Sommario

lunedì 30 settembre 2024

Leggende cittadine o veri e proprio UFO

#Klibro Settembre 2024
qui il mio intero
Katalogo
PAOLO RICCI
"Ufo a San Luca"
Giraldi Editore

Un po' di tempo fa, ho ritrovato nella mensola dei libri non letti, un volume che avevo solo (più volte) iniziato e mai in realtà finito; non per scarso gradimento ma perché, per la sua struttura a racconti/storie, ogni tanto lo riprendevo in mano per leggerne un paio, sorridere e riappoggiarlo lì fino al momento successivo. Ritrovandolo dopo un po' di tempo ho deciso di mettermi a leggerlo con costanza ed ho trovato la stessa brillantezza che ricordavo e che mi aveva lasciato belle sensazioni ad ogni lettura parziale. 
Sono tante le storie che Paolo Ricci mette insieme e lo fa cercando nell'eccesso e nell'estemporaneità due linee comuni per ogni episodio messo giù. Sintetici e continui nel loro incidere danno un ritmo piacevole al libro. Ogni riga ed ogni pagina hanno una caratteristica comune: quella di provare a raccontare quello che "BOLOGNA HA NEL CUORE", in particolare la capacità di creare veri o falsi miti. Reali o inventate leggende. Dagli avvistamenti dei personaggi famosi con passioni particolari a veri propri avvistamenti misteriosi e non terrestri, da miti leggendari a quelli inventati, da passioni condivise a quelle personali.
Più che un libro di racconti è una raccolta di brevissime esperienze e come tali spaziano nel gusto personale andando a volte a fare centro, a volte a lasciare meno soddisfatti spingendoti però ad andare oltre per cercare di nuovo un sorriso che sei sicuro che troverai nelle pagine successive. Ed infatti ce ne sono tanti. 
Libro leggero che consiglio soprattutto nella lettura a piccole dosi per apprezzare meglio e più a lungo l'effetto sorriso ed ironia che rischia di annebbiarsi un po' se le storie sono lette di continuo avendo in alcuni punti la sensazione di "già letto".
ps. un colpo al cuore la storia con relativa citazione di Geovani. Per il salto nel passato di un calcio che non c'è più, per l'aria di fenomeno all'arrivo e di bidone alla partenza ben nota anche da queste parti, per il ricordo di una storia personale legata proprio a lui. Proprio lui infatti, ritenuto uno dei giocatori più scarsi della storia bolognese, l'unico gol segnato in Italia l'ha ovviamente fatto a noi, proprio in un giorno particolare per me. #ecometesbaji direbbe qualcuno.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...l'Oriana lo fece ingrassare al punto tale che Geovani divenne uno dei calciatori più grassi e scarsi della storia del Bologna..."
2 - "...Alberto Tomba si è rifatto l'anno dopo vincendo nel 2001 il premio Cinquepernacchie come peggior attore protagonista..."
3 - "...nel nuovo complesso residenziale Trilogia Navile un operaio addetto al controllo delle intercapedini è rimasto bloccato tra le pareti nelle opere di muratura finale. Qualche notte è possibile sentire il rumore di un martello battere contro le colonne forse per attirare l'attenzione degli inquilini..."
4 - "...Biavati dice che al laghetto dei castori, verso Pianoro, una volta ha pescato una smart..."
5 - "...si dice che Lucio Dalla indossasse pellicce fatte con i suoi stessi peli..."

Mia personale VALUTAZIONE: ***° - tre stelle e mezzo su cinque

domenica 29 settembre 2024

Uh che bella partita

Campionato - 6^
EMPOLI - FIORENTINA = 0 - 0
GOAL: -----


KAPPAPAGELLE
De Gea 6
Dodò 6 +
Comuzzo 6,5
Ranieri 6
Gosens 6 +
Cataldi 6 -
Bove 5 +
Colpani 5
Gudmundsson 5,5
Kouamè 5
Kean 6,5
Ikoné 5,5
Beltran 6 - -
Adli 6
Sottil SV
Parisi SV

