giovedì 29 maggio 2014

Nuovo tour al via

Kiave di lettura n° 85

Sta per partire il Mondovisione-tour del Poeta e parte in automatico il ricordo all'ultimo "incontro avuto" con lui, e mi accorgo di aver solo buttato giù una bozza di post mai pubblicato sull'ultimo concerto visto. Rivedo e rileggo quindi il mio personale esordio all'Arena proprio il giorno in cui invece Liga festeggiava le cosiddette "nozze d'argento" con l'Arena per le 25 esibizioni fatte nel corso della sua carriera proprio in quel posto magico, e dedicargli la Kiave di lettura di questa settimana, completando e pubblicando quel post in bozze, mi sembra il miglior modo per celebrare la partenza del nuovo tour. 
Ne avevo sentito sempre parlare come di un concerto speciale, in quel posto che ha del magico solo a guardarlo ed in effetti non posso che confermare. Basterebbe forse solo il posto per rendere unico e speciale qualsiasi esibizione, se in più ci suona/canta un Poeta allora il binomio è imperdibile. Colpevolmente invece fino al settembre scorso questo appuntamento era "saltato" tra gli innumerevoli concerti visti del Liga e quindi ho provato a rimediare a questa mancanza non accettabile. 
L'Arena ha tributato il Liga ed i suoi 25 concerti veronesi con una coreografia da stadio con tanto di cuore e dedica "L'AMORE CONTA", magari un pò banale ma intenso e da brividi. Personalmente però i brividi sono invece arrivati subito con il brano di apertura; volutamente non avevo cercato niente sulla rete circa la "scaletta delle date" che avevano preceduto la nostra serata, volevo scoprire tutto lì. E la sorpresa mi ha colto in pieno, con le luci basse di inizio concerto Liga ha attaccato "il giorno di dolore" e i brividi si sono fatti numerosi ed intensi, per lo stupore di un inizio inaspettato e per quella che resta una canzone che mi entra proprio dentro. Per fortuna come ogni brano, anche quello dura solo qualche minuto....e soprattutto per fortuna accanto c'erano varie e forti braccia: di lato, nella fila sotto, nella fila sopra, tutte in silenzio ma tutte pronte per sostenermi e condividere con me l'intensità di quel pezzo. Passata quella botta allo stomaco, il concerto si è sviluppato nella sua scaletta come al solito mixata tra brani nuovi e quelli storici; è bello riuscire a beccare la serata giusta per ascoltare dal vivo "caro il mio francesco" pezzo raro anche se nuovo e soprattutto per ascoltare alcuni brani dell'album arrivederci mostro in arrangiamento orchestrale (da applausi "atto di fede" e "il peso della valigia" in particolare). E' sempre da applausi instancabili ascoltare pezzi che ormai accompagnano ogni concerto del Liga e che è anche inutile incensare o elogiare ulteriormente rispetto a quanto non abbia già fatto nei miei precedenti post sull'argomento. 
Quello che ha reso questo concerto ancora più speciale è sicuramente stata la compagnia, straordinariamente allargata rispetto al solito. Tra chi è da sempre una presenza costante per i concerti del Poeta, quelli che conoscono Luciano perfettamente ma con i quali non avevo mai visto un concerto, quelli che conoscono un pò meno Liga a livello di concerto: un mix come sempre, più di sempre, speciale. Tale da far finire birra e montenegro nei dintorni dell'Arena, da salutare il pisese ex capitano con l'amichevole "dariooo", da imprecare per l'infortunio di Terranova, da girare ore per un hamburger davvero imperdibile, da assaporare al meglio i diversi tentativi di riuscire a far colazione, da sentire negli abbracci, nelle strette e nei salti intensità apri alle parole del Poeta, da dover accontentarsi dell'Averna visto che "il montenegro l'avete finito prima", da fare da controllo alle file per i bagni, da farsi dare la manina per affrontare le scale dell'Arena, da non coordinarsi per i "giri di birra" e ritrovarsi con più bicchieri da iniziare, da rendere ancora più unico un concerto clamorosamente già unico di suo. L'esordio con l'Arena è stato spaziale, pochi i dubbi ma non sempre le conferme son così banali come sembrano. Certo, come ogni volta la durata sembra un pò troppo striminzita, sensazione dovuta dal fatto che "non basterebbe mai" e che forse il Poeta con gli anni ha ridotto di qualche pezzo/minuto l'esibizione. Sulla scelta della scaletta sono sicuramente preponderanti i pezzi nuovi, anche per l'esordio di alcuni pezzi in chiave orchestrale, e certamente la nostalgia per qualche vecchio pezzo che fa sentire la sua mancanza c'è, inutile negarlo. Ma credo che ormai per Liga la scelta dei pezzi sia ogni concerto più complicata, come sceglie qualcuno scontenta in un senso o nell'altro. Forse vista la particolarità del concerto un mix più equilibrato tra vecchio e nuovo sarebbe stata una soluzione migliore, ma è anche vero che alla fine di tanto "particolare" l'Arena per Liga non è più vista la frequenza dei concerti. Quello che invece un pò ha fatto fare il labbrino è stata la durata, capisco le date ravvicinate e consecutive ma una volta lì poco più di due ore sono un pò pochine.....o perlomeno ti sembrano ancora meno, visto il vero e proprio SPETTACOLO a cui stai assistendo.
Ma anche sulla durata come sul giudizio generale, riconosco di essere un giudice ed un valutatore non troppo obiettivo col Poeta....ma in fondo sono molto felice di non esserlo e di continuare a godermi splendidamente delle serate del genere.....Grazie Poeta....

