giovedì 23 maggio 2013

Ciao Don Gallo

Non avevo voglia di scrivere niente, perchè mi accorgo che in giro sta diventando quasi un "lavoro" fare quelli che un tempo si chiamavano "coccodrilli" delle persone che non ci sono più (mi ci metto nel mezzo anche io che spesso ho scritto "colpito" da alcuni eventi di lutto).
Ma ho ri-ascoltato e ri-visto alcune sue interviste passate e mi son detto "VALE LA PENA" fare un'eccezione.
Era, è, uno di quelli che ho sentito chiamare "hombre vertical". Un uomo che realizzava quello in cui credeva, che ascoltava il suo cervello ed il suo animo e non le imposizioni di altri o quelle riconosciute come dovute. Era un partigiano che proprio essendo di parte arrivava a tutti. Era un uomo che sapeva mettere se stesso in ogni cosa che faceva, diceva o scriveva. Era, è, Don Gallo. Forse basta questo. Uno dei pochi per cui la Chiesa ai miei occhi acquistava un pò di fascino. Uno di quelli che ti lasciava in silenzio e ti faceva immagazzinare buone cose solo ascoltando. Era una persona di cuore, di cervello e di socialità. 
E' la migliore espressione della modernità, la persona che avrebbe significato "svolta" in qualsiasi ruolo fosse stato messo. Ma lui nei ruoli non poteva starci perchè non avrebbe ascoltato nessun altro interesse se non quello della sua amata gente.
Ciao....Don Gallo....tra le tante cose con cui potrei chiudere questo post quella che preferisco è questa:


BIGNAMI: un uomo che stimare, rispettare ed ammirare era il minimo si potesse fare.

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