All. Palladino 5,5
Qualcuno lo chiama derby, io credo che sia più giusto definirla come una partita contro una squadra minore della nostra provincia. #KappaDeca per il match contro l'Empoli.
  1. Amarcord. Inizio campionato 2006, la penalizzazione incide pesantemente sul nostro approccio alla nuova stagione ed invece che una partenza sprint inanelliamo tre sconfitte in quattro gare. La partita ad Empoli - anche all'epoca alla sesta - arriva perfetta per provare a risalire. Cominciamo ad handicap prendendo gol, ma nella ripresa si scatena il "fenomeno" Mutu. Gol di testa ed assist al volo di una magia rara che mette Toni davanti al portiere: occasione che Luca non può sbagliare, ed infatti il trenta non sbaglia. Vittoria e rilancio. 
  2. Formazioni. Dopo la prima vittoria contro la Lazio (clicca qui), il Mister decide che evidentemente il modulo a quattro dietro aveva agevolato la svolta ed agisce di conseguenza. Viene scelto un 4-2-3-1 offensivo con Comuzzo e Ranieri centrali e Dodò e Gosens esterni in difesa. In regia Cataldi e Bove e dietro l'imprescindibile Kean giostrano Colpani, Gud e Kouamè.
  3. Primo tempo. La squadra sembra più "quadrata" con un modulo che evidentemente sembra sentire più suo, almeno al momento. Detto questo nei primi quarantacinque minuti non arrivano grandi occasioni: un gol mangiato da Bove che però probabilmente sarebbe stato annullato dal VAR, qualche accelerazione dell'interplanetario Dodò sulla destra poche volte preciso nell'ultimo passaggio però, qualche tentativo di Kean ed un paio di azioni di contropiede di Colombo terminate più o meno nel curvino che nemmeno è troppo vicino al campo. Predominio nostro ma con ben poco di concreto.
  4. Intervallo. "Ora che s'è ripreso confidenza con misure e metodi di gioco....si riuscisse anche a trovare la porta, pe'dire...o almeno provarci ecco"
  5. Secondo tempo. L'inizio sembra più promettente ma è giusto un'impressione. Non si rintracciano tiri in porta né occasioni nemmeno a cercarle col lanternino. Kean sgomita e cerca spazi ma poi non riesce a concludere, Esposito ce la fa dopo una bella giocata ma va fuori di molto la sua conclusione. I cambi non portano nulla anzi riescono a spegnere ulteriormente un po' di velleità che sembravano essere emerse ad inizio del tempo.
  6. Commento. Più organizzati, più quadrati, meno ballerini. Però zero occasioni e solo qualche embrione di opportunità. Non ricordo tiri in porta. Né loro né purtroppo neanche nostri. Modesta gara ed un punto che ci può anche stare. Continuiamo ad avere pazienza in attesa di una crescita di squadra ulteriore dopo essere tornati al modulo più giusto.
  7. Prestazioni. Colpani nuovamente inconcludente, né ostriche e champagne ma neanche "LAMBRUSCO E POP CORN". Kean non ha praticamente neanche una palla giocabile in novanta minuti ma si batte e sbatte. Gudmundsson mi è parso troppo lontano dalla porta per essere pericoloso. Di Kouamè preferirei non parlare mentre ovviamente eccelsa la partita dell'interplanetario terzino destro (nel mondo reale volenteroso, pimpante ma molto impreciso e poco determinante "as usual").
  8. Prossime tappe. Giovedì l'ardua gara contro il Montecerboli per la "lega conferenziale" e poi domenica la gara serale contro il Milan prima della pausa per le nazionali (uh che bello ne sentivo proprio la mancanza). Servirebbero due vittorie per andare a fare un primo "miniminibilancio" con il migliore dello spirito.
  9. Kappa in libertà. Un tiro. Uno. Magari 'unbastava ma poteva essere un inizio ecco. Peccato perché non mi sembrava proprio di avere davanti un muro impenetrabile. Ma d'altronde l'ansia del derby provoca tensione. Basterebbe ribadire che questo non è un derby ma una gara contro una squadra che festeggia quando si salva. PS. ma trovare un capitano degno della fascia no?
  10. Takko ai' giro - Spazio teNNico Bollins gestito. "...come tu la vedi? pareva benino poi siamo calati anche quel poco, secondo tempo triste...ma bove? c'è? Muah...alla prossima c'è anche il Milan, ma Palladino ci arriva al panettone? Secondo me 'unnarriva nemmeno alla cena di Novembre..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: KEAN
Il peggiore: Colpani

