Sommario

domenica 31 dicembre 2023

Il tempo ed il caffè

#Klibro Dicembre 2023 
qui il mio intero
Katalogo
TOSHIKAZU KAWAGUCHI
"Finché il caffè è caldo"
Garzanti

Il libro "Finché il caffè è caldo" si sviluppa su una traccia usata in vari modi in libri e film: il viaggio nel tempo. Al centro del racconto infatti c'è un concetto o meglio una domanda molto utilizzata anche solo semplicemente come argomento di conversazione "se avessi la possibilità di viaggiare nel tempo, lo faresti?"
Legandolo a questa considerazione il titolo del libro può sembrare poco indicativo; in realtà leggendo anche solo le prime pagine si capisce di più. La frase è infatti una delle regole che chi decide di tornare indietro nel tempo deve rispettare per effettuare "il viaggio".  Non è la sola regola che la caffetteria dove questi percorsi vengono effettuati prevede per i propri clienti: la principale infatti è quella che "nonostante il ritorno nel passato la storia comunque non cambierà"
Ed allora viene da chiedersi che senso abbia il viaggio se poi il finale è già noto e ripercorrere certi giorni o certi eventi non lo cambierà. Ed è qui che il titolo prende il suo secondo significato: cogliere l'essenza delle cose come il calore di una tazza di caffè. Godersi il momento per quello che in quel momento trasmette: l'istante che ti permette di rivedere una persona dopo tanto tempo, capire meglio una decisione che ha cambiato il tuo percorso, condividere meglio un ricordo con la persona giusta, sentire di nuovo battere il cuore in una certa maniera. Chi "HA FATTO TUTTA QUELLA STRADA PER ARRIVARE" nel passato non sempre capisce che potrà limitarsi a godere solo della bellezza del momento, per questo la creazione di regole ferree per effettuare quel viaggio.
Il libro si sviluppa in quattro capitoli che pur se autoconclusivi, formano una trama unica in un ambiente comune. La capacità dell'autore è quella quindi di legarli dando al libro una strada unica. Le quattro storie hanno una prevalenza femminile evidente, dimostrata anche dal fatto che le viaggiatrici sono quattro donne. Il sapore della malinconia per il passato è presente ma mai troppo protagonista rispetto al desiderio di conoscenza ed alla rincorsa dell'ultima o di una nuova possibilità. Nella semplicità delle storie c'è tutta la forza del libro: la potenza del racconto delle stesse sta proprio nel farle sentire così vicine che una cosa "fantastica" come il viaggio temporale quasi sparisce.
E' un libro che fa riflettere su come molto spesso ci si possa perdere la bellezza e/o l'importanza di un incontro e/o di una situazione essendo concentrati sui successivi percorsi con le relative implicazioni e non sul momento in cui la cosa sta accadendo. Il caffè che diventa freddo è esattamente quello che per regolamento della caffetteria deve essere evitato: far sì che i momenti perdano la loro importanza senza esserseli vissuti. Pagine scorrevoli ma che lasciano il segno, libro per il quale - pur nella sua semplicità - mi sento di consigliare una lettura accompagnata da riflessione.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...mentre stava lì in piedi a fissarla con un desiderio spasmodico, il cuore prese a batterle forte in petto. Aveva finalmente superato tutte le regole e persino la maledizione, e adesso aveva il suo biglietto..."
2 - "...visto che il futuro non è ancora successo, credo proprio che dipenda da te..."
3 - "...aveva sentito parlare di quella leggenda dei viaggi nel tempo e conosceva anche tutte le infinite regole frustranti ma mai aveva preso in considerazione l'ipotesi di viaggiare nel tempo. Non sapeva neanche se la leggenda fosse vera, figurarsi. Ma se per caso fosse stata vera, adesso era molto interessata a provarci..."
4 - "...di fronte a una persona con cui si ha un legame profondo e a cui si sono rivelati i propri sentimenti, è difficile mentire e lasciar perdere. La verità vuole uscire a tutti i costi, soprattutto quando si cerca di occultare la tristezza o la fragilità. E' molto più facile nascondere la tristezza a un estraneo o a qualcuno di cui non ci si fida..."
5 - "...in fin dei conti, che uno torni nel passato o viaggi nel futuro, il presente non cambia comunque. E allora sorge spontanea la domanda: che senso ha quella sedia? Kazu è ancora convinta che, se vuole, la gente troverà sempre la forza di superare tutte le difficoltà che si presenteranno. Serve solo cuore. E se quella sedia ha il potere di cambiare il cuore delle persone, di sicuro un senso deve averlo..."

Mia personale VALUTAZIONE: **** - quattro stelle su cinque

sabato 30 dicembre 2023

Vertigini

Campionato - 18^
FIORENTINA - TORINO = 1 - 0
GOAL: Ranieri


KAPPAPAGELLE
Terracciano 6,5
Kayode 6 +
Milenkovic 7
Ranieri 7,5
Biraghi 5
Arthur 6
Duncan 6
Ikonè 5,5
Bonaventura 6
Kouamè 6
Beltran 6 -
Nzola 6 - - 
Mandragora 6 - -
Parisi 6
Martinez Quarta SV
Sottil SV
All. Italiano 6,5
IL MIGLIORE: RANIERI
Il peggiore: Biraghi
Ultima dell'anno 2023 al Franchi, con il secondo match interno consecutivo contro una gemellata. Di scena questa volta il Toro. #KappaDeca in salsa granata quindi.
  1. Il Mister decide di schierare praticamente la Viola titolare, unica ovvia eccezione quella di Nico, fermo ancora i box. Si va vicino a ripetere la formazione di una settimana fa, unica eccezione infatti il rientro di Jack dal primo minuto.
  2. Terracciano prima para facile, poi con un intervento di medio livello ed infine con un grande intervento: queste le tre occasioni granata in una prima mezz'ora dove il Toro sembra averne di più. Sul finire del tempo ci affacciamo nell'area avversaria con Jack che tocca fuori di testa e con Ikonè che imbeccato da un retropassaggio errato del Torino non riesce a scavalcare Milinkovic-Savic da due passi.
  3. "Avranno finito le pile o ripartiranno a mille anche nel secondo tempo?" la domanda dell'intervallo visto il calo degli avversari nell'ultima parte di tempo.
  4. Nella ripresa prendiamo possesso della metà campo avversaria e del pallone anche se non riusciamo praticamente mai ad essere pericolosi fino a quando Ranieri non decide di mettere il punto esclamativo ad una partita già positiva con un bel colpo di testa. E' il gol del vantaggio che sblocca la gara. Sottil prima di rompersi sfiora il raddoppio mentre il Toro non è mai pericoloso se non con due cross due.
  5. Terza vittoria di misura e dopo il terzo match fatto più di nervi e voglia che non di tattica e tecnica. Il Toro è durato un terzo di gara e poi si è tirato indietro, da quel momento noi abbiamo fatto pochino ma abbiamo trovato la zuccata giusta, senza mai soffrire né contropiedi né forcing finali. Vittoria preziosissima che messa in fila dopo quelle con Verona e Monza diventa da "vertigini" per il posto in classifica.
  6. "SE NON VUOI LO 0-0" di solito ti affidi agli attaccanti. Qui sempre di più sono i centrali di difesa a risolvere la gara (specialmente quando mancano i due sopra-livello di questa squadra).
  7. Ranieri, anche se non si dovrebbe dire per paura di essere immediatamente smentiti, continua ad inanellare prove di maturità su prove di maturità e sta scalando le gerarchie dei centrali difensivi.
  8. Continuo a pensare che per arrivare e rimanere in alto una squadra senza troppi fuoriclasse debba comunque di base giocare bene, meglio degli avversari. Ma prendo molto volentieri questo tris di tre punti conquistato anche in modo "fortunoso" e/o "grintoso" che dimostra ancora una volta che siamo davvero "squadra" con una precisa identità.
  9. Anche se con Bologna e Milan che devono ancora giocare, siamo attualmente terzi. Appunto, vertigini! Adesso dovremmo essere bravi a metterci nelle condizioni di non vanificare quest'ascesa.
  10. 2023 che si chiude con il raggiungimento della zona Champions ed i turni in Coppa superati in questa stagione e con una precedente annata che aveva portato a due finali con relativo accesso alle finali di Supercoppa. Abbiamo visto "annualità" decisamente peggiori! Buon fine anno Fiorentina.
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...mi sembra di capire che anche oggi l'è champagne....dai che quasi la risolve Nzola....ora non facciamo ca**ate, l'è un gran patire dehane....terzo 1-0 chi l'avrebbe mai detto?!!? Quindi fondamentalmente siamo terzi?!?! Ma...nel caso t'immagini un Fiorentina-Bayern al Padovani?!?!..."

sabato 23 dicembre 2023

Le scelte di Babbo Natale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 571

Inizio anni ottanta, un  ingresso di un appartamento anni sessanta, un bambino nato attorno alla metà degli anni settanta.
Finalmente sotto l'albero di Natale, comprato al Superal sotto casa dopo una lunga scelta nel pomeriggio di due giovedì prima, il piccolo può vedere vari pacchetti incartati, fino a quel momento nascosti nel sacco di Babbo Natale o chissà dov'altro. Quasi tutti per lui. Piccole cose o un po' più "sostanziose" ma tutte rigorosamente impacchettate per avere la soddisfazione di aprire più cose.
L'albero fa bella mostra di sé tutto vestito di oro e rosso e le palline ormai datate ma ben tenute formano lo sfondo perfetto per le luci intermittenti ricomprate per l'occasione ed attaccate alla presa vicino al telefono.
Il tappeto è pronto ad ospitare l'apertura dei regali e soprattutto l'entusiasmo di chi da giorni aspetta questo momento. Contento della macchinina, sorpreso per quella maglietta dal colore giusto, sorridente per i nuovi colori per scuola. Poi da dietro il mobile d'angolo fa capolino un pacchetto più grande. La busta di cartone del negozio di giocattoli vicino alla bottega dove lavorano babbo e mamma è fonte di speranze ed elemento di garanzia. Ogni volta è la tappa che il piccolo vorrebbe fare e che spesso riesce a strappare. Adesso vedere quel marchio accanto all'albero di Natale lo fa ben sperare. Così come le dimensioni, troppo grandi per un qualunque giocattolo "ordinario" .
"Dai, aprilo! Vediamo se Babbo Natale ha scelto bene" gli viene detto da chi lo guarda dall'alto appoggiato alla porta. Non se lo fa dire due volte. Piano senza sciupare la carta, e forse anche per far durare di più il gusto del regalo da scoprire, fa uscire la scatola da un lato e riconosce anche dal lato corto di cosa si tratta. Gli si illuminano gli occhi, cerca con lo sguardo conferme e l'attenzione sulla carta va a farsi benedire. Apre con decisione ed arriva la risposta che cercava: in quel pacco grande c'è davvero quello che voleva ma forse nemmeno sperava. L'aveva visto varie volte in vetrina facendoci sopra gli occhi a cuore, ma in quel momento non ci pensava neanche più. Dall'emozione, quasi lo abbraccia quel campo da calcio in miniatura dalla scritta "Super Cup Football"
"Allora c'ha azzeccato" dicono mamma e babbo sorridendogli dall'alto. Lui annuisce emozionato ed aggiunge "Ora però babbo lo proviamo subito eh...".
"Certo, altrimenti che te l'ha portato a fare Babbo Natale!!?!?" gli risponde mettendosi a sedere in terra ed aiutandolo ad aprire il pacchetto, mettere le pile nel verso giusto e controllare se i comandi siano tutti funzionanti.
"Facciamo subito una partita? Dai!!?!? Io prendo i rossi..." dice il piccolo mentre si sistema pronto a sfidare l'uomo coi baffi.
"Veramente io prenderei almeno un caffè..." gli dice sorridendo il babbo.
"E' già sul fuoco, gioca pure che te lo porto appena esce" dice la donna con gli occhiali baciando entrambi con gli occhi.
"Grazie mamma! Allora accendo eh babbo!?!?!" urla felice il piccolo. L'uomo coi baffi annuisce e restituisce il bacio con gli occhi alla mamma, preparandosi alla partita, rigorosamente coi blu, visto che i rossi sono già stati scelti. 
Tappeto anni ottanta, due appassionati di calcio seduti sopra che ancora in pigiama si danno "battaglia" ridendo, un minicampo da gioco con miniature che si muovono avanti ed indietro, un tabellone con il risultato ed una spettatrice d'eccezione in attesa che "salga il caffè". Migliore inizio di venticinque dicembre non poteva esserci. "COSA RIMANE DI NOI E' UN NATALE" di questo tipo.

Che siano per tutti dei buoni giorni di festa. 

venerdì 22 dicembre 2023

Tre punti pesantissimi

Campionato - 17^
MONZA - FIORENTINA = 0 - 1  
GOAL: Beltran


KAPPAPAGELLE
Terracciano 6 
Kayode 6
Milenkovic 6,5
Ranieri 6,5
Biraghi 6
Arthur 7
Duncan 6
Ikonè 5
Barak 6 -
Kouamè 6
Beltran 6,5
Nzola 5,5
Mina 6
Mandragora SV
Amatucci SV
Sottil SV

All. Italiano 6 +
IL MIGLIORE: ARTHUR
Il peggiore: Ikonè

Nel venerdì di Natale, impegno a Monza per la mia Viola. #KappaDeca per il match da casa Galliani.

  1. Con le assenze di Jack, Nico e Quarta le scelte sono abbastanza obbligate. Beltran ormai sembra aver vinto il ballottaggio con Nzola per la titolarità del ruolo di centravanti (chissà come mai.....) e sugli esterni la scelta ricade sulla coppia Kouamè e Ikonè. A centrocampo torna la coppia titolare formata da Arthur e Duncan.
  2. Al settimo la partita cambia subito con un regalo di De Gregorio che si fa fare la foto da un Beltran in pressione su un rinvio durante il giro palla. Secondo gol consecutivo per il numero nove e vantaggio viola. Palla al centro ed Ikonè è lanciato a rete sul filo del fuorigioco, salta il portiere, porta vuota, si allarga un po' poi rientra e "PEM" becca l'uomo sulla linea. Gol incredibilmente mancato. Lo stesso Ikonè aveva avuto la prima occasione con una bella risposta del portiere monzese. Resto del primo tempo in controllo con un solo rischio corso su un contropiede sprecato dal Monza.
  3. "Va bene che tu lo vuoi fare bello, però oh Ikonè quando t'hai saltato anche il portiere e tu c'hai davanti solo la porta vuota, tu puoi anche tirare eh" è il pensiero dell'intervallo.
  4. Secondo tempo con un inizio più propositivo del Monza che però non crea rischi alla nostra difesa. Siamo in controllo della gara tutto il tempo e sul divano gli occhi ogni tanto si socchiudono.
  5. Vittoria importantissima ottenuta con zero rischi ed un clamoroso regalo ricevuto per il gol di parastinco di Beltran. Incredibile l'errore di Ikonè per il possibile raddoppio poi sostanzialmente la partita termina, al decimo del primo tempo. Vantaggio amministrato per tutta la gara senza patemi e tre punti che vanno a consolidare la nostra presenza nella lotta per una piazza europea di prima categoria.
  6. Gol del vantaggio e del match che assomiglia clamorosamente ai gol che ogni tanto facevi alla playstation (almeno quelle di un tempo) quando il livello dell'avversario era bassino.
  7. Gara di sostanza nella ripresa con la dimostrazione che volendo questa squadra sa anche farsi sentire ed amministrare. E forse oggi, senza quelli tecnicamente più importanti e più pericolosi sotto porta, era anche giusto così.
  8. A Terracciano forse il voto più giusto sarebbe stato non giudicabile.
  9. Nzola entra nella ripresa e finalmente entrando a partita in corsa....... "ABRACADABRA CADABRA ABRA" ...e no via: nulla. Neanche questa volta lascia un minimo di traccia.
  10. Per chi ha visto la gara, il Monza è attualmente - e da inizio campionato - a metà classifica. Questo il livello del calcio italiano.
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...sono a cena fuori, se porta bene continuo con questo schema....ho visto il replay di Ikonè.....sorvoliamo va....jorkolaeeeee.....comunque ottimo così...."

domenica 17 dicembre 2023

Di lusso

Campionato - 16^
FIORENTINA - VERONA = 1 - 0 
GOAL: Beltran


KAPPAPAGELLE
Terracciano 7,5
Kayode 6
Martinez Quarta 5,5
Ranieri 6
Biraghi 5,5
Ikonè 5
Maxime Lopez 5
Mandragora 6 -
Sottil 5,5
Beltran 6,5
Nzola 5,5
Arthur 6
Kouamè 6
Barak 5,5
Milenkovic SV
Mina SV

All. Italiano 6 - -
IL MIGLIORE: TERRACCIANO
Il peggiore: Ikonè
Al Franchi è il turno del Verona. #KappaDeca in salsa gemellata.
  1. Infortunato Nico il mister vara per la prima volta dal primo minuto la coppia di punte Beltran-Nzola con Bonaventura in panchina ed un modulo più vicino al 4-4-2. Sugli esterni i ballottaggi sono vinti da Sottil ed Ikonè, mentre a centrocampo giocano le due riserve (Maxime Lopez e Mandragora). In difesa scelto lo schieramento titolare.
  2. Pronti via e Terracciano sembra inaugurare una giornata shock. Errore nel giro palla al minuto due e rigore concesso. Ma il portierone si riscatta parando il tiro dal dischetto e la ribattuta, facendoci restare sullo zero a zero. Nel resto del primo tempo si supererà altre quaatro volte con veri e propri interventi di livello superiore e con un Ngonge in versione Babbo Natale che ci regala più volte il "non gol" sprecando lo sprecabile ed anche di più. Per noi calma piattissima, un'iniziativa di Nzola (con gol) è fermata da un fallo di mano per il resto zero spunti e zero occasioni.
  3. "Visto come c'è andata di lusso nel primo tempo, questa partita non si può NON vincere" è il pensiero dell'intervallo.
  4. Ripartiamo con Arthur, Barak e Kouamè che prendono il posto di Lopez, Sottil e Nzola. Ritorniamo al metodo classico ma con pochi benefici dato che il primo tiro in porta lo facciamo ad un quarto d'ora dalla fine con Mandragora in acrobazia ma centrale. Poco dopo, da un cross ed una serie di rimpalli, esce fuori una palla sporca per Beltran che tira prontamente, trova una deviazione decisiva ed il gol del vantaggio e della vittoria.
  5. Partita portata a casa con un contributo fondamentale di Terracciano e della buona sorte. Verona che nel primo tempo spreca almeno 5/6 palle gol chiare e noi che troviamo il gol del vittoria con il secondo ed ultimo tiro in porta della gara a dieci minuti dalla fine. Tre punti preziosissimi, per una volta risultato nettamente più soddisfacente della prestazione.
  6. Alla sedicesima di campionato è arrivata la prima partita con gol decisivo di una punta. Sporco, con deviazione, forse nemmeno troppo meritato ma fondamentale. Era l'ora.
  7. Formazione che inizialmente non ha convinto, con l'assenza di Nico il mister ha provato un po' a sparigliare le carte ma la squadra non aveva punti di riferimento e per tutto il primo tempo abbiamo vagato contro un Verona che arrivava da ogni parte.
  8. Tranne Terracciano e Beltran - solo come premio dopo il gol - non trovo nessun nostro giocatore che possa andare sopra la sufficienza e diversi rimangono sotto il sei. Per far capire la qualità della nostra gara.
  9. Dall'ennesima occasione persa per lo scalino di crescita all'aggancio dell treno lotta-Champions. "GUARDA COSA FA" un gol sporco in una gara ancora più sporca.
  10. Monza, Torino e Sassuolo - e senza altri impegni nel mezzo - per finire al meglio questo girone d'andata. Crediamoci, in questo calendario non impossibile.
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...temo Tchatchoua...penosi anche oggi...nemmeno con cinque punte faresti gol con il tuo allenatore...se l'è gol sbagliato gol subito se ne fa 7 nell'ultimo quarto....comunque m'è bastato sentire qualcosa per radio per sbadigliare...m'immagino a vederla...siam tornati da Champions..."

sabato 16 dicembre 2023

Corsi e ricorsi

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 570

C'è un leader politico che è considerato da sempre un fenomeno. Ammetto per qualche istante di esserne stato incuriosito anche io avendolo avuto sotto mano come presidente della mia Provincia, quando esisteva, e poi come sindaco della mia città. Gli altri passaggi sono noti un po' a tutti dalla corsa alla segreteria Pd "rottamazione" in resta, alla presidenza del consiglio senza passare dalle urne con il motto #enricostaisereno, il referendum costituzionale messo come cartina tornasole del suo operato ed il relativo "se vincono i NO è un fallimento e lascio la politica".
Non proprio "UNA VITA DA MEDIANO" quella di Matteo Renzi da Rignano bensì una con l'obiettivo dichiarato e mal nascosto di essere sempre e comunque il protagonista con l'autovalutazione di essere "il primo"
Perché "lui sì che sa incantare la gente, lui sì che ha idee nuove, lui sì che ha strategia, lui sì che è un leader". Ed infatti ha prima sfasciato il PD, poi ne è uscito portandosi via importanza e gruppetto di parlamentari da lui voluti ed eletti con liste bloccate. Ha fondato un micro partito in pieno rispetto del suo motto iniziale: "i piccoli partiti che vogliono incidere ed essere aghi della bilancia sono la rovina della politica italiana" per influenzare fino all'ultimo giorno di vita del vecchio Parlamento la scena e dopo si  è messo sul mercato ed ha cercato/annunciato/smentito/fatto/confermato/consolidato/smontato/rismentito/annullato/criticato/deriso/ricercato un accordo con Calenda (altro su cui si potrebbe scrivere un post infinito).
Dalla vittoria del centro destra di oltre un anno fa si è ricollocato molto più vicino al Governo che non alle opposizioni di cui non perde occasione per illustrare mancanze e creare distinguo. Legittimi ma anche indicativi del suo nuovo posizionamento. Certo mantenendo il suo stile critico e distintamente superiore ma facendo intravedere spiragli di disponibilità costanti, basta riprendere il discorso fatto in Parlamento all'insediamento del nuovo Governo con relativi sorrisi, mezze frasi e vicinanze ipotizzate. 
L'incontro di ieri ad Atreju - festa/convention di Fratelli d'Italia - ha dato l'ennesima conferma. Quel "son venuto qui nonostante si sia diversi perché apprezzo il vostro impegno civico", quel lusingare Nordio e la sua idea di Giustizia, quel giocare con Delmastro ed ironizzare insieme su Ely Schlein. Uno spettacolo di cabaret con apprezzamenti reciproci sulle battute dell'altro, una Corrida rivisitata per intendersi. 
Sul palco quindi una sorta di macchietta che voleva essere uno statista ed è ancora convinto di esserlo, tra consulenze in terra araba ed accordicchi tentati/smontati/proposti. Il giusto erede di quel suo punto di riferimento tanto ammirato che una quindicina d'anni prima di lui, su quello stesso palco maramaldeggiava raccontando barzellette su Hitler di fronte ad una plaudente padrona di casa. Un'altra di quelle brave e con capacità politiche. Una vera leader nuova, all'epoca. E che ancora viene definita così adesso che è presidente del Consiglio. Ancora oggi nuova ed originale - quindici anni dopo - con le caratteristiche da leader così evidenti da far da spalla al comico di turno. Proprio come ieri Renzi con Delmastro. Corsi e ricorsi storici o banalmente comici.

domenica 10 dicembre 2023

Risprecata l'occasione giusta

Campionato - 15^
ROMA - FIORENTINA = 1 - 1
GOAL: Lukaku,
Martinez Quarta

KAPPAPAGELLE
Terracciano 6
Kayodè 5,5
Martinez Quarta 7 +
Ranieri 6
Biraghi 5,5
Arthur 6,5
Duncan 6,5
Ikonè 5,5
Bonaventura 6,5
Kouamè 6
Nzola 5,5
Gonzalez 6
Sottil SV
Maxime Lopez SV

All. Italiano 6
IL MIGLIORE: MARTINEZ QUARTA
Il peggiore: Ikonè

Stadio Olimpico, Olimpico Stadio, direbbe Verdone. Sfida a Mourinho "E MAGLIE DELLA ROMA" per la lotta tra squadre con possibilità di aggancio della zona che vale la lotta all'Europa più prestigiosa. #KappaDeca per il posticipo serale in terra romana.
  1. Torna la formazione titolare con sole due eccezioni, molto importanti. Non giocano né MilenkovicGonzalez: mentre la coppia di centrali è "scontata" (Quarta-Ranieri) quella degli esterni vede la scelta ricadere su Kouamè-Ikonè.
  2. Cinque minuti e con una giocata di Dybala capitalizzata in gol da Lukaku la partita si mette proprio come sperava la Roma. Che ha una seconda occasione sempre con Dybala che strozza il tiro dal limite facendolo uscire di poco. Poi Dybala esce, noi prendiamo metri ed abbiamo una grande occasione con Nzola ed una la sprechiamo con Jack. Per il resto è confusione in mezzo al campo e nostro possesso/giro palla.
  3. Il pensiero dell'intervallo è che in questa squadra Nico debba giocare anche barellato per poter essere vagamente pericolosi.
  4. Cinque minuti ed Ikonè potrebbe regalarci la gioia ma Rui Patricio blocca bene. Duncan poco dopo fa un vero e proprio gol togliendo una palla dall'area piccola un secondo prima del tiro a botta sicura di Lukaku. Poi prendiamo campo ed una traversa con Jack ma soprattutto Zalewski decide di darci una mano facendosi buttare fuori. Il nostro uomo più pericoloso (Martinez Quarta) ne approfitta subito e ci porta in parità poi cadiamo nelle provocazioni della Roma. Il loro scopo è quello di non giocare più e noi l'accontentiamo con il giro palla che non si interrompe nemmeno con l'espulsione anche di Lukaku e con un nervosismo che doveva essere solo loro ed invece noi abbiamo assecondato.
  5. Partiti malissimo abbiamo mantenuto i nervi saldi ed abbiamo fatto gioco per tutta la gara, creando qualche occasione importante ma non sfruttandola fino al solito colpo da punta di Martinez Quarta. Bravi a giocare meglio, meno a non sfruttare superiorità numerica (doppia per l'ultimo quarto d'ora) e tecnica. Bella gara ma resta l'amaro in bocca per l'ennesima occasione persa, in questo caso mezza.
  6. Nel citare i giocatori fondamentali di questa squadra, oltre a Nico e Jack, devo cominciare a ricordarmi di inserire Martinez Quarta. Soprattutto nella parte realizzativa.
  7. Cenni di vita di Nzola, i primi decisamente in tendenza solita con un gol mangiato, i secondi invece....anche purtroppo. Un po' di impegno e presenza in più, ma anche oggi manca come il pane la zampata del centravanti.
  8. Roma che si è dimostrata, ampiamente come previsto, squadra fallosa, odiosa, insopportabile, difensivista all'eccesso, antipatica. Polli due volte a non aver sfruttato l'occasione di batterla in undici contro nove.
  9. Brutta giornata per i terzini (anche quello della Roma che ha provato a regalarci la vittoria) tanto che Italiano prova addirittura Maxime Lopez negli ultimi minuti. 
  10. Tornando a vedere gli aspetti positivi, siamo ad un punto dal quarto posto che in questo momento è occupato da Bologna e Roma, già affrontate ed apparse clamorosamente e nettamente alla nostra portata. Il tutto avendo giocato finora senza l'apporto del centravanti (zero gol decisivi ad oggi).
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...direi che si può dire mah..."

sabato 9 dicembre 2023

Capolavoro

La Kiave di Lettura parlerà di qualcosa che "ho visto" ma non riguarderà né una lettura né una partita della mia viola,  che tra l'altro hanno delle categorie specifiche fuori dalla #KdL settimanale. 
Anche se in ritardo rispetto all'uscita, sono infatti riuscito a vedere il film "C'è ancora domani" e, senza giri di parole, me ne sono innamorato. Totalmente.
Come per i libri ovviamente non ho nessuna competenza per fare una recensione se non quella dettata dal mio gusto personale. Credo però che per questo film il parere non sia solo soggettivo. 
Oggettivamente Paola Cortellesi, alla sua prima regia, ha fatto un capolavoro. Nemmeno piccolo. "UN FASCIO DI LUCE VA DAL PROIETTORE" ma illumina tutto intorno e non solo la sala. Per questo uso la parola capolavoro perché la bellezza del film va oltre le mura del cinema e ti resta addosso.
La scelta del bianco e nero non è solo azzeccata ma è vincente: rende il giusto paesaggio alla storia dandole la perfetta atmosfera.
Il mix realizzato per il cast è inappuntabile: Valerio Mastandrea fa un'interpretazione tanto complicata quanto perfetta, Romana Maggiora Vergano è (per me) una bellissima scoperta nel ruolo della figlia della protagonista, Giorgio Colangeli nel ruolo del suocero insostenibile è da applausi, più marginali ma ugualmente centrati Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli e Raffaele Vannoli. Ma soprattutto la scelta migliore per il cast, Paola Cortellesi la fa scegliendo se stessa nel ruolo di protagonista. La sua, è una prova mostruosa nel ruolo di Delia: totalmente nel personaggio per recitazione gestualità, mimica e per un trucco che sembra non essere appunto di Delia ma proprio parte di Paola
Ma l'elemento più importante e più brillante di tutto il pacchetto è la storia: forte e sviluppata splendidamente. Originale, mai ripetitiva, di una forza rara e dal finale da applausi. Per tutta la durata del film lo stomaco si contorce dalla rabbia e la testa si accende per i ragionamenti che si scatenano naturali nel seguire lo svilupparsi della trama. Il tutto in un percorso meravigliosamente dolce ed intenso. 
#KdL - KIAVE di LETTURA n° 569
Infine la colonna sonora che va da canzoni dell'epoca in cui il film è ambientato ad azzeccatissimi salti in avanti. Sulla "Sera dei miracoli" e su "A bocca chiusa" è impossibile non sentire i brividi e trattenere lacrime di commozione, rabbia e bellezza.
In conclusione è praticamente impossibile trovare qualcosa che nel film non funzioni o meglio qualcosa che non ti faccia confermare il giudizio: capolavoro.
Inutile aggiungere altro, se non un consiglio dal cuore e totalmente sentito: cercatelo ed andate a vederlo. Non si può perdere. Davvero. Probabilmente sarebbe da inserire nei "testi" da studiare a scuola, perché spiega molto più di lezioni o corsi. 
Applausi. Veri, sentiti, commossi. 

giovedì 7 dicembre 2023

Asfaltati ma qualificati

Coppa Italia - Ottavi di finale
FIORENTINA - PARMA = 6 - 3 dcr
2 - 2 tempi regolamentari
GOAL: Bernabè, Bonny,
Nzola, Sottil (R)

KAPPAPAGELLE
Christensen 7 +
Kayode 5
Milenkovic 6
Mina 4,5
Parisi 5
Mandragora 4,5
Maxime Lopez 6 +
Brekalo 5
Barak 5,5
Sottil 6,5
Nzola 6 - -
Biraghi 5
Arthur 6,5
Infantino 5
Ranieri 6,5
Beltran 5,5
Kouamè SV

All. Italiano 5,5
IL MIGLIORE: CHRISTENSEN
Il peggiore: Mina

Imperdibile appuntamento al freddo delle 21 del 06 dicembre per la sfida di Coppa Italia altrettanto immancabile contro il Parma. Potevo quindi non essere sui gradoni della Fiesole per il mio #KappaDeca ?
  1. Nemmeno io alla play rivoluzionavo così la squadra per gli impegni di Coppa. Dei "presunti" titolari abituali giocano dal primo minuto praticamente solo Kayode e Milenkovic.
  2. Primo tempo da film horror. Nzola arriva, solo davanti la porta vuota, quinto su due su un assist al bacio di Barak nell'unica occasione del primo tempo. Dopo è monologo Parma: prima crea tre occasioni limpide poi ce ne fa due spiegandoci che si può andare in verticale e tirare - bene - da fuori ed infine manca due occasioni per lo zero a tre. Al 45' dobbiamo esultare per essere sotto solo di due.
  3. "Sbagliano troppo, si fa 2-2 e si vince ai rigori". Il freddo nell'intervallo prende possesso del mio cervello e mi fa scrivere deliranti messaggi.
  4. Si riparte con 4, quattro, cambi al primo minuto. Per far capire come fosse stato il primo tempo anche nel giudizio di Italiano. La musica cambia poco, possesso palla orizzontale interminabile ed efficacia nulla. Rischiamo su un paio di contropiedi e la curva comincia a perdere "pezzi". A pochi minuti dalla fine, dal nulla, Nzola si ricorda di essere un centravanti e trova stop e tiro degno del ruolo. La riapre. Un fallo di mano di quelli moderni, "da VAR". Sottil prende la palla e non vuol sentire ragioni, "batto io pe'forza". E di solito queste cose finiscono in tragedia, invece il portiere tocca solo la palla che entra e ci regala un'altra mezz'ora di "frescolino".
  5. Appurato che dei tempi supplementari proprio non se ne poteva fare a meno e che non era serata per sperare di vedere qualcosa di buono, tocca sperare nel Parma. Interpretazione libera se augurarsi di prendere gol per liberarsi dal freddo o di non subirlo per giocarsela ai rigori. Christensen punta sulla seconda con un grande intervento e quindi non può che esserci il finale dal dischetto.
  6. Noi infallibili con un 4 su 4 insperato, loro con Man "questo è buonobuono, il migliore, forteforte, fenomeno" che prende il palo ed uno dei millecinquecento Camara che sembra un ragazzino apparso dagli Esordienti che la spara nel parterre. Finisce con Beltran che sigla il passaggio del turno ed il mentalista Christensen impazzito sotto la Fiesole.
  7. Asfaltati per un tempo, inesistenti per gli altri tre se si tolgono le due semi occasioni dei gol. Perfetti dal dischetto e nel reparto "bonasorte". Qualificazione arrivata, il resto buttiamolo nel camino e riscaldiamoci.
  8. "2-2? Sì, come no...te la risolve Mandragora...." (cit. Matte) commentavano al mio messaggio. Ed in effetti uscendo l'ha risolta.
  9. Nzola ha dato un segno di vita. Uno eh. Ma hai visto mai che.....o meglio "MAI DIRE MAI".
  10. "Operchè 'ungioca Infantino operchè operchè....da stasera 'unlodico più" (cit. Maso) il miglior commento per la prestazione di Gino.   
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...si fa pena anche stasera, ovvia giù...bada che lavoro...vai...rivai....o ribaltala ora.....ma bene così, non abbia qualcuno ad avere il dubbio che siamo forti....una noia mortale....più di 15 minuti a tempo a guardarla io 'uncelafo...."

domenica 3 dicembre 2023

Gara perfetta così

foto copyright Galga - Grazie ;-)

Campionato - 14^
FIORENTINA - SALERNITANA = 3 - 0
GOAL: Beltran (R), Sottil, 
Bonaventura

KAPPAPAGELLE
Terracciano 6,5
Kayode 6,5
Milenkovic 6
Ranieri 6
Biraghi 6 +
Arthur 7
Duncan 7
Ikonè 6 - -
Bonaventura 7
Sottil 7,5
Beltran 6,5
Nzola 6
Maxime Lopez 6 
Martinez Quarta 6
Brekalo SV
Kouamè SV

All. Italiano 7
IL MIGLIORE: SOTTIL
Il peggiore: Ikonè

Occasione ghiottissima quella di riportare la rotta verso il "bello" anche in campionato: arriva infatti al Franchi l'ultima in classifica. #KappaDeca per il match contro la Salernitana.
  1. Massiccio utilizzo dell'alternanza in casa viola: Terracciano, Kayode, Milenkovic, Ranieri, Arthur, Sottil, Beltran il settebello di nuovi ingressi rispetto alla partita di coppa di qualche giorno fa (qui la partita).
  2. Nemmeno il più tifoso sceneggiatore viola poteva ideare un inizio così perfetto. Fallo folle di Pirola in area dopo quattro minuti e - con Nico in panchina -  occasione dal dischetto perfetta per sbloccarsi per Beltran. Rigore ed uno a zero. Dieci minuti e Sottil trova una parabola meravigliosa che trova perfettamente il sette. Doppio vantaggio in venti minuti e Salernitana assente ingiustificata per tutto il tempo con altre occasioni di marchio viola non sfruttate per poco.
  3. Dopo un primo tempo così clamorosamente dominato, da buon tifoso viola nell'intervallo mi divido tra un "ovvia oggi finalmente..." ed un "saremo in grado di riaprire anche questa?"?
  4. Lo sceneggiatore di cui sopra ci mette ancora lo zampino con l'occasione in apertura di secondo tempo che si infrange sulla traversa con un colpo di testa di Ikwuemesi. Poteva riaprirsi il match ed invece dopo poco Sottil trova l'assist per Bonaventura ed è il tre a zero rassicurante e definitivo per il match. Il resto della gara, dal decimo della ripresa, "E' GIA' TEMPO PERSO".
  5. Partita a senso unico. Bravi a sbloccarla subito sfruttando anche le possibilità offerte e bravi a non metterci mai nelle condizioni di farla riaprire. Vittoria mai in discussione, netta e convincente. Bene così.
  6. Finalmente sbloccato Beltran, speriamo che sia la chiave con cui fare il famoso click. Servirebbe. Altrimenti proviamo a sentire Pirola se può giocare nella squadra avversaria ogni domenica.
  7. Grande gara di Sottil. Vedi sopra con Beltran.....e Mazzocchi.
  8. Centrocampo viola davvero di livello oggi, sia in fase di recupero che di proposizione. Illuminante ma anche molto molto tosto.
  9. Raramente vista una squadra così arrendevole ed arresa come la Salernitana. Uh che dispiacere cosmico.
  10. Oggettivamente e sinceramente MOLTO BRUTTO sentire da casa certi cori indirizzati ai tifosi della Salernitana. Molto molto brutti, una macchia su una partita perfetta.
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...Salernitana mi pare di capire squadra da C...Sottil altro soggettone...con il gol di Beltran da ora in poi l'è in discesa..."

sabato 2 dicembre 2023

Almeno è di spessore....

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 568

"Beh dai, puoi condividere o meno le sue opinioni, ma almeno lui a livello di spessore/competenza/serietà...".
Di solito questa frase apre più o meno all'Apocalisse. Relativa eh, ma nei fatti l'effetto è proprio quello. Tutte le volte che negli anni ho sentito pronunciare questa frase ho tremato. Primo perché declinata per persone di cui non solo le opinioni erano oggettivamente improponibili ma anche tutto il resto. Secondo perché in un tentativo più o meno indiretto di smentire l'ottimismo della frase iniziale il protagonista o la protagonista dell'affermazione sono riusciti sempre a far rimangiare il briciolo di fiducia mostrata da chi in quella frase credeva.
Partendo da molto lontano: Vittorio Sgarbi. Ed io tutt'ora impazzisco ogni volta che sento qualcuno che commenta "eh, sarà anche insopportabile ma come spiega l'arte lui...almeno porta un po' di cultura....". Eh già, un critico coi fiocchi. Certo io non ci capisco niente d'arte e quindi non mi permetto di giudicare il suo livello di conoscenze nel campo. Ma davvero avete sentito parlare Sgarbi di recente di arte? E per recente intendo da quando è, ahimè, diventato famoso? E soprattutto "TUTTA QUESTA BELLEZZA SENZA NAVIGATORE" di cui pare sia tenutario, l'avete mai sentita oggetto di riconoscimenti di un certo livello, se si escludono i commenti fatti con lo stampino soprattutto di una stessa parte politica? Ecco a tutto questo si aggiunga, e non mi pare poca roba per un uomo che dovrebbe portare ed occuparsi di cultura, tutte le sceneggiate vergognose di cui si è reso protagonista negli anni: morti augurate, offese di genere, epiteti a donne a lui ostili, farse in Parlamento (quando si degna di esserci) con necessità di portarlo via con la forza, liti con anche uso fisico ed aggressivo degli scontri. Come se non bastasse. Assenteismo appunto rispetto ai propri ruoli istituzionali, gestione non esattamente trasparente delle sue attività da conferenziere o simile, l'essere completamente "non pervenuta" l'efficacia della sua attività nei vari ruoli affastellati in questi anni. "Si può non essere d'accordo con lui ma come competenza...". Eh già.
L'esempio di Sgarbi non è ovviamente il solo, ed in politica spesso viene usata questa definizione per inquadrare un avversario di cui si vuole in qualche modo incensare o elevare il rango. E' stato così ad esempio per l'attuale Ministro della Difesa Guido Crosetto che negli anni precedenti al suo incarico attuale ha avuto da sempre questo biglietto da visita. Quello culturalmente pronto, quello di una certa statura (non solo fisica), quello obiettivo, quello con cui è possibile ragionare pur non condividendo. E come primo passo, da "lobbista" del settore armi, il suddetto ha accettato il ministero delle armi dopo aver smentito ogni possibilità al riguardo. E mentre in questi mesi ha gestito (chissà con quale inclinazione...) l'intervento ed il posizionamento del nostro Paese nelle due guerre in corso, in questi giorni ha visto bene di interessarsi di altro. Di giustizia. E con quale importante apporto? Attaccando direttamente la magistratura e parlando di incontri della stessa miranti a far cadere il governo. Tradotto in linguaggio pratico, accusandola di un golpe
Ripeto per i disattenti. Il capo di uno dei più importanti Ministeri, dopo aver giurato sulla Costituzione, fa mettere per iscritto che è in atto un tentativo di rovesciamento della volontà popolare attraverso l'opera di magistrati non allineati. Il responsabile delle nomine dell'arma dei Carabinieri che dice ai giudici ed agli stessi carabinieri che le eventuali inchieste su esponenti politici di centro destra sarebbero e saranno da lui considerate esclusivamente frutto di un piano criminoso studiato a tavolino. Il tutto, ovviamente, senza prendere il coraggio di fare una regolare e concreta denuncia ma solo mettendo in giro la voce e buttando questo quintale di materiale poco profumato su uno dei poteri del nostro ordinamento. In pieno stile berlusconiano e proprio come il suo predecessore ricevendo dai propri sodali applausi a scena aperta e da una parte di fintamente rivali attenzione alle parole ed interesse alle argomentazioni, come se ce ne fossero mai state.
E questo è quello con cui "si può non essere d'accordo ma a livello di spessore politico....".
Sarà. A me è sembrato più o meno la stessa argomentazione di Pupo che recentemente ha denunciato, sempre in un'intervista ad un giornale, che Giorgio Napolitano gli ha scippato la vittoria del Festival di Sanremo nel 2010. Sì sì avete letto bene. 
Ecco. Pensateci. Stesso mezzo: dichiarazioni ad un cronista che evidentemente è il mezzo che, per i reati, ha sostituito la denuncia alla magistratura. Stessa ipotesi: il complotto e l'intervento dal sapore di golpe. Stesso livello di credibilità, autorevolezza e coraggio.
Probabilmente anche Pupo è uno di quelli con cui si può non avere le stesse opinioni ma a cui va riconosciuto lo spessore. Magari anche lui punta al ministero della Difesa. O degli Interni. O magari chissà, anche più in alto. Sempre che i golpe dei magistrati od eventuali interventi di Mattarella glielo renderanno possibile.