domenica 27 settembre 2020

Grande occasione....grande spreco...

La mia Viola
Campionato - 2^
INTER - FIORENTINA = 4 - 3
GOAL: Kouame, Martinez, Ceccherini (Aut), Castrovilli, Chiesa, Lukaku, D'Ambrosio

LA PARTITA
Prima trasferta e prima partita di livello. "Stasera ci si misura la febbre" viene da pensare in pieno fiorentino. Si parte con la squadra che ha battuto il Toro all'esordio con il solo inserimento di Amrabat al posto di Duncan. L'Inter schiera una formazione che, agli occhi di un esterno alle cose nerazzurre, sembra sia ancora più dietro alle voci di mercato ed al "CHI PRENDE L'INTER?" che non alla squadra che mette in campo. Due centrali di difesa su tre sono fuori ruolo così come i due esterni di centrocampo, i due centrali male assortiti ed Eriksen palesemente un corpo estraneo. "E' davvero una grande occasione" penso e dico, "dobbiamo essere bravi a sfruttarla".

Primo tempo
  • Pronti via e Biraghi mette in mezzo un bel pallone che Bonaventura ripulisce a dovere per Kouame che a porta vuota ci porta in vantaggio: 0-1
  • Ancora Biraghi che però stavolta ciabatta un tiro da dentro l'area di rigore, "ora sì che lo riconosco" vien da pensare
  • L'Inter prende un po' di campo ma tranne il controllo del pallone pericoli non ce ne sono anzi...
  • ...FranckFranck illumina per Kouame che si mangia il gol del raddoppio davanti ad Handanovic
  • Lautaro va giù ma in realtà Caceres tocca il pallone e l'attaccante inciampa sul terreno. Il Var....tanto amato....annulla un rigore ingiustamente concesso
  • Milenkovic di testa alza di poco la mira con un pericoloso colpo di testa
  • L'Inter riprende a premere e sembra schiacciarci nella nostra tre quarti in modo facile, qualche cross pericoloso soprattutto da destra verso sinistra che mette in luce la bella prova di Chiesa, "bada che terzino"
  • Non riusciamo più ad uscire mentre per fortuna Dragowski ad uscire ci riesce bene, tanto da togliere almeno un paio di palloni pericolosi e contemporaneamente farsi notare dai fotografi
  • Si accende Castrovilli che regala una gran palla a Kouame che non sfrutta l'occasione facendosi rimontare ed anticipare
  • Purtroppo Ribery riesce a trovare l'assist sbagliato regalando la ripartenza a Barella che si fa tutto il campo cede a Lautaro che colpisce a pochi secondi dall'intervallo: 1-1
  • L'unico commento al gol del pari al secondo di recupero riproducibile è.........ah no, non c'è
Secondo tempo
  • A partire bene sono loro e al settimo, Lautaro va di carambola su Ceccherini e trova il gol del vantaggio: 2-1
  • Continuano ad essere più aggressivi loro, noi si prova a reagire ma con poca fantasia, servirebbe una magia.....
  • ....e chi se non la premiata ditta FranckFranck-Castro? Il primo porta palla e libera Castrovilli, quest'ultimo trova un preciso diagonale: 2-2
  • Dopo un taglio di Perisic che alza alle stelle da buona posizione, Beppe cambia mettendo Borja e Vlahovic per Bonaventura e Kouame
  • Si accende di nuovo la serata magica di Ribery che lancia nello spazio Chiesa, il "terzino" viola si fa tutto il campo  a cento all'ora e con un tocco sotto trova il vantaggio: 2-3
  • La reazione dell'Inter si materializza con due occasioni d'oro per Lukaku che Dragowski riesce a respingere, così come un tiro da lontano di Barella
  • Nel frattempo Conte "gioca sporco" mettendo nell'ordine Hakimi, Sensi, Vidal, Nainggolan e Sanchez
  • "Ma che è regolare fare tutti questi cambi?!?!" si continua a pensare, sospettando che alla fine il cambio totale della squadra avversaria con questi sostituti lo pagheremo caro
  • Ribery non la pensa alla stessa maniera e costruisce di nuovo un assist d'oro, stavolta per Vlahovic che "coi sandali del dottor Scholl" spreca pessimamente 
  • Tranne questa occasione, dal settantesimo siamo tutti dietro la linea della palla e non ripartiamo praticamente più
  • Dopo una splendida azione Hakimi si beve sullo scatto Biraghi e mette un pallone perfetto per Lukaku che fa il 3-3 a tre dalla fine
  • Purtroppo nemmeno il tempo di bestemmiare come si deve che Sanchez pesca D'Ambrosio che di testa sovrasta Vlahovic e capovolge di nuovo tutto proprio alle viste del novantesimo: 4-3
  • "Le bestemmie sono il meno" nei commenti allo stravolgimento della gara ed alla sua conclusione con una sconfitta immeritata per come arrivata, meritata per lo spreco che abbiamo fatto di una grande occasione
Kommento
Poco da dire. Era nata nel migliore dei modi con un gol trovato dopo pochi minuti e contro una squadra palesemente non abituata a giocare con una formazione del genere. Dovevamo sfruttare meglio il loro tempo di assestamento invece di fare la gara di difesa e ripartenza. Franck ha regalato a loro l'occasione del pari ma ha anche messo 4 volte davanti al portiere un nostro giocatore, 2 hanno segnato (i due più tecnici dopo di lui) 2 hanno sprecato (le due punte). Forse non è proprio un caso. Vlahovic è sul banco degli imputati per due errori clamorosi ed è giusto criticarlo. Io penso che non sia il solo ad aver sbagliato. Dietro abbiamo retto per buona parte della gara ma ci siamo squagliati sul finire dei due tempi. A centrocampo siamo ripartiti con poca lucidità quasi sempre. Ma soprattutto i cinque cambi e gli stravolgimenti di partite che sembrano chiuse dovrebbero far capire che quando hai l'occasione di attaccare e provare a finire gli avversari, rinchiuderti per aspettarli e giocare in ripartenza è pericoloso perché può capitare che loro facciano dei cambi che tu banalmente non ti puoi permettere o addirittura che quelli che hai e fai.....lasciano perplessi. Sorvolo sulla "bislacca" fissazione di far giocare il secondo nostro miglior giocatore continuamente fuori ruolo ed a chilometri di distanza dalle zone in cui può essere pericoloso. 
Era davvero una clamorosa occasione come avevo immaginato. L'abbiamo buttata nel cesso. Peccato, davvero.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6
Chiesa 7 +
Milenkovic 6 +
Ceccherini 6 -
Caceres 6 
Biraghi 5,5
Bonaventura 5,5
Amrabat 5,5
Castrovilli 7
Ribery 7,5
Kouame 6 
Borja Valero 6 +
Vlahovic 4,5
Lirola 5,5
Cutrone SV
All. Iachini 5
IL MIGLIORE: RIBERY
Il peggiore: Vlahovic

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...se tu mi dici 0-0 firmo 'ndo tu vuoi...poi un giorno parleremo di questo nuovo modo di portare i pantaloncini di Caceres...bada come si comincia...18 passaggi a porta vota....menomale c'è il var vai....iolaeee ma proprio alla fine....hai visto a sbagliare tutti quei gol?!!? s'è preso gol in contropiede....a milano...so'nasega...son sfinito secondo tempo interminabile, ma quanto manca?!?!...mettono nainggolan e vidal....noi invece....indoesivole andare.....dai dai meno di 10 minuti....5....noooooo....iolaeeeeeeee....immeritata...."

venerdì 25 settembre 2020

Non dimenticare Aldro

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 404

Ci sono ricordi che non possono "passare di mente". Sono talmente radicati che fai fatica anche solo ad immaginare di poterli dimenticare. Hanno una rilevanza speciale che ogni volta che in qualche modo tornano a galla aprono nuovamente emozioni speciali.
Solitamente sono legati a qualcosa di vissuto o comunque di personale, ma non sempre. Ci sono eventi "collettivi" che per la loro importanza o per le loro caratteristiche riescono a darti la stessa scarica di sensazioni. Giornate di festeggiamento di successi sportivi (a Firenze ancora più facili da ricordare perché rarissimi), mobilitazioni collettive per giornate speciali, anniversari di eventi. Legati ovviamente con maggiori probabilità alle proprie passioni, ai propri interessi oppure a fatti che in qualche modo hanno lasciato una traccia profonda.
La storia di Federico Aldrovandi per me è una di queste. "VIVE NELLA MIA MEMORIA NON VA PIU' VIA" anzi si ri-affaccia con prepotenza ogni volta che in qualche modo torna ad essere ricordata in modo più o meno generale. Oggi lo fa segnando un anniversario. 15 anni. Quindici lunghissimi anni da quando "..terminò forzatamente la sua breve vita ad appena diciotto anni, alle ore 6.04 di un assurdo 25 settembre 2005, sull'asfalto grigio e freddo di via Ippodromo, di fronte all'entrata dell'ippodromo, in Ferrara, in un luogo forse troppo silenzioso, ucciso senza una ragione all'alba di una domenica mattina da 4 persone con una divisa addosso.." per usare le parole di suo padre. Lino Aldrovandi che in quel giorno ha visto sconvolta la sua vita. Che dal giorno dopo con sua moglie Patrizia Moretti ha dovuto portare avanti anche una vera e propria battaglia affinché la sua storia non venisse archiviata ma si percorressero tutte le strade per arrivare alla verità prima ed alla giustizia poi. Ci sono state indagini, processi e condanne ma di giustizia credo che purtroppo ne sia stata fatta troppo poca e/o non ci potrà mai essere per "...54 lesioni Federico aveva addosso, la distruzione dello scroto, buchi sulla testa e per finire il suo cuore compresso o colpito da un forte colpo gli si spezzò o meglio gli fu spezzato.." (sempre dalle parole del padre di Federico). Sono parole che fanno male ma che servono, per ricordare quello che Aldro ha subito. Per "NON DIMENTICARE" come chiede oggi sua mamma.
Ecco, l'invito che faccio anche io è proprio quello. Di non permettere al tempo che passa di far passare la sua storia. Che deve rimanerci dentro. 
Oggi di più, un pensiero a Federico, a Lino ed a Patrizia.

sabato 19 settembre 2020

Fondamentale buon inizio

La mia Viola

Campionato - 1^
FIORENTINA - TORINO = 1 - 0
GOAL: Castrovilli

LA PARTITA
Si ricomincia. Ancora senza la possibilità di salire quei gradoni, ancora senza la parte più coinvolgente di questa passione. Ma si torna a giocare. 
"E' TUTTO ROVESCIATO" ed a poco più di un mese dalla fine posticipata della scorsa stagione siamo i primi a scendere in campo nella partita d'esordio del nuovo campionato. Sfidiamo il Toro della nuova gestione di Giampaolo. Abbiamo fuori Amrabat e Pulgar, per il resto solito 5-3-1-1 con sugli esterni Chiesa e il ritorno di Biraghi che spesso fanno diventare a cinque il centrocampo. Si parte.

Primo tempo
  • Si parte belli forti e teniamo il Toro nella propria metà campo....poi scocca il terzo minuto....
  • Gioco che staziona a centrocampo, si notano solo due cross di Biraghi belli tagliati che non sfruttiamo per assenza di attaccanti, "si può anche togliere, in quindici minuti ha già fatto più di Dalbert..."
  • Al ventesimo nuovo cross tagliato e preciso di Biraghi e Kouame trova il colpo di testa, fuori da buona posizione
  • Milenkovic continua a martellare Belotti, si becca il giallo e il nostro dubbio "che la finirà?"
  • Grande occasione del Toro con Berenguer che dal dischetto, tutto solo, spara su Dragowski che risponde presente anche sul rimpallo successivo
  • Kouame su un cross di Caceres ci prova con un colpo di testa lento che Sirigu respinge per poi superarsi su un tentativo di autogol di Ansaldi
  • Ancora Biraghi con un cross tagliato e preciso imbecca Kouame che chiama Sirigu al miracolo
  • Il primo tempo di CB3 lascia basiti... "bada che palline mette, o icchè gli è successo?!?!"
Secondo tempo
  • Biraghi ricomincia da dove aveva terminato essendo il più pericoloso, probabilmente l'unico. Due fuorigioco gli annullano un gol ed un altro bel cross
  • Errore di FranckFranck parte Zaza che avrebbe Belotti solo in area di rigore ma sbaglia l'assist
  • Venti minuti di tenuta palla ma poco altro, nessun cambio ma "squadra che vince 'unsica... ah no"
  • Bonaventura gioca una bella palla ma tira largo e scoordinato e dopo pochi minuti Chiesa con un tirocross non troppo preciso fa uscire la palla
  • Ad un quarto d'ora dalla fine su un errore della difesa del Toro bella occasione prima per Kouame poi per Bonaventura che non trovano però l'attimo per tirare. L'attimo per bestemmiare invece noi lo troviamo, eccome...
  • Proviamo a mettere all'angolo il Toro e in piena pressione Chiesa trova lo sprint giusto saltando netto Ansaldi e mettendo un assist d'oro in mezzo che Castrovilli a porta vuota deve solo appoggiare in rete: 1-0
  • Il gol "stuba" i cambi di Beppe che in rapida successione se li gioca praticamente tutti
  • Errore di Biraghi che lancia Zaza che tira piano
  • Castrovilli c'ha preso evidentemente gusto e ci prova anche d'esterno ma Sirigu respinge
  • Cutrone prova da fuori area, Sirigu ci mette di nuovo una pezza
Commento
Era fondamentale partire bene. E l'abbiamo fatto. Non abbiamo sofferto praticamente niente e nel secondo tempo, anche se non creando tantissime occasioni, siamo stati sostanzialmente padroni del campo e del gioco. Con il mercato aperto e con i mille dubbi di una preparazione "stringata", tre punti erano la base necessaria per iniziare col piede giusto. Il gioco (spero) verrà. Intanto godiamoci......il primo posto...
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6+
Milenkovic 6,5
Ceccherini 6
Caceres 6
Chiesa 6+
Bonaventura 5,5
Duncan 5,5
Castrovilli 6,5
Biraghi 7
Ribery 5,5
Kouame 6
Vlahovic SV
Borja Valero SV
Lirola SV
Cutrone SV
Venuti SV
ALL. Iachini 6+
IL MIGLIORE: BIRAGHI
Il peggiore: Duncan

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...Milenkovic mi pare sia partito bene...comunque mandiamoci anche Pulgar all'Inter per un anno...un Borja al posto di Duncan sul finale...comunque servirebbe un Banchelli...bastava citarlo e tac...gol...l'importante era vincere, per ora va bene così..."

venerdì 18 settembre 2020

Toh, si vota...

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 403

Sembra impossibile ma domenica (e lunedì) si vota. E non lo dico per la convinzione che in questi mesi sia stata compromessa la democrazia. Questa tesi la lascio a menti più fini della mia e soprattutto a quelle illuminate e libere da vincoli e preconcetti. Loro sì....
Il mio stupore è legato alla sensazione di totale estraneità delle votazioni rispetto alla situazione generale. Sarà una sensazione personale, ci sta. O magari il fatto che essendo previste per il marzo scorso l'idea riporta a quel periodo ed al fatto che ancora, dopo mesi, proprio fuorifuorifuori non ne siamo. Anzi.
Sicuramente in più c'è il fatto che è davvero molto complicato trovare qualcosa di vagamente attraente nelle consultazioni di domenica. Mentre lo scrivo un po' me ne vergogno anche, ma tant'è. Ormai da un po' l'argomento con il "tag" politica è tra quelli che non solo non accende passione ma che anche fa fatica a stimolare il semplice interesse. 
Partiti, movimenti, leader che fanno di tutto per cancellare ogni speranza di attaccamento. Argomenti, polemiche, toni che specialmente nella situazione attuale riescono ad infastidire sin dalle prime parole di incipit. Eppure ragionandoci un attimo "PER FORZA VIENE FUORI" che uno sforzo dovrei farlo. So benissimo che soprattutto per quanto riguarda le elezioni regionali, le votazioni di domenica sono molto importanti, come d'altra parte ogni singola croce su schede che ti fanno esprimere e scegliere. 
La sensazione, parlando di casa mia, è che per la prima volta sia davvero a rischio la "rossa" (se ancora si può dir così) Toscana. Il fatto invece che la scelta del candidato forte dello schieramento di centro-sinistra sia quantomeno azzardata (per usare un eufemismo) non è una sensazione ma una certezza. 
Per parlare "dritto per dritto" direi più una cazzata che porterà a giocarsela fino all'ultima scheda. Ovviamente sono sensazioni miste a sondaggi ma l'aria che tira è che il buon frequentatore di inaugurazioni con discorsi ciclostilati Eugenio Giani sia davvero allo sprint. A contendergli la vittoria la candidata della Lega, ex sindaca di Cascina Susanna Ceccardi i cui invidiabili ragionamenti ed operati politici lasciano tranquilli più o meno come quando è capitato di assistere alla marcatura di Rufo Verga su Van Basten
Per questo molto probabilmente, con il naso ben più che tappato, mi toccherà "disgiungere" il mio voto votando a sinistra per la lista e per l'unico candidato che ci può evitare una conduzione regionale di marca leghista (solo a scriverlo mi son venute le bolle accompagnate da un senso di nausea profondo). 
Domenica, insieme alla scheda regionale e la matita, tra un disinfettarsi le mani ed una mascherina da alzare ed abbassare per farsi riconoscere (*) ci verrà data anche un'altra scheda. Se su quella politica l'entusiasmo è poco, su quella referendaria è nullo. Ma anche qui una croce andrà messa, perché non votare per me non è concepibile e perché l'astensione è troppo spesso sinonimo di furbizia più che di coraggio. 
Confesso che per la prima volta per quanto riguarda i referendum sono indeciso. Sorrido divertito ascoltando politici di ogni schieramento che negli anni, ma anche più modestamente nei mesi, si son trasformati da "cambiamo tutto" a "è in gioco la democrazia se si riducono i parlamentari" e viceversa. Deciderò in modo definitivo solo in prossimità della cabina ma credo alla fine che sia più probabile la croce sul perché penso che sia un segnale di riduzione tutto sommato condivisibile a livello di valutazione di efficienza. Manca una vera riforma di accompagnamento ed è questo che più che ogni altra cosa mette dei dubbi ma il tenere fermo il tutto lasciando immutati numeri ed eccessi ne mette (ai miei occhi) di più. 
Con questo poco entusiasmo e con queste tristi perplessità mi recherò a votare perché ogni volta che per scarso slancio mi viene il pensiero di "fare passo" risento una vocina negli orecchi che mi dice "cerca di non scoprire mai davvero quanto sia bello votare e quanto sia violento non poterlo fare". L'unico appello che faccio ai pochi che sono arrivati in fondo a questo post è proprio questo: andate a votare. 
E dopo l'appello, l'invito: mettendo la vostra "X" scansate nipotini e cuginetti di vecchie destrorse ideologie (più o meno declinate in nazionalismo/regionalismo/"idioziismo") a cui la bocca puzza ancora di fascismo, violenza e razzismo di varia natura.

(*) piccola nota a margine. Ma....visto il momento, vista la pandemia, vista la necessità di prudenza, visti i mesi di posticipo delle elezioni....'unc'eraproprioi'verso.....nel 2020....di trovare qualcosa di diverso che votare tutti con la stessa matita copiativa in cabine strette e con un costante afflusso di persone diverse, magari dopo code più o meno autogestite, in quelle scuole che così faticosamente hanno riaperto cinque giorni fa e che si devono rifermare subito? 'unc'eraproprioi'verso, eh?

mercoledì 16 settembre 2020

Bentornato Sindaco

"...figuriamoci, Firenze resta "città d'arte e va in culo a chi arriva ed a chi parte". La Fiorentina è sopravvissuta agli addii di Antognoni, Baggio e San Gabriel tutti e tre nettamente più importanti/forti/campioni/leader del buon Valero Iglesias e per me da quel 14 maggio 2000 (ultima di Bati a Firenze) non sono più esistiti giocatori da poster in camera. Però Borja in qualche modo aveva riaccesso qualcosa e questo addio quindi non è banale. Fa male doppiamente.
Perchè la passione come ho scritto in questi anni è davvero flebile. L'attaccamento ed il riconoscimento nei colori anche. La voglia di inneggiare quasi del tutto sparita. Gente che si tatua Firenze addosso senza apparire ridicola merce introvabile. Borja era ed è tutto questo. 
Non sarà stato indispensabile a livello tecnico (e su questo mi piacerebbe parlarne...), non decisivo, non determinante (ed anche qui vorrei discuterne..) ma rappresentava il colore Viola, quello acceso. E' stato mandato via per una plusvalenza ed un contratto troppo oneroso. Onestamente questa cosa mi fa schifo. Al fatto che sia voluto andare via lui per il gusto di andare all'Inter può crederci solamente chi in questi cinque anni guardava il tennis o il pingpong..."

Tre anni fa scrivevo questo (clicca qui per leggere tutto il post). 
Oggi....nonostante sappia che probabilmente verrà a fare l'alternativa (io aggiungo di lusso), che son passati anni e per lui che non è esattamente un ragazzino sicuramente peseranno, che non sarà sicuramente l'acquisto "da salto di qualità"....sono DAVVERO contento di poter alzare un "BICCHIERE DI VIGNA" in suo onore e ricambiare il suo saluto (clicca qui) dicendo.....
BENTORNATO A CASA BORJA

martedì 15 settembre 2020

Sogni irriverenti...

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Sogni di Tricolor 
Per merito di una preziosissima agente (grazie Raya) il mio "METTI IN CIRCOLO IL TUO" libro sta ottenendo importanti risultati.
E' di qualche giorno fa infatti la pubblicazione di una molto accurata recensione pubblicata da un blog che si occupa di libri.
Le Penne Irriverenti è infatti un blog letterario dove si incontrano e confrontano varie lettrici che analizzano il numero più elevato possibile di libri, dando la loro impressione sugli stessi con recensioni complete e dettagliate (clicca qui per saperne di più).
E' stata una vera emozione leggere cosa le pagine dei miei "Sogni di Tricolor" hanno trasmesso ad Elide e quale siano state le sue considerazioni sui vari aspetti del libro. 
La partenza "...tra musica e desideri non resterete delusi da “Sogni di Tricolor” di Enzo Susini..." e l'arrivo "...è un elaborato adatto a tutti i palati, capace di sorprendere e di tenere incollati alle sue pagine..." della recensione lasciavano ben sperare, ma è stata la parte centrale quella che mi ha colpito di più.
Leggere "...Susini, grazie ad uno stile fluido e rapido, dona ai suoi lettori un titolo capace di arrivare con tutta la sua forza..." oppure "...ecco perché quel giovane ragazzo che conosciamo all’inizio dell’opera si evolve e cresce riscoprendosi uomo. Il sogno è adesso affiancato dalla necessità di dimostrare il proprio valore e di custodire tutta quella strada sino a ora costruita..." o anche “..."Sogni di tricolor” è un elaborato adatto a tutti i palati, capace di sorprendere e di tenere incollati alle sue pagine..." devo confessare che è stato davvero molto gratificante. 
Fai circolare anche te i miei sogni

sabato 12 settembre 2020

Violenze immutate

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 402

Uno degli elementi che oggettivamente era meno sopportabile nel periodo iniziale della pandemia (ovviamente esclusi i contagi e le vittime) era l'ipocrita frase che ogni tanto sbucava fuori che recitava più o meno "ne usciremo migliori". Seguita a ruota dal tappezzare di striscioni e scritte varie #andràtuttobene fuori luogo fin dall'inizio visto soprattutto quello che stava succedendo in giro per reparti ed ospedali.
Con il passare dei giorni e dei mesi le prove ed i segnali che quelle frasi sarebbero rimaste solo come una sorta di spot venuto sostanzialmente male sono diventate evidentissime. Rincorrersi di mancanze di rispetto, di politiche aggressive, di irresponsabilità a vari livelli, di violenze di branco e di genere. Le manifestazioni prive di distanziamento e protezioni, le tesi offensive verso chi nei mesi precedenti ha visto morire parenti ed amici, le politiche cariche d'odio ma soprattutto i fatti di violenza degli ultimi giorni. Una lunga striscia di episodi dove il protagonista purtroppo è sempre un "BESTIONE VIOLENTO ED ASSASSINO" o drammaticamente più di uno. Una ragazza diciannovenne violentata al Circeo, due ragazzine minorenni vittime di stupro a Matera, un ventiseienne ucciso a Bari dall'ex della fidanzata (anche lei ferita gravemente). Un ventunenne ucciso a Colleferro, in modo violento per un'aggressione prolungata e dagli aspetti devastanti anche solo nel leggerli nelle ricostruzioni di indagini. Si chiamava Willy Monteiro, aveva appunto 21 anni. E probabilmente "la sua unica colpa", dicitura orrenda che non faccio altro che leggere in questi giorni, è stata quella di cercare di difendere un amico o di interrompere una lite che era o stava trasformandosi in una rissa.
Su quest'ultima vicenda soprattutto si è incentrata l'attenzione di tutti. Sulla ricostruzione dei fatti, sui presunti aggressori, sulla vile cattiveria e violenza che si è scatenata su Willy. Come sempre sono partiti gli "squadroni virtuali" dell'occhioperocchiodenteperdente che magicamente hanno fatto sembrare anche le due parole di Luca Bizzarri "presunti colpevoli" come una sorta di difesa di qualcuno che è indifendibile e che meriterà il massimo della pena prevista. Banalmente in quelle parole c'era solo il tentativo di puntualizzare che gli squadroni suddetti portano a poco e sono dalla parte del torto, in base al diritto ed in base alla logica. Almeno io ci ho letto questo. 
Non solo, ma in tutto il resto del concetto che accompagnava quelle due parole, c'era e c'è il tentativo di capire il perché di questo atto, individuandone responsabilità e percorsi di origine. NON PER GIUSTIFICARE o creare attenuanti. Ma per provare a far sì che non succeda di nuovo in base all'istinto primordiale di "farsi giustizia da soli" (altra frase fatta altrettanto orribile di questo periodo). Istinto che è tale e che credo in tutti possa essere scattato nel leggere o vedere certe cose. Istinto che non può essere quello che regola una vita civile e che deve essere accantonato, non tanto e non solo perchè "nessuno tocchi Caino", ma anche per il rispetto di Abele....delle vittime come Willy. Che certamente meritano una verità definita e rapida che condanni alla pena più severa i colpevoli. Ma non è abbastanza. Meritano in loro memoria anche una società che si impegni ad evitare o limitare i fatti di questa portata. 
Serve fatica ed impegno per migliorarla questa cronaca ormai quotidiana. Ma i nostri sforzi sono dovuti. Li dobbiamo a Willy visto che abbiamo con lui un drammatico debito: gli abbiamo dato una realtà ed una società dove la violenza sembra essere sinonimo di rispetto, forza e potere. Per lui dobbiamo impegnarci a cambiarla. A lui certamente non servirà; a noi, al suo ricordo ed ad altri come lui questo cambiamento servirebbe eccome. Perchè dopo il COVID non è andato tutto bene, perchè dopo quei mesi non siamo affatto migliorati. 

mercoledì 9 settembre 2020

Sogni di Tricolor tra le frasi di Liga

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Sogni di Tricolor

Dopo un po' di tempo i miei SOGNI DI TRICOLOR tornano a circolare. 
Devo ammettere che è sempre una grande soddisfazione veder circolare quella splendida copertina (più il tempo passa più diventa speciale, non ringrazierò mai abbastanza Lorenzo Puliti per averla fatta proprio così). Orgoglio ancor più grande se i miei sogni vengono abbinati ad "opere" di quel Poeta che del libro è colonna sonora e non solo.


Per questo ringrazio Federico dell'account Instagram dedicato a Ligabue (e le sue frasi più belle) per aver ospitato il mio libro tra i cd e le canzoni di Luciano (clicca qui per vedere il post su instagram)
Come vi dico tutte le volte che si parla di "Sogni di Tricolor".... "...E GUAI A CHI CI SVEGLIA..." 
Fai circolare anche te la splendida copertina....

sabato 5 settembre 2020

Per evitare altre sparizioni

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 401

Ci sono notizie che vanno oltre le poche righe che leggi. Che aprono finestre dalle quali non puoi non osservare. Affacci su storie che hanno lasciato il segno e che ritornano prepotenti soprattutto quando invece che essere onorate vengono di nuovo calpestate.
Questa sensazione è esplosa prepotente quando ho letto una notizia qualche giorno fa sui siti di cronaca fiorentina. O meglio più che una notizia, un appello. 
A farlo è stata la famiglia Magherini, nello specifico Andrea che chiedeva aiuto e/o testimonianze sulla sparizione di un tabernacolo. Quello dedicato al fratello Riccardo che fino a qualche giorno fa era affisso in Borgo San Frediano e che qualcuno ha avuto la viltà di rubare o far sparire, poco conta. "IN MEZZO A TUTTE LE PAROLE" che mi vengono alla mente per definire questa storia (e tutte hanno i colori accessi delle imprecazioni e della volgarità) c'è soprattutto la stessa amara riflessione "anche questa devono sopportare.." che mi accompagna quando storie come quelle di Riccardo riprendono la scena, purtroppo quasi sempre per peggiorare una situazione già drammaticamente provata dal lutto che sta alla base.
Esattamente sei anni e mezzo fa la vita della famiglia Magherini veniva drammaticamente sconvolta da un evento tragico e rimasto ancora con un milione di punti interrogativi. Protagonista un uomo di quasi quarant'anni sconvolto forse da un attacco di panico e/o forse da sostanze stupefacenti/alcoliche, sicuramente agitato e molto probabilmente fuori controllo. I carabinieri, sollecitati da una richiesta telefonica, intervengono.  Lo immobilizzano ma qualcosa non va come dovrebbe. Testimonianze di presenti parlano di calci a Riccardo già in terra, di suoi urli "sto soffocando", di carabinieri che lo tengono a terra schiacciandolo con il peso del proprio corpo. Quello che è certo è che Riky dopo pochi minuti moriva per arresto cardiaco agevolato da asfissia posturale. I processi successivi di primo e secondo grado avevano condannato i carabinieri ritenendoli responsabili poi è arrivata la sentenza della Corte di Cassazione che ha stravolto tutto ed assolto gli imputati. Provocando incredulità rabbia e stupore nella famiglia ed anche nelle associazione dei diritti umani (Amnesty International), tanto che contro la decisione è stato fatto un ricorso alla corte di Strasburgo.
Dopo la vicenda drammatica della morte di Riccardo per la famiglia era quindi arrivato il secondo forte dolore della sentenza che sostanzialmente stabiliva che il loro amato Riky era morto "senza colpevoli". Non oso pensare a cosa possa aver significato sentire questa conclusione per un genitore, un fratello o cosa significherà per il piccolo Brando quando crescendo lo capirà.  
Adesso l'ennesimo colpo da assorbire. Certamente meno importante dei due precedenti, soprattutto il primo di quella tragica notte, ma completamente ingiusto. Quel tabernacolo rappresentava uno dei ricordi di Riccardo e della sua storia in quella tragica notte. Era un piccolo modo per lasciare una minuscola traccia del percorso che con fatica sta facendo chi vuole che questa storia non sia dimenticata. Chi l'ha fatto sparire è vergognosamente vigliacco ed oltremodo perfido nei confronti di questa testimonianza. La famiglia di Riccardo Magherini supererà ovviamente anche questa ma non meritava ulteriore sale sulle ferite ancora aperte. Ed allora è giusto ricordare per evitare altre "sparizioni" ben più pericolose. Per Riky e la sua famiglia: perché sia fatta giustizia e per mantenere alta l'attenzione sulla sua vicenda. Questo post nel suo piccolo ha questo significato.