martedì 31 gennaio 2023

Disturbo di qualità

#Klibro Gennaio 2023 
qui il mio intero
Katalogo
LUCA BIZZARRI
"Disturbo della pubblica quiete"
Mondadori

Incuriosito dall'autore e dalla trama del libro speravo di non rimanere deluso al momento della lettura. La cosa non solo non si è verificata ma mi ha lasciato delle ulteriori belle sensazioni. Speravo di trovare un testo piacevole ma ho trovato anche altro: qualità di racconto, buona trama e la capacità di localizzare i protagonisti in modo chiaro sia geograficamente che caratterialmente.
Bizzarri ambienta il racconto nella sua Genova e lo fa descrivendola in un modo da cui traspare amore senza però mai cadere nella rappresentazione da "fiaba". Anzi. Fa emergere le caratteristiche della città mettendole come sfondo molto riconoscibile ma senza accentuarne i particolari o eccedendo nelle descrizioni. Sono i personaggi che sceglie per il suo romanzo che vengono fotografati in modo puntuale e completo ed inseriti in una trama non complicatissima ma neanche banale. 
Due agenti della polizia ed un ragazzo di nome Mamadou vedono le loro storie intrecciarsi in una serata in cui lo stesso ragazzo sembra non voler altro che farsi arrestare. Per disturbo della pubblica quiete appunto. Ma soprattutto senza un apparente "perché". La serata sembra andare nell'ottica di un "PIOVE SUL BAGNATO SU UN MARE GIA' AGITATO" per i vissuti personali non troppo lucenti dei due agenti, che si vedono "costretti" ad un extra imprevisto proprio a fine turno. Tale da non vedere nel ragazzo che hanno di fronte qualcuno a cui chiedere i motivi alla base di quel comportamento ma solo una complicazione da gestire "più o meno" nell'ambito della normativa. Meglio infatti, secondo il ragionamento della coppia di agenti, fare uno strappo alla regola che dover subire i tempi di verbalizzazione e fermo relativi al loro intervento. Qualcosa poi andrà in un'altra direzione costringendo a fare i conti con la realtà anche chi fino a quel momento non aveva aperto lo sguardo.
Una bella sorpresa l'esordio di Luca Bizzarri in qualità di scrittore. Proprio bella. Semplice ed asciutto in molti punti ma capace comunque di colorare in modo evidente ed interessante personaggi, storia ed ambiente. Veloce nella lettura ma non trasparente nei significati. Ironico ma non leggero, "Disturbo della pubblica quiete" passa sicuramente l'esame. Un libro che consiglio e che merita l'acquisto.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...sembrava che quell'amore lì di un tempo si fosse affievolito, avesse lasciato spazio ad altro, alla sopportazione, alla costruzione di qualcosa che però sembrava non finire mai..."
2 - "...non è che non ci sia il crimine, solo c'è quello disorganizzato, e quello è anche peggio perchè non comanda più nessuno, nemmeno i criminali, tutto è lasciato allo sbando..."
3 - "...quando veniva a contatto con qualcosa che lo disturbava, lui prendeva subito la direzione contraria, e in maniera ostinata, come avrebbe detto uno dei suoi cantautori preferiti..."
4 - "...io non vorrei dirti dove andare, assolutamente no, vorrei solo sapere dove sei, sapere che stai bene, che sei felice. Questo credo che sia l'amore, sapere sempre dove sta qualcuno..."
5 - "...il destino di chi affronta il mare è quello, prima o poi, di affondarci dentro..."

Mia personale VALUTAZIONE: ****°  - quattro stelle e mezzo su cinque

domenica 29 gennaio 2023

Un buon punto......per ripartire?

