martedì 31 dicembre 2013

Le basi per il 2014

Kiave di lettura n° 63

Con qualche giorno di ritardo arriva la mia ultima Kiave di lettura del 2013. Prendo spunto da un post di ieri di Benedetto Ferrara, che mi ha dato una spinta per chiudere l'anno con un post. Anche gli anni scorsi ho provato a chiudere gli anni con una specie di esame delle varie cose accadute nell'anno e quando ho letto
quello che ha scritto Ben
mi sono tornati alla memoria. Il suo augurio per l'anno prossimo è nel suo stile speciale e particolare, fatto di riflessi musicali ed immagini scandite dalle parole che confluiscono nel da ora in poi che tanto assomiglia al Poetesco "DA ADESSO IN POI". Anche se tra oggi e domani c'è soltanto lo scattare di un giorno, lo scattare è un pò diverso. Un anno intero con l'ultimo giro di lancette di stasera se ne andrà ed allora è quasi naturale ripensare ai 365 giorni trascorsi pensando e sperando di trovare nel prossimo solo giorni da ricordare ed evidenziare per le note positive ma già sapendo che non potrà essere così. E' stato un anno particolare e pieno di cose buone e cose meno buone, un pò come tutti gli anni. Sicuramente ognuno farà la sua valutazione, tra giorni ed eventi positivi e negativi; a qualcuno avrà donato più sorrisi che lacrime ad altri purtroppo il contrario. Piacerebbe poter trasformare gli anni sbagliati delle persone a cui tieni in anni migliori quelli successivi e lasciare invariati gli anni positivi a chi esce soddisfatto da quello trascorso. Un pò come piacerebbe farlo per te stesso. Ma dice che non si può. Allora da ora in poi (copiando Ben) mi piacerebbe che restassero in me, in tutti quelli che mi vogliono bene ed in quelli a cui voglio bene solo le immagini, le sensazioni e i ricordi delle belle cose successe nel 2013, ognuno con le proprie. Miracolosamente cancellare le amarezze degli ultimi dodici mesi arrivate per motivi diversi ad ognuno di noi, vedi un lavoro poco gratificante o traballante, la tristezza dell'addio di persone care, la sofferenza di amici o familiari, la stupidità che non manca mai, il vuoto, vecchi e nuovi mostri, la scarsa salute o la poca voglia di sorridere.
Da ora in poi mi piacerebbe che per ognuno di noi il 2013 potesse essere "salvato con nome" con una bella immagine a cui legare un ricordo davvero speciale che sia di buon auspicio e base per un anno davvero speciale.....sia questo uno speciale regalo, una stretta di mano appena sfiorata, una stretta di mano più energica, un messaggio inaspettato, una stella cadente ad agosto che ti sembra di poter toccare, un treno preso od uno da prendere, una serata magica, un concerto da pazzi, una serata apparentemente normale ma indimenticabile, un poker di gol in venti minuti, un volto che si colora stile melanzana, un abbraccio più intenso e lungo del solito, un biglietto ricevuto, un biglietto donato, un gesto col cuore, un ebook pubblicato, una costante presenza che ti dà forza e spinta, un sorriso ad occhi sgranati di un volto amato, una telefonata scema, un abbraccio...anzi più abbracci...mentre scorre una canzone che ti apre la diga, una coda per autografare un libro da regalare a persone che hai nel profondo del cuore, un addio al celibato al nord ed un matrimonio al sud, un gruppo di certezze, un periodo di ferie davvero speciale, un bambino che ti sorride, una bambina che ti prende per mano, un bel tramonto, una costante di persone speciali che ti sorridono, un buon libro, un "sono fiera di te" di chi ha avuto la pazza idea di metterti al mondo, una luce che arriva dall'alto e ti ricorda sempre "testa alta: poero e bischero un tu n'hai mai a farti vedere", uno sguardo al cielo mentre il Poeta canta "per sempre"....
Che sia un buon inizio 2014 con le migliori basi del 2013, quelle peggiori.....per quanto possibile....lasciamole all'anno vecchio....

martedì 24 dicembre 2013

Consiglio per l'acquisto dell'ultimo minuto

Sono giorni di frenetici acquisti natalizi ed ormai il tempo per trovare il regalo giusto è davvero "UN PO' STRETTO". E sempre, il giorno della vigilia ci si ricorda....di aver dimenticato....un piccolo pensierino, un regalo fondamentale, un'integrazione ad un regalo che completamente non convince e non soddisfa....
E la domanda è sempre la stessa: ed ora? Come faccio? Mi butto nel gorgo infernale dello shopping della vigilia?!?!? Con il rischio dello stress ad i massimi livelli e di compromettersi con commessi lenti o altri ritardatari dell'acquisto!?! Non ne vale la pena. Ho io la soluzione per voi.
Vi propongo una semplice soluzione per fare una splendida figura: collegatevi ad una di queste librerie digitali:

Per la lettura sul pc può essere utile scaricare questo programma  

ed acquistate l'ebook che ha sconvolto l'editoria digitale nel 2013:
"Una passione da 10" di Enzo Susini - edizioni goWare
Se non l'avete ancora acquistato, che cosa aspettate?!?!? 
Se l'avete già acquistato, compratelo di nuovo per fare il miglior regalo che potreste fare. 
Se l'avete già acquistato ed avete fatto tutti i regali....siete dei rompipalle.....ed allora per farvi scusare acquistatene un'altra copia (sempre utile per leggere su altro pc o altro kindle/similari o per un futuro regalo da fare)....in fondo è Natale....e potete farmi un piccolo regalo! Su....come direbbe il Ghigio....
"Una Passione da 10 edizione goware...solo per oggi gratis a 2,99"
Essendo un messaggio promozionale.....allego relativo depliant pubblicitario.....
Acquistate gente, acquistate!!!!!