lunedì 26 maggio 2014

Cappotto

A Firenze si dice "ha fatto cappotto" e quando si giocava a "calcino" da piccoli/meno piccoli, e chiudevi tipo 0-6, c'era oltre lo sfottò anche la penitenza "ora ti tocca passà sotto ì carcino". Ecco credo che più o meno l'immagine di questi risultati elettorali possa essere questa. I numeri parlano chiaro e raccontano di un quasi doppiaggio nelle percentuali tra il PD primo partito ed il M5S secondo, che nemmeno il più ottimista dei renziani poteva immaginare. Guardando i numeri fa impressione vedere il PD sopra il 40%, cifra a memoria mai raggiunta da nessun partito italiano e con circa 25 punti percentuali di vantaggio su Forza Italia. E' in pratica un lungo applauso ed una cambiale in bianco al nuovo segretario, che rispetto alle politiche di anno scorso incrementa paurosamente le sue percentuali e conferma quello che tutto il mondo sapeva, cioè che con scelte diverse il PD avrebbe vinto le elezioni di anno scorso. Con l'avvento del premier fiorentino i voti al centro (ex Monti, ex Casini, ex ex ex) sono praticamente spariti cannibalizzati da Matteino e "CIO' CHE RIMANE DI" Monti è praticamente il cane affidatogli dalla Bignardi. La destra ha avuto un calo, anche se con divisioni e suddivisioni interne diverse, alla fine non ha il gran tracollo sperato, almeno da me, anche se vedere il ReSilvio al 16/17 per cento è una grande soddisfazione ma pur sempre troppo limitata rispetto a quello che meriterebbe un personaggio del genere e la sua pletora di sudditi. Legato all'arrivo del "nuovo del Pd" è anche l'arretramento del M5S; sapere perchè quasi tre milioni di elettori non abbiano ripetuto la "X" sul simbolo del MoVimento non credo sia possibile, certamente ha inciso la diversa capacità di attirare consensi rispetto ai suoi predecessori mostrata da Renzi. Per il resto si può andare a tentativi: delusi dall'attività in Parlamento dei "cittadini"? Può darsi. Arrabbiati con una politica troppo urlata? Può darsi. Attratti dal matteopigliatutto? Può darsi. 
Io credo che il calo sia soprattutto dovuto al fatto che molti avevano votato nel febbraio scorso M5S perchè non c'era altro se non le vecchie cariatidi della politica ignobile degli ultimi venti anni. Renzi ha portato qualcosa di nuovo. Positivo? Bah, ognuno ha la sua valutazione e ognuno se la farà. A me non ha convinto, per idee, modalità di arrivo alla presidenza del consiglio e compagnia con la quale l'ha raggiunta e la gestisce. Infatti il mio voto non l'ha preso, ma è innegabile che abbia fatto cappotto degli altri, andando a pescare anche tra quelli del M5S che magari fino a febbraio scorso votavano proprio PD. Evidentemente qualcuno è tornato alla base, attratto dal "nuovo" leggendoci quella svolta che a febbraio avevano chiesto anche arrivando a lasciare il partito nel momento della cabina elettorale; facendo così hanno di fatto premiato anche la scelta delle larghe intese e della defenestrazione di #enricostaisereno sotto lo sguardo felice del Quirinale che dovrebbe essere superpartes ma che ormai questa condizione pare averla dimenticata da tempo.
Qualcuno può darsi che abbia visto nel governo di matteino qualcosa che sperava di trovare nel M5S e non ha trovato. Io sul MoVimento ho la stessa opinione che avevo nel febbraio scorso, gli riconosco mille difetti (alcuni anche molto importanti) ma ci vedo anche molti aspetti positivi ed innovativi. Nel febbraio scorso l'ho "mezzo" votato soprattutto per mancanza di alternative credibili ed in questo momento non mi sembra lo scenario si sia modificato. Da una parte perchè non ritengo che il M5S abbia deluso o fallito chi partiva con la giusta attesa e prospettiva; ciò che era indicato e previsto nel programma è stato rispettato, anche quello che magari condividevo poco. Dalle mancate alleanze (secondo me giustamente) alle espulsioni (secondo me ingiustamente) tutto era noto a chi votava a febbraio scorso. I toni moltissime volte sono stati sbagliati, sballati, da criticare, da condannare; molto spesso dallo stesso Beppe Grillo che resta però ancora un polo attrattivo molto forte (indispensabile?) per il MoVimento. Credo che chi dice che non hanno fatto niente in questo anno, non conosca la realtà. 
Potevano fare meglio, questo lo sottoscrivo ma questo specchietto accanto è la fotografia di fatti non parole o promesse.
Dall'altro lato il passo di Renzi è sicuramente diverso da quello di Bersani o di Letta ma governi, accordi, metodi non sono lontani. Il CV dell'ex sindaco ed il suo ultimo anno è stato pieno di scalate, promesse, parole date non mantenute, primarie stravinte, investiture, slides, riforme annunciate, europee più che stravinte. Vediamo come andrà avanti. Non ho preclusioni a cambiare posizione su di lui, chissà un giorno potrebbe anche farmi fare per la prima volta la "X" sul simbolo del PD ma dovrebbe cambiare davvero "verso" come dice lui e visto l'inizio non so se ne ha davvero voglia ed intento visto che di concreto (e di diverso? mmm) per adesso ci sono stati solo gli 80euri per il momento certi per il 2014, con tutte le considerazioni che uno può fare ma che comunque son stati realizzati. Son certo che non piangerà e dormirà lo stesso sapendo che la mia "X" non l'ha presa, con il 41%....
Credo che questo risultato sia un'investitura straordinaria per il PD e per Matteino ed un campanello d'allarme per il Movimento Cinque Stelle che resta comunque al 21% con una base non male per ripartire, basta pensare che a gennaio 2013 una cifra del genere sarebbe stata vista come un miraggio. Certo basare tutta la campagna elettorale sul "vinciamo noi" "sorpasso" ecc. fa rendere quel 4% in meno (comunque pesante specie se si pensa al fatto che equivalgono a tre milioni) quasi tre/quattro volte tanto. E quindi sono logiche, giuste, divertenti ed automatiche le prese in giro ironiche/forti/di rivalsa che girano, a maggior ragione se gli assist sono stati forniti proprio da Grillo e soci. E' una sconfitta che può anche essere utile, dipende da come viene gestita. Per il PD è un mandato importante che può essere utilissimo, anche qui dipende da come viene gestito perchè per paradosso questa investitura totale non ha ritorni pratici sul governo nazionale per il momento.
Stamani quando ho visto i risultati definitivi ho ripensato ad una frase detta da un quasi "veggente" Nanne "a febbraio scorso speravo in un centrosinistra al governo ed un cinquestelle come forte e vera opposizione", chi lo sa magari con un pò di ritardo il suo augurio si è avverato. Quel che è certo è che il cappotto c'è stato...il saggio Trap diceva che "in vetta fa freddo servono anche cappello e guanti..." vediamo se il cappotto renziano è di quelli che invocava il Trap e saprà reggere al freddo della vetta elettorale....quel che è certo è che il 41% non può essere motivo per me di cambiare opinione su Matteino, aspetto che quel #cambioverso passi da un hashtag a fatti concreti....poi se ne riparla...
BIGNAMI: credevo e credo a maggior ragione adesso che questo fosse un test politico importante e un vero e proprio test sul Governo come diceva il Movimento Cinque Stelle e negava invece il Pd. Purtroppo per il M5S il test dal Governo non è stato superato ma superatissimo...

venerdì 23 maggio 2014

Ciao Carlo, grazie Bobo

Kiave di lettura n° 84

Mentre lunedì il mio unico santo riconosciuto, San Gabriel da Reconquista, dimostrava al mondo intero che certi vizi non si perdono e che certi gol e certi bomber sono indimenticabili ed ineguagliabili io decidevo di gustarmi un tributo diverso rispetto a quello fatto ad Emergency.
Il comune di Campi Bisenzio infatti, con un'iniziativa secondo me azzeccatissima e da applaudire, ha deciso, ad un anno dalla sua scomparsa, di intitolare il proprio teatro alla memoria di uno dei suoi cittadini più illustri: Carlo Monni. Così lunedì era prevista l'inaugurazione del nuovo "teatrodante Carlo Monni" e dopo il "TUTTI QUANTI CON IL DRINK IN MANO" iniziale è andata "sul palco" una serata omaggio per il mitico "Monna"
Dopo alcuni tributi e video che ricordavano la capacità poetica e lo spessore enorme del Monni, tra sorrisi, vere e proprie risate ma anche qualche brivido con relativa umidità agli occhi per ricordi "più speciali" alle noveemezzo è entrato in scena Bobo.
Penso che migliore artista per omaggiare Carlo non ci potesse essere; pur non essendo fiorentino/campigiano infatti, Bobo viaggia su un'altra delle corde di Monni: "l'essere artista a 360 gradi".
Il suo concerto, per me non una novità vista la sua presenza abbastanza assidua nel mio personale Katalogo, è stato come sempre un mix di poesia, arte, commedia, sarcasmo, ironia, dissacrazione e cervello. Si passa dalla dedica ad Emergency ("non siete andati alla partita ma sostenete Emergency, non mi fate incazzare") alla presa in giro degli spettatori ("oh che grezzume che c'avete, poi dite di Livorno dè"), dall'autoironia dissacratoria e sprezzante alla commozione sincera e non banale per l'amico Carlo,  dalla denuncia forte ed incondizionata per guerra e Chiesa all'ironia colorata di amaranto.
Bobo come sempre interpreta ogni canzone con tutto se stesso, non risparmiandosi neanche quando la voce si abbassa o la tosse aumenta; la fedele compagna di concerto (la bottiglia di birra) allieta le corde vocali nei momenti di stanchezza e batteria e piano cercano di tenere il suo passo, il suo istinto e la sua scaletta ampiamente improvvisata ("dè mi va di fare questa e faccio questo, tanto per quello che avete pagato posso decidere io..."). Come sempre, sentirlo passare da "disperati intellettuali" o "domani mi sparo" a "madame sitrì" o "mangio marmellata" fa cambiare totalmente il registro di ascolto, apprezzando la poesia totale che a volte fa lacrimare di commozione a volte di troppo divertimento.
Quando però Bobo ha deciso di cambiare marcia è riuscito nell'intento di far alzare in piedi tutto il teatrodante Carlo Monni per un lungo interminabile applauso ed omaggio; scegliendo un "cavallo di battaglia" dello stesso Monni, che amava cantare quanto recitare, ed iniziando con "purtroppo sono rimasto solo io a cantarlo, vi dovete accontentare".
La passione messa in quella canzone, l'imitazione sul ritornello finale, il bagno del palco con i residui di birra avanzata per omaggio supremo ha fatto scattare la standing ovation vera e sincera di tutta la champs sur le bysanz presente a teatro. Bobo ha preso fiato, commosso ed ha continuato lo spettacolo fino ai bis con lettura delle sue poesie, ma il pezzo migliore era stato ascoltato. Brividi, applausi ed il perfetto coronamento alla bella idea dell'omaggio del Comune.
Un lunghissimo applauso finale ha di nuovo mischiato Bobo e Carlo. Tutti meritati, per entrambi. 
Ciao Carlo, grazie Bobo.

mercoledì 21 maggio 2014

Razzismo ed idiozia


Oggi qualche idiota si è ancora una volta lasciato andare a cori razzisti contro il "simpaticissimo" personaggio col 45 del Milan. Ecco, credo che il commento perfetto alla cosa l'abbia dato il tweet di Nairo77: "ma perchè non urlate #Balotelli cretino di merda!".
Detto questo, che queste cose succedano solo a Firenze e Roma o che il simpaticissimo personaggio col 45 prometta di uscire a "spaccare la faccia" è il giusto corollario idiota ad un coro super idiota.

sabato 17 maggio 2014

Dedicato ad Emergency

Kiave di lettura n° 83

Dopo l'invito nel giorno del suo compleanno ad inviare un semplice sms al 45503, mi sembrava il minimo dedicare la Kiave di lettura  di questa settimana ancora ad Emergency. 
Certamente è ripetitiva, ma l'impegno che questa associazione mette in quello che fa merita un pò di ripetitività. Ed allora vi ricordo che fino a martedì 20 maggio potete inviare un sms al 45503 per sostenere le attività di Emergency o potete farvi un regalo più grande sottoscrivendo la tessera per il 2014. Per festeggiare ed omaggiare questi venti anni ho cercato le giuste parole, non so se lo sono quelle che ho trovato ma certamente sono mie e vengono da dentro. Allora voglio usare quelle che già avevo pubblicato e che vi propongo nuovamente. Un piccolo modo per ricordare ed omaggiare ancora Gino, Teresa e Cecilia Strada e la loro magnifica associazione, ma soprattutto tutti quei volontari che in questi venti anni non si sono fermati davanti a niente, dalle difficoltà agli orrori visti, e sono un punto di riferimento in un mondo dove ne scarseggiano.
Ancora auguri e grazie ancora Emergency

RINTOCCO

dedicato ad i volontari di Emergency
E' sera e cala il buio velocemente quasi come al mattino si è alzato il sole. Le "STRADE VUOTE NON C'E' NEANCHE IL CLASSICO CANE" e il paesaggio mette i brividi. Case distrutte, ponti che non uniscono più le due rive del fiume e stracci di quello che doveva essere un negozio di abiti che svolazzano portati dal vento che comincia ad essere aggressivo. Quel che resta di una famiglia piange chiusa in una specie di bunker, consapevole che quello dove si sono riparati a ben poche caratteristiche di un vero bunker e che se dovesse arrivare un nuovo attacco, sarà solo la fortuna a proteggerli tutti. Il RINTOCCO lontano dell'unica chiesa cattolica della zona fa sorridere amaramente. In molti pensavano che quella zona presidiata da quella caratteristica più occidentale fosse più al sicuro del resto del territorio. 
"Non bombarderanno zone di civili, meno che mai bombarderanno attorno alla chiesa" questo si dicevano gli abitanti della zona. Pensiero che per paradosso li avvicinava al ragionamento del "nemico", visti i proclami all'inizio dell'intervento da parte dei sostenitori delle bombe intelligenti "attaccheremo solo basi e punti strategici delle forze armate nemiche". 
Ma purtroppo, le bombe saranno anche intelligenti ma la guerra è IDIOTA per definizione. Ed in più l'errore umano c'è in questo campo come in tutti i campi della vita, solo che quando sbagli gli ingredienti di una torta al limite la puoi buttare via, quando sbagli la misura di un attacco aereo muoiono dei civili innocenti (...come se ci fosse una categoria di persone meritevoli di morire sotto una bomba...). E così purtroppo è andata. 
L'area attorno alla Chiesa si è praticamente dissolta subito dopo il passaggio di quell'attacco aereo evidentemente fuori zona. Non si sa cosa cercasse ed a quale pericoloso "punto strategico nemico" avesse mirato, fatto sta che il risultato ottenuto è stato devastante. Una scuola, un mercato, diverse abitazioni, un numero non certo di persone di ogni età. Questo l'elenco di quello che non c'è più. Tutto ciò che resta è solo nella memoria e nei ricordi di chi è stato aiutato dalla fortuna ed è sopravvissuto a quel passaggio. Al passaggio di chi stava esportando la democrazia.

giovedì 15 maggio 2014

Auguri Emergency....e grazie...

Stamani questo piccolo gesto mi è sembrato il più naturale del mondo perchè citando Bobo Rondelli "...è un mondo di gente che non conta niente proprio come me e poi c'è qualcuno di diverso, c'è Gino Strada...".
Oggi sono esattamente VENTI anni (come ben impresso sulla tessera 2014 di Emergency che vi consiglio di / invito a sottoscrivere) che Emergency FA. Fa moltissimo di concreto per "IL FORTE SOTTO ASSEDIO", quel forte chiamato pace sotto l'assedio di tante, infinite, troppe guerre.
Ed allora il rinnovo della tessera annuale e/o un piccolo sms è davvero un piccolissimo regalo per questa associazione che da settemilatrecento giorni si impegna in tutto il mondo (adesso anche in Italia) per curare e garantire a tutti quello che dovrebbe essere un diritto universale: la cura gratuita.
AUGURI EMERGENCY, altri milioni di questi settemilatrecento giorni. E soprattutto GRAZIE, infinito, enorme tanto quanto in questi giorni ed anni è stato fatto grazie alla vostra organizzazione, attività e volontà.
Grazie mille...e chi si vuole unire a questi ringraziamenti ed auguri, può prendere il cellulare e..... 
subito dopo si sentirà molto meglio, fidatevi...

lunedì 12 maggio 2014

Il codice ed i codicilli


Spiace davvero per quel simpaticissimo fabbro dalle gomitate e gli interventi da dietro facili che risponde al nome di Giorgio Chiellini che con la prova tv di oggi deve dare addio al Mondiale. Infatti per quello che lui definisce "un semplice blocco", e che nella vita reale è una gomitata a gioco fermo, il giudice sportivo gli ha dato tre giornate di squalifica e per il codice etico di mister Prandelli non è convocabile, come lui stesso ha confermato una ventina di giorni fa.
Perchè non mi vorrete mica dire che il mister eticità creerà un'eccezione per non perdere il suo pilastro difensivo vero?

venerdì 9 maggio 2014

Settimana più nera che viola....

Kiave di lettura n° 82

E' stata una settimana calcistica difficile per la mia Viola, quella iniziata sabato scorso con la finale di Coppa Italia. Una settimana che ha messo a dura prova il tifo ed ha incrinato un pò una stagione che sembrava davvero poter essere speciale, oltre che positiva.
La stagione, a mio giudizio, resta più che positiva, ricordandomi bene di alcune stagioni passate e delle sensazioni di negatività che si respiravano, ma certo l'occasione persa sabato scorso è una di quelle che "pesano". Ho provato a buttar giù un post a caldo il giorno dopo ma non ci sono riuscito fino in fondo se non per i voti e le consuete pagelle. C'era troppo da scrivere eppure non mi "veniva niente" di totalmente chiaro. Una di quelle partite che non riesci bene ad inquadrare per un commento, "CHISSA' SE CIO' CHE" mi portava così tanta difficoltà era la delusione per la sconfitta, l'alcool che per buona parte (tutta?) della gara ha un pò (un pò ?) annebbiato la visuale o la sensazione di un'occasione d'oro sprecata. Credo in realtà che la motivazione sia abbastanza evidente e faccia capo a quanto successo prima e durante la partita a livello di "contorno" alla gara. Non essendo stato sul posto sicuramente la mia visione da spettatore casalingo non può essere completa, ma dai racconti letti e sentiti da chi c'era, posso dire che ancora una volta ha prevalso il lato peggiore che da sempre è annidato in questo calcio. Infatti, per chi segue il calcio da una vita, per paradosso purtroppo non è neanche troppo sorprendente quanto successo sabato scorso. Da sempre la parte migliore del tifo viaggia a braccetto con quella che tutti vorrebbero vedere cancellata a parole ma che poi alla fine non si riesce a far davvero scomparire: la violenza, da quella fuori dalla stadio a quella dentro. Ma non solo, anche un non troppo ben identificato potere di certi capotifosi da contattare per sapere se si può giocare/cantare/coreografare. Dai racconti di chi c'era infatti, se non è stata trattativa (come tutti gli alti funzionari dello Stato si sono affrettati a smentire), è stata qualcosa di molto simile ad una richiesta di autorizzazione, forse quasi peggio. Poi le versioni si fanno diverse a seconda gli aliti di vento e le posizioni che si occupano, ma alla fine ciò che è andato in onda è stato che c'era uno stadio in balia delle volontà di alcuni tifosi, un'organizzazione pessima che ha permesso lancio di qualsiasi cosa ed invasioni di campo e settori, per non parlare dell'organizzazione logistica delle autorità che hanno portato le varie tifoserie allo stadio. Certamente è apparso evidente che certe violenze fossero incentrate in un determinato settore dello stadio (e fuori dallo stadio) per fortuna non dipinto di viola, ma purtroppo cori vergognosi e scelte che han portato a cose poco simpatiche ci son state anche dalla nostra parte e questo butta una brutta macchia su un percorso viola finora bello splendente nelle sua tonalità. Per cose poco simpatiche intendo la voglia (attuata o meno, in che modi o meno non posso saperlo fino in fondo visto che non c'ero) di imporre ad una curva arrivata da Firenze e dintorni di non cantare/non coreografare senza se e senza ma, pena qualche urlo e/o scapaccione e/o similare più violento. Scene di imposizione (o tentativi di) ne sono state fatte anche in passato ed onestamente è una cosa che non ho mai sopportato neanche minimamente. Parlando dei cori, sono sicuramente non simpatici e da condannare ma credo che ci sia un abisso tra questi e le gazzarre di violenza viste e conosciute. Personalmente da quando vado allo stadio sono totalmente estraneo solo ad un coro legato alla tragedia dell'Heysel; per gli altri....dipende....quelli che ho ritenuto di sfottò/goliardici non me li sono persi mai, quelli che considero peggiori son scappati solo in certi momenti più caldi e di alcuni ora a sangue freddo forse farei a meno, ma credo che siano sempre stati "solo cori". Sui fischi all'inno, onestamente trovo molto retorico che venga visto questo come offesa allo Stato italiano e non lo sia considerato ad esempio il fatto che poliziotti abbiano considerato fonte degna di colloquio uno che esponeva una maglietta inneggiante ad un assassino o che nessuna delle alte (...) cariche dello Stato presenti in tribuna abbia avuto lo scatto di dignità di fare un gesto evidente di disappunto allo scempio che accadeva sotto gli occhi. Ma sia per i cori che per i fischi è la mia opinione personalissima. Credo invece che non sia solo la mia opinione che fischi e cori, beceri e da criticare e condannare in momenti e modalità particolari, possano far parte dell'ambiente calcio e del suo essere, la violenza no, mai. E lì sulla violenza onestamente credo che molto sia stato "amabilmente" oscurato per far posto al mediatico "genny a carogna" e/o all'altrettanto mediatico "ha sparato quello che ha fermato il derby di qualche anno fa". Sicuramente l'unica versione certa è che sapere che in molti, frequentatori di stadio e non, hanno avvertito un clima di paura/terrore/simile da portare via i figli che avevano con sè o da non sentirsi totalmente sicuri mette i brividi. Per la prima volta in maniera netta ho provato anche io una sensazione di "schifo" ed ero a casa, posso solo immaginare ciò che hanno provato quelli che erano lì. E' vero che certe cose purtroppo son sempre accadute e che il giorno dopo è un rincorrersi di frasi più o meno fatte e più o meno sincere, ma parlando a titolo personale, mai come sabato alla frase del capitano "forse sarebbe il caso anche di abbozzalla di seguire questo schifo" ho tentennato così realmente fino a dargli ragione. Poi prevale passione e malattia unite alla voglia di non darla vinta a questi violenti travestiti male da tifosi, ma se questa sensazione arriva a chi la passione da 10 ce l'ha attaccata addosso come me (e sono solo un esempio) ....beh forse davvero qualcosa dar riflettere c'è.
Oltre al "contorno" sabato scorso c'è anche stata la partita, e purtroppo non ha invertito la tendenza di una serata no. Abbiamo "fatto festa" per i primi venti minuti, ma non nel senso di festeggiamenti, nel senso di assenza dal campo dove invece c'era il Napoli e ci ha fatto due gol e creato altre due limpide occasioni da rete. Sembrava un'imbarcata colossale, poi abbiamo raddrizzato un pò l'andatura, creato qualcosa e accorciato con JuanCeres che invitava i compagni ad avere cervello. JuanCeres. Oppure diceva a noi a casa di abbozzalla di bere dopo l'ennesimo litro di birra scorso veloce come una fuga di Cuadrado, la cui assenza non è passata inosservata. Alla fine del primo tempo Aquilani aveva anche trovato il pari, ma pochi cm di fuorigioco hanno annullato il tutto. Nel secondo tempo siamo sembrati più in palla di loro, abbiamo provato anche la carta-amuleto con il rientro di Pepito ma alla fine eccetto un tentativo di Mati non abbiamo avuto troppe occasioni, almeno fino all'opportunità della vita per Iliciciccio di passare alla storia viola dopo che il Napoli era rimasto in dieci. Purtroppo il suo sinistro, solo davanti al portiere napoletano, è finito inspiegabilmente lontano dal palo di Reina mentre noi siamo finiti vicinissimi, attaccati al pavimento distesi dalla disperazione. Come spesso accade dal gol sbagliato siam passati a quello subito in pochi minuti e lì la partita è finita e la nostra TV si è spenta per non dover assistere anche ai festeggiamenti di una serata davvero no. Onestamente è sembrato che, solo parlando di calcio, l'occasione sia stata un pò buttata dai nostri, concesso un doppio vantaggio e troppa libertà di manovra iniziale per poi mettere il Napoli nelle condizioni di giocare come meglio sa fare, in ripartenza. Dispiace che l'occasione del primo trofeo dell'era Della Valle si sia "giocata così", certo ci stava di non vincerla ma metterla 2-0 dopo un quarto d'ora è quasi come non giocarsela. Peccato doppiamente, perchè lo splendido prepartita e la splendida accoglienza in casa biondo (anche se non è carino Roby chiudere il capitano fuori in terrazza mentre comincia il secondo tempo) avevano aperto un sabato sera che poteva essere davvero di quelli da 10 e lode. Come sicuramente lo è stato per l'aperitivo, la pizza "napoli", le pizze (che clamorosamente qualcuno non ha finito, ma si sa che nel sapersi gestire c'è anche l'incontro con gli americani ogni tanto), l'acqua delle piante, il barilotto da spillare a garbo, il bandone con antifurto, la cura della dieta del capitano, il freezer del capitano stesso e l'uso delle birre, i popcorn che non hanno fatto dormire la notte, gli ana cardi e gli ana freddi, un montenegro facciamo due....bocce, la terrazza chiusa, il santino sbagliato portato in bagno, il bottiglione di birra del capitano evidentemente forato vista la durata,  la portiera della mini, il cordolo, il freno a mano, ecc, ecc, ecc.
Concludere la serata coi caroselli e le bandiere che invadono il Piazzale era il giusto finale di una bell'annata in Viola, l'appuntamento con la prima vittoria dellavalliana evidentemente è rimandata, speriamo a molto presto. Firenze e questa Fiorentina se lo meritano come testimoniano i 5.000 che il giorno dopo quella brutta serata sono andati ad applaudire la squadra tornata da Roma (vedi la foto di fiorentina.it qui sotto), la foto migliore per la rappresentazione di questa passione e la migliore di un finesettimana che di "foto" belle non ne aveva fatte passare troppe.
foto fiorentina.it
Coppa Italia - Finale
GOAL: Vargas
Neto 6
Quasi inoperoso. Tre tiri tre gol, in nessuno colpevole.
Tomovic 4,5
Praticamente un disastro
Gonzalo 6
Ci prova fino alla fine ad impostare e dare quel qualcosa in più in fase di costruzione, ci riesce a tratti.
Savic 5,5
Sembra soffrire gli attacchi del Napoli, ma non perde totalmente la bussola
Pasqual 5,5
Non fa danni come Tomovic ma non incide positivamente mai
Aquilani 6-
Non brillantissimo ma non tra i peggiori
Pizarro 5,5
Non trova tempi e lanci giusti per far girare la squadra nel migliore dei modi
Vargas 6+
Non è molto brillante fino al gol, ma segna quello che poteva essere il gol della svolta
Borja Valero 6,5
Primo tempo opaco da trequartista, entrando nel vivo del gioco si riaccende risultando il migliore.
Ilicic 5
Fino al gol divorato non giocherebbe nemmeno una brutta gara ma l'errore è troppo importante ed incomprensibile
Joaquin 6
Si accende solo a tratti ma risulta uno dei più vivaci
Mati Fernandez 6
Entra bene in gara pur senza incidere troppo
Rossi sv
Bentornato
Matri sv
All. Montella 6-
Alla fine risulta una squadra senza identità per venti minuti e comunque mai troppo propositiva. Le assenze sono da non sottovalutare ma si poteva forse fare qualcosa di più.

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Ad appena tre giorni di distanza dalla delusione di Coppa Italia, Firenze continua la settimana no con la sconfitta contro il Sassuolo e la squalifica della Curva Fiesole (con condizionale). Squalifica che fa sorridere (ad essere teneri) visto che in pratica le due tifoserie (viola e napoletana) sono considerate allo stesso livello dato che la chiusura per due giornate del San Paolo è data da una giornata adesso ed una alla precedente sospensione della squalifica sempre per i partenopei. E vien voglia di ridere (per essere sempre molto tenero) pensando alle dichiarazioni di rigidità e tolleranza zero e poi leggere sentenze e motivazioni. Per quanto riguarda invece la partita, era un pò nell'aria che ci potesse essere un calo di concentrazione e voglia dopo la "botta" presa sabato. Ecco, magari non troppo preventivabile che si potesse prendere tre gol in un tempo e rischiare di finire il primo tempo sotto di quattro/cinque gol a zero. Gambe molli, poca voglia di lottare, messi male in campo. Per fortuna i buonissimi dolci dell'Ila (grazie!!) a fine primo tempo addolciscono la serata, perchè in campo c'è la bruttissimissima copia della Viola abituale che nel secondo tempo ci prova a "rialzarsi" ma si accende solo un secondo per una giocata di Joaquin che porta al rigore/gol di Gonzalo ("ohiohi Gonzalo che seratina t'hai") per poi beccare di nuovo un altro gol da "ma icchè c'ha Sansone icchè l'è tarantolato.....che lo stronchi?!?!" (cit. Maso versione "ocomesonbravoatuffarmisugliscaliniTranquilliunmisonfattonulla"). Poi l'attimo bello della serata calcistica arriva quando Pepito entra e con una carica fuori dal normale ci trascina ad uno splendido gol ed un quasi gol sull'unica cosa buona fatta dal 23. Anche Cuadrado ci mette firma e zampino positivo ma non ce la facciamo a rimontare e perdendo, per il quarto posto ancora non siamo sicuri. Onestamente, nonostante un primo tempo allucinante, i fischi che sono arrivati ai giocatori mi sembrano davvero ingenerosi ed ingiusti nei confronti di una squadra che ha fatto un campionato ad alti livelli, un Europa League comunque da protagonista ed una finale di Coppa Italia. Certo, mancano due gare ed almeno un'altra vittoria dobbiamo farla se vogliamo stare tranquilli tutta l'estate e saltare il preliminare di Europa League, ma fischiare ora mi sembra davvero sbagliato. Mollarli adesso e mollare come squadra sarebbe davvero da idioti, non fermiamoci adesso, gli ultimi tre punti e poi possiamo pensare a goderci un prossimo anno ancora più bello magari alzando qualcosa in una finale.....cercando possibilmente di cambiare braccio alla fascia e metterla su un braccio più degno.....non è certamente quello il problema, ma iniziare dalle piccole cose è pur sempre un inizio.
Avanti VIOLA, testa alta e bel gioco come abbiam fatto per quasi tutta la stagione. FORZA, l'ultimo  l'ultimo sforzo VIOLA.....
Campionato - 36^
GOAL: Gonzalo (R), Rossi, Cuadrado
Rosati 6
Inizia molto bene poi inciampa in alcune incertezze, comunque esordio sufficiente
Diakite 4
Imbarazzante come terzino tanto da rivalutare Tomovic
Gonzalo 4,5
Probabilmente la peggior partita da quando è arrivato a Firenze, mezzo punto in più per il rigore
Savic 5
Imbarca anche lui in una serata nera
Pasqual 5
Soffre tantissimo Berardi e crea poco in avanti
Borja Valero 5
Serata no anche per lui ed è tutto dire
Pizarro 6
Forse l'ultimo ad abbandonare la nave, ci prova anche se con pochi risultati
Mati Fernandez 4,5
Finte e controfinte ma niente di costruttivo
Cuadrado 7
Si sbatte e ci prova ma praticamente da solo
Matri 4-
Onestamente inguardabile
Wolsky 5
Altra occasione persa per il talentino polacco
Joaquin 6+
Si procura il rigore e dà un minimo di velocità
Rossi 7,5
Il migliore per l'importanza (extrapartita) che c'è in quel gol e l'impatto che ha dato alla squadra
Tomovic 6
Onesto apporto
All. Montella 5
Non ricarica le pile alla squadra e ci sono scelte poco comprensibili (Diakite terzino, poco turnover in difesa ed a centrocampo, esclusione di Joaquin tra i più in forma)

venerdì 2 maggio 2014

Ci mancavano gli applausi

Kiave di lettura n° 81

Ho scritto per la prima volta della storia di Federico Aldrovandi cinque anni fa ma questo paese si deve far sempre riconoscere affinchè le storie già orribili diventino sempre peggiori. Non è bastata la vicenda, non è bastato il dileggio di alcuni cosiddetti senatori della repubblica, non è bastata la sentenza definitiva per far tacere colpevoli e dirigenti dei colpevoli, non son servite le mobilitazioni e le raccolte di firme per avere quella giustizia che sarebbe dovuta ed il minimo sindacabile, non son bastate manifestazioni/provocazioni/minacce a Patrizia Moretti (la mamma di Federico) da parte dei colleghi dei condannati per omicidio. C'è sempre un scalino più verso il basso che questo triste paese riesce a compiere, evidentemente "LA MERDA ATTORNO" a questa vicenda non era sufficiente. Ne serviva altra. E così per non farci mancare niente, l'altro giorno al congresso nazionale del sap (tutto minuscolo perchè non sono meritevoli delle maiuscole) ci sono stati cinque minuti cinque di applausi per gli assassini di Federico evidentemente considerati eroi o vittime di un'ingiustizia, non si capisce bene. Esattamente pochi giorni dopo che le forze dell'ordine avevano avuto il riconoscimento come esempio da seguire nel giorno della resistenza da parte dell'uomo dal monito facile si sono fatti subito riconoscere. Con un gesto di cui vergognarsi, con l'arroganza di chi sa di essere considerato sempre una spanna sopra agli altri, con la violenza di un applauso che riapre ferite e coscienza mai addormentate. 
Quegli applausi feriscono tutte le persone con una dignità, fanno ribrezzo a tutti quegli italiani che vorrebbero vedere nelle forze dell'ordine figure di cui andare fieri, schifano tutti quelli che conoscono la vicenda di Federico nei dettagli, nel percorso e negli orrori che si sono susseguiti tra processi/dichiarazioni/menzogne/minacce/soprusi/condanne/vergogne.
Per fortuna, in questa vicenda c'è anche chi usa cervello ed ha uno spessore morale da cui trarre costantemente insegnamento. Parlo dei genitori di Federico che hanno commentato così:
"E' terrificante, mi si rivolta lo stomaco. Cosa significa? Che si sostiene chi ha ucciso un ragazzo in strada, chi ammazza i nostri figli? E' estremamente pericoloso."
"Si può dire il falso, si può depistare, si può uccidere senza ragione, si può essere pregiudicati, e nonostante delinquenti rimanere a libro paga di tanti cittadini onesti e alla fine...essere anche applauditi per cinque minuti. Orribile, soprattutto per chi per quella divisa ha dato la vita"
Queste due persone, hanno perso un figlio per la mano assassina di quattro poliziotti, sono stati derisi, umiliati, minacciati ed ogni volta vengono riaperte le loro feriti con gesti inqualificabili come questo. Nonostante questo non hanno mai perso la misura, sono sempre rimasti attaccati al loro stile ed alla loro cultura e soprattutto hanno dato da sempre esempio di lucidità e dignità.
Per loro, per Federico, per la giustizia, sarebbe il caso che finalmente qualcosa venisse fatto, qualcosa di concreto e di tangibile non limitandosi alle vuote parole di cui ci si riempie la bocca il giorno dopo solo per far bella figura. Il capo della polizia, il ministro dell'interno, il presidente del consiglio e quello della repubblica se davvero hanno a cuore questa situazione ed il rispetto di qualcosa presente sulla loro bocca ogni tre per due, la moralità, farebbero bene a lasciare la penna o il cellulare per le dichiarazioni di facciata e spendersi invece per fare qualcosa di concreto per una vicenda che davvero lo merita. Una volta tanto.