Campionato - 20^
LAZIO - FIORENTINA = 1 - 1 
GOAL:  Casale - GONZALEZ
KAPPAPAGELLE
Terracciano 6 -
Dodò 6 +
Milenkovic 5,5
Ranieri 6
Biraghi 5,5
Bonaventura 7 -
Amrabat 6
Barak 6
Gonzalez 7
Jovic 5,5
Kouamè 5
Saponara 6,5
Mandragora SV
Ikonè SV
Igor 5,5
Cabral SV
All. Italiano 7
IL MIGLIORE: GONZALEZ  
Il peggiore: Kouamè
Dopo quindici giorni torniamo sul luogo del delitto. Di nuovo Olimpico, sponda laziale stavolta, dopo la sconfitta contro la Roma (qui il post del due a zero di quindici giorni fa). Il Mister decide di buttarla sull'aggressivo con (almeno sulla carta delle formazioni iniziali) un ritorno al 4-3-3Jovic centravanti con ai lati Gonzalez e Kouamé ed un centrocampo con Barak e Bonaventura. In difesa a sorpresa viene scelto Ranieri per affiancare Milenkovic. Torna Dodò, proprio nello stesso campo della sciocchezza da rosso.
La fase di studio è interrotta ben presto dal gol della Lazio che nasce da un calcio d'angolo e si sviluppa con un contrasto tra Casale e Milenkovic: Casale quasi di carambola trova la zampata giusta e Terracciano resta fermo: 1 - 0.  Il primo gol stagionale per il centrale laziale... "e come te sbaji" direbbbe il mio inviato romano. Il gol paradossalmente frena la Lazio e ci dà campo e possibilità di gioco. Nico da fuori non va lontano dal palo. Jovic prova "LO SPUNTO DELLA PUNTA" prima con un tiro forte e centrale poi perdendo l'attimo su una palla vagante in area. La Lazio non impensierisce quasi mai se non con qualche cross che per poco non sono deviati verso la nostra porta. Così con un sprint in più dato dall'inizio della ripresa (e da un buon ingresso di Saponara) troviamo il meritato pari con una gran giocata prima di Bonaventura poi di Nico che trova un gran bel gol. La partita si apre un po' ed arrivano un paio di occasioni in più, mescolate a tanti errori individuali. La Lazio sfiora il palo con Anderson ed Immobile ma le azioni da gol più nitide le abbiamo noi vicino al gong finale con una gran giocata di Saponara con relativa bella parata di Provedel e con Milenkovic che sul successivo angolo arriva con una frazione di ritardo ed alza troppo la mira da un passo cogliendo la traversa. Finisce in parità e ci mangiamo un po' le mani.

La mia Viola
Una buona prestazione, finalmente. Serviva, ed a maggior ragione pesa di più per averla realizzata su un campo non facile. Non ci siamo disuniti dopo il gol preso rapidamente ed abbiamo provato a pareggiare prima e vincere dopo. Nel primo tempo sembrava di vedere nuovamente la solita Fiorentina con solo qualche individualità in più, nella ripresa è arrivato un altro piglio ed anche qualche accenno di pericolosità. Buono il ritorno dal primo minuto di Nico e bella la prestazione di Bonaventura. Peccato aver preso il gol su carambola ed alla prima occasione, anche se forse il vantaggio ha tolto più a loro che a noi. Resta il problema grosso del centravanti che continua a latitare in modo clamoroso, situazione non più rimandabile specie con l'arrivo delle Coppe. Speriamo che questo punto e questa buona prestazione possano portare convinzione e recuperare un po' di smalto.....e magari anche il cosiddetto numero nove. Torino e Bologna tra mercoledì e domenica saranno due buoni test per capire un po' di cose.
FORZA VIOLA...sempre...
 
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito
"...non guardo nulla però iolaeeeeeeeeeee...."

sabato 28 gennaio 2023

Indifferenza e memoria

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 524
Nelle parole lette ed ascoltate ieri non c'è la ricorrenza annuale impostata da uno specifico giorno della Memoria. Si, ovviamente i messaggi si ripetono, le interviste ed i ricordi anche. Ascoltandoli però bene, tutti presentano un peso specifico ed un'intensità che di banale e ripetitivo non hanno niente. Ed allora la loro non originalità e la riproposizione nel giorno specifico non fanno perdere neanche un grammo di significato e di forza alle parole.
Che restano lì, moniti da fare propri ed insegnamenti da non tralasciare, perché come spesso dice Liliana Segre "L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. E' l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte".
Per questo anche io mi ripeto. E ripropongo qualcosa che ho scritto un po' di tempo fa dopo un viaggio ad Auschwitz. Per non essere apatico. Per non voltarmi dall'altra parte.
Buona lettura ma soprattutto tenete tutto bene a memoria. Ed ogni tanto apritela- per agire di conseguenza e soprattutto per non essere indifferenti.

