#Klibro Novembre 2022 qui il mio intero Katalogo |
JOHN FANTE
"La confraternita dell'uva"
Einaudi Super ET
Per questo mese la scelta del #Klibro finisce su un romanzo di John Fante di oltre quaranta anni fa: "la confraternita dell'uva". Il romanzo è la rappresentazione di una famiglia di emigranti che ha al centro un doppio protagonista: uno narrante ed uno effettivo. Henry infatti è la voce del libro ma il soggetto su cui il libro si basa è il padre.
Nick è un anziano muratore in pensione, appunto soggetto principale della trama del racconto, che vede una delle sue passioni raffigurata nel titolo del libro: l'uva. O meglio "IL BICCHIERE DI VIGNA" che rappresenta il suo sfogo ed il suo svago. Accanto a questo vizio, Nick ne unisce molti altri per la difficoltà di moglie e di figli tra cui lo stesso Henry che è costretto a correre a gestire l'ennesima crisi familiare annunciatagli dal fratello.
Tornando a casa ritrova sia fisicamente che nei ricordi, lontani ma sempre vivi, i percorsi vissuti da ragazzo. Il tentativo di tenersi il più possibile in disparte viene spazzato via da quel legame familiare che nonostante tutte le evidenti difficoltà non si è lacerato del tutto. Dal farsi parzialmente coinvolgere al diventare vero soggetto al centro di nuovi sviluppi familiari il passo è brevissimo ed Henry non riuscirà ad evitarlo.
Il libro scorre nonostante la trama sembra in certi momenti ferma a ricordi o vicende che continuano a ripetersi quasi immutate. In tutto il libro resta sotto traccia ma ben presente la voglia di emergere e di portare ad orgoglio familiare il proprio percorso. La descrizione che Fante fa dei particolari delle vicende è molto simile ad una fotografia dai colori nitidi, anche quando i particolari sono in qualche modo accantonati. Resta ben impresso al lettore la morbidezza delle descrizioni dei personaggi femminili (dalla mamma/moglie dei protagonisti alle amiche di Nick) e gli spigoli di quelle maschili (oltre allo stesso padre, il fratello Mario e gli altri membri della confraternita). Risalta infine il potente mix di sentimenti del figlio e della mamma rispetto a quello che a tutti gli effetti adesso è un ubriacone inattendibile e che per anni è stato un capofamiglia despota.
Libro molto consigliato per chi, come me, ancora non l'abbia messo nella proprio libreria di letture.
CINQUE CITAZIONI
1 - "...la faccia nello specchio mi pareva quella di un lunatico in fuga..."
2 - "...credo dipendesse dal suo furore nei confronti del mondo, dal suo desiderio di rivalsa sul sistema; che risiedesse nel suo sentirsi, in quanto immigrato, un escluso..."
3 - "...la sua voce era delicata come la brezza della sera e io mi immaginai quella sua bocca di ciliegia che mi mormorava..."
4 - "...viso di colomba e i movimenti dolci che mi ricordavano una vecchia fotografia di lei a vent'anni....preziosa allora, preziosa ora che avrei voluto prenderla tra le braccia come un'amante e farle attraversare così la porta della chiesa..."
5 - "...meglio morire di bevute che morire di sete...meglio morire tra amici che morire tra i dottori..."
Mia personale VALUTAZIONE: **** - quattro stelle su cinque