domenica 22 dicembre 2013

Rossi è destro e non lo sa

In quel di San Piero a Sieve (trasferta nella trasferta) va in onda la partita degli auguri di Natale. Di quelle dove rischi di avere la testa "più alle valigie che al match" (cit. Mister Montella) e partita di quelle dove hai tutto da perdere e poco da guadagnare vista la posizione di bassaclassifica del Sassuolo. Così con un abbondante ed ottimo pranzo ed "UN BICCHIERE DI VIGNA" che tirava l'altro ci accomodiamo sul Masodivano speranzosi di sfruttare il pari del Napoli per la corsa al sogno terzo posto. Un video del buon RomulEnry che ci fa piegare dal ridere e si comincia.
In realtà il primo tempo ci regala solo molti sbadigli ed il Fontodi che sembra prendere il sopravvento sul Maso e non solo. Siamo lenti e poco incisivi, facciamo un tiro in porta in quarantacinque minuti con un Ilicicciciccico che sembra ritrovato e praticamente niente più. Teniamo il campo e non subiamo praticamente mai i padroni di casa (solo un paio di uscite e parate a terra però sicure del buon Neto) ma la partita sembra non decollare e confidiamo nel secondo tempo. 
Dove in realtà non cambia molto, anzi "BorgiaBallero" (cit. Gigi) si spegne del tutto e cala il buio. Il mister cambia Vargas e proprio Borja infittendoci di "mediani" (sempre cit. Gigi) con Mati ed il Pek e sembriamo non uscire dal gioco a molti tocchi e poche conclusioni.
Servirebbe una punta diciamo in coro o qualcuno che sia pericoloso in avanti e non ci convince per niente la piega presa ed i cambi fatti; quando.... si illumina Pepito e di destro trova una traiettoria pericolosa che solo un Pegolo plastico miracoleggia ed evita il gol. A seguire un colpo di testa pericoloso di Ambrosini ed un gol mangiato da Aquilani dai successivi calci d'angolo. Sembra proprio non essere giornata e anche Ilicicciciccico va in calo per benzina finita. Quando sembra destinata all'unico zero a zero della giornata ancora Pepito trova il modo di mettersi viso alla porta, carica il destro e la mette nell'angolo. Saltiamo. E' di nuovo una gran giocata sempre di destro, che non è il suo piede o almeno non dovrebbe, di Rossi a toglierci le castagne dal fuoco e nel giro di un paio di minuti in contropiede ancora col destro mette anche Ilicic davanti al portiere ma invece che lo 0-2 becchiamo un palo. Va bene lo stesso, pochi rischi finali e tre punti pesantissimi alla fine arrivano e ci mettono il sorriso. 
"Con Gomez non oso pensare cosa poteva succedere e cosa potrà succedere" sentenzia Bollins a fine partita. Siamo a tre punti dalla zona Champions e qualificati come teste di serie in Europa League. Il tutto senza Gomez, praticamente senza Pek, con Cuadrado che è stato fuori un mese abbondante e con alcune direzioni arbitrali da rivedere (Cagliari, Napoli, Udinese). Andiamo a riposarci per le feste convinti che abbiamo fatto una prima parte di stagione veramente importante, sperando di non accusare troppo il rientro (vedi Gennaio scorso) abbiamo messo le basi per una grande stagione, vediamo di portarla avanti così. Intanto buona sosta e tanti auguri VIOLA mia. Avanti così.
15^ Campionato
GOAL: Rossi
Neto 6+
Sembra sicuro e non sbaglia niente tra uscite e parate non impossibili ma ci fa prendere un infarto con quel tunnel a pochi metri dalla porta
Tomovic 6
Partita onesta senza troppe sbavature
Compper 6
Torna titolare dopo alcune partite e non demerita
Savic 6,5
Sostituisce Gonzalo di cui non ha tecnica e lancio ma è il più positivo dietro
Pasqual 5,5
Impreciso ed opaco. Dove l'ho già sentita?
Ambrosini 6,5
Ci mette mestiere e grinta, determinante nel bloccare le folate del Sassuolo
Aquilani 5,5
Non è il Pek e non ha ancora il passo del regista ma non demerita totalmente. Pesano molti lanci sbagliati ed il gol mangiato ancora una volta
Borja Valero 5,5
Sufficiente primo tempo, si spegne nella ripresa 
Ilicic 6,5
Gioca un gran buon match fino al 70' quando finisce la benzina. Coglie un palo. Ritrovato.
Rossi 7,5
Non perde un pallone che sia uno e quando non è spalle alla porta provoca danni al Sassuolo. Il migliore.
Vargas 5,5
Non c'è. Poca corsa e pochi spunti.
Pizarro 6-
Entra e ne azzecca poche, poi piano piano si riprende ma non è il Pek di anno scorso
Mati Fernandez sv
Wolsky sv
All. Montella 6
Primo tempo senza lampi e secondo con gestione cambi da interpretare ma non sembra azzeccare le mosse fin quando Pepito non trova il solito colpo da campione.

venerdì 20 dicembre 2013

Quelli del gruppo a dopo

Kiave di lettura n° 62

La Kiave di lettura di questo venerdì parte dall'analisi delle conseguenze di una semplice frase arrivata per messaggio la scorsa settimana, ovviamente dal nostro organizzatore di fiducia Maso (grazie Boccia...se untucitrascinassi te...):
"allora che si istituzionalizza per farci gli auguri?"
da quella frase ne deriva una sorta di scambio quotidiano sulla scelta del giorno e le eventuali presenze fino a vederci radunati davanti a quel muro (chissà poi perchè s'è scelto quella posizione) e su quelli sgabelli.
Semplicemente noi del gruppo a dopo.
Quelli dell'altoatesino. Quelli del perchè il Chianti si chiama così. Quelli del il più è arrivare a Modena. Quelli del bassoatesino. Quelli del provo ad arrivare per il primo giro al limite mi aggrego per il secondo. Quelli dell'antenna sul cellulare. Quelli dell' ora ho capito mi so gestire. Quelli del caffè dopo la birra e prima della birra. Quelli dello Zondra. Quelli della tavola senza sgabelli. Quelli del cambio della lampadina in corsa. Quelli del chicken piccante. Quelli dello shottino. Quelli del d'altra parte oggi l'è martedì. Quelli del io tengo la prima ma da mezzogiorno l'è un pò troppo. Quelli del ma l'avresti detto te che a quarant'anni tu ti saresti ritrovato a sentire discutere sulla zona bassa dell'altoatesino? Quelli del quarant'anni tu l'avrai te. Quelli del ci piace giohare. Quelli dell'appuntamento sul sito lo sanno tutti. Quelli della Poretti l'è peggiorata, la Harp l'è immortale. Quelli del bellina eh l'inaugurazione del sindaco eh ma aspettaaspetta tu ci finisci i coglioni. Quelli dell'allora mando una email al Carat. Quelli del balordo a Monaco non si batte. Quelli del piatto da ammortizzare. Quelli della Kilkenny per chiudere in scioltezza. Quelli del platonico del bagno. Quelli del museo della scienza. Quelli dello skilift a Montemorello comprensivo di tunnel. Quelli del basta fissare un tavolo anche per un paio d'ore. Quelli del ma qui c'è la pulizia delle strade. Quelli del prendiamo un caffè&montenegro ma qui il caffè&montenegro unno fanno. Quelli del guarda il calendario, sì ma guarda l'anno giusto. Quelli del due birre un pollo a testa o per tavolo. Quelli del cinque per cinquanta centotrenta. Quelli del allora l'è ufficiale. Quelli del devo giocarmela bene. Quelli del la butto sul patetico. Quelli del ovvia giù ci siamo. Quelli del centotrenta o centro trento. Quelli del digli prosit. Quelli del chigioooooooooooooooooooooooo. Quelli del io fo un altro giro. Quelli del ci hanno lasciato il tavolo, ah no. Quelli del casco? quale casco?. Quelli del gli s'è bell'è finito un fusto. Quelli del Motorola con l'antenna. Quelli delle ferie ad Amsterdam. Quelli del messaggio salvato in bozze. Quelli della spilla regalata. Quelli del giovedì istituzionalizzato spostato. Quelli della pizza l'è piccante, ah ma unsto mangiando la pizza. Quelli del i tortellini come sono? Boh, bianchi. Quelli della Poretti piccola inganna il capitano perchè la sembra media e non me la boccia. Quelli del brindisi al gruppo a dopo.
Semplicemente "SIAM QUESTI QUA QUELLI"  del "gruppo a dopo" - sezione Guerrina.
BIGNAMI: come vi ho scritto...grazie a tutti per tutto, tanti auguri Gruppo a dopo

domenica 15 dicembre 2013

Mai in discussione

Quando giochiamo così ce n'è per pochi. Si dirà "ma era il Bologna", questo è vero ma quando mettiamo in campo concentrazione, grinta e tecnica che abbiamo mostrato oggi l'avversario conta ma il pallino in mano ce l'abbiamo molte volte noi e se poi Borja "IL MAGO SI" mette anche a segnare e fare assist da urlo, imitato ed emulato da uno scintillante Pepito che è superdecisivo anche quando non è al massimo, allora la bellezza è completa
E' strano non soffrire fino al '90 ("'un c'è verso un siamo noi se 'unsi soffre" direbbe il capitano) ma oggi accade e la preoccupazione più grossa è quella di arrivare alla fine del primo tempo per andare in bagno dopo qualche giro di troppo di birra. Giochiamo con un ritrovato 3-5-2 e finalmente la fascia va su un braccio degno e la fascia sinistra a piedi più dignitosi e sarà un caso ma facciamo una delle migliori partite dell'ultimo periodo e non prendiamo gol (è un'esagerazione lo so, ma alla fine nemmeno così tanto se come dice Bollins "voglio un voto anche per l'omonero che non c'era e non s'è preso gol" ). Borja sembra non brillante ma poi indovina una partita scintillante tra tocchi superlativi, assist e di nuovo gol ("Borja li ha bell'è finiti i gol" cit. OtelmaBiondino), Pepito non è brillante ma da solo tiene davanti testa a tutta la difesa del Bologna e trova un gioiello di gol, il resto della squadra è all'altezza e non perde mai bussola e pallino della partita. Il Bologna si rivelerà una delle più brutte squadre viste al Franchi ma in altre occasioni non abbiamo sfruttato queste opportunità e non così brillantemente. Vittoria mai in discussione e sfida al quarto posto lanciata...un passo alla volta....AVANTI VIOLA....
16^ CAMPIONATO
FIORENTINA-BOLOGNA=3-0
GOAL: Ilicic; Borja Valero; Rossi
Neto 6,5
Interrompe la serie del "un tiro un gol" con due interventi notevoli nelle uniche due occasioni concesse
Tomovic 6
Buona partita, si riprende dopo Roma
Gonzalo 6,5
Solita partita da leader di difesa
Savic 6,5
Preciso su ogni intervento difensivo
Cuadrado 6,5
Torna a centrocampo e gioca bene ma si mangia un gol e becca un giallo molto pesante
Mati Fernandez 6,5
Di nuovo positivo e in buona giornata
Aquilani 6,5
Sostituisce bene il Pek, detta bene i tempi
Borja Valero 8
Il migliore. Maestoso, un gol ed un assist da lucciconi. Immenso.
Vargas 6,5
Tiene bene tutta la fascia e si fa notare in avanti
Ilicic 6,5
Sembra al solito un pò spaesato ma poi trova il gol che sblocca il match e da lì gioca più sereno
Rossi 7,5
Non è al meglio ma trova un assist d'oro ed un gol splendido. Giù il cappello
Joaquin 6
Vivace nel finale
Rebic sv
Compper sv
All. Montella 7,5
Partita praticamente perfetta e ritorno al 3-5-2 che si dimostra azzeccato e vincente

sabato 14 dicembre 2013

Missione compiuta

Kiave di lettura n° 61

Qualche impegno di troppo, il clima non dei migliori "IN QUESTA PALUDE", l'orario del match giulianesco e l'assenza in blocco del gruppo a dopo ha messo in forte dubbio la mia presenza allo stadio per l'ultima partita del gironcino, ma alla fine anche questo giovedì europeo mi ha visto presente sugli spalti della Fiesole e grazie all'occupatrice di posti e produttrice di ottimi spuntini Ila sono riuscito a trovare posto anche arrivando a pochi minuti dall'inizio e vedermi la viola con il suo gruppo invece che da solo. Ultima partita del gironcino ed in gioco il primo posto che diventa importante per evitare scontri pericolosi già dal primo turno ad eliminazione diretta. Quindi qualificazioni del girone già acquisite sì, ma comunque qualcosa in ballo. Ed anche se lo stadio non dà la migliore mostra di sè, un pò vuoto e molto freddo, che la partita conta si vede. La Viola infatti fa poco turnover e schiera una squadra molto vicina a quella titolare con solo Pepito, Pek e Aquilani a riposare tra i titolarissimi. Come spesso ci accade partiamo lenti, molto, troppo e "conodipapaya" del Dnipro si prende gioco della difesa bloccata e siamo sotto. Una vera e propria beffa pensare di lasciare il primo posto di un girone dominato proprio all'ultima giornata, il Dnipro è ben messo in campo e ci mette in difficoltà ma per fortuna poi ci pensa Cuadrado che finalmente sulla destra accelera e piazza la palla sulla testa di Joaquin che firma il giusto pari. Poi la partita non decolla, non è giocata male ma nemmeno in modo troppo brillante. Subiamo le giocate in fascia del Dnipro ma Neto si deve riscaldare i guanti solo due volte. Siamo pericolosi un paio di volte anche noi ma non troppo. Serve una supergiocata di Cuadrado nella ripresa a non farci morire di freddo totalmente e a portarci davanti e mettere in salvo partita e qualificazione al primo posto. Cosa non banale e non scontata visto come le squadre italiane sono andate e stanno andando in Europa. Adesso siamo teste di serie nell'urna del sorteggio ed a tutti, dopo il regalo turco del Galatasaray, è venuta in mente la stessa cosa sapendo della finale a Torino e dell'arrivo in Europa League dei gobbi. Ma la strada è lunghissima, anche di più e per ora non ci voglio nemmeno pensare. Speriamo in un sorteggio non troppo ostico lunedì ed un passo alla volta speriamo di continuare a dire come giovedì sera: missione compiuta.
6^ Europa League
FIORENTINA-DNIPRO=2-1
GOAL: Joaquin, Cuadrado
Neto 6
Un tiro un gol come sempre, poi un paio di buoni interventi
Roncaglia 5,5
Poco convinto a contrastare il "conodipapaya" sul gol.
Gonzalo 6,5
Come sempre positivo e leader della difesa
Savic 6
Senza infamia e senza lode
Pasqual 6
Vedi Savic
Borja Valero 6
Meno lucido e scintillante del solito
Ambrosini 6,5
Posizione e mestiere, giocatore di spessore europeo
Mati Fernandez 6,5
Una delle prestazioni migliori da quando è in viola
Joaquin 6,5
Partita sufficiente impreziosita dalla zuccata vincente per il gol del pari
Matos 5,5
Poco pimpante e in netto calo rispetto alle altre partite europee
Cuadrado 7+
Un guizzo per l'assist del gol del pari. Il gol del 2-1 dopo uno spunto dei suoi. Il migliore
Pizarro 6
Entra in partita e mette la sua qualità a disposizione del gioco e del match viola
Ilicic sv
Aquilani sv
All. Montella 7
Turnover limitato e squadra che risponde presente anche a questo giro con primo posto strameritato

lunedì 9 dicembre 2013

Troppo bellini

Evidentemente ci sono formule di scaramanzia “CHE NON CONOSCIAMO” se anche quest’anno all’Olimpico in prossimità del Natale, lasciamo tre punti importanti per un eventuale salto di qualità, esattamente come un anno fa.
Con la gufata Sky a mezzogiorno la Fiorentina non ha mai perso” si comincia e ben presto andiamo sotto a livello di gioco ed intensità contro una Roma affamata da una vittoria che manca da quattro giornate. La barca sembra sbandare ed infatti con il 23 che come un palo della luce ostacola un goffo Neto e Maicon ci fa andare sotto. I dieci minuti che seguono sono un’ondata giallozozza continua che ci fa sbandare e sembra ad un passo il colpo del k.o. che però per fortuna non arriva anche se il 23 è imbarazzante su Gervinho ed anche Tomovic fatica molto. Poi la mareggiata si abbassa ed usciamo un po’ con qualche giocata (poca) di Cuadrado e un po’ di lucidità di Borja, ma è l’insospettabile Tomovic a trovare lo spunto giusto ed a fare un assist perfetto per il migliore di giornata UanCeres che ci fa saltare. Sembra rimessa sui giusti binari con anche un inizio secondo tempo positivo dove abbiamo anche il pallone per il vantaggio un paio di volte ma lo sprechiamo e così la mareggiata giallo zozza risale.
Un palo di Strootman e le giocate di Gervinho (devastante) ci fanno ballare aiutati anche dai nostri due terzini in costante affanno ed uno dei due in giornata peggiore del solito (e ce ne vuole). Così becchiamo il gol dal redivivo Destro (ovviamente perso nell’occasione dal 23) confermando che resuscitiamo anche i cadaveri e da lì non riusciamo ad avere vere occasioni se si esclude una punizione del 23 con miracolo di De Santis ed una giocata sul fischio finale di Pepito salvata solo da un miracolo di Castan. Alla fine perdiamo ed onestamente è il risultato più giusto, anche se alla fine non facciamo una brutta partita, tutt’altro. La partita è bella ed il 50% del merito è anche nostro, siamo protagonisti e diamo una bella immagine di noi. Ma siamo troppo leggeri (cit. Andre "troppo bellini") e comincia a pesare davvero tanto l’assenza di quello che doveva essere l’arma in più e che abbiamo visto due partite e mezzo. Con i singoli in migliore giornata avremmo anche potuto ottenere l’impresa anche se la Roma dà una sensazione di maggiore compattezza. Il rientro di Marioooooo, l’accantonamento del’impresentabile ed il ritorno al 3-5-2 potrebbero rilanciarci per la lotta europea. Io ci credo, abbiam tenuto testa ad una delle più forti squadre del campionato giocando alla pari e con gli episodi che potevano cambiare la partita.
AVANTI VIOLA….diamo tutto in queste ultime due partite e poi prendiamoci il meritato riposo…
Campionato 15^ giornata
GOAL: Vargas
Neto 6,5
Non troppo reattivo sul primo gol, nella ripresa però ci tiene in piedi
Tomovic 5+
Sbaglia sul primo gol romanista ma trova la giusta accelerazione per il pari di Vargas. Soffre troppo gli attaccanti della Roma
Gonzalo 6
Becca un cartellino pesante che lo limita in tutta la partita, meno maestoso del solito anche se non negativo
Savic 6+
Probabilmente il più positivo dei difensori
Pasqual 4,5
Imbarazzante sui due gol subiti e per tutto il match, mezzo punto in più per la punizione
Borja Valero 6
Buon inizio poi si spenge piano piano e la squadra ne risente
Ambrosini 6
Partita tutta grinta e sostanza anche se con qualche imprecisione di troppo
Aquilani 5
Recupera palloni ma non è mai lucido nel momento che conta, clamoroso l’errore sottoporta
Cuadrado 5,5
Trova una bella accelerazione nella ripresa ma è troppo poco per chi dovrebbe fare la differenza
Rossi 6-
Spesso anticipato si nota poco o niente, ma troverebbe due spunti decisivi se Benatia e Castan non facessero due miracoli. Poco visibile non troppo per colpa sua visto che di palloni giocabili ne arrivano davvero pochi
Vargas 7
Il migliore. Gol importante ed una partita valida in avanti ed in difesa
Pizarro 6+
Entra e prova a raddrizzare la barca ma non ci riesce anche se ha qualche spunto interessante come quello che porta Pjanic al rosso
Joaquin 6
Prova con un paio di spunti interessanti
Matos sv
All Montella 5,5
La squadra gioca il suo calcio anche a Roma e prova a fare la sua gara. Nei singoli un po’ offuscati paga contro una Roma più tonica. Alcune scelte lasciano dubbi (il 23 sempre in campo, una punta inserita a partita finita) la squadra c’è ma in alcuni momenti sembra troppo “leggera” nei momenti che contano. 

venerdì 6 dicembre 2013

ZeroZeroZero da Dieci

Kiave di lettura n°60

Dopo un pò che l'ho letto cerco di scrivere qualcosa su un libro che mi ha davvero colpito e che ha fatto centro meritando uno dei primi posti tra gli ultimi libri letti ed un "NUMERO ESAGERATO" di spunti e di elementi da ricordare ed evidenziare per i quali non posso che ringraziare chi ha voluto regalarmelo, GRAZIE ancora. Di cosa e di quale libro parlo? Seguite e leggete questa Kiavedilettura e lo scoprirete.
ROBERTO SAVIANO - "Zero Zero Zero" - Feltrinelli
Il percorso che mi ha portato a leggere "Zero Zero Zero" parte da lontano, da un vecchio racconto di Saviano "Il contrario della morte" pubblicato con il Corriere della Sera. Da lì il suo stile mi ha clamorosamente affascinato, la sua capacità di rendere immagini pagine di scrittura su argomenti clamorosamente complessi. Il racconto che dicevo sopra parte dalla ricostruzione di casi di morte di militari in missione di pace, argomento per niente leggero ma che mi ricordo non mi impedì di fumarmi il racconto in brevissimo tempo, un volo aerea per Dublino. Poi "Gomorra" e la magnifica sensazione di leggere e vedere che si trovava confermata passo dopo passo. "Vieni via con me" un bell'intermezzo di racconti ma è con questo libro che Saviano continua degnamente il percorso intrapreso con il racconto che tanto successo ha avuto in tutto il mondo.
Ho assistito alla presentazione del libro ed in un'altra giornata anche l'onore di stringergli la mano: "due volte in un mese, che onore" gli ho detto emozionato mentre lui si toccava la mano indolenzita non per la stretta ma per i troppi autografi e dediche. Un sorriso velato, uno sguardo profondo e la sua stretta. Con queste premesse, ZeroZeroZero non poteva che essere un successo come in effetti è stato. Un libro che racconta da dentro il mondo della droga, il percorso della stessa, i suoi utilizzatori "se non è lui è....chi la usa è lì con te" che con i suoi nomi ed i suoi intrecci stordisce come ammette Saviano stesso. Dura tenere il passo e provare a ricordare assimilando percorsi e storie. Son sincero, in molti punti ho perso un pò il filo, ho confuso nomi e vicende ma non mi sono arreso. Ho continuato perchè guidato da una scrittura con uno stile invidiabile e dalla capacità di rendere avvincente una storia dai mille rivoli e dalla molteplice via. Non c'è bisogno che incensi io lo stile di Saviano, il suo essere unico, la sua penna dalla capacità unica di fotografare e filmare più che scrivere. La sua voglia di scavare ed andare a fondo emerge in ogni capitolo, in ogni descrizione, in ogni storia. La consapevolezza di mettersi spalle al muro con i racconti  e le inchieste e la voglia di un mondo dove raccontare ed ascoltare non sia coraggioso ma abitudinario. Un inizio scoppiettante con una descrizione della city da mettere i brividi e rimanere a bocca aperta, che diventa spalancata quando si passa ad analizzare dati e numeri "tocca a te armarti di santa pazienza e di una calcolatrice. Sicuro che ne verrai a capo. Cosa? Ti gira la testa? Anche a me".
La parte centrale del libro (dalla Calabria alla Colombia) ho oggettivamente stentato, magari anche a causa di un periodo di lettura più lenta e difficile, con più tempo a disposizione la cosa è migliorata ed esplosa sui capitoli dedicati alle influenze della camorra "la paura è l'istinto più vitale, quello più da rispettare. La codardia è una scelta, la paura uno stato" mafia russa, donne di droga, reporter coraggiosi, mezzi e metodi di trasporto che ho praticamente bevuto più che letto, per arrivare di corsa al capitolo finale ed ai ringraziamenti per prendere un cazzotto nello stomaco dato da quelle pagini finali che lo confermano scrittore con la S maiuscola oltre che grandissimo giornalista d'inchiesta "arresti, prigioni e tribunali valgono la metà rispetto al pericolo che può generare conoscere". Un finale degno delle più alte aspettative e che conferma la mia sensazione "assordanti pugni nello stomaco, ma perchè questo rumore lo sento solo io?". Un racconto che arriva dentro come quello sguardo tra il timido ed il fiero mentre racconta storie di privazioni, affari e soprusi "la ferocia si apprende, non ci nasci" "quando provi un dolore che non riesci a sostenere hai la perdita totale di orientamento psicologico". Un finale che comprende e si esalta anche nei ringraziamenti dove, leggendolo con l'attenzione dovuta, emerge impegno e lavoro necessario e realizzato per produrre un'opera del genere. Un'opera sì, perchè ZeroZeroZero non può che definirsi tale, un'opera di altissima scrittura che merita applausi per come è realizzata per come colpisce, per quello che rappresenta e per l'impegno che è costato, costa e costerà a Saviano "tutto questo vale la pena? per quale ragione?" "sino a che qualcuno o qualcosa non mi uccide, non potrò che continuare a giocarmi il mio numero" "la morte non la cerchi, saresti un idiota, ma sai che è lì".
Un'opera che ha il sapore di qualcosa di davvero speciale.
BIGNAMI: dopo Gomorra, anche ZeroZeroZero va di diritto in quella virtuale libreria di libri di cui proprio non si può e non si deve fare a meno.