venerdì 27 settembre 2024

Non dire guerra

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 610
Alla fine è solo una guerra che non si può chiamare così.
Conflitto, stato di tensione, attacchi, raid. Tutte parole che volano via in modo "LEGGERO NEL VESTITO MIGLIORE" di qualcosa che di buono non presenta proprio niente. Almeno in teoria. Ed invece pare ci sia un gioco collettivo a tenere sotto chiave quella parola. Non importano i morti, le stragi, i bambini colpiti, gli stati di distruzioni e la distruzione di stati. Non si parla di guerra, non si cita. Spesso addirittura ci si limita a "tensione". Già, una tensione come in uno stop non rispettato sui viali.
Non è facile individuarne ovviamente i confini di ragioni, di responsabilità, di cause ed effetto. Ma la clamorosa azione di oblio di cui si ammanta quello che sta succedendo tra Israele e Palestina, in Libano ed in generale in quella parte di mondo lì posizionata ha del clamoroso. Non si parla di crimini di guerra ma si ricercano ragioni e si tende a motivare e giustificare. Ed io lo trovo totalmente irreale.
Certo, ormai gli eventi sono talmente enormi che in qualche modo riescono a prendersi la scena ma provate a pensare a numeri che recitano decina di migliaia di morti ed al sentirli abbinare a crisi/escalation/conflitti. Non sarebbe un gran problema rispetto alla situazione appunto, ma credo che questo trascurare la parola guerra denoti la convinzione reale che in qualche modo questa non lo sia per davvero perché in fondo in fondo non si può dire. Meglio parlare di rapporti internazionali da instaurare, migliorare e/o agevolare. Cercare di non vedere le opere di sterminio reale e concreto altrimenti le definizioni e le responsabilità non potrebbero in nessun modo smussarsi. Rimandare a trattati ipotetici che da decenni sono visti come soluzioni ma nessuno poi fa davvero niente per crearne pratiche e concrete basi su cui poggiarne l'attuazione. Di fatto non rispettare le sofferenze, le morti, le distruzioni, la povertà, le vite infrante e deturpate per sempre. Per poi guardare in un'altra direzione e rammaricarsi dei colpevoli, professandosi vicini alle vittime ed urlare all'orrore di guerre che si possono considerare come tali. Come sono in effetti.
Perché in fondo c'è guerra e guerra. Anzi guerra e "stato di tensione".

domenica 22 settembre 2024

Prima vittoria

Campionato - 5^
FIORENTINA - LAZIO = 2 - 1
GOAL: Gila, GUDMUNDSSON (R), 
GUDMUNDSSON (R)

KAPPAPAGELLE
De Gea 7
Quarta 5,5
Comuzzo 6 -
Biraghi 5
Dodò 7 -
Bove 6 +
Cataldi 6 -
Mandragora 5
Gosens 6
Colpani 6 +
Kean 6,5
Ranieri 6,5
Gudmundsson 7 +
Ikonè SV
Kouamè SV 
Adli SV

All. Palladino 6 +
Dopo l'Atalanta, altra sfida contro una squadra della nostra fascia, stavolta in casa dove arriva la Lazio. #KappaDeca dalla Fiesole traslocata in Ferrovia.
  1. Amarcord. Più o meno 2008/2009. Al Franchi va in onda il Frey show che concretamente vince la partita quasi da solo. Pandev e Zarate arrivano da tutte le parti e solo le magie del portiere francese riescono a tenerci prima in piedi in parità e poi lasciano l'opportunità a Gila all'ultimo respiro di regalarci una vittoria importante per la corsa all'Europa che conta. Quella che ad un certo punto urla "The Chaaaaampionsssssssss"
  2. Formazioni. Ancora rimandato l'esordio dal primo minuto di Gud si continua con un 5-3-1-1 dove dietro a comandare la difesa è Comuzzo mentre a metà campo restano ancora fuori i due più tecnici. Colpani a metà tra il centrocampo e Kean.
  3. Primo tempo. Si parte con un'occasione d'oro per noi su "buca" difensiva laziale, Colpani è messo da solo davanti a Provedel che con il piede manda la palla sul palo. Poi cresce la Lazio e tre interventi di difficoltà crescente di De Gea ci tengono in partita. A pochi minuti dalla fine del tempo è Gila a trovare il colpo di testa giusto per portare in vantaggio la Lazio.
  4. Intervallo. "Chissà se l'è arrivato il momento di cambiare qualcosina...." vien da pensare, sperando si possa dire che "C'E' UN ORIZZONTE SEMPRE" vista la continua difficoltà nel creare qualcosa di pericoloso.
  5. Secondo tempo. Si riparte con due cambi e soprattutto con un cambio modulo: si torna a 4 con Ranieri che prende il posto di Biraghi e Gud che si piazza accanto a Colpani e Kean. Tempo zero e proprio Gud si procura il rigore e lo trasforma. Potremmo raddoppiare subito ma Kean gira a lato di testa un bel cross di Dodò. La Lazio torna a crescere e Guendouzi prima tira alto poi centrale poi trova una traversa che ci fa temere la nuova beffa. Invece nel finale su un rigore da VAR su Dodò siamo noi a gioire con ancora il rigore di Gud. Finisce 2 - 1.
  6. Commento. Un primo tempo nella norma di questo ultimo periodo, poche idee e confuse in avanti, ballerini dietro. Con il ritorno della difesa a quattro, la posizione giusta per alcuni fuori ruolo e finalmente l'esordio di Gud qualcosa è cambiato, anche un pizzico di buona sorte. Potrebbe essere una partita svolta non solo e non tanto per i tre punti ma per l'inversione di rotta. Prima vittoria finalmente arrivata, speriamo l'inizio di una lunga serie.
  7. Prestazioni. Esordio col botto per Gud. Rigore provocato, superiorità numerica spesso guadagnata e rigore finale. Visto il suo ritardo di prestazione direi che ci possiamo stare. De Gea ci ha tenuto in piedi nel momento peggiore e Dodò nel secondo tempo ha suonato la carica dopo i primi quarantacinque minuti sottotono. I soliti Biraghi e Mandragora non riescono ad arrivare alla sufficienza neanche nella giornata della prima vittoria. Partita non male di Comuzzo con la grave pecca però dell'errore sul gol del vantaggio laziale ed un'altra infilata nella ripresa. Buono l'ingresso in campo di Ranieri, anche se sostituendo CB3 fare peggio era obiettivamente difficile.
  8. Prossime tappe. Ad Empoli domenica e poi in casa col Milan prima della sosta e di un calendario in cui verrà inserita anche la coppa del nonno del giovedì. Fondamentale non far rimanere isolata la vittoria di oggi.
  9. Kappa in libertà. Doppio Gud all'esordio niente male, vittoria all'ultimo minuto niente male, primi tre punti contro una squadra potenzialmente rivale per la lotta europea niente male. Solo una vittoria, soltanto la prima ma.....niente male
  10. Takko ai' giro - Spazio teNNico Bollins gestito. "...zitto zitto bada che botta di c**o..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: GUDMUNDSSON - DODO'
Il peggiore: BIRAGHI

sabato 21 settembre 2024

Ciao Luigi

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 609

Ci sono persone che rappresentano un po' degli elementi certi. Quelli che in qualche modo hai imparato a conoscere molto tempo fa e che stando lì, nel tuo percorso, ti hanno trasmesso qualcosa. Con i loro difetti e con i loro spigoli ma anche con un bagaglio infinito di elementi da cui imparare.
Luigi Bulleri è stato il primo presidente di ANPAS da me conosciuto e quello che ha rappresentato uno dei protagonisti del mio ingresso in un mondo che da ventiquattro anni "frequento" a vario titolo.
Conoscere un poco alla volta la sua storia, ha rappresentato un elemento di chiarezza su cosa e "CHI SIAMO STATI" in varie categorie. I suoi percorsi hanno infatti intrecciato il lavoro nei campi e quello da sindacalista, il ruolo di parlamentare e quello di sindaco, l'incarico di presidente di associazione e quello di un ente nazionale, l'attività di coordinatore di enti di volontario e di il presidente di circolo, la gratificazione di innovatore e di scrittore. Dal 2000 in poi, in molte di queste sue strade, ho avuto la possibilità di incrociarlo/ascoltarlo ed è stato sempre un grande privilegio. Ne ho apprezzato la determinazione ed il suo essere diretto, anche (e forse soprattutto) quando risultava polemico e "difficile". Non sempre infatti è stato facile entrare in sintonia con i suoi modi e con le sue modalità di lavoro: da subito peró si percepiva la sua schiettezza sinomino di “semplicità” e con il tempo ho imparato a leggere meglio il suo modo di fare e di essere. Quel che invece è sempre stato certo ed evidente era la percezione del suo spessore. 
Oggi ho ascoltato con attenzione gli interventi di chi davvero lo ha "vissuto" bene, ed in tutti ho percepito ammirazione concreta per la sua determinazione, il suo impegno e la sua costante voglia di "fare politica". Non solo partitica, parlamentare o istituzionale. Ma anche e soprattutto sociale, di vita, di associazionismo e di visione. Strade numerose e varie ma tutte con un'unica bussola rappresentata dal "fare per la comunità e per gli altri" come ha sottolineato un'emozionata Livia Turco che non ha voluto far mancare oggi il suo personale ricordo e saluto. Non solo. L'intervento prezioso e commosso di Vanessa, di cui colpevolmente non ricordo il cognome, una giovane volontaria del circolo Arci di Pisa, ne ha messo in evidenza, oltre all'umanità e la dedizione, la capacità di attrarre e coinvolgere generazioni lontane dalla sua. Probabilmente il migliore dei passaggi di testimone possibile, capacità già mostrata in ognuna delle sue esperienze di vita. 
Tra le sue ultime passioni, quella di lasciare traccia del suo impegno attraverso tre libri che fotografano strade percorse con entusiasmo ed amore: la politica, la storia della figlia ed il mondo del volontariato. Volumi per i quali ho avuto la fortuna di avere nella prima pagina una dedica personalizzata che conserverò in modo orgoglioso.
Ciao Luigi, è stato davvero un piacere.

domenica 15 settembre 2024

Novanta minuti sono troppi

Campionato - 4^
ATALANTA - FIORENTINA= 3 - 2
GOAL: QUARTA - Retegui - 
KEAN - De Ketelaere
Lookman


KAPPAPAGELLE
De Gea 5,5
Dodò 5 +
Quarta 6 +
Ranieri 4,5
Biraghi 5,5
Gosens 6 +
Bove 6
Cataldi 5
Mandragora 6
Colpani 5
Kean 7
Ikonè 5
Richardson 5,5
Adli 5,5
Sottil 5,5
Pongracic SV

All. Palladino 5,5

Al rientro dalla pausa ci aspetta l'Atalanta di simpatia Gasperini nel nuovo stadio #KappaDeca in salsa orobica.
  1. Amarcord. Il campionato va verso la fine e con un gol su rigore siamo in vantaggio su un campo mai facile come Bergamo. Andiamo verso il finale di gara con la solita apprensione di rovinare tutto, per fortuna ci pensa l'oggetto misterioso. Palla in profondità, uno contro uno e Larrondo tira fuori dal cilindro un coniglio chiamato cannonata sotto la traversa. 0 - 2 e partita in cassaforte. Stagione a memoria 2012/2013.
  2. Formazioni. Il Mister si copre e passa al 5-3-1-1 con Biraghi ancora nei tre centrali ed un tris di centrocampisti centrali, tutti quelli a disposizione meno i più tecnici (Richardson ed Adli). Colpani dietro l'unica punta, ovviamente Kean, anche perché.....
  3. Primo tempo. Una girandola da luna park dove "SI PUO' SOLO GUARDARE COME ANDRA' A FINIRE". Giochiamo bene e teniamo il campo e troviamo due gol importanti con due buone giocate di Mandragora che crossa morbido in area e dopo due semi carambole/spizzate prima Quarta e poi Kean ci regalano i nostri due gol. Nel mezzo, su angolo nostro, Retegui - perso da Ranieri - aveva trovato il pareggio di testa. Fino ad un secondo dalla fine non rischiamo praticamente niente, anzi Kean trova un palo esterno su uno strappo importante. Poi Rolly regala una punizione pericolosa, palla in area piccola De Gea non esce e Ranieri si fa mangiare in testa da De Ketelaere. Palla al centro Dodò si accentra perde palla riparte l'Atalanta verso Lookman che beve due o tre volte tutti e si va alla pausa sul 3 - 2.
  4. Intervallo. "Se finiva mezzo secondo prima del quarantacinquesimo si andava all'intervallo in vantaggio. Accidenti ai precisi." 
  5. Secondo tempo. Molto meno luna park anche se l'Atalanta si mette spesso nelle condizioni di chiudere il poker ma tre respinte di piedi di De Gea ed un paio di conclusioni....sconclusionate non glielo permettono. Noi facciamo davvero troppo poco per pensare di pareggiarla, uno spunto di Kean fuori, uno di Sottil in fallo laterale ed un paio di cross di Dodò che dire telefonati è essere molto buoni. I cambi non incidono e la comunque buona prestazione del primo tempo non è ripetuta.
  6. Commento. Peccato per non aver chiuso il primo tempo in vantaggio come, fino al 44esimo e 59secondi, avremmo meritato. Purtroppo le gare durano 90 minuti più recupero e nel secondo tempo non abbiamo mai dato troppo l'impressione di meritare il pari. Molti singoli sottotono ed una fase difensiva apparsa totalmente da rivedere. Il rammarico è quello di aver permesso all'Atalanta di ritrovarsi ed appena passata in vantaggio di dominarci senza lasciarci spazio. 
  7. I protagonisti. Kean di nuovo sopra tutti, abitudine piacevolissima. Mandragora è protagonista nei due gol con due cross semi-assist ma anche abbastanza colpevole sui primi due gol loro. Ranieri di nuovo molto male da centrale dei tre. Non pervenuto l'apporto dei cambi e di Colpani. Bello il tiro di Cataldi a testare l'altezza delle curve del nuovo impianto nerazzurro.
  8. Prossime tappe. Altra settimana di lavoro intera, importante per arrivare alla sfida di domenica contro la Lazio e centrare la prima vittoria della stagione.
  9. Kappa in libertà. Per fortuna abbiamo capito da Ferrari che la colpa di questo inizio singhiozzante è da rintracciare dalla sorpresa del mercato aperto nelle prime giornate, dal fatto che servisse maggior tempo ad un allenatore ed un gruppo totalmente nuovo, senza dimenticare la cattiveria delle istituzioni cittadine nella gestione stadio. Tu vedi alle volte le combinazioni.
  10. Takko aì giro - Spazio teNNico Bollins gestito. "...ti voglio dare fiducia che i primi cinque minuti li guardo...ottimo Biraghi ancora titolare....gol preso da angolo nostro quando ti trovi bene perchè cambiare....te tu critichi ed intanto....stavo dicendo che si andava bene....iolaeeee.....ri-iolaeee.....tre gol anche oggi..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: KEAN
Il peggiore: RANIERI

sabato 14 settembre 2024

Come tu fossi qui

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 608

"UN MINUTO FA ERAVAMO QUA ERA DIVERSO"Una busta piccola con sopra scritto il mio nome in stampatello. Dentro, delle banconote ed un bigliettino: "Per seguire la tua Fiorentina". Erano tanti quei soldi all'epoca e in quello spazio ristretto rimbombavano. Non avevo parole per ringraziarti se non un sorriso a tutti i denti possibili ed un abbraccio forte. Ero convinto che in quella busta ci fosse esattamente quello che volevo, adesso so che invece era quella stanza a contenere tutto quello che mi serviva. Da quella volta in poi ho fatto caso ancora più attentamente a quello che arrivava ogni 14 settembre. Ed ho sempre ritrovato quella calligrafia non troppo sicura accompagnata da quella scrittura in carattere stampatello. Qualsiasi cosa potesse annunciare, quel bigliettino c'è sempre stato: quattro lettere fuori e poche righe dentro. Magari nei primi anni l'ho un po' colpevolmente trascurata questa cosa ma con il passare del tempo ne ho apprezzato sempre più significato ed importanza sentendomi sempre più accontentato da quello che avevi "pensato" per me. Negli ultimi anni quel rito si è interrotto ma è stato sostituito da un scintillio particolare nel tuo tono dell'augurio o nel tuo sguardo emozionato. Oggi per la prima volta non ci poteva essere né il bigliettino né il suo surrogato. Per questo stamani sono venuto a cercare il tuo sguardo nella foto che ho scelto per te sperando di ritrovare quello scintillio. E stasera quando in Piazza del Duomo ho sentito intonare una delle tue canzoni preferite da un cantante di strada ho capito che in qualche modo era la tua calligrafia che si era di nuovo trasformata in qualcos'altro. Come sempre quindi non hai mancato l'appuntamento. Grazie, anche di questo. Come tu fossi qui.

domenica 8 settembre 2024

Le cose importanti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 607

Mentre l'Italia comunicativa si accapiglia (per chi ha i capelli) per la rutilante storia di (pseudo)amore-(pseudo)corna-(pseudo)potere tra Boccia e Sangiuliano all'interno degli uffici del Ministero della Cultura (sigh) nell'Italia reale le donne continuano a morire uccise dagli uomini.
Ora è già abbastanza imbarazzante che una figura come Gennaro Sangiuliano possa fare il ministro, che ce se ne debba occupare per le vicende di possibili tresche amorose e/o di altro lo trovo deprimente. E non per un fattore di schieramento politico o appartenenza ad una parte a me non vicina. Il suo CV parlava da solo prima della nomina, il circondario di sotto/segretari e collaboratori era noto da mesi e soprattuto la sua "autorevolezza" ha parlato in tutti questi mesi in cui ha ricoperto il ruolo di ministro di quella che da sempre ci riempiamo la bocca essere la prima risorsa del nostro paese: la cultura
Sarebbe stato bello che si fossero state levate di scudi per la sua adeguatezza al ruolo per queste situazioni. Ma me le sono perse. Adesso però è partito il "LA LA LA - LA LA LA LA - LA" per questo "clamoroso intrigo" dagli sfondi rosa o similari e tutti (o quasi) a chiederne dimissioni e lui che dopo essersi prostrato e difeso allo stesso tempo si dimette ed annuncia il suo ritorno in Rai. Come se fosse casa sua (ed in effetti....) come se eventuali mancanze da ministro non siano importanti per rivestire ruoli più o meno dirigenziali in una tv di Stato. Io ci vedo il classico "uscito dalla porta e rientrato dalla finestra" (alla faccia di chi diceva "si è sputtanato e dimettendosi in ritardo a messo fine alla sua carriera") ma si sa che io sono acido e non conto.
Mentre tutta l'attenzione mediatica era rivolta a questo clamorosissimo ed importantissimo caso, nelle Marche la sessantottesima donna di questo 2024 veniva uccisa. In questo caso, davanti ai tre figli, dal marito. Ana Cristina era stata costretta dalle violenze subite a lasciare la casa di famiglia. Non ha voluto denunciare il marito ma ha confessato tutto alle forze dell'ordine motivando così l'abbandono del cosiddetto "tetto coniugale". Questo non è bastato. E come nell'oltre sessanta per cento dei casi di femminicidio, la mano del componente la famiglia sacra l'ha punita. Certo non è importante e/o avvincente come la telenovela sangiulianesca ed infatti la notizia ha fatto fatica ad uscire a livello comunicativo. Ed appena uscita qualcuno si è affrettato a commentare "eh, ma non se l'ha denunciato...". Eh già. Come sempre cerchiamo le responsabilità nelle vittime femminili e non nei colpevoli uomini. Sicuramente il punto sta proprio nella mancata denuncia. Come se il racconto delle violenze non avesse fatto partire comunque il percorso di indagine e di tutela, evidentemente fallace. Ma quella da ricercare come determinante è la mancata denuncia, perché infatti tutte le altre donne che hanno denunciato "la mano amica" si sono salvate e quelle uccise evidentemente sono state vittime di extraterrestri. In fondo non denunciando ha autorizzato il marito a continuare a perseguitarla, fino ad ucciderla, no? Non facendolo se l'è un po' cercata no? Un po' come tutte quelle ragazze che "vestite troppo succinte" (in base a giudizi di commentatori che è troppo anche definire da bar) non possono lamentarsi se vengono molestate o aggredite in un locale notturno o nelle sue vicinanze. 
In fondo il ritornello cambia qualche parola ma è da sempre quello. Un po' come il numero delle donne uccise soprattutto nel ricercato ambiente familiare che tanto riempie la bocca un po' a tutti. Menomale che però c'è altro a cui pensare. Ringraziamo tutti Gennaro e la sua soap opera estiva. Ed adesso cerchiamone un'altra pur di non vedere il resto.

domenica 1 settembre 2024

Quinto pareggio, mettiamoci un punto...

Campionato - 3^
FIORENTINA - MONZA = 2 - 2
GOAL Djuric, Maldini,

KEAN, GOSENS

KAPPAPAGELLE
Terracciano 5
Comuzzo 6 -
Ranieri 5
Biraghi 4,5
Dodò 5
Cataldi 6 -
Mandragora 5
Gosens 6,5
Colpani 5
Beltran 4,5
Kean 7
Kouamè 5
Bove 5,5
Adli 6 +
Ikonè 6+
Quarta SV

All. Palladino 5,5


Prima della sosta per l'imperdibile nazionale, arriva l'ex squadra del nostro nuovo allenatore. #KappaDeca dalla Ferrovia per la sfida contro il Monza
  1. Amarcord. La prima dell'anno nuovo la palla corre lungo la fascia e Cabral la rincorre con forza e supera netto l'ultimo difensore ed appena entrato in area, da posizione defilata, fa partire un destro imparabile che sorprende per forza e provenienza. Nella ripresa arriverà il pari ma quel gol del centravanti brasilian-svizzero sarà il primo di una (breve) serie positiva. Annata 22/23.
  2. Formazioni. A tre giorni dalla qualificazione europea Mister Palladino decide di fare diversi aggiustamenti alla squadra che ha giocato in Ungheria. Sono titolari in difesa Comuzzo e Biraghi come braccetto mentre a centrocampo partono subito titolari i nuovi arrivati Cataldi e Gosens. Davanti parte dall'inizio a sorpresa Beltran vicino a Kean e Colpani.
  3. Primo tempo. Dopo un giro palla di una ventina di minuti è il Monza, a sorpresa, a farsi pericoloso e piazzare due gol ed un palo dal ventesimo al quarantesimo. Sul primo Ranieri esce male dalla posizione e su cross dal nostro lato sinistro Biraghi si fa bruciare da Djuric e Terracciano non è troppo reattivo. Sul secondo Dodò cozza contro Comuzzo mentre il Monza fa tutto il campo e dal limite Maldini trova un tiro non apparso imparabile che però trova lo 0-2. Ancora Maldini con un triangolo al limite beve la nostra coppia centrale e colpisce, stavolta Pietruzzo risponde presente e palla sul palo. Prima dell'intervallo sulla prima vera occasione nostra Kean ribadisce in rete dopo un paio di torri successive a calcio d'angolo.
  4. Intervallo. Il gol nostro proprio allo scadere fa pensare alla rimonta anche se ti positivo nel primo temo c'è stato solo il palo del Monza che non ha chiuso la gara.
  5. Secondo tempo. Si spera nell'arrembaggio ma rimaniamo delusi. C'è solo un cross di Dodò (lasciato libero da uno scivolone avversario) che Kean spreca da buona posizione. Poi il niente condito da errori tecnici imbarazzanti: cadute sul pallone, tiri al volo neanche sfiorati, passaggi ad un metro mancati. Con l'ingresso di Ikonè ed Adli qualcosina cambia e proprio il desaparecidos francese crea un'occasione per sè ed una per Kean. Alla fine è Gosens proprio su angolo di Adli, al sesto di recupero, a trovare il colpo di testa vincente. Finisce 2 - 2.
  6. Commento. Partita all'altezza della gara di giovedì scorso con anche un'infinità di errori tecnici come aggiunta. Monza apparso poca cosa e noi meno per tutto il primo tempo. Il gol a fine primo tempo ha riacceso un po' di speranza ma nel secondo abbiamo fatto davvero troppo poco per speranza nella "remuntada" totale, "FORSE SIAMO ANDATI TROPPO IN LA'" con l'ottimismo in tal senso. Per fortuna alla fine è arrivato il pari, tanto per cambiare. E sono cinque su cinque contro avversari molto molto modesti (Parma a parte). 
  7. I protagonisti. Kean senza rivali anche oggi per il ruolo di protagonista. Quasi sufficiente l'esordio di Cataldi e Bove, meglio Adli, decisivo Gosens. Biraghi conferma che di braccetto proprio non ha nulla, Beltran resta un oggetto molto molto misterioso.
  8. Prossime tappe. La pausa permetterà al Mister di dare il benvenuto agli ultimi arrivati e provare ad inserirli con tempi vagamenti umani nei meccanismi di gioco di questa nuova Viola. Direi occasione d'oro per uscire da questo inizio non proprio brillantissimo, da sfruttare.
  9. Kappa in libertà. Diciamo che queste cinque partite 'unsisonmai giocate. Prendiamo l'importante qualificazione e cancelliamo un po' tutto il resto. Si riparte dal 15 con squadra completa, mercato chiuso e due settimane di lavoro. Facciamo così vai.
  10. Takko aì giro - Spazio TeNNico Bollins gestito. "...mi pareva un capellino meglio ed invece iolaeeee, si ribalta però tu vedrai...sarà l'ora di levare Mandragora?!?!...si ribalta...cinque pareggi uno più brutto dell'altro..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: KEAN
Il peggiore: BIRAGHI - BELTRAN - MANDRAGORA