-------------

Come in un ritornello costante: "il fumo saliva lento, nel freddo giorno d'inverno". In fondo questo è l'effetto della nebbia: un fumo più o meno leggero che prima invade e poi piano piano sale. Avvolge persone, piloni, fili spinati ed ingressi. La nebbia. Sembra accompagnarti insieme al "solo grande silenzio" che resta il protagonista. Sale non soltanto nella definizione climatica, sale dentro. Parte dalla zona emozionale e la percorre tutta per arrivare dritta ad ogni singolo punto ricettivo che senti di avere. Il rumore intorno è così imponente da trasformarsi in silenzio, "tante persone ed un solo grande silenzio"Un rumore fatto di immagini, di racconti, di oggetti, di vite, di sofferenze. La sensazione di disagio avvolge ogni tuo pensiero come la nebbia. Senti l'inadeguatezza di ogni tuo pensiero rispetto a quello che hai intorno ed ormai dentro di te. "Occhi lucidi, gola strozzata, tempo fermo, silenzio assordante". Anche incrociare gli sguardi di chi è li con te è una fatica, è un qualcosa che paradossalmente senti come "di troppo". Le stanze si susseguono, la voce nelle cuffie racconta quello che sai, ti descrive quello che non puoi non immaginare già da te ma l'impatto dei racconti è di tale portata che produce lo stesso l'effetto di un evento a sorpresa. Il "TRAFFICO NELL'ANIMA" è sempre più intenso e si lascia trasportare da piccoli passi, rispettosi e ordinati. Lo sguardo spesso cerca le proprie scarpe per il motivo di prima. La testa rimugina, di nuovo, sempre più intensamente. La nebbia si trasforma in pioggia e cominci a sentirla solo quando si fa davvero invadente e costante. La senti scorrere sul giubbotto e sui jeans ma non ti fa spostare di un centimetro. Fa parte di tutto quello che ti sta entrando dentro. La camminata si allunga, gli spazi si aprono ma la stretta allo stomaco non si allenta, c'è solo un tempo diverso per assimilarla. Un paesaggio che adesso ha abbandonato stanze ed oggetti e lascia libero l'occhio nell'immensità di uno spazio aperto. Immenso, come l'orrore. Come i brividi, che "sono nel vento" che leggero si alza. Come le sensazioni di relatività e di totalità che si alternano fino a mescolarsi. Tutto è relativo e totale in quel momento. Tu sei relativo, quello che senti è totale. La nebbia continua a fare il suo lavoro. E ti avvolge. Stretta quanto serve.

domenica 22 gennaio 2023

Tristezza

Campionato - 19^
FIORENTINA - TORINO = 0 - 1
GOAL:  Miranchuk

KAPPAPAGELLE
Terracciano 6
Venuti 6
Milenkovic 5,5
Igor 5
Biraghi 5
Amrabat 4,5 
Duncan 5
Ikonè 4,5
Bonaventura 6
Saponara 5

Kouamè 5,5
Terzic 5,5
Jovic 5
Gonzalez 5,5
Barak 6 - -
Bianco SV

All. Italiano 5
IL MIGLIORE: BONAVENTURA
Il peggiore
: Amrabat
Era una di quelle gare non decisive ma importanti. Una di quelle partite in cui poter fare un piccolo passo verso la ripresa di un cammino con obiettivo europeo. Seppur in formazione ridotta abbiamo fatto il possibile nel prepartita per sorreggere questa squadra con un loop di bandiere a stelle e strisce in bicchiere. Un po' per addolcire il freddo pungente, un po' per darci una carica, un po' perché forse sapevamo che "UN BICCHIERE DI VIGNA" o similare in più poteva aiutare ad assorbire meglio eventuali andamenti non brillanti della gara. E puntualmente la squadra ci ha dato ragione proprio per questo ultimo timore. 
Slegati, poco presentabili ed assenti totalmente dal campo per tutto il primo tempo tranne una giocata con Biraghi e Kouamè ben respinta da Milinkovic-Savic. Il Toro ha tenuto il pallino del gioco, fatto un gol annullato per fuorigioco, colpito una traversa e poi segnato un gol stavolta valido con Miranchuk dopo un errore di Amrabat in costruzione. Non ha fatto esattamente i fuochi d'artificio quindi, ma ha meritato il vantaggio e soprattutto non ha mai rischiato di subire il pareggio.
Nella ripresa non siamo andati molto lontani dal ritmo del primo tempo ed abbiamo creato davvero molto poco, rischiando in un'occasione anche di subire il raddoppio granata. Negli ultimi dieci minuti qualcosina si è acceso. Poca roba eh. Ma in qualche modo qualche occasione è arrivata. Un paio di cross, un clamoroso errore di Jovic (fino a quel momento trasparente come sempre e come i suoi colleghi dell'attacco) ed un bel tiro di Barak ben respinto hanno fatto sperare in un pareggio all'ultimo tuffo. Ma forse non sarebbe stato neanche giusto vista la quasi totale assenza di tutto per 85 minuti.
La mia Viola
Adesso le cose si complicano. Non tanto per la posizione in classifica che con la penalizzazione della Juve resta vicina ai posti europei, ma per il livello di forma della squadra. Alle totali e croniche assenze dell'attacco si sono ormai quasi cronicizzate anche le difficoltà di costruzione di gioco e di sviluppo. La forma della quasi totalità dei giocatori è molto lontana da quella ottimale: causa della preparazione "particolare" per l'annata speciale a livello di calendario? Mah. Speriamo che questa possa essere una motivazione e non solo una speranza; un appiglio a cui attaccarsi perché molti altri elementi di speranza e fiducia non ce ne sono. Il modo di giocare è già stato cambiato, il mercato non sembra possa portare grandi novità, i ritorni di alcuni assenti sembrano o lontani o lenti.
Non tira una grande aria insomma. Ed è un doppio dispiacere perché le opportunità in un campionato di livello bassissimo sarebbe molte ed interessanti. Purtroppo siamo noi ad essere attualmente (e non da poco) MOLTO poco interessanti. 
FORZA VIOLA...sempre.. 

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito
"...nemmeno con 30 punti di penalizzazione s'arriva prima della juvemerda....IMBARAZZANTI..."

sabato 21 gennaio 2023

Drammatiche ripetizioni

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 523
Purtroppo ho già scritto spesso post di questo tipo. Sono delle ripetizioni non casuali ma volute, consapevole del fatto che possano apparire pesanti e noiose. 
Erano ripetizioni anche quelle che accompagnavano il mio primo post dell'anno (clicca qui per rileggerlo) ma lo erano in senso positivo, purtroppo lo sono in senso drammatico quelle di oggi.
Giulia, Martina, Oriana, Teresa. I nomi delle donne uccise in questo inizio 2023. In venti giorni quattro cadaveri. Una donna ogni cinque giorni. Nord, centro, sud. 23, 33, 44, 70 gli anni delle vittime quindi tutte le fasce d'età. Armi da taglio e pistola. Colpevole l'ex o l'attuale compagno/marito. Una discussione imprecisata (come se fosse diverso in base al motivo scatenante o quello battezzato come tale) : gelosia? non accettazione della fine del rapporto? improvviso raptus? problemi economici non condivisi?
Ogni racconto prende in considerazione sempre i soliti elementi. Il nome della donna uccisa. Il rapporto esistente o precedente con il suo carnefice. L'età e la presenza di eventuali figli. L'arma. Il tentativo di sceneggiatura dell'evento. Fine.
Avanti con la prossima, sapendo bene che non ci sarà d'aspettare tanto.
"QUESTA MERDA INTORNO SEMPRE MERDA RESTERA'". Anche il racconto si ferma al livello standard. La solita notizia di cronaca da trattare con la stessa modalità. Da mettere in una pagina non troppo in vista perché comunque la cosa fa notizia il giusto e l'onesto. Episodio di cronaca da accantonare rapidamente (tranne alcune eccezioni lodevoli come femminicidioitalia.info ) se non per i conteggi di fine anno per vedere se rispetto ai dodici mesi precedenti c'è stato un incremento o meno dei fatti. 
Ed ovviamente anche chi potrebbe e dovrebbe intervenire in modo concreto e sostanzioso per la cosa si accontenta e ferma al "cordoglio". Di ordinanza. Una sorta di comunicato stampa su cui intervenire con un "trova e sostituisci" degli elementi a cui facevo riferimento prima. "Giulia" con "Teresa". "23" con "44". "Ex compagno" con "marito". E poi di nuovo con i dati della successiva.
Ed ogni volta viene da chiedersi cosa e quanto sia stato fatto in questi anni di costanti e numerose tragedie di questo tipo. Cosa e quanto possa essere anche minimamente cambiato. Cosa e quanto possa essere preso come primo passo verso qualcosa di meglio. Ed ogni volta non riesco a trovare una risposta, non vedo nessun elemento che possa dire di aver ALMENO imboccato un percorso in cui credere.
Forse perché tutto è drammaticamente sempre uguale. Compreso il fatto di non fare niente al riguardo.

lunedì 16 gennaio 2023

Una sciocchezza e partita finita

Campionato - 18^
ROMA - FIORENTINA = 2 - 0
GOAL:  Dybala, Dybala

KAPPAPAGELLE
Terracciano 5,5
Dodò 4 -
Milenkovic 5,5
Igor 5,5
Biraghi 6 -
Amrabat 6 
Duncan SV
Ikonè 5
Bonaventura 5,5 
Kouamè 5,5
Jovic 4,5
Venuti 6
Gonzalez 5,5
Barak 5
Castrovilli SV
All. Italiano 5,5
IL MIGLIORE: AMRABAT
Il peggiore
: Dodò
Dopo tre impegni ampiamente alla portata, arriva la prima sfida del 2023 con un tasso di difficoltà elevato. In uno stadio, tra l'altro, molto spesso ostile. Il Mister ha un po' poco da scegliere viste assenze e stati di forma. Dietro torna la coppia Igor-Milenkovic a centrocampo quella Amrabat-Duncan e davanti i "SOPRAVVISSUTI E SOPRAVVIVENTI" Jovic-Kouamè. Dopo il classico da queste parti "RomaRomaRoma core de sta città" comincia la diciottesima di campionato.
Primi 20 minuti: inizio con un paio di ripartenze dal lato sinistro della Roma con Dodò prima in difficoltà poi costretto al fallo che severamente viene sanzionato col giallo. Prendiamo un po' il possesso palla e ci piazziamo nella metà campo giallorossa ma tranne un giallo (altrettanto severo) per Smalling ed un tiro da fuori di Amrabat non impossibile non produciamo niente.
Dal 21°: Dodò fuori tempo trova una scivolata sulla caviglia di Zalewski e riesce a farsi espellere al ventiquattresimo. Italiano per far entrare Venuti toglie Duncan ed arretra Bonaventura. La Roma prende un po' il pallino del gioco, trovando però solo un tiro telefonato centrale di Zalewski dopo una bella giocata ed un bel tiro al volo di Pellegrini sull'esterno della rete. Fino a cinque minuti dalla fine del tempo quindi riusciamo a tenere. Almenno fino a quando su una palla persa proprio da Bonaventura la Roma riparte, Abraham fa da sponda al limite per Dybala che al volo dal limite.....fa tunnel a Terracciano per il vantaggio giallorosso: 1 - 0 Il primo tempo finisce sostanzialmente qui.
Primi 20 minuti della ripresa: Biraghi dalla bandierina riesce a mettere un paio di bei palloni tagliati che però non riescono ad essere toccati nel migliore dei modi da Milenkovic prima e Nico dopo. La Roma ci aspetta e quando trova spazi riparte. In una ripartenza Dybala lancia Celik che con il tocco di Terracciano di piede coglie il palo. Sempre da angolo rispondiamo con un colpo di testa di Kouamè alto e goffo. Goffo come il passaggio all'indietro di Bonaventura che lancia Abraham davanti a Terracciano, per fortuna il centravanti inglese scivola e perde l'attimo buono e nel secondo tiro trova pronto lo stesso portiere viola. Gonzalez potrebbe sfruttare un clamoroso errore di Celik che lo lancia a campo aperto ma invece di puntare la porta attende l'arrivo di Bonaventura che non prende il tempo giusto e l'occasione sfuma.
Dal 21° del secondo tempo: partita che rallenta i ritmi in modo imbarazzante con un carico di noia davvero importante. Poco o niente da parte nostra, solo controllo da parte loro fino a cinque minuti dalla fine. All'85° Abraham scappa in contropiede, nessuno lo tiene e lui trova un assist perfetto per Dybala che non può sbagliare il 2 - 0. Di nuovo da angolo riusciamo prima della fine del match a sfiorare il classico "gol della bandiera" prima con Milenkovic che di testa sfiora il palo e poi con Kouamè che trova Rui Patricio pronto alla respinta. Finisce così 2 - 0.

La mia viola
La partita sostanzialmente finisce alla seconda sciocchezza di Dodò in ventiquattro minuti. Doppio giallo e tutti a casina. La speranza poteva essere quella che la Roma (apparsa non proprio una schiacciasassi) non trovasse lo spunto e l'occasione per il gol ma avendo un centravanti ed un gran talento la cosa diventa più facile. In casa nostra la parola centravanti resta un tabù ed i talenti sono molto bravi sulla carta, sul campo (quando ci sono) determinano in modo molto discontinuo. Siamo ad undici punti dal piazzamento che dovrebbe garantire l'Europa (escluse eventuali squadre penalizzate per plusvalenze & c) ma evidentemente per la società la cosa non è un problema o sono certi di recuperare visto che questo periodo di mercato lo stiamo trascorrendo esclusivamente dicendo che sarà molto difficile per le altre società acquistare Nico e Amrabat (fino a stasera)/non saranno ceduti (stasera). Quando invece, così a spanne, qualcosina in entrata forse comoderebbe. Comunque, vediamo se in campionato riusciremo a recuperare qualcosa e cosa le due coppe ci potranno dare. Brutta sconfitta ma andiamo oltre. Dobbiamo.
FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito
"...muah...non c'è gioco, non c'è voglia, non c'è nulla...il vuoto...però pregano tutti all'inizio....quello un se ne scordano....iolaeee....ovvai no vabbè io saluto la curva, gnafo più....sono scappato via, imbarazzante"

domenica 15 gennaio 2023

Nemmeno le basi

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 522
Le basi. O almeno quelle che dovrebbero essere tali ma che magicamente vengono tralasciate, trascurate e calpestate.
Costanti esempi sono all'ordine del giorno sia per quanto riguarda il campo sociale e/o la politica. In alcuni casi qualche situazione va oltre, come quello che sta accadendo in Parlamento in questi giorni e non solo.
La nostra bella penisola, per la presenza sul territorio di organizzazioni malavitose, ha necessitato nel tempo - e ne necessita tutt'ora - di una Commissione Antimafia i cui compiti sono quelli di verifica dell'attuazione normativa in questo campo, di attività d'inchiesta sulle organizzazioni criminali e delle infiltrazioni delle stesse in ambito economico. Ma non solo. Anche un'attenta analisi sugli eventuali rapporti delle stesse organizzazioni e la politica, che dovrebbe essere un altro elemento "base" ma che purtroppo negli anni abbiamo imparato essere solo "in teoria".
Questa commissione non è permanente e deve essere "ri-composta" ad ogni inizio di legislatura. Per questo motivo andrebbe calendarizzata la votazione per la sua costituzione come tra quelle più urgenti non appena si insedia un nuovo Parlamento. In tal senso alcuni componenti di Camera e Senato, appena eletti qualche mese fa, si sono adoperati sin da subito per far sì che fosse tra le priorità questo argomento. Purtroppo però, come spesso accade quando le iniziative sono giuste, i tentativi sono stati vani. Oltre ai suddetti parlamentari anche al di fuori delle Camere, alcuni avevano provato a sollevare la questione e la necessità di un rapida toppa per questo che non era e non è un piccolo buco operativo. Ad esempio Libera e Don Ciotti , che da sempre sono impegnati nella lotta a tutte le mafie, avevano scritto un appello chiaro e preciso in tal senso:
"...è urgente che il Parlamento istituisca in tempi brevi la Commissione Bicamerale d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre organizzazioni criminali, e che lavori alacremente per leggere ciò che sta avvenendo sui territori e avanzi accanto alla denuncia delle proposte utili a liberare il Paese dalla morsa degli interessi criminali e dalle troppe connivenze di cui godono..."
si legge nelle richiesta inviata a dicembre ai presidenti del Consiglio e delle Camere, nonché  a tutti i gruppi parlamentari.
Appello che ovviamente è stato ignorato nell'atteggiamento della politica italiana più frequente quello in cui sembra che le richieste fatte siano sempre "DI COSE CHE NON SONO TUE" . Infatti non risulta né approvato né in approvazione nei prossimi giorni (poiché non calendarizzato nella prossima settimana) il disegno legge necessario alla formazione della commissione. Che è già un discreto segnale di sciatteria in senso generale e di poco interesse rispetto ad un argomento invece così basilare appunto. Diventa ancora di più colpevole il ritardo se questi tempi lunghissimi comportano poi un vero e proprio danno oggettivo aggiuntivo dato dalle imminenti votazioni territoriali (regione Lazio e Lombardia). La commissione Antimafia infatti di solito sulle liste svolge una preziosa attività di verifica delle candidature per la segnalazione di quelle cosiddette impresentabili proprio per possibili rapporti con organizzazioni mafiose o con ambienti a queste vicine. Non essendo però ancora stata costituita, la Commissione non potrà svolgere (neanche) questo importante lavoro di controllo. Che ovviamente dovrebbe essere un'azione superflua se i partiti facessero in autonomia questo tipo di selezione, ma che altrettanto ovviamente diventa fondamentale per la sciatteria in tal senso delle stesse organizzazioni politiche. 
Verifica che quindi non avverrà, così come dall'insediamento del nuovo Parlamento non è avvenuta nessuna delle importanti attività della stessa commissione visto che qualcuno non ha ritenuto prioritario mettere in calendario la sua costituzione. Che sarebbe semplicemente la base. Se si parlasse di una classe politica con appunto almeno le basi. Ma purtroppo sappiamo che non è così.

giovedì 12 gennaio 2023

Primo passo

Coppa Italia - Ottavi
FIORENTINA - SAMPDORIA = 1 - 0
GOAL:
Barak

KAPPAPAGELLE
Gollini 6 - -
Dodò 5,5
Quarta 6
Ranieri 6
Terzic 6,5
Amrabat 6 - -
Duncan 6
Ikonè 5,5
Barak 6,5
Kouamé 6 -
Jovic 5,5

Gonzalez 6 +
Milenkovic 6
Bonaventura 6
Castrovilli SV
Biraghi SV

All. Italiano 6
IL MIGLORE: BARAK
Il peggiore: Ikonè

Poco turnover, limitato alla sostituzione degli infortunati ed a dare spazio a chi ne ha avuto meno finora. Torna Ranieri dopo molto tempo, prende la titolarità Terzic. Scelte obbligate davanti per i vari infortuni (Sottil, Cabral, Saponara) e le condizioni fisiche non ancora ottimali (Gonzalez e Castrovilli).
Sulla partita non molto da dire. Doveva arrivare la qualificazione ed è arrivata. Zero rischi, sofferenza limitata solo al non aver chiuso la partita come si poteva contro un avversario apparso morbido e mai in partita.
Pochissime emozioni con "LO SPUNTO DELLA" mezzapunta di oggi (Barak) ad illuminare il primo tempo. Bella la girata del calciatore ceco finalmente decisivo. Cosa non riuscita neanche oggi al resto dell'attacco, sostanzialmente tra l'insufficienza e la sufficienza risicata.
Buona la prestazione di Terzic molto meno quella di Dodò apparso bloccato e poco utile alla causa.
Alcune occasioni non sfruttate nel primo tempo ed un secondo di controllo fanno da contorno ad una partita che non passerà certo alla storia.
Adesso arriva il Toro a Firenze per i quarti, impegno non impossibile per ritrovarci in semifinale e provare a sognare un trofeo che manca da.....un tempo imprecisato. Il primo passo è andato, continuiamo. 
FORZA VIOLA...sempre...

sabato 7 gennaio 2023

Poca Viola, tanti punti

Campionato - 17^
FIORENTINA - SASSUOLO  = 2 - 1
GOAL:  Saponara,
Berardi (R),
Nico Gonzalez

KAPPAPAGELLE
Terracciano 6,5
Venuti 5,5
Milenkovic 6 -
Igor 5,5
Biraghi 6 +
Bianco 5,5
Duncan 5
Ikonè 5
Bonaventura 7,5
Kouamè 5
Cabral 5
Saponara 7
Castrovilli 6
Dodò 5
Gonzalez 6,5
Terzic 6

All. Italiano 6 +
IL MIGLIORE: BONAVENTURA
Il peggiore
: DUNCAN
Seconda partita in casa in pochi giorni. Altra avversaria "alla portata", la speranza è che vada meglio di mercoledì scorso (vedi post sulla partita). Il Mister continua in una sorta di turnover preventivo. Quarta (tra i migliori mercoledì) e Dodò (lui no) lasciano il posto a Milenkovic e Venuti, davanti Barak e Saponara si accomodano in panchina e sono sostituiti da Bonaventura e Kouamè
"FRA LUCE E CONFUSIONE" tutto diventa grigio e silenzioso per il minuto di raccoglimento per Gianluca Vialli. Dopo sessanta secondi carichi di emozione percepibile anche da casa si comincia.
Primi dieci minuti: un paio di attacchi e contro attacchi con Bonaventura che fornisce due bei palloni a Kouamè e Milenkovic ma i centrali del Sassuolo arrivano prima ed anticipano o respingono prima del pericolo. Laurientè risponde con due bei palloni per Berardi che entrambe le volte tira molto distante dalla porta.
Minuto 13: il coro per il nostro Davide Astori che oggi avrebbe compiuto 36 anni. Sempre nel cuore #DA13
Tra il decimo ed il trentesimo: due grandi occasioni per il Sassuolo con Frattesi che dal limite impegna Terracciano in un difficile intervento e Pinamonti che ben lanciato da Berardi in area prova il diagonale ma il portiere viola è ancora pronto. Nel mezzo una sola occasione viola con una punizione dal limite di Biraghi alta da ottima posizione.
Dal trentesimo a fine primo tempo: molte imprecisioni e poco altro se non un paio di bei cross da calcio d'angolo di Biraghi che però nessuno in maglia viola nemmeno sfiora perché non pronto. Finisce un grigio primo tempo.
Primo quarto d'ora della ripresa: si comincia con due cambi, Saponara per Cabral e Castrovilli per Bianco. Dopo quattro minuti assist di Ferrari su una palla sporca al centro area che lancia Saponara che schiaccia la palla e trova l'angolo per l' 1 - 0. Al decimo della ripresa, dopo l'ingresso di Dodò per Venuti, fallo di mano proprio del terzino brasiliano che per colpa del VAR si trasforma in rigore che Berardi realizza per l' 1 - 1.
Dal 60' al '75 : accusiamo il gol del pareggio e siamo un po' spenti. Prova ad accenderci Bonaventura al 65' con una palla filtrante per Kouamé che ben lanciato davanti al portiere trova solo l'esterno della rete. Entrano Nico e Terzic (in momenti diversi) per Duncan e Biraghi.
Dal 75' al 90': al 85' gran palla di Saponara per Nico che di testa colpisce bene e da vicinissimo ma centrale e Consigli respinge. Al 90' la svolta, azione confusa in area, contrasto tra Terzic ed il centrale del Sassuolo che con il braccio molto largo colpisce la palla. Lungo VAR e rigore. Nico è freddo e spiazza Consigli per il 2 - 1. Nel lungo recupero Kouamè si mangia altri due gol su due azioni manovrate contro un Sassuolo ormai disunito.

La mia Viola
Servivano tre punti e sono arrivati. Bene, incameriamo e portiamo a casa. Del gioco e delle occasioni si sono perse un po' le tracce ma per stasera va bene così. Attacco che dire anemico é dire poco (tranne il gol di Saponara, primo tiro in porta al minuto ottantacinque) e centrocampo in costante affanno contro un Sassuolo apparso lontano parente di quello scintillante degli anni scorsi. Hanno deciso una "crosta" di Ferrari e due rigori/Var. Pochino ma valgono tre punti e si prendono volentieri. Davvero da sottolineare la partita di Bonaventura che ha provato con almeno quattro palle filtranti a far trovare il gol ai compagni ed ha corso e tentato (riuscendoci) di mettere qualità per tutta la gara. Adesso testa alla coppa Italia e poi alla sfida a Mou.
FORZA VIOLA...sempre...

foto copyright Enry - Grazie ;- )

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito
"...tra un appisolamento e l'altro la guardo...comunque arriveremo a fatica oltre l' 8/9 posto ma oggi il grande Sassuolo del grande Berardi...."

venerdì 6 gennaio 2023

Ciao Gianluca

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 521
Di nuovo la storia del "guerriero sconfitto". Di nuovo la cronaca di un male che ha battuto chi non c'è più. Di nuovo le parole lotta, combattente, vittoria, sconfitta. Come se fosse una partