sabato 29 agosto 2020

Infiammazioni e dimissioni

#KDL - KIAVE di LETTURA n° 400

Nel provare a scrivere di qualcosa di attuale è difficile trovare spunti diversi da quello che "logicamente" è stato l'argomento di maggiore interesse di questa settimana. La scena infatti se l'è presa il grande quesito nazionale, secondo solo allo shakespeariano "essere o non essere", che fa interrogare sul fatto che l'imprenditore amnistiato per bische e gioco d'azzardo possa o meno soffrire di prostatite. Il suo cognome è rimbalzato su tutti i canali d'informazione (sigh), social, ecc quindi inutile ripeterlo anche su questo microscopico blog. La sua infiammazione è ormai cruccio nazionale. Non il come abbia organizzato la sicurezza del suo locale visto che circa il settanta per cento dello staff sottoposto a tampone sia risultato positivo. Non che per difendersi abbia dato la colpa esclusivamente ai propri clienti che si accalcavano mentre ci sono suoi video/foto/dichiarazioni che dimostrano l'esatto contrario. L'attenzione ed il dibattito si sono "giustamente" incentrati sul grado di infiammazione della sua prostata. Voce, tra l'altro, fatta trapelare dall'amica ed obiettrice di coscienza che, sprezzante del pericolo (degli altri), ha mantenuto aperti i propri locali dove i clienti non hanno minimamente cambiato le loro abitudini, alla faccia delle regole per prevenire il contagio COVID. Forse mossi dallo splendido esempio della padrona di casa che ha lanciato la sua agguerrita protesta con un imperdibile video da provetta ballerina. Anche in questo caso inutile citarla, la sua immensa fama data dalle sue innumerevoli qualità la precede e fa diventare, come per l'imprenditore amico suo, inutile scrivere il suo cognome (che poi nel suo caso sarebbe quello del suo ex marito). Sbaglierò, ma di fronte a certa gente credo sia meglio il tentativo di oblio. 
A ruota dell'argomento della settimana, impazienti di finire "TRA PALCO E REALTA'" , anche tutti i partecipanti alle serate dei suddetti locali hanno sentito l'esigenza di (ri)scendere in pista, stavolta mediatica. Interventi di un certo peso ovviamente per dire la loro sull'infiammazione di cui sopra e/o sulla propria positività o meno dopo essere stati costretti al tampone. Qui i nomi non li faccio perchè.....mi sono davvero ignoti. Così come mi è oscuro il motivo che porta un giornale/una testata/un sito a dare spazio all'opinione di un qualsiasi Pampurio Cazzurati, magari ex tronista ora influencer del determinato social o fidanzato dell'altrettanto nota valletta Erminia Zuppilli, che dopo aver passato un mese tra feste e festicciole si sente nell'esigenza di raccontarci che casualmente è positivo al COVID nonostante le sue notevoli precauzioni. 
Dopo pagine e pagine (reale e virtuali) sull'argomento principale, trovare altro è stata impresa complicata, come se altrove le cose scorressero totalmente tranquille da non meritare attenzioni. Così tranquille da far passare sotto silenzio, inizialmente, una delle tante procedure di nomina che nella vita pubblica si susseguono. Nello specifico, in Basilicata, tal Giulio Leonardo Ferrara è stato rieletto a capo del consorzio di aziende del trasporto pubblico locale. Quindi elezione di origine privata ma con evidentemente impatto pubblico. Terminati i complimenti e le congratulazioni del caso, è venuto fuori che la nomina in questione non era esattamente una come tante. Perché? Perché sempre il suddetto era in realtà già noto non solo all'opinione pubblica ma anche a quella giudiziaria. Risulta infatti condannato in via definitiva a due anni e sei mesi per violenza sessuale su una donna che lavora ancora nel consorzio di cui era stato ri-eletto. Era, per fortuna. 
Infatti, non tutti si sono fermati a seguire i referti urologici di imprenditori ora negazionisti ora ligi alle regole, ma si sono interessati anche di altro. Così "Dalla stessa parte" (movimento che raggruppa voci femminili di vario tipo e di vari settori) ha lanciato su change.org una petizione per chiedere la destituzione dell'appena ri-nominato Ferrara. La cosa per fortuna ha cominciato a circolare raccogliendo anche firme di un certo peso (quelle di molte associazioni autorevoli, di sindacati uniti, del ministro di Trasporti De Micheli) che hanno costretto lo stesso a lasciare la poltrona. Perché parlare di dimissioni fa sorridere, "se ho le prove che sei colpevole e te le mostro non è che confessi ma banalmente non ti arrampichi sugli specchi" (cit)
Anche se partita come notizia pessima e come elemento di amara riflessione sul livello degli incarichi di interesse pubblico, lo svilupparsi della vicenda ha finalmente dato modo di poter dire "oh una buona notizia ogni tanto". Sorvolando sul fatto che per ottenerla qualcuno ha dovuto saltare il fuoco di fila mediatico sulle infiammazioni prostatiche e lottare per ottenere qualcosa che sarebbe dovuto essere scontato ed ovvio. Ma godiamoci almeno per un momento il successo della raccolta firme e di chi ha fatto sentire la sua voce per condannare quello che sarebbe stato uno scempio. 
Sperando che possa servire in qualche modo da precedente e da lezione da tenere bene a mente per il futuro.

venerdì 21 agosto 2020

Applausi e giovani

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 399

Tra un assembramento ed un trend di crescita dei numeri di aggiornamento delle 18, in questi giorni ha trovato un po' di spazio anche qualcos'altro. Molto risalto infatti è stato dato all'intervento dell'ex presidente della BCE (tra le altre cose) Mario Draghi  che ha aperto l'ex Meeting di Comunione e Liberazione (adesso ribattezzato Meeting di Rimini).
Le sue parole sono state esaltate come quelle di uno statista illuminato in uno scenario politico che a tal riguardo è paragonabile alle curve deserte di uno degli stadi attuali. Con il suo "..i giovani vanno messi al centro di ogni riflessione per rimettere in moto i loro percorsi formativi..." ha generato applausi e conferme di stima incondizionata da quasi tutta la platea di opinionisti e critici. Aggiungendo poi "..i sussidi che vengono distribuiti sono una prima forma di vicinanza della società ai più colpiti....ai giovani però adesso bisogna dare di più...perché il debito creato influenzerà per primi loro..." ha in pratica fatto svenire i partecipanti al Meeting per la profondità del concetto, provocando labirintite e nausea per la travolgente presa di posizione. 
Spessore, prestigio, credibilità, concetti. Termini che hanno riempito i commenti dell'intervento e di cui la politica attuale è "IN QUALCHE MODO PROSCIUGATA" avendoli sostanzialmente cancellati dal proprio vocabolario. 
Caratteristiche che invece si sono magicamente addensate in un "sol uomo" in quel della costiera romagnola. Uomo di prestigio internazionale per i suoi ruoli ricoperti, invocato a più riprese (ed in più momenti) per il salvataggio di un Paese in alto mare. Politico coraggioso che ha avuto, sempre sull'argomento giovani, anche la chiarezza di accusare i responsabili "..per anni una forma di egoismo collettivo ha indotto i governi a distrarre capacità umane e altre risorse in favore di obiettivi con più certo e immediato ritorno politico...privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza..."Accusa precisa verso chi ha messo in campo e in qualche modo foraggiato quell'egoismo collettivo. Da anni. Classe politica ma anche dirigente. 
Di cui, tohDraghi ha fatto e fa parte da decenni con ruoli per niente secondari (consigliere di ministri, direttore del Ministero del Tesoro, governatore Banca d'Italia, presidente BCE, tanto per citarne alcuni). Ecco, da figura di spicco di quella stessa classe dirigente degli ultimi decenni, sicuramente avrà lottato fortemente per impedire "la distrazione di capacità umane e altre risorse in favore di obiettivi dall'immediato ritorno politico". Ma evidentemente non deve aver ottenuto grandi risultati se adesso si lancia in queste accuse. 
Ammetto di non conoscere nel dettaglio tutto quanto ha fatto in merito, scusate l'ignoranza. So però che a marzo di quest'anno si è profuso in dichiarazioni per far avere all'Italiadalla comunità europea, aiuti economici fondamentali. Anche in quel caso i commenti sulle sue parole erano tutti basati su "spessore, prestigio, credibilità, concetti"Ricevendo gli stessi applausi che ha ottenuto in questi giorni. La richiesta, all'epoca, era incentrata sull'urgente necessità di liquidità per tenere vive attività ed imprese. Non c'era traccia dell'obiettivo che adesso indica come principale.  A marzo l'obiettivo centrale di Draghi quindi non era lo stesso. Anzi. Con quella richiesta, senza nemmeno una postilla sui giovani, ha fatto sì che a ....."pagare il conto più caro" fossero proprio quelli che adesso indica come quelli più colpiti in modo ingiusto. E non era neanche un interesse così rilevante quello di citare altre possibili opportunità, come quelle di far pagare un po' di questo peso anche a qualcuno diverso dagli stessi giovani. 
Ma d'altra parte, come è chiaro dalle sue parole, la colpa è tutta nell'egoismo collettivo di chi per anni ha diretto le operazioni. Peccato lui in quegli anni fosse ancora troppo giovane e senza ruoli di prestigio per impedirlo. Un po' come a marzo. Un po' come adesso.

sabato 15 agosto 2020

Il regalo di Ferragosto

Mi era già capitato di scrivere (clicca qui) di un posto speciale chiamato Writin'. Uno splendido luogo dove si scrive per comunicare, dove si viene stimolati ad uscire dalla propria zona di tranquillità ed a tentare di essere "LA SORPRESA DIETRO I VETRI SCURI". Ed un posto che riserva regali a chi lo frequenta, non solo quelli dati da una presenza costante e da preziosi consigli ma anche qualcosa di proprio non prevedibile, come un uovo di Pasqua a Ferragosto. Proveniente da questo mittente speciale, mi è arrivato tutto bello infiocchettato un uovo con una speciale sorpresa dentro. Un regalo che vorrei condividere con voi e che vi invito a guardare. O meglio leggere. E' un mio racconto dal titolo "Un'occasione bagnata" che Writin' ha deciso di pubblicare sul proprio sito. Per questa opportunità vorrei ringraziare Benedetto ed Elena, per la fiducia e e per la costante presenza. Un grazie di quelli doppi e soprattutto di quelli veri. Spero possa piacervi, buona lettura.

https://www.writin.it/unoccasione-bagnata-enzo-susini/

clicca qui per leggere il racconto - oppure qui

venerdì 14 agosto 2020

KappaGiocatoreViola per concludere questa lunghissima stagione...

Si è chiuso, incredibilmente pochi giorni fa ed ad un anno dall'inizio, un campionato "ESAGERATO PROPRIO IMPOSSIBILE" da immaginare ad agosto scorso. Purtroppo i motivi per la straordinarietà non sono dati da una stagione clamorosa della mia Viola ma da qualcosa di ben più importante che ha allungato a dismisura un campionato diventato addirittura calcio d'agosto.
Tornando ai miei colori preferiti, la prima stagione della nuova proprietà è vissuta purtroppo dell'equivoco iniziale di un allenatore che palesemente aveva fatto il suo tempo ma che è stato trascinato fino a Natale. L'avvento di mister Beppe Iachini ha riportato un briciolo di coesione in più interrotta da un gioco per niente entusiasmante e dallo stop di due mesi. Alla ripartenza un inizio allucinante ha fatto rivedere mostri antichi e mostri recenti (vedi ultima giornata del campionato scorso) per fortuna scacciati a quattro giornate dalla fine. 
Come sempre (clicca qui), prima di chiudere la stagione di post viola, assegno il mio personale premio al miglior KappaGiocatoreViola, stabilito in base alle mie pagelle postpartita. 
Come prevedibile la media generale è davvero bassa (solo in cinque sufficienti) ed a spiccare sono, praticamente "ex aequo", il più giovane e il più maturo. Castrovilli e Ribery distanziati di pochissimo. Ma per la costanza nella stagione, per il fatto di essere stato una clamorosa sorpresa sono contento di nominare Castrovilli come KappaGiocatoreViola, venendo dopo un triennio di dominio di Chiesa (clicca qui per l'albo d'oro) che quest'anno è arrivato appena alla sufficienza risicatissima (e vedendola a posteriori nemmeno a quella). Dragowski e Pezzella gli altri due giocatori sopra la sufficienza (ed anche Terracciano che però ha giocato troppe poche partite per rientrare in gara). Da notare come Castrovilli sia nettamente primo anche tra i migliori in campo mentre tra i peggiori spicca l'annata da dimenticare di Badelj (tra gli ultimi anche come medie voto).
Complimenti a Castrovilli, sperando di commentare (nella prossima edizione del premio) con un po' più di entusiasmo un'avvincente lotta tra tanti giocatori con medie ben superiori a quelle triste di quest'annata.
FORZA VIOLA...sempre...

Le medie voto finali

ruolo

GIOCATORI

PRES

MEDIA

C

CASTROVILLI

28

6,43

A

RIBERY

19

6,42

P

DRAGOWSKY

28

6,15

D

PEZZELLA

28

6,04

A

CHIESA

29

6,01

A

VLAHOVIC

27

5,81

D

CACERES

23

5,80

C

DUNCAN

9

5,78

D

CECCHERINI

13

5,70

D

MILENKOVIC

32

5,68

D

VENUTI

13

5,67

D

LIROLA

31

5,56

C

PULGAR

32

5,54

A

CUTRONE

15

5,47

A

SOTTIL

18

5,44

C

BENASSI

18

5,43

D

DALBERT

28

5,39

C

BADELJ

20

5,36

C

GHEZZAL

16

5,24

A

BOATENG

14

5,08

ALL

IACHINI

15

5,58

ALL

MONTELLA

17

5,31

Quelli con "poche" partite...

ruolo

GIOCATORI

PRES

MEDIA

A

MONTIEL

1

7,00

P

TERRACCIANO

5

6,75

D

TERZIC

1

5,75

D

IGOR

7

5,71

A

KOUAME

5

5,70

D

RANIERI

3

5,42

A

PEDRO

3

5,33

C

EYSSERIC

3

5,33

C

CRISTOFORO

1

5,00


I migliori in campo

ruolo

GIOCATORI

MIGLIORE

C

CASTROVILLI

8

A

RIBERY

5

P

DRAGOWSKI

4

A

VLAHOVIC

4

A

CHIESA

4

P

TERRACCIANO

2

D

VENUTI

1

D

CACERES

1

D

CECCHERINI

1

C

BENASSI

1

A

CUTRONE

1


I peggiori in campo

ruolo

GIOCATORI

PEGGIORE

C

BADELJ

6

D

LIROLA

4

A

CUTRONE

3

D

CACERES

2

C

GHEZZAL

2

C

PULGAR

2

A

VLAHOVIC

2

A

SOTTIL

2

A

BOATENG

2

D

MILENKOVIC

1

D

VENUTI

1

D

DALBERT

1

D

PEZZELLA

1

C

BENASSI

1

C

CASTROVILLI

1

A

CHIESA

1