giovedì 5 dicembre 2013

Trovate ridicole


Non so se la richiesta del M5S di sospendere i lavori per parlare della sentenza della Corte Costituzionale che dichiara illegittimo il porcellum è giusta o sbagliata, sicuramente trovo ridicola che a "bollarla" come ostruzionistica/inutile/demagoga sia il PD (ed i suoi tristi compari) che sospese i lavori dell'aula per l'udienza di ReSilvio.

mercoledì 4 dicembre 2013

Chi buha entra

Per la partita dall'orario e dal giorno "ESAGERATO PROPRIO IMPOSSIBILE" la Viola si presenta con il vestito della festa per affrontare i "gialloblublublu gialloblublublu gialloblublublu dai verona" da sempre i cugini dal gemellaggio ad alta gradazione.
L'arrivo al Franchi è contornato da diversi piccoli intoppi e da "una coda che fa provincia" che fanno slittare l'arrivo a pochi minuti prima dell'inizio; il tempo di una birra al volo e già parte il coro che riempie il cuore "BatiBatiBatiBati gol" che non cantavo (anche con altri nomi) da quel maggio 2000 con l'ultimo gol al Venezia.
Le belle cose continuano all'ingresso in campo della squadra con la fascia da capitano che si accomoda sul braccio più degno che ci possa essere risaltando ed esaltando il buon Borja, anzi ottimo, tanto che dopo pochi minuti è già gol con un tocco a smarcare di destro e tiro di sinistro. Troppo bello per essere vero ed infatti RomulEnry "misder avevi detti io che fascevo possibile per darvi fasctidio" ci punisce ed andiamo così in parità. Dopo poco Iturbe e Neto portano in vantaggio il Verona ma ancora l'immenso Borja ci fa saltare. Diciotto minuti e siamo sul 2a2. Sembra il LunaPark "ma icchè l'è chi buha entra?" e la partita sembra non fermarsi.
Giochiamo bene ma soffriamo dietro la velocità e l'intraprendenza del Verona che per fortuna non tira più mentre noi con JuanCeres troviamo l'angolo più lontano ed andiamo in vantaggio. Il rigore perfettamente trasformato da Pepito ad inizio ripresa con espulsione del loro Jankovic sembra chiudere la partita, ma come al solito siamo poco cinici e la lasciamo aperta tanto che il Verona torna sotto e si va di nuovo pericolosamente vicini. Per fortuna non arriviamo a rischiare più e la portiamo a casa con tre punti meritati anche per le diverse occasioni non concretizzate nella ripresa. Una bella partita giocata a viso aperto, anche troppo, dove le difese sono state spesso optional ed i portieri non hanno proprio fatto i miracoli. Tre punti fondamentali per non perdere di vista le zone che contano ed andare a Roma nel migliore dei modi. Partita di altro livello e altro impegno, difesa da registrare o sarà dura uscire senza ossa rotte, ma il gioco sembra tornato, la capacità di creare occasioni anche, magari manca la precisione sottoporta e dirlo dopo aver fatto quattro gol è sinonimo di grande salute.....AVANTI VIOLA....
14^ giornata
GOAL: Borja Valero, Borja Valero, Vargas, Rossi (R)
Neto 5
Responsabile su almeno due gol e denota comunque insicurezza
Tomovic 6,5
Sorprende per la capacità di proporsi in avanti e guadagnare un rigore
Gonzalo 7
Maestoso come sempre
Savic 5,5
Impreciso e spesso in difficoltà su Toni
Vargas 6+
Come difensore lascia a desiderare ma quando gli regge il fiato davanti sa far male
Vecino 5
Impalpabile
Ambrosini 6,5
Prova di precisione e tatticamente preziosa
Borja Valero 7,5
Il migliore. Cala per venti minuti nella ripresa e sembra in crisi di ossigeno poi negli ultimi minuti prende la squadra per mano. Trova anche due gol. Immenso
Joaquin 5,5
Molto molto opaco nel primo tempo, qualche accelerazione nella ripresa
Rossi 6+
Poche palle giocabili, poi piazza il rigore con la solita precisione
Cuadrado 6
Meno devastante del solito
Fernandez 6
Meglio di Vecino anche se non incanta
Matos 6-
Si divora un gol ma l'impatto sul match non è male
Ilicic sv
All. Montella 7
Solita bella gara e bella interpretazione corale.

lunedì 2 dicembre 2013

Hall of Fame


Oggi San Gabriel da Reconquista torna a Firenze per il premio che lo vede inserito nella Hall of Fame del calcio italiano
Aldilà che questi premi lasciano il tempo che trovano e poco mi appassionano, mi vien da ridere a pensare che nella Hall of Fame della Fiorentina, dopo due edizioni, ancora non c'è ma c'è ad esempio Riganò (con tutto il rispetto eh...).
A Firenze siam fatti così "ci piace giocare"....e spesso dire e fare bischerate....

venerdì 29 novembre 2013

Era così difficile?

Kiave di lettura n° 59

Dei discorsi di mercoledì sulla decadenza di ReSilvio non ho voluto ascoltare e/o seguire nè i dibattiti in aula, né i festeggiamenti di chi aspettava questa giornata da venti anni né tantomeno il "FESTIVAL DEL DOLORE" dei berlusconiani fedeli al re e ri-schierati in Forza Italia.
E' un lungo di periodo di totale rigetto della politica, dove tutto mi sembra forzato, inutile e veramente sconsolante. Già erano molto poche le mie speranze di "inizio legislatura" tutte riposte in SEL e M5S, speranze che si sono sgretolate/stanno sgretolando giorno dopo giorno per ragioni e motivi diversi. Così anche un giorno che poteva essere considerato così atteso per un antiberlusconiano completo come me non è riuscito ad appassionarmi; sarà che di uscite di scena del Re ne ho sognate migliaia ma quando arrivano alla fine mi sembrano tutte troppo poco definitive, presagendo una possibile scappatoia dietro l'angolo da imboccare che fa pensare che alla fine in qualche modo in piedi il "caro ed amato" Re ci possa restare.
Detto questo ho visto circolare commenti di vario genere sul discorso che ha tenuto la capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle Paola Taverna per annunciare il voto del suo gruppo sulla decadenza di ReSilvio e sono andato a cercarmelo in rete per ascoltarlo. Per chi vuol sapere di cosa sto parlando
La mia posizione sul M5S l'ho espressa diverse volte e certo un discorso non può cambiare il giudizio in un senso o nell'altro, ma ascoltandolo bene qualcosa si è acceso. Ci sono parti prettamente propagandistiche e fatte di slogan magari non troppo attinenti alla discussione, ma qualcosa di quasi magico è avvenuto: il Re è stato trattato come merita e chiamato con il suo nome.
Quindi non gli è stato chiesto di modificare la Costituzione con una fantomatica Bicamerale, non è stato definito un imprenditore degno di interlocuzione, non gli si è proposto un governo di larghe intese, non si sono definite le sue aziende patrimonio dell'Italia, non si è detto ai giudici di abbassare i toni nei suoi confronti, non si è cercato di farlo passare per statista, non si sono ipotizzati salvacondotti per lui e le sue proprietà, non si sono prorogati a data da destinare i termini di sentenze a lui sfavorevoli, non gli si è dato il permesso di autoproclamarsi interlocutore di spessore. Si è detto ciò che è cioè un condannato e gli si sono elencati i processi che lo riguardano e che lo hanno visto condannato appunto, amnistiato o non condannato per decorrenza termini. Lo si è chiamato con il suo nome. Rimarcando e sottolineando le linee di contatto e di mancato smarcamento avute da quella che invece che un'opposizione si è rivelata come un vero e proprio gruppo di sostegno non dichiarato.
Certamente servirà a poco, magari a niente...adesso.....probabilmente se questa linea intransigente sulla verità e sulla chiarezza si teneva venti, quindici, dieci, cinque anni fa....magari qualcosa cambiava prima e meglio....
Per cui nessun encomio particolare al M5S per aver detto solo la verità e non aver in fondo fatto granchè se non una dichiarazione di voto "ovvia" (che poi di così ovvio in Italia in questi venti anni non c'è mai stato niente) ma sentir chiamare in Senato il Re con il suo nome è motivo di sorriso.
Detto questo mi chiedo: cari D'Alema, Bertinotti, Vendola, Veltroni, Violante, Ferrero, Bersani, Letta e similari (per molti dei quali ho anche votato...), CAZZO ma era così difficile dire in faccia al Re che visto il suo CV, le condanne avute e quelle scansate solo per leggi fatte in proprio, il suo spessore umano e morale con lui non era il caso di prendere nemmeno un caffè al bar? Era così difficile CAZZO dire "caro Re sei un delinquente abituale fatti da parte"? Era così difficile CAZZO non invitarlo a costituenti, bicamerali, governissimi e larghe intese?
Il M5S ha detto e fatto l'ovvio, niente di eccezionale, non mi emoziono nè parlo di imprese ma una cosa però si è accesa, magari piccola ma una considerazione va fatta....discorso ovvio vero, però per vent'anni all'ovvio gli si è sputato nel viso.....

giovedì 28 novembre 2013

Quasi da sonno

"SIAMO QUI GIA'" qualificati ma presenti a non perderci il giovedì di coppa, non tanto perchè il primo posto del "gironcino" è ancora in bilico (la partita finale con il/la Dnipro sarà quella decisiva) ma perchè la Viola si segue a prescindere, anche quando sfida quello squadrone portoghese che al momento del sorteggio di Agosto ha fatto esclamare al Capo (ed un pò a tutti i tifosi gigliati):
La partita quindi non ha le premesse per il match imperdibile, la classica partita che serve soprattutto a mettere minuti nelle gambe di chi ha giocato meno con i relativi rischi di partita non brillantissima, ed il primo tempo conferma totalmente le premesse. Zero tiri in porta Viola ed un rischio subito dove siamo graziati dal famosissimo Bebè. Traccheggiamo a centrocampo senza spingere mai anche perchè i giocatori d'attacco sembrano con le polveri bagnate e le uniche emozioni sono sentir chiamare Tony un terzinaccio portoghese. Nella ripresa con l'ingresso del Pek un pò la musica cambia, siamo più precisi e ci proviamo anche se solo con l'ingresso di Cuadrado siamo vagamente pericolosi. Alla fine però produciamo solo un paio di vere occasioni e un simil rigore su Mati, troppo poco per vincere anche con una squadra da poco come il Pacos. Torniamo a casa con un punticino e con l'appuntamento prossimo che diventa decisivo per il primo posto. Una partita che non passerà certo alla storia e che ha avvicinato più al sonno che all'urlo....ma con nove "riserve" non si poteva sperare di veder giocare un gran calcio...magari qualche sbadiglio in meno, quello sì....
5^ Europa League
PACOS - FIORENTINA = 0-0
GOAL:
Munua 6
Primo tempo una parata per onor di firma, secondo con un buon intervento e qualche rilancio sballato
Roncaglia 6+
Grintoso tra i pochi che si nota
Tomovic 5,5
Impreciso da centrale
Compper 6
Senza infamia e senza lode
Marcos Alonso 6
Si nota poco ma non commette errori
Aquilani 6
Non pervenuto nel primo tempo, meglio nel secondo
Bakic 5
Poco lucido ed ammonito per un fallo inutile
Ambrosini 6
Partita precisa senza acuti
Ilicic 5
Come al solito non presente
Mati Fernandez 6+
Prova qualcosa con pochi risultati ma con molto impegno e qualche spunto
Matos 5,5
Non pervenuto nel primo tempo poco nel secondo
Pizarro 6,5
Il piccolo cambio di spirito del secondo tempo è merito suo. Il migliore.
Cuadrado 6
Prova a cambiare la partita ed in parte riesce a mischiare le carte, troppo poco incisivo però.
Iakovenko sv
All. Montella 6
Giusto turnover, squadra opaca ma era preventivabile

martedì 26 novembre 2013

Appuntamenti fissi


Cambiano gli anni che passano dagli anni 90, al nuovo secolo per arrivare al 2013. 
Cambiano gli scenari intorno che passano dalle superiori all'università per arrivare al lavoro.
Cambiano i mezzi che passano dalla cassetta al cd per arrivare all'mp3
Cambiano gli strumenti per ascoltarlo che passano dallo stereo aiwa al lettore cd per arrivare alle casse del pc.
Cambiano le dimensioni del successo che passano dalla festa dell'Unità al palazzetto per arrivare a San Siro.
Cambiano i suoni che passano da "i duri hanno due cuori" a "HAI UN MOMENTO DIO?" per arrivare a "il sale della terra". 
Cambiano le parole che passano da "non è tempo per noi" a "leggero" per arrivare a "per sempre".
Cambiano i titoli che passano da "ligabue" a "miss mondo" per arrivare a "mondovisione".
Cambiano i modi di chiamarlo da ligabue a luciano per arrivare a LIGA.
Cambiano......è vero....
ma restano alcuni appuntamenti fissi, tra questi quello dell'acquisto del nuovo album il primo giorno della sua uscita. Da fan impaziente a seguace di un rito che non voglio interrompere. Mondovisione è in onda. Il Poeta è tornato con i suoi inediti. Già ascoltati un pò di corsa ma che in due/tre pezzi già mettono i brividi e vanno dritti al cuore. Son di parte nelle valutazioni, lo so, ma sinceramente me ne vanto anche di esserlo. E' da ascoltare e fare proprio un pò alla volta ma credo proprio non deluderà, come del resto mai è accaduto.
BENTORNATO POETA 

domenica 24 novembre 2013

Poco da commentare

"Quando gioca male anche Borja un c'è più da commentare nulla" questa massima del vate(r) Bollins basterebbe per commentare questa giornata Viola....da vater.
Si comincia bene con una mezz'ora in "CUI TUTTO QUANTO E' STILE" puro e Viola dove Cuadrado lanciato da un tacco fantastico di Borja, lo stesso Cuadrado con una splendida azione solitaria non conclusa in gol grazie a Brkic, Aquilani bloccato soltanto da Brkic, una bella giocata di Pepito e soprattutto un fallo netto su Pepito lanciato dal Pek. A quel punto si spenge la luce. L'Udinese avanza ed alla prima vera occasione, da una punizione laterale la difesa immobile ed un Neto impalato ci fanno andare sotto. Ed in quel momento finisce la partita anche se siamo solo alla mezz'ora. Il buon inizio sparisce magicamente e resta una squadra senza grinta e con poche idee che neanche i cambi del secondo tempo scuotono, anzi solo un paio di interventi di Neto in chiusura non fanno diventare il passivo più ampio.Giornata nera, senza spunti, e con quella mezz'ora che resta l'unica traccia Viola in tutta la partita. Udine si rivela ancora terra amara per noi. Occasione buttata davvero e gettata due volte perchè le altre inciampano e potevano lanciarci all'inseguimento di posti ancora più alti. Verrebbe da recriminare sull'ennesimo furto subito (un rigore al ventesimo ci avrebbe fatto cambiare la partita e magari anche non spegnere così completamente) ma alla fine l'abbiamo troppo buttata via per farlo. Peccato davvero, ma niente drammi e ripartiamo convinti che possiamo agganciarlo quel treno importante...e sperando che Marioooooooo Gooooooooomez torni davvero presto!
13^ giornata
GOAL: -------
Neto 6,5
Sul gol restano le mie perplessità, poi commette un errore grave ma nel finale evita due/tre gol
Tomovic 5
Poco preciso e in ritardo sul gol
Gonzalo 6
Meno brillante del solito e si becca un giallo ma non affonda nella ripresa
Savic 5,5
Primo tempo neanche così male. Secondo tempo da dimenticare dove non azzecca praticamente niente
Pasqual 5
Praticamente inesistente e con molti passaggi errati
Aquilani 5+
Rischia l'espulsione come gli accade troppo spesso ma non demerita come altri. Buona la presenza sottoporta
Pizarro 6
Uno dei pochi a salvarsi, alcuni lanci pregevoli ed un tentativo costante di costruire il gioco
Borja Valero 5
Come dice Bollins "se anche lui sbaglia".....da sempre lo dico: è l'anima di questa squadra e se non gira lui la squadra non gira
Cuadrado 5,5
Difficile da valutare. Devastante nei primi trenta minuti ma tremendamente poco incisivo. Poi si spegne piano piano anche per posizioni scelte da Montella poco comprensibili
Rossi 6
Il migliore. O almeno il meno peggio. Si procura un rigore, cerca il dialogo con gli altri e perde raramente il pallone. Ci crede e combatte, non poco in una giornata come oggi.
Joaquin 5
Non c'è e si vede
Ilicic 4,5
Non pervenuto per 32 minuti, comincia ad essere preoccupante la sua assenza
Mati Fernandez 5,5
Poco incisivo ma un pò vivo
Matos 6-
Si fa vedere con un'accelerazione sulla fascia. Vivo ma poco da segnalare alla fine.
All. Montella 5
Non si capisce il cambio di Ilicic, poco quello di Mati, totalmente incomprensibile (per me) mettere Matos e spostare una delle poche frecce acuminate (Cuadrado) come terzino, Squadra che dura solo trenta minuti, speriamo e confidiamo che sia solo un caso

venerdì 22 novembre 2013

Un particolare contratto

Kiave di lettura n° 58

Ritorno al classico per la kiave di lettura di questa settimana, sia per l'etichetta del post che per l'autore del libro. Chi ha lo sfortuna di frequentare questo blog sa che Marco Vichi è uno degli autori più presenti nel mio personalissimo Katalogo; oggi aggiungo "PER L'OCCASIONE LA" nuova puntata alla sua lunga e gradita serie.
MARCO VICHI - "Il contratto" - Guanda
Tra le letture accumulate nel periodo "estivo e dintorni" c'è anche un breve racconto di Vichi. Qui il commissario Bordelli, fiore all'occhiello della sua produzione, non è il protagonista e si passa ad uno scrittore che cerca di capire come rimanere a galla nel mondo letterario visto che la sua personale penna ha un pò "terminato l'inchiostro" (cit. Nanne).
Improvvisamente gli si apre una porta che gli mette a disposizione la possibilità di un'uscita e di una pubblicazione che però metterebbe a dura prova il suo orgoglio e la sua anima "e l'onore, il mio onore? Mi sembrerebbe di vendere l'anima". La voglia della fama e la invitante e provocante presenza femminile avranno la meglio sulla integrità e l'onore dello scrittore Ronzini un pò caduto in disgrazia?
Dal protagonista "astro che doveva ancora sorgere" alla musa particolarmente interessata alla sua produzione letteraria "mezza nuda mi sorrideva e m'invitava a scrivere", dalla coppia "Zabulon ed Abandon" inquietante e preoccupante come la sede misteriosa in cui si deve recare per discutere l'importante ed imperdibile occasione "una viuzza lunga cinquanta metri, non capivo come potesse esserci il numero 333" il libro viaggia su un percorso che intreccia realtà e fantasia con amore per la scrittura e desiderio di successo. La seduzione di un'avvenente e provocante musa, la rassicurazione di un successo già "scritto" e l'obiettivo della fama da raggiungere sono il piatto che viene messo davanti allo scrittore Ronzini, che dovrà paragonarlo e soppesarlo all'altro piatto della bilancia che è composto dai freni del proprio orgoglio e della propria etica. Ma si sa che spesso il diavolo ci mette lo zampino......
L'idea del libro e lo spunto di trama che ne consegue è un "filone" già usato in diverse opere letterarie e non solo, ma il libro "non sa mai di vecchio o già visto"; anzi con piacere e curiosità la mia memoria abbina questo libro ad un vecchio film di Totò, con cui condivide punti ed in parte trama anche se motivazione dei protagonisti e finale sono ben diversi, risultando quindi interessante ed apprezzabile.
Libro curioso e molto scorrevoe che si legge rapidamente nonostante la presenza anche di tracce di poesie e rime non del tutto nel mio stile; ma l'ironia che fa da filo conduttore e la penna di Vichi superano l'ostacolo abilmente. L'ennesimo suo libro che lo conferma tra i preferiti ed i più apprezzati anche quando "lascia" il beniamino commissario Bordelli. Consigliato per una lettura veloce che vuole unire storia semplice ma particolare ed ironia. Magari non con i voti altissimi con la lode come in altri suoi libri ma Vichi viene promosso ancora una volta e come sempre con voti alti....

venerdì 15 novembre 2013

Solo a Firenze

Kiave di lettura n° 57

Una segnalazione per la quale non posso che ringraziare Leo che mi ha permesso di rivivere le "LACRIME E BRIVIDI" della partita assoluta. A volte a Firenze ci mostriamo davvero per quello che siamo: unici, questo è uno di quei casi che Leo sintetizza perfettamente con un "solo a Firenze".
E' un video che mescola ironia, immagini e foto di quella domenica da urlo ed una clamorosa rivisitazione di un pezzo storico come "Io vagabondo" che con un nuovo arrangiamento ed una nuova lingua (un fiorentino DOC) diventa spettacolare in un altro modo, magari meno importante della versione classica ma certamente più da brividi per noi viola.
E' un video che non può non vedere chi era in curva con me quella domenica, chi come me s'è sdraiato sui seggiolini di qualsiasi settore del Franchi, chi era ad un qualsiasi circolo ad abbracciare gente sconosciuto, chi era a casa ad urlare alla faccia dei vicini, chi era ad esultare con amici sul divano, chi semplicemente vede lo #juvemerda come un comandamento scontato ed obbligato, chi non potrà mai scordare quel 4-2, chi ha perso le corde vocali come Guetta, chi sente dentro "Una passione da 10", chi vive a Firenze e la venera, chi semplicemente ha cuore e sangue Viola.
Buona visione e buon ascolto 
ECCO IL VIDEO
Io Vago Sbronzo (e l'occhio pio)
Io poi ti racconterò di Pepito che nì sacco la infilò
Ma con Tevez e Pogba (chi c'era?) pensavate d'essè qui pè mitraglià
Ohiiiiiiiiiiiiii (ohi ohi) un rigore di Fernandez m'inventai
Pepito sulla palla (prov'a piglialla prov'a piglialla)
e Buffone che si gira a raccattalla 
I' Berto dice: "Ma va'ia"
"Oh stà a vedere che ne piglian'un barile!"
Zio, se io fossi al posto tuo sarei certo che ne fanno un altro (uno solo?)
Dai la bussola a Pogbà (perchè?) gli ci vuole la psicologa!
Sì Pepito è ancora là (oh icchè farà?)
Gran giochessa e c'imbriaha la città
Ma, un gobbo che ne sa (JUVE MERDA) suì dù a zero icchè vor dire pareggià
Poi, ero ancora ad esultare e mi girai
Se ne era fatto un altro!!! (mentre frano suì sedile di quell'attro)
Gioacchino che sbatacchia dentro ì sacco!
Piangendo Conte, vuò andà via (Tu vedrai!)
Sei un bambino che gioca coì sù tupè!
Io, mezzo sbronzo e l'occhio pio un fumogeno dietro quell'attro
Un so neanche indove sto e Pepito gli rivoga i' QUARTO!
Giue! Sto godendo come un bue non mi pare vero il 4-2
Grande festa qua in città questa notte non si scorderà!
GRAZIE RAGAZZI ......e........
JUVE MERDA!

mercoledì 13 novembre 2013

Seguire la moda


Alle lotte tra falchi e colombe nel PDL, risponde il PD con gli incomprensibili regolamenti sulle primarie e con le relative divisioni interne.
Cosa non si fa per "seguire la moda".

lunedì 11 novembre 2013

La stranezza del calcio

E' una vecchia frase nota a tutti quelli che lo seguono. "Il calcio è strano"Ma molto strano. Una partita che dopo poco più di un quarto d'ora sembrerebbe già ampiamente chiusa (come testimonia il tabellone qui accanto) per il risultato ma non solo, soprattutto per l'assoluta differenza presente in campo.
Per 75 minuti non c'è semplicemente partita. Viola di un'altra categoria e Samp che sembra la squadra che incontri per l'allenamento infrasettimanale: mai pericolosi sempre nella propria metà campo, inferiori in maniera imbarazzante nell'uno contro uno tanto da temere per le caviglie di Cuadrado e Rossi ed i loro giochi tecnici di prestigio. Filava tutto liscio, un po' come il giro focaccia e biglietto della lotteria (dove il fortunello vincitore dell'anno scorso, tanto per farci sempre riconoscere, allieta la focacceria con "l'estrazione dell'otto tra un'oretta" e "i primi tre numeri vincono? allora piglio l'1,il 2 ed il 3") come il caffè/ammazzacaffè tra chi lo prende e chi lo dà ("in effetti son un pò parsimoniosi con il Montenegro, mettine un pochino in mezzo al ghiaccio") come chi mentre l'è a sorseggiare l'ammazzacaffè ha cattive notizie ("piove") e chi ne ha buone ("ci s'ha il giallone" oppure "tu ce n'hai una buona anche te di notizia, si va via") come il ritorno del Borghetti a prezzi sempre più modifici ("si ma c'è anche il bicchiere e te lo servono al tavolo") e uno spuntino tremendamente buono per cui dover solo ringraziare e parecchio ("tu vedrai ti ringrazia anche la dietologa"), come il sempre verde "prendi la tre prendi la tre" e il nuovo "aggiorno aggiorno e l'è buio t'havoglia a far venir giorno!"). Ma il calcio è strano "PERCHE' GIOCARE AL" tiro al bersaglio alla fine non paga se le partite non le chiudi e così gol da polli preso dal niente ad un quarto d'ora dalla fine e doppietta del magico Pepito che viene messa in discussione da due rischi a novantesimo quasi scoccato. Sarà il ricordo ancora fresco di Cagliari e Parma ma il pensiero va alla paura di buttare due punti nel cesso. Per fortuna non è così, o meglio per merito portiamo a casa una strameritata vittoria senza beffe, che ci permette di andare alla sosta in piena zona europea e con una squadra che dà davvero l'impressione di esserci.
Il solito motorino Cuadrado (imbarazzante per quanto è forte) e il genio e la classe di Pepito (altrettanto imbarazzante) su tutti, ma anche un Aquilani in regia sorprendente e la solita spina dorsale Borja/Gonzalo che fa brillare gli occhi. Mettendo insieme che al rientro potrebbe e dovrebbe scattare l'ora di Marioooooo Gooooomez e che questi splendidi risultati sono arrivati appunto senza l'elemento che doveva essere trascinatore e senza tre punti abilmente scippati da Nicchi/Braschi & c. la situazione è davvero da sorriso e lascia ben sperare per il resto della stagione. Intanto godiamoci questo giocattolo che luccica e inorgoglisce, avanti VIOLA....tutta... 
12^ giornata
GOAL: Rossi (R); Rossi
Neto 5,5
Mai impegnato ma sul gol dà l'impressione di non essere pronto, di nuovo un tiro un gol
Tomovic 6,5
Buon match anche propositivo
Gonzalo (contento Maso?!?) 7
Il solito enorme baluardo difensivo
Savic 6
Preciso senza sbavature
Pasqual 6
Meno impreciso del solito
Mati Fernandez 6+
Il più di incoraggiamento per una partita positiva, finalmente
Aquilani 7
La sorpresa della serata in un ruolo non suo
Borja Valero 6,5
Sbaglia tre passaggi di fila nel primo tempo ed è un vero e proprio evento. Solito cuore
Cuadrado 7+
Doppia tutti i suoi finti costringendoli al Travelgum. Poco "cattivo" sottoporta ma proprio a voler cercare il pelo nell'uovo
Rossi 8
Un gol splendido per la naturalezza con cui lo realizza, altre giocate da spellarsi le mani. Tiene da solo l'attacco da ormai due mesi con naturalezza disarmante. Il migliore, ovviamente.
Joaquin 6,5
Più corsa che fantasia ma dà l'anima
Vargas 5,5
Entra ma non si nota
Rebic sv
Vecino sv
All. Montella 7,5
Per 75 minuti è una Viola semplicemente spettacolare che incanta e annienta la Samp.