci con i suoi consueti limiti di efficacia ma anche con qualche spunto interessante. Le fasce esterne che dovevano in teoria essere i nostri punti di forza viste anche le assenze del Napoli sono state le zone del campo in cui siamo stati asfaltati. Su Beltran pesa il fatto di non riuscire ancora a capire ancora cosa sia e dopo due anni....
  8. Prossime tappe. Dopo quattro partite 1 punto, le prossime quattro sono Monza fuori - Torino in casa - Lazio in trasferta - Genoa in casa. Una possibilità di risalire non indifferente. Da sfruttare, sempre che ci sia un ritorno ad una forma decente.
  9. Kappa in libertà. Domanda. Ma se da diverse gare soffriamo "SEMPRE LI' LI' NEL MEZZO" mettere cinque difensori due "sottopunte" ed una punta non sguarnisce ulteriormente il centrocampo? Altra domanda. Ma se in oltre quattro mesi Moreno gioca zero minuti è il caso di metterlo in campo contro una delle capoliste e per di più nella giornata in cui "ricambi" il modulo?
  10. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...bene, se seguita così la risolve proprio Dodò...seeee addio: 1 punto in 4 partite siamo ritornati in linea, però il Napoli è troppo più forte, altro che m****i strisciati..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di Instagram hanno deciso così:

IL MIGLIORE: COMUZZO
Il peggiore: Dodò - Moreno

venerdì 3 gennaio 2025

Il migliore inizio possibile

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 624

La prima #KdL di ogni anno è "già scritta". Mi sono infatti da un po' di tempo creato un impegno, quello di dedicare la mia prima Kiave di lettura ad Emergency
La scelta è determinata dalla voglia di far diventare "IL CENTRO DEL MONDO" del mio blog qualcosa di davvero importante e per inaugurare nel migliore dei modi (in questo caso) il 2025. Inoltre mi serve anche da promemoria per rinnovare la mia stima, il mio sostegno....e la mia tessera.
Così anche per questo inizio venticinque ho provveduto ad andare sul sito giusto ed a fare l'azione più propizia per avere un anno "giusto".
E quindi:
Come ho scritto più volte, alla fine dell'operazione mi sento "meglio" e sono orgoglioso di questa abitudine (e non mi capita così spesso).
Quindi, consiglio non richiesto, se volete anche voi avere questa piacevole sensazione di cominciare al meglio l'anno - per chi vuole e può e per come vuole e può - vi lascio dei link di riferimento: