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FABIO ROCCO OLIVA
"La canzone dei migranti"
GoWare
In questo libro viene affrontato un tema così delicato che la lettura deve comunque partire con la premessa di un argomento non semplice. Per il lettore ma non solo. L'argomento della migrazione non è certamente il più facile da affrontare per un romanzo. E' uno scoglio scivoloso e molto spesso tagliente. Ci sono degli esempi positivi come "Non dirmi che hai paura" (clicca qui), ma in generale il rischio di cadere nel reportage o nell'inchiesta trasformando il romanzo in qualcosa di diverso è molto elevato. L'altro rischio è quello di inimicarsi una parte di possibili lettori per la convinzione (errata) che raccontare un problema sia denigrare il contesto dove gli attori protagonisti agiscono.
Il viaggio dentro la tempesta atmosferica (e non solo) è il sentiero lungo il quale si sviluppa il libro. Un gruppo di protagonisti che hanno come elementi in comune provenienza e percorso. Tratti condivisi che li spingono alla richiesta "QUANDO MI VIENI A PRENDERE?" invocata in senso ora alto e quasi religioso, ora più profano e logistico rispetto ad una strada che non può fermarsi alla sola Lampedusa, terra di sbarco. Il razzismo negli occhi dei cittadini delle terre ospitanti, la ferocia di scafisti senza scrupoli, la voglia di vedere in nuove generazioni speranze che sembrano ormai offuscate, il canto come atto d'amore e liberazione.
Attraverso un linguaggio semplice e mai troppo articolato, Fabio Rocco Oliva racconta storie e le rende romanzo. Se a volte in alcuni punti qualcosa rallenta è solo per una ripartenza successiva che lascia comunque soddisfatti dei momenti di attesa. E' un libro che fa riflettere, che accompagna ragionamenti di varia natura ed intensità. Scorre nonostante qualche onda alta. Lo consiglio con la premessa della necessità di una giusta attenzione per parole e contesto.
CINQUE CITAZIONI
1 - "...tutti tengono gli occhi ancora chiusi anche se i pensieri scalpitano nel cervello..."
2 - "...il Mediterraneo ha mangiato. Centinaia di vite sono state divorate. Una tomba d'argento. Nessuna nave si avvista all'orizzonte..."
3 - "...darsi a un uomo per la prima volta dopo le violenze. Il terrore dei primi momenti. Il ricordo dell'orrore che vuole coprire la felicità..."
4 - "...non hanno nulla in mente se non mettere un piedi avanti all'altro..."
5 - "...questo parto è di tutti, questa vita che nasce è di tutti i viandanti che marciano per il mondo..."
Mia personale valutazione: **** - quattro stelle su cinque