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"La sottile linea scura"
Einaudi
Nel Texas degli anni '60 un ragazzino di quattordici anni ancora pieno di paure e poco cresciuto rispetto agli altri amici, si trova di fronte ad un serie di eventi che lo porteranno ad interessarsi di un episodio oscuro del passato. Compagni di "viaggio" in questa specie di indagine saranno il fidato cagnolino, la sorella più grande ed una serie di improvvisati amici che partono dalla governante ed arrivano al proiezionista del cinema che la sua famiglia gestisce. "OGNUNO CON LE SUE RISPOSTE" o meglio con i tentativi di affiancare Stanley nelle sue ricerche della verità. Per il protagonista sarà l'estate delle nuove conoscenze: con il sesso, con le discriminazioni, con la malvagità. La sua curiosità sarà la chiave per approfondire quello che adesso si definirebbe un caso di cronaca nera. Dagli indizi che casualmente vengono ritrovati ai racconti che raccoglie con precisione ed interesse, il protagonista si lancerà in percorsi affascinanti quanto pericolosi fino a trovarsi davanti alla verità. Non piacevole e pericolosa ma che non sarà da solo ad affrontare.
Nella storia si mescolano tanti temi, dal razzismo alla violenza sulle donne, dalla gestione dei lavoratori di colore alla violenza tra giovani. Mai vengono accolti e raccontati con descrizioni banali ma spaziano tra l'inverosimile ed il fantasioso. E questa è la caratteristica che emerge totalmente in ogni pagina che viene scritta da Lansdale.
La storia ed il giallo della vicenda che riemerge dal passato sono in realtà secondarie rispetto al percorso di crescita del protagonista e dei rapporti che riesce ad instaurare. La penna descrittiva e capace di fotografare sfumature facendole diventare protagoniste è il reale punto di fascino del libro. Lo stile intenso e divertente non lascia mai bassa l'attenzione del lettore e permette di non trasmettere mai senso di banalità alla storia.
Seconda lettura di Lansdale e conferma di molte cose. Come già avevo riscontrato leggendo "Paradise Sky" (clicca qui per rileggere quel post) il suo stile non può che definirsi affascinante e coinvolgente. Per la capacità di farti sentire in un posto lontano geograficamente, temporalmente e culturalmente. Per riuscire a mischiare i piani descrittivi ed i personaggi nel modo più completo e surreale. Per creare un racconto vivo e non banale. Io invece "banalmente" consiglio di leggerlo.
CINQUE CITAZIONI
1 - "...la parola negro, solo adesso mi rendevo conto che poteva essere pronunciata con la forza di un cazzotto, anche se rivolta ad un bianco..."
2 - "...sono stati i ricordi a seguirli fin lassù, mica i fantasmi. Non se ne sono andati abbastanza lontano. E forse non possono andarsene abbastanza lontano. I fantasmi, figliolo, in gran parte non sono che ricordi..."
3 - "...un uomo deve imparare a scherzare e ridere di se stesso e sapere che non c'è nulla di male a pensare alle tette. Se non lo fai, non vali una beata cicca. Pensarci troppo, alle tette, è il segno di un'ossessione, ma il non pensarci proprio sta a significare che ti manca qualcosa..."
4 - "...nell'invecchiare scopro che per me il passato ha più importanza del presente. Non sarà un bene, però è la verità. All'epoca tutto era ben più intenso. Il sole era più caldo. Il vento più fresco. I cani più svegli..."
5 - "...non sempre la vita dà soddisfazione e, al tirar delle somme, carne e polvere finiscono per rivelarsi la stessa cosa..."
Mia personale VALUTAZIONE: **** - quattro stelle su cinque