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"Io e Henry"
Marcos Y Marcos
Il libro di Giuliano Pesce segue la via del racconto passando da un percorso che unisce le vicende di "vita vissuta" del protagonista (Tagliaferro, l'io del libro) a quelle "surreali" del suo improvvisato amico e punto di riferimento (appunto Henry). L'occasione d'incontro è quella di un lavoro che da giornalista deve svolgere nella casa di cura dove Henry si trova. Il fortuito scambio di pareri sul direttore della clinica e la condivisione della sala di aspetto sono "i ganci" che mettono in contatto il protagonista con le barzellette e le teorie di Henry. La difficile situazione che attraversa farà sì che quello strampalato nuovo conoscente diventerà ben presto il motore delle sue nuove disavventure che asseconderà prima in modo scettico poi sempre più coinvolto.
"UN VALZER DENTRO IL SUO NUOVO" stato d'animo accompagna l'inizio del libro e ne riporta i riflessi di un momento personale molto difficile da affrontare, con l'andare delle pagine le difficoltà si sciolgono e si ricompongono con un colore diverso dato dalla rincorsa ad un documento "fondamentale per l'umanità tutta" che si trova nelle mani sbagliate di un gruppo costituito da figuri dai nomi altisonanti (Bukowski, Emerson).
Le pagine di "Io e Henry" scorrono veloce e sono di facile lettura ed assimilazione. I personaggi sono delineati più nelle loro caratteristiche mentali che non in quelle operative o fisiche. La storia non è impossibile e non diventa mai centrale; gli sviluppi della trama sono infatti abbastanza lineari, a volte anche un po' troppo. Il percorso è improvvisamente accelerato dall'inseguimento finale dei protagonisti alla ricerca di questa specie di Sacro Gral. Il tutto è una bella inversione di tendenza ed uno sviluppo improvviso rispetto ad un percorso che dopo le prime pagine sembrava indirizzato ad un altro tipo di racconto. La vena sarcastica è presente ed è un elemento ben strutturato nelle pagine che contano. Superata quindi una fase intermedia dove il libro sembra un po' stazionare senza troppa attrattività, il finale lo fa diventare comunque un romanzo da leggere.
CINQUE CITAZIONI
1 - "...se hai un sogno, vale la pena di vivere inseguendolo; se non ce l'hai, non vale la pena di vivere..."
2 - "...la verità è come la minchia...a volte è dura; e non sempre è opportuno tirarla fuori..."
3 - "...anche tu desideri un amore vero? Beh io rivorrei quello vecchio, se proprio vogliamo essere precisi..."
4 - "...le stelle suscitano un sentimento di riverenza perché anche se sono sempre presenti, al contempo risultano inaccessibili..."
5 - "...ai più importanti bivi della vita non c'è segnaletica..."
Mia personale VALUTAZIONE: *** - tre stelle su cinque