giovedì 31 ottobre 2024

Più importanti che meritati

Campionato - 10^
GENOA - FIORENTINA = 0 - 1
GOAL: GOSENS


KAPPAPAGELLE
De Gea 7,5
Dodò 6 +
Quarta 6 -
Ranieri 6,5
Gosens 7
Bove 6,5
Richardson 5,5
Colpani 5,5
Beltran 6,5
Sottil 6 +
Kouamè 5
Adli 6 +
Ikoné 6 -
Mandragora 6 -
   Rubino SV
Biraghi SV
All. Palladino 6,5
Turno infrasettimanale e tappa a Genova per un #KappaDeca al pesto.
  1. Amarcord. Seconda di campionato 2013, dopo una prima vittoria faticosa in casa all'esordio si va a Genova a testare la coppia delle meraviglie Rossi-Gomez che ci fa fantasticare. Ed al Marassi sembra concretizzarsi quel sogno. I due sono infatti praticamente imprendibili e firmano una doppietta a testa: Pepito e Marione con l'aggiunta anche di un gol di Aquilani regalano una manita a domicilio ai rossoblù. E vai con "I SOGNI DI ROCK AND ROLL".
  2. Formazioni. Un po' di infortuni portano il Mister a rivedere la squadra titolare e quindi Kouamè e Quarta prendono il posto di Kean e Comuzzo mentre Sottil e Richardson sostituiscono Cataldi e Adli modificando il ruolo di Bove che arretra in mediana.
  3. Primo tempo. Tra il poco ed il nulla a livello di emozioni. Un buon inizio aggressivo del Genoa ci mette un po' in confusione ma nulla più: De Gea è sostanzialmente spettatore non pagante e nell'occasione più pericolosa Sabelli tira fuori da buona posizione. Noi ci proviamo da fuori con due telefonate.....lente....di Sottil e Dodò ed un tiro vagamente più serio di Richardson. Sostanzialmente appunto tra il poco ed il nulla.
  4. Intervallo. "Ok adesso che li abbiamo studiati per benino proviamo anche a giocare come sappiamo".
  5. Secondo tempo. Nella ripresa prendiamo il pallino del gioco ma creiamo molto poco se non un'azione insistita di Beltran che trova un bel cross: rimpallo e palla a Gosens che "stincando" un po' il tiro ci porta in vantaggio. Potrebbe essere il colpo da k.o. per il Genoa che invece ci prova con ancora più forza e serve un super De Gea. Una bella parata, una parata sicura ed un miracolo ci portano i tre punti più importanti che meritati.
  6. Commento. Sono quelle partite che portarle a casa giocando così valgono almeno il doppio. Prestazione di carattere e grinta, che hanno fatto "pari" con il livello qualitativo e tecnico decisamente non eccelso. Abbiamo fatto gol sull'unica azione pericolosa della ripresa e mantenuto il vantaggio grazie a quel gran portiere che si sta dimostrando De Gea. Classifica sempre più affascinante e consapevolezza di squadra che sembra in continua ascesa. Godiamoci questo trend.
  7. Prestazioni. De Gea di un altro pianeta e fondamentale la zampata di Gosens che fino a quel momento aveva fatto una partita sufficiente. Kouamè non proponibile come centravanti per una squadra con ambizioni europee. Dodò ha corso tanto ma sbagliato praticamente ogni appoggio, riscattandosi però con un bel salvataggio nel finale. Prova di carattere di Sottil, ancora non decisivo ma almeno volitivo, Colpani decisamente meno stasera. Ben arrivato tra i professionisti Rubino
  8. Prossime tappe. Altra trasferta domenica a Torino e poi il Verona in casa per concludere questo terzo gruppo di partite. Alla nostra portata il mantenimento di questo filotto per poi guardare la classifica con entusiasmo.
  9. Kappa in libertà. Genoa apparso pochissima cosa e pieno soprattutto di cerotti e bende, ma andare a vincere a Marassi senza Kean, Gud, Comuzzo, Pongracic, Cataldi....e soprattutto con il rientro di Mandragora....non era affatto scontato. 
  10. TAKKO AI' GIRO - spazio teNNico Bollins gestito. "...'unmipiglia nemmeno il cellulare praticamente fuori dal mondo...Spettacolo!!! Ora a Torino dai tuoi amici poi a Cipro....ma in casa 'unsigioca più per colpa che non abbiamo più uno stadio? Si giocherà a Scandicci a quello vicino all'autostrada, basta 'ungiochi Biraghi..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: DE GEA
Il peggiore: Kouamè

mercoledì 30 ottobre 2024

Nessuna ombra

#Klibro Ottobre 2024
qui il mio intero
Katalogo
MARCO VICHI
"Ombre"
Guanda

Da un po' di tempo non mi "rapportavo" con uno degli autori più presenti nel mio personale Katalogo di lettura (clicca qui) e ne sentivo in qualche modo la mancanza. Ho scelto, per questo ritorno, di uscire dalla saga del commissario Bordelli e di buttarmi su un romanzo "unico". Anticipo il mio giudizio: scelta azzeccatissima
Si esce dalle inchieste poliziesche della fine degli anni sessanta e ci si attesta su una storia di amicizia legata all'attualità ma con una base narrativa comune: la risoluzione di un cosiddetto giallo.
Il titolare di una casa editrice fiorentina, Luigi, si ritrova catapultato nel ricordo dell'amica Marina attraverso la lettura di un libro del quale invidia il successo mediatico collettivo e l'attenzione che gli riserva la moglie. Gli bastano poche pagine per capire che quel libro nasconde qualcosa di inizialmente inspiegabile: è infatti la storia della sua più cara amica che diversi anni prima si è tolta la vita. Il libro è una sorta di diario dei percorsi di vita ed emotivi della protagonista che pagina dopo pagina Luigi capisce non poter essere stati scritti da altri se non dalla stessa Marina. Ma come è possibile se la pubblicazione del libro è successiva alla sua morte e viene scritto da una "firma spagnola" sotto pseudonimo? Chi può conoscere così nel profondo le vicende personali della sua amica che tra l'altro lo coinvolgono prepotentemente anche come co-protagonista del libro? E nel caso fosse un romanzo scritto dalla stessa Marina e pubblicato postumo, perché non farne menzione e non riconoscerne i meriti all'autrice? Queste le "TRE DOMANDE PER" Luigi  che faranno sì che lo stesso riservi alla ricerca delle risposte gran parte del suo tempo e del suo impegno. Il tutto comporterà scoprire ombre della vita dell'amica ignote anche a lui, che da sempre invece era confidente totale di Marina. Il percorso a quel punto diventerà accelerato e fonte di soprese e shock da affrontare e lì si misurerà tutta l'amicizia ed il legame speciale ancora esistente tra il protagonista e la ragazza scomparsa.
Lo stile di Vichi non perde il suo fascino anche cambiando scenari ed interpreti. Le descrizioni dettagliate ed i percorsi di ragionamento e sentimento dei protagonisti sono marchi di fabbrica immutati e di nuovo apprezzati. In questo libro emerge chiaro ed evidente il concetto di condivisione e complicità affiancato ad un naturale inno all'importanza e la profondità della "parola scritta". E' attraverso la capacità di comunicare dell'autrice del libro che sia il protagonista che il lettore si sentono partecipi di una vita diversa dalla loro. Il doppio (a volte anche triplo) piano di narrazione è un esperimento ben riuscito che cammina con passo spedito nonostante la "penna piena" dell'autore. Come sempre l'ambientazione fiorentina (ed in questo caso anche versiliana) fa acquistare maggiore fascino alla trama che rallenta davvero raramente nonostante il numero di pagine non ridottissimo.
Si riconosce bene la calligrafia dell'autore e di conseguenza anche il mio personale giudizio è "riconoscibile" perché confermato: molto consigliato.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...osservare una persona che dormiva gli aveva sempre fatto un effetto strano, gli veniva un groppo nella gola, chissà come mai..."
2 - "...con lei, una sera, era stato addirittura capace di ballare....proprio lui, che si muoveva in modo goffo e lo sapeva, che aveva sempre preferito guardar ballare gli altri, soprattutto le donne....di fronte a lei si sentiva innamorato, affascinato, ammirato, soggiogato, impaurito, meravigliato...non le aveva mai detto nulla, ma di certo lei lo sapeva, lo sentiva, aveva una sensibilità da animale della foresta..."
3 - "...di nuovo il demone della memora lo trascinò nella sua grotta, dove i ricordi evocati dal romanzo si muovevano liberamente. Se guardava solo il mare e l'orizzonte, poteva essere ancora un ragazzo che sorridendo camminava felice..."
4 - "...gli era sempre piaciuto come Marina diceva <<cazzo>>, con un tono che faceva sembrare quella parola immensamente elegante. Nulla di quello che diceva poteva diventare volgare, era come se attraverso di lei ogni cosa riuscisse a nobilitarsi..."
5 - "...era proprio vero che tutto poteva cambiare da un momento all'altro, che all'improvviso il destino poteva trascinarti sul suo imprevedibile carro e portarti dove gli pareva..."

Mia personale VALUTAZIONE: ****° - quattro stelle e mezzo su cinque

lunedì 28 ottobre 2024

Tanta roba

Campionato - 9^
FIORENTINA - ROMA = 5 - 1
GOAL:
KEAN, BELTRAN (R),
Konè, KEAN, BOVE,
Hummels (Aut).


KAPPAPAGELLE
De Gea 6,5
Dodò 7
Comuzzo 8
Ranieri 6,5
Gosens 6,5
Adli 7,5
Cataldi 7,5
Bove 8
Colpani 7
Beltran 7 +
Kean 7,5
Richardson 6,5
Sottil 6,5
Kouamè 6,5
Ikonè SV
Quarta SV

All. Palladino 7,5
Partita perfetta per vedere se le belle sensazioni dell'ultimo periodo sono confermate. Arriva la Roma e da una Ferrovia piena ben oltre la Fiesole dell'ultimo periodo arriva il #KappaDeca di giornata.
  1. Amarcord. E' una Fiorentina da metà classifica che già a fine girone di andata rischia di essere un po' fuori da tutto mentre l'avversaria di turno è la Roma che punta alle prime posizioni. La coppia Diaz-Baggio si illumina per la partita importante ed il primo trova l'assist per il giovane dieci coi riccioli che al volo dal limite dell'area decide la gara. Anno 1988 o giù di lì.
  2. Formazioni. Si sceglie la squadra titolare del campionato, cambiando praticamente tutta la squadra rispetto alla coppa (clicca qui per la trasferta svizzera). Per sostituire l'infortunato Gud viene scelto Beltran, gli altri sono confermati a dimostrazione che in questo momento c'è una squadra unica che salvo infortuni gioca sempre.
  3. Primo tempo. Venti minuti e siamo avanti due a zero con Kean che concretizza un bell'assist di Beltran e Bove che trova un calcio di rigore trasformato dallo stesso Beltran. Nel mezzo altre due occasioni con un dominio della partita assoluto. Alla mezz'ora la Roma fa due cambi per provare ad invertire la marcia e Konè sembra in qualche modo dare ragione al suo mister trovando un gran gol un po' dal nulla. Tempo zero e Bove strappa di nuovo sulla fascia e mette una palla di platino a Kean che appoggia in rete per andare al riposo con il doppio vantaggio.
  4. Intervallo. "Juric probabilmente già in questo momento non è più l'allenatore della Roma per quello ha fatto i cambi al trentesimo, gli ultimi della sua stagione".
  5. Secondo tempo. Ripartenza sprint e Bove trova il suo gol dell'ex dopo una splendida azione di Adli. La Roma con Dybala impegna De Gea in una parata super (con l'aiuto del palo) poi Dodò chiude la gara facendo espellere Hermoso. A ruota Kouamè gioca di sponda con Hummels e ci porta sul cinque a uno. Altre occasioni per Sottil, Gosens e Richardson ma cinque gol sono sufficienti.
  6. Commento. Rubo la fotografia della gara al mio amico Mario: TANTA ROBA. Ma proprio tanta. Cattivi, precisi, decisi. Ogni ripartenza ed ogni giocata in profondità dava la sensazione di portarci a creare un'occasione da gol mentre in difesa la concentrazione ci ha permesso di non rischiare davvero praticamente mai. Annientata una Roma apparsa spaesata e molto confusa. Il modulo e la formazione tipo stanno dando davvero dei grandi segnali al Mister e la squadra sta crescendo gara dopo gara. Tutta la curva in piedi ad applaudire è l'immagine perfetta per fotografare la gara.
  7. Prestazioni. Un delirio trovare i migliori. Bove con la bava alla bocca per la voglia di dimostrare, Adli padrone del pallone e della metà campo, Kean che lotta su ogni possibile occasione e da solo tiene su squadra e pericolosità, Comuzzo immenso su un avversario pericoloso come Dovbyk, Cataldi su ogni pallone vagante ed a dare ordine. Apparso utile e preciso anche l'ingresso di Sottil, tutto dire.
  8. Prossime tappe. "Sei gol al Lecce, cinque alla Roma. Ma 'unsipotrebbe giocare sempre contro squadre giallorosse?!?"
  9. Kappa in libertà. Bella, bella, bella, bella, bella gara. Cinque volte. Ma quanto sarò simpatico?
  10. TAKKO AI' GIRO - Spazio teNNico Bollins gestito. "...cacchio ma quanta gente bona ci s'ha? 'unsiamo mica abituati tutti insieme così....ma si stanno asfaltando visto il doppio cambio alla mezz'ora?....io devo rimanere qui?!!? 'unmimuovo eh....avrei finito ma guadagno tempo prendo due/tre dolci anche se non mi vanno....ohiohi guarda che classifica!!! Direi che posso andare....spettacolo....undici gol in due partite..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: BOVE
Il peggiore: Kouamè

sabato 26 ottobre 2024

Chiaro, dritto e semplice

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 614
A volte bastano poche parole ad illuminare situazioni che hanno origini antiche e che non sembrano trovare soluzioni per motivi, apparentemente, complicati o meglio irrisolvibili. Poi arrivano delle persone evidentemente speciali, "QUELLE CHE SANNO SPIEGARTI" e fotografarti realtà e vita in un solo scatto, ed il mistero svanisce d'incanto.
A rivestire questo ruolo, in questa occasione, è stato Julio Velasco. Non nuovo a frasi che nella loro brevità raccontano più di mille testi sociologici o psicologici, l'allenatore della nazionale di volley femminile (e di altre numerose squadre passate alla storia) ha diradato nei giorni scorsi una nebbia (fintamente fitta) che da sempre sembra esserci su uno specifico argomento.
A seguito della vittoria del premio Mecenate dello Sport allo stesso tecnico è stata chiesta un'opinione sulla gestione dell'argomento cittadinanza in Italia; lui, come se stesse bevendo un bicchier d'acqua, ha detto una cosa che nessuno riesce mai a dire così direttamente e chiaramente:
“Lo sport secondo me riflette un’ingiustizia, quando conviene i figli dei migranti diventano italiani, quando non conviene invece no. Se è un buon giocatore o una buona giocatrice vedrete che diventerà italiano e firmano tutti, anche i partiti contrari saranno d’accordo. Se conviene. Quando non conviene non succede, quando è una semplice figlia di migranti non diventa mai italiana e deve aspettare dieci anni” e poi ancora “Cosa si può fare? Bisogna chiedere ai politici. Io sono di questa idea, deve esistere uno Ius tutto, Ius soli, scholae, sport. Nel mondo di oggi un ragazzo che nasce, studia e lavora in Italia deve essere italiano" e per concludere "Non è possibile che non lo possa fare un ragazzo che è nato qua mentre da altre parti è possibile. Questa è una cosa vecchia, lo sapete voi da dove viene la storia....l'idea di nazione....no?"
Semplice e quasi banale ma di una potenza che nessuno riesce mai ad infilare nei propri ragionamenti: politici, persone di cultura, sportivi e (quasi sempre) cittadini. 
A volte le cose vanno semplicemente chiamate con il loro nome ed evidenziate per quelle che sono. Gianfranco Funari diceva sempre "ad uno che è st****o non puoi chiamarlo stupidino perchè si crea delle illusioni" e con lo stesso metro le cose ingiuste, turpi e fondamentalmente razziste devono essere chiamate così. L'ipocrisia e la profonda ingiustizia sociale e morale della concessione della cittadinanza italiana quando fa comodo è sotto gli occhi di tutti e va denunciata. Il succo di quanto detto da Velasco è proprio questo. L'anacronismo del nostro Paese va evidenziato e lui l'ha fatto. Le origini e le motivazioni che affiancano appunto l'ipocrisia e l'opportunismo vanno ricordate e ricordate e ricordate e lui c'ha fatto un bel promemoria. 
Banalmente ha detto "Guardate che è tutto sotto gli occhi di tutti eh! Le soluzioni impossibili sono in realtà adottate in tutto il mondo eh! Non vi meravigliate perché qui non accade perché tutti sappiamo anche il perché! ". Poche parole, chiare e dirette anche se apparentemente al limite appunto dell'ovvietà. Ma in questo caso usare parole al limite dello scontato illuminano ancora di più lo scempio di chi opera così sotto gli occhi di tutti e non viene messo in un angolo (ovviamente comunicativo e di responsabilità si intende).
I grandi maestri restituiscono la semplicità alle cose semplici ed evidenti. Velasco è uno di questi. 
Grazie per avercelo ricordato anche questa volta. 

venerdì 25 ottobre 2024

Via San Gallo

Conference L. - 2^ del girone
SAN GALLO - FIORENTINA = 2 - 4
GOAL: Mambimbi, QUARTA,
IKONE',
Gortler, IKONE', 
GOSENS


KAPPAPAGELLE
Terracciano 6
Kayode 6,5
Moreno 6 -
Quarta 6 +
Biraghi 6
Adli  5,5
Richardson 5,5
Ikonè 7 +
Bove 6 +
Sottil 7 - -
Kouamè 6 -
Comuzzo 6
Cataldi 6,5
Beltran 5,5
Gosens 6 +
Parisi SV

All. Palladino 6,5

Seconda di Conference e secondo "circolo" per la visione. #Kappadeca che si trasforma in un "takko aì giro" allargato vista la compagnia tennica alla visione.
  1. Amarcord. Siamo a Zurigo e bastano venti minuti ad Edmundo per saltare un nuvolo di avversari e mettere Bati davanti alla porta e di lì quel nove non sbagliava mai. Vantaggio confermato poi da Robbiati. La gara di andata finisce 0-2 ipotecando la qualificazione. Ma in quel 1998 strutturato "al contrario", la gara di ritorno, in teoria in casa, la giocheremo a Salerno e "GLI SFREGI SUL CUORE" sono ancora ben presenti.
  2. Formazioni. "Ma uno titolare 'unsimette? Anche per rispetto nei confronti dell'Università che fa vedere la partita e poi l'è pur sempre il derby contro la Via San Gallo. Poere copisterie".
  3. Primo tempo. "C'hanno il portiere del Ghana? Beh in effetti sono famosissimi i portieri ghanesi, come tradizione proprio, un po' come i terzini sinistri a Firenze".
  4. Intervallo. "Quando hanno fatto il sorteggio ho proprio detto, maremma che sculo proprio loro che in casa sono fortissimi".
  5. Secondo tempo. "Per arrivare al tondo del centrocampo servono quindici rimpalli vinti, 'tummaiaddì te".
  6. Commento. "Ridendo e scherzando in questo troiaio di classifica siamo secondi, te tu critichi ma secondo l'è bono...lo dice anche Pieraccioni...."
  7. Prestazioni. "Moreno mi pare bono, tu mi rammenterai. Bove fa cento ruoli, ma fanne uno bene? Dei tre davanti ikkè ti devo dire? Gl'è cent'anni son qui e ti dirò sempre le stesse cose. Ah c'era anche Richardson eh. Cataldi te tu lo criticavi ed invece guarda come gl'entrato bene, proprio come Beltran: uguale uguale".
  8. Prossime tappe. "La prossima l'è con il Pafos? T'immagini che Pathos..."
  9. La fotografia del TAKKO AI' GIRO. "Guarda che campanile!! L'era dai tempi di Renica che 'unsivedeva un campanile così. Marianella unnosà nemmeno chi l'era Renica, c'aveva du'anni quando giocava. Bada icchè t'ho tirato fori: Renica!"
  10. Kappa in libertà. Non era una partita impossibile e per un tempo l'abbiamo resa più complicata del necessario e di quanto fosse. Poi un'improvvisa accensione di Ikonè a livello realizzativo, qualche sprint di Sottil ed un citofono nella porta avversaria hanno aiutato la crescita di squadra che comunque c'è stata. Con le seconde linee in campo era fondamentale non perdere l'abitudine alla vittoria cosa che non è accaduta con anche quattro gol all'attivo. Bene così.
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: IKONE'
Il peggiore: Adlì

domenica 20 ottobre 2024

La sestupla a Lecce

Campionato - 8^
LECCE - FIORENTINA = 0 - 6
GOAL: CATALDI, COLPANI,
CATALDI, COLPANI,
BELTRAN, PARISI


KAPPAPAGELLE
De Gea 6
Dodò 6,5
Comuzzo 7
Ranieri 6
Gosens 6,5
Adli 6 +
Cataldi 7,5
Bove 7
Colpani 7 +
Kean 7
Gudmundsson SV
Beltran 7
Kouamè 6
Sottil 6 +
Richardson 6
Parisi 6,5

All. Palladino 7 +


Si riparte dopo la pausa. Prima tappa di questo terzo blocco di gare stagionali che parte dal Via del Mare di Lecce. #KappaDeca in salsa salentina.
  1. Amarcord. Annata da dimenticare e dopo la scazzottata tra Ljiac e Delio Rossi si va a Lecce con il terzo tecnico della stagione in panchina per la prima volta. Dobbiamo non perdere per evitare un finale di campionato a rischio retrocessione. Siamo rimaneggiati e soffriamo, rischiando varie volte di andare sotto. A risolverla però è "Alessio Cerci è il nostro Messi" che in contropiede ci regala addirittura la vittoria. Salvezza raggiunta con la speranza di mettere alle spalle una stagione da dimenticare.
  2. Formazioni. Viene confermata quella che allo stato attuale è la formazione titolare. In porta manco a pensarci ci va De Gea, difesa a quattro con centrali i cresciuti nel vivaio Comuzzo/Ranieri e gli esterni stranieri Dodò/Gosens. Tris di prestiti a centrocampo (Adli/Cataldi/Bove) e davanti i tre colpi del mercato (Gud/Colpani/Kean).
  3. Primo tempo. Comincia male la gara con un infortunio muscolare che toglie subito dalla partita Gud. Poi però sull'asse Gosens-Bove arriva una bella palla al limite a Cataldi che (con piccola deviazione) trova un bel gol sul palo del portiere. Si fa male anche Kean che però resta in campo con una fasciatura stile gesso. Nel frattempo Falcone va a farfalle su un cross da sinistra e Colpani ne approfitta trovando il gol che potrebbe sbloccare la sua stagione. Mentre ancora esultiamo per il raddoppio, Kean trova il modo di impegnare Falcone che si riscatta dopo aver pesanti responsabilità su entrambi i gol. Altri pochi istanti e per fallo (mah...) su Dodò lanciato a rete, Gallo viene espulso. Sulla relativa punizione dal limite Cataldi trova un gran gol per  il tre a zero con cui si va all'intervallo.
  4. Intervallo. "Visto i tre gol fatti, che come si respira se ne fa male uno, che loro sono presi a fischi ed a cartellini rossi, s'ha a chiedergli di abbozzarla qui?"
  5. Secondo tempo. Si ricomincia con Kouamè al posto dell'azzoppato Kean. Si riprende da dove ci s'era interrotti ed alla fine di una serie di tiri respinti dai difensori salentini arriva un gioiello di Colpani che trova il sette con un tiro al volo di sinistro dall'altezza del dischetto. Partita finita nei fatti ma non ci fermiamo. Sull'ennesima sbavatura del Lecce arriva anche il gol di Beltran dopo un buona giocata di Sottil ed un errore di Kouamè diventato assist. Entra in campo Parisi che, tempo zero, entra anche nel tabellino dei marcatori con un tiro dal limite deviato. Chiuso il set si chiude sostanzialmente la gara anche se Krstovic continua a provarci....ed a non riuscirci.
  6. Commenti. Bella gara. Compatti e consapevoli di essere più squadra (o forse l'unica) abbiamo dominato senza avere mai sbandamenti o altro. Importante vittoria, che con queste dimensioni di goleada può diventare una buona spinta soprattutto per il morale. Buone sensazioni per la prima vittoria in trasferta della stagione, anche se da "rivedere" (speriamo) in partite più importanti.
  7. Prestazioni. Finalmente Colpani! Doppietta dopo un inizio gara non troppo promettente, aprendosi il match - e non facendosi buttare fuori dopo averlo rischiato - ha sfruttato l'occasione nel modo migliore. Grande gara di Cataldi in regia ed in fase realizzativa con la sua "consueta" doppietta. Sbloccato anche Beltran che è entrato a freddo ma nel migliore dei modi, involontario ma bello l'assist di Kouamè. "E TUTTI LA LA LA LA LA LA LA" a festeggiare.
  8. Prossime tappe. Ostico derby giovedì contro la squadra della mensa universitaria di Via San Gallo e poi domenica sera posticipo serale contro i giallozozzi dove si spera di mantenere una par-condicio territoriale avendo vinto contro i piccioni biancoazzurri.
  9. Kappa in libertà. Ancora non ho capito a quale gol il Lecce sarebbe dovuto passare sotto il calcino.
  10. TAKKO AI' GIRO - Spazio teNNico Bollins gestito. "...ottimo direi, te tu lo criticavi Cataldi....t'hai perso la tua stella polare Italiano....a me successe la stessa cosa con Delio Rossi...: - ) io segno quando c'è bisogno, facile quando segnano tutti...comunque si son stroncati i meglio, qualcosa storto doveva andare...."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: CATALDI
Il peggiore: Adlì - Ranieri

sabato 19 ottobre 2024

Universale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 613
Menomale va. Finalmente il problema più grande di questo paese è stato affrontato con piglio e decisione. Ohhhhh. Vedi che un governo di centro destra serviva per risolvere in modo deciso le questioni fondamentali.
"LA SPONDA DI GHIAIA CHE ALLA PRIMA ALLUVIONE VA GIU'" che accomuna varie regioni d'Italia per non dire tutte?
La sempre più crescente difficoltà che trovano tutti quelli che devono rivolgersi alla sanità pubblica?
Un mondo del lavoro che fa del sottopagato e del precario caratteristiche sempre in maggiore espansione, ovviamente quando qualcuno riesce ad avvicinarcisi?
Un'evasione fiscale che sfonda ogni volta record che sembravano inavvicinabili?
Una posizione di politica estera netta, chiara ed intransigente di rispetto dell'articolo 11 della Costituzione vista l'ondata di guerre in giro per il mondo?
Una seria ed importante lotta ai femminicidi ed al rispetto del ruolo della donna nel mondo del lavoro, sociale e familiare?
No eh. Facciamo meno? Proviamo con qualcosa di più affrontabile anche da un branco di enormi statisti che per non farci sentire troppo inadeguati come popolazione (che cari...) si travestono da scappati di casa. Vediamo. 
Accise sui carburanti finalmente tagliate come da programma e promesse elettorali?
Una classe dirigente scelta con la rigidità della purezza destrorsa?
Politici che non si rifanno al fascismo o al nazismo?
Rispetto della legge di conquista femminile dell'aborto da parte della prima premier donna di questo Paese?
Nuova modalità nel definire ruoli e poteri, finalmente fuori da scelte parentali ed amicali?
Niente eh. Sempre troppo elevati. Ah ecco.
Stavo colpevolmente dimenticando quella che era la vera e propria piaga di questo paese: la gestazione per altri, più nota come maternità surrogata. Eh già, far diventare la stessa come reato universale era proprio la priorità assoluta. Non solo. Anche non affrontare i casi già esistenti con i relativi figli che ora sono a tutti gli effetti eredi di due pregiudicati e/o pregiudicate universali era cosa buona e giusta da realizzare. Era davvero importante era dare un giro di vite a questa grave problematica: limitare ancora di più le libertà personali di chi non è allineato con la visione di "normalità" di qualcuno e trasformare dei bambini come "oggetti misteriosi".
Il tutto mentre si ospita Elon Musk nelle sedi istituzionali incensandolo come figura imprenditoriale a cui far riferimento ed elevandolo al pari di uno statista internazionale, quando con le stesse leggi previste dagli incensatori sarebbe, lui che alla maternità surrogata ha ricorso, da considerare come criminale universale e da far accomodare a Rebibbia invece che a Palazzo Chigi. Ma la schiena dritta si sa che questo Governo ama mostrarla solo con chi sbarca per fame e non per fama.
Comunque, come dicevo all'inizio, menomale va. Con questo reato universale ci sentiamo adesso tutti più tutelati. E pazienza se ci sarà un gruppo di persone meno libere ed alcuni bambini di cui non si conoscerà più lo status ad oggi, in fondo sono sotto categorie "non normali" di cui non può interessarci più di tanto. E che alla fine un po' se la sono anche cercata.

sabato 12 ottobre 2024

Tutte le strade...

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 612
Ritorno a teatro. Dopo un bel po' Liga ha deciso di regalarci e regalarsi un tour teatrale a chiudere il suo percorso del "Dedicato a noi" partito dagli stadi e passato dai palasport. Vissuto in tutti e due i passaggi precedenti, prima all'Olimpico (qui) poi al Mandela, non potevo mancare alla tappa più intimistica del Verdi, per rinverdire (eh...che fine umorista...) l'esperienza già vissuta allo stesso teatro fiorentino nel mio percorso con il mio Poeta (clicca ad esempio qui).
Arrivando dopo un anno dal precedente concerto, avevamo avuto il tempo di sedimentare le nuove canzoni ed i precedenti tour, in previsione poi dell'ennesimo festeggiamento a Campovolo previsto per l'anno prossimo, la tappa teatrale arrivava perfetta.
L'occasione è stata colta in modo proficuo da Liga per provare a "spolverare" alcuni brani tenuti sugli scaffali dell'archivio della memoria per troppo tempo, riproponendoli e dandogli nuova luce e nuovi.....arrangiamenti per farci di nuovo sentire la sua voce. Quella cantata e quella letterata, vista la lettura di alcuni pezzi della sua autobiografia ad intervallare i brani musicali del concerto, seguendo il successo della precedente edizione teatrale dei suoi tour. 
Il librettino molto teatrale consegnato all'entrata con i 45 pezzi "prescelti" per questo tour facevano sperare bene per la scelta dei pezzi della serata (la metà) ed in parte la speranza ha visto realizzazione nella scaletta sin dall'apertura con un "Leggero" perfetto per accoglierci nel migliore dei modi. "Kay è stata qui" "Questa è la mia vita" "Un colpo all'anima" "Seduto in riva al fosso" "Il mio nome è mai più" son tutti elementi che Liga mette in fila per farci dire che "TUTTE LE STRADE PORTANO A TE". La seconda parte del concerto tende invece a riproporre di più la scaletta ed i pezzi classici, anche se in qualche modo nuovi perché riarrangiati per l'ambiente. Impossibile certo  prevedere un suo concerto senza alcuni pezzi (Urlando contro il cielo, Balliamo sul mondo, Certe Notti, Tra palco e realtà, Piccola stella cielo) ma la svolta già vista lascia un po' di agrodolce in bocca.
La prestazione di Liga c'è stata. Il tono più confidenziale non gli si addice per niente male anche se lui si considera ancora più adatto a stadi ed eventi.  Nonostante qualche sbavatura su alcuni pezzi, il suo fascino immutato alla fine vince sempre e comunque. Bella l'armonia con la mini band: l'immancabile Poggipollini che musicalmente è sempre più sul pezzo, i sicuri Luisi e Pezzin che tra tastiere e basso accompagnano ed armonizzano il tutto al meglio e soprattutto l'esordio di livello nei tour di Lenny Ligabue alla batteria. Segnale del tempo che passa e del fatto che ormai davvero Luciano rappresenta l'amico di cui non sai più fare a meno: può invecchiare, essere ripetitivo, non essere esattamente come spereresti ma sentirlo e vederlo ti regala sempre qualcosa di buono. Molto buono. E speciale. Per questo la storia continua. E continuerà. 
Perché tutte le strade..... 


lunedì 7 ottobre 2024

Il rigore della vittoria

Campionato - 7^
FIORENTINA - MILAN = 2 - 1
GOAL: ADLI, Pulisic,
GUDMUNDSSON


KAPPAPAGELLE
De Gea 9
Dodò 6,5
Comuzzo 7
Ranieri 6 +
Gosens 6
Bove 6,5
Cataldi 6 -
Adli 7 +
Colpani 6 -
Gudmundsson 7
Kean 6 +
Richardson 6 +
Kouamè 6 - -
Biraghi 6
Kayode SV
All. Palladino 7

Arriva a Firenze il Milan per la seconda sfida di alto livello al Franchi. #KappaDeca dalla curva della curva.
  1. Amarcord. Gennaio 2001 e la Fiorentina di Terim sta volando a livello di gioco. Arriva il Milan ed il volo continua, sugellato da un'azione finale del capitano di questa stagione. Rui Costa se ne va in solitudine, ha "la gamba" per arrivare fino davanti ad Abbiati e spiazzarlo con un tocco di classe. Pochi minuti alla fine ed il tabellone segna un risultato clamoroso: 4 - 0. Il Franchi esplode in una bolgia clamorosa ed incredula per un gioco apparso mai così scintillante.
  2. Formazioni. Confermata la difesa a quattro, viene scelto un centrocampo a due più uno con Adli e Cataldi più Bove che fa un po' la spola. Gud e Colpani dietro a Kean.
  3. Primo tempo. Cerchiamo e troviamo una partita fatta di corsa e tenacia. In certi momenti la qualità delle "quattro punte" del Milan ci mette in difficoltà ma la prima grande occasione ce l'abbiamo noi con un rigore "da VAR" guadagnato dall'interplanetario mentre tornava verso la nostra porta. Kean vince il duello con Gud e batte: purtroppo male e para Maignan. Ci pensa Adli con una gran giocata a portarci avanti con un gol da fuori bellissimo. Nel finale rigore anche per il Milan ma super De Gea para benissimo il tiro di Theo.
  4. Intervallo. "Che si pole dire che questa cosa del chi se la sente tira sui calci di rigore fa ridere i polli?"
  5. Secondo tempo. Cinque minuti e di nuovo rigore contro. Anche questo non clamorosissimo ma apparso esserci. "E' legale pararne due?" vien da chiedersi e De Gea risponde di sì superandosi con un vero miracolo. Pulisic dopo poco sembra sciupare tutto pareggiando su un cross "coast to coast". Arretriamo molto e sembriamo rischiare di subire la remuntada completa del Milan ma in contropiede sappiamo far male con un Kean a cui il rigore sbagliato non ha lasciato addosso troppe tossine. Proprio un suo stop non perfetto dopo un lancio lungo di De Gea permette a Gud di portarci di nuovo in vantaggio con un bel tiro. Nel finale nuovo miracolo di De Gea e vittoria blindata.
  6. Commento. Vittoria di sostanza, di voglia e determinata da un gioco in crescita. In più, cementata dai miracoli di un monumentale De Gea e dalla crescita di diversi singoli. Tre punti sudati con anche tratti di sofferenza ma importanti per il morale e per la convinzione di tutti. Complimenti per la chiusura di questo secondo blocco stagionale con un trend in crescita che fa ben sperare. Avanti così.
  7. Prestazioni. Che dire di De Gea? Serve aggiungere qualcosa al nove che si merita in pagella? Bella la gara di Adli, in calo nella ripresa ma dopo un primo tempo spaziale. Più oscura la gara di Gud fino all'unica occasione che però è una lama perfetta per il vantaggio. Bella la solidità mentale di Kean che dopo aver sbagliato male il rigore ed aver causato il secondo rigore sembra dirsi "TIENI BOTTA E DIMMI DI SI'". In costante crescita il rendimento di Comuzzo che continua a sembrare il più esperto del gruppo di difesa.
  8. Prossime tappe. Sosta. Che non so se perfetta per continuare a crescere di condizione e di costruzione di squadra o maledetta per l'interruzione del trend di crescita. Menomale che la scintillante nazionale aiuterà ad ammorbidire questi dubbi.
  9. Kappa in libertà. Sarò all'antica ma questi calci di rigore (a favore ed a sfavore) autorizzati e richiesti dalle regole nuove per un sfiorar di tacchetto mentre un calciatore è già in volo o si appresta ad uscire dall'area e/o dal campo mi fanno un po' sorridere amaramente.
  10. TAKKO AI' GIRO - Spazio teNNico Bollins gestito. "...uhm....ma iolaeee c'era capitato un rigore così...boia che gol bello bello....benino dai ci starei a giocare sempre così...speriamo bene...siamo calati e si rischia....boia bello anche questo gol...iolaeee....quanto manca.....andata, lascia fare: la prima volta che si soffre ma si porta a casa, speriamo voglia dire qualcosa...De Gea da 12..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: DE GEA
Il peggiore: Kouamè

sabato 5 ottobre 2024

Sicari ed assassini

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 611

Non capisco. Lo dico davvero, non capisco....lo stupore. E non comprendo nemmeno l'offesa sono sincero, visto da chi arrivano certe "considerazioni".
La scorsa settimana infatti il signore vestito di bianco ha fatto pervenire a tutto il mondo che lo segue a bocca aperta e gli tiene la tunica la seguente sentenza diretta: "l'aborto è un omicidio ed i medici che lo praticano sono dei sicari" e conseguentemente anche quella indiretta che ogni donna che decide di farlo è un'assassina.
La sua illuminata considerazione è stata ripresa un po' da tutti ed ha sostanzialmente fatto il giro comunicativo delle dichiarazioni che acquisiscono la ribalta, lasciando in giro uno stupore, di cui (quello si) non riesco a capacitarmi.
Cosa volevate che dicesse il più impolverato rappresentante del più imponente bigottismo con ragnatele? La sua "casa di appartenenza" è quella e lui come pr di quel mondo non si poteva certo distaccare più di tanto. Badate bene, a scanso di equivoci, la frase diretta e soprattutto quella indiretta mi fanno tremendamente ORRORE e RACCAPRICCIO ma questo misto "TRA DISTRUZIONE E MERAVIGLIA" che accompagna i commenti di tutti proprio non lo condivido. 
A mio modesto avviso infatti non sono questi casi in cui ci si deve stupire delle frasi del signore con la papalina, la collana e gli anelli pastorali. Il punto, sempre secondo me, sta più a monte. Banalmente tutti dovrebbero dargli il risalto che meritano certe posizioni: nessuno. L'importanza che dovrebbero avere certi pareri (quello del tunicato per primo): zero. Il rispetto di cui sono degne certe considerazioni ed affermazioni: assente.
Il problema è invece che questo mondo e soprattutto questo Paese, prende quello che dice un anziano signore di nome Francesco come "oro colato". Non solo, siamo in una società dove quando lo stesso Bergoglio dice una banalità in cui si riscontra un briciolo, ma briciolo, di normalità o buon senso si grida all'illuminata persona o al pensiero nuovo o peggio ancora all'ambasciatore mondiale del giusto. Le banali frasi a mo' di contentino lanciate verso aperture magnanime fanno abboccare tutti per poi ribadire quelli che sono i principi della casa madre. Di cui io non mi stupisco perché so quali sono e proprio per questo li tengo lontani anni luce dalla mia vita e dalla mia considerazione. 
La "battaglia" - a mio modestissimo ed insignificante parere - non va fatta sulle dichiarazioni del suddetto reggente della moralità terrestre. Le contestazioni devono partire ogni volta che ad illuminare la nostra via e vita arriva il don di turno o qualche più altro in grado. Banalmente, quello che credo dovrebbe essere il loro ruolo è quello di dire quello che ritengono opportuno nelle loro sedi ed a chi li vuole ascoltare, ma se diffamano/offendono/calunniano singoli o categorie debbono poter essere passibili di denuncia e similare come tutti. Nel frattempo, chi a differenza loro nella vita ci sta ogni giorno ed ad ogni ora sente ed affronta quello che il vivere gli destina deve imparare a rimandare al mittente etichette e giudizi, dandogli il giusto peso: infischiandosene
A me non meraviglia né la considerazione (diretta) di Bergoglio sui medici né quella (indiretta) sulle donne che hanno abortito o stanno pensando di farlo. A me fa schifo che non ci si indigni sul fatto che certe considerazioni siano ammesse ad una persona solo perché è vestita di bianco e venerata come qualcuno di eccezionale perché ha una collana col crocifisso al collo. Provate a pensare ad un politico, cantante, giornalista, intellettuale, scrittore, persona comune che dà (direttamente) di "sicari" a categorie di lavoratori che fanno correttamente il loro mestiere e (indirettamente) di assassine a donne che compiono una scelta legittima e legale. Verrebbe giù l'inferno, giustamente, e si direbbe che nessuno si può permettere certe valutazioni, offese e denigrazioni. Qui invece a chi lo dice si chiede di argomentare, motivare e tra una domanda e l'altra ci si inchina a baciargli l'anello. Stando sempre bene attenti a non sgualcirgli il lindo abito.
Le voci e le valutazioni che arrivano "da lì" per me non hanno peso, interesse, senso. E come tali quindi le ignoro. Sempre. Allo stesso tempo ho di chi offende/denigra/calunnia un'unica considerazione, specie in questo argomento, ed una valutazione unica di cosa rappresenta a livello di essere umano. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, chi oggi si indigna probabilmente ieri era ad applaudire le mezze frasi sull'amore o quelle intere sulla pace che sono uscite da quella stessa bocca e son state subito venerate come assoluti segnali di grandezza. Frasi rimaste tali senza azioni pratiche a seguito ed accantonate appena da sottolineare ci sono stati concetti di ben altro tenore. E tutti ad ascoltarlo in venerazione.  
E' proprio vero: "mal voluto, 'unnè mai troppo".

giovedì 3 ottobre 2024

Battuti gli amatori gallesi

Conference - 1^ del girone
FIORENTINA - TNS = 2 - 0
GOAL: ADLI, KEAN


KAPPAPAGELLE
Terracciano 6
Kayode 6
Moreno 5
Biraghi 6
Parisi 5,5
Mandragora 6
Adli 6,5
Ikonè 5
Beltran 5
Sottil 4,5
Kouamè 5,5
Richardson 6 +
Dodò 6 +
Kean 6 
Gudmunsson 6 -
Cataldi SV

All. Palladino 6

Prima del girone della "lega conferenziale". Arriva a Firenze il New Saints. Oh yeah, vai con il #kappadeca.
  1. Amarcord. Dopo tanto tempo il ritorno in quel del circolo per evitare di dare ulteriori soldi al simpaticissimo duopolio DaznSky.
  2. Formazioni. Palladino schiera la Fiorentina B con esordio assoluto dell'oggetto misterioso Moreno. Non è il solo abbinabile a questo "titolo" ma ha il vantaggio di non aver ancora giocato mentre altri lo sono dopo diverse gare alle spalle.
  3. Primo tempo. Primi due minuti di sbandamento totale e rischio di prendere gol elevatissimo. Sarà l'unico rischio della gara e l'unica azione degli avversari. Noi giriamo intorno al tiro in porta per tutto il tempo e quando riusciamo a tirare chi lo fa si fa male ad un ginocchio ed esce in lacrime. Fotografia perfetta del primo tempo.
  4. Intervallo. "Sottil l'è più scemo di Ikonè" è invece il commento della voce del circolo più semplice ma completo.
  5. Secondo tempo. "Comunque se 'unmette i'finlandese 'untulavinci" riecheggia da inizio ripresa fino a commento circolesco finale della gara. Adli trova il vantaggio e nel giro di due minuti Kean il raddoppio. Tris mangiato dallo stesso centravanti e poco altro se non alcune cincischiate varie, qualche corsa di Dodò e/o giocata della coppia Richardson/Adli. Finisce due a zero dopo un secondo tempo un filo migliore.
  6. Commento. Dire qualcosa di più di "menomale son arrivati i tre punti" è buttar via tempo per una partita vinta in modo grigio nella ripresa contro una modesta squadra amatoriale.
  7. Prestazioni. Quando giocano sia Sottil che Ikonè la rincorsa a trovare il peggiore è sempre una delle cose più naturali. Sfida intensa anche oggi. Brutto esordio per Moreno ed altra occasione buttata nel cestino da Beltran. Bene gli ingressi dalla panchina e "speranzosa" la gara di Adli.
  8. Prossime tappe. Domenica si torna a parlare di calcio, accantonando le sgambate che stavano per diventare sgambetti.
  9. Kappa in libertà. "SEMPRE NELLA GARA" amatoriale la cosa che salta all'occhio è che a livello amatoriale in diverse fasi della partita non sembravano solo i gallesi.
  10. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...ma come zero a zero?!?!....menomale 'unnavedo..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: ADLI
Il peggiore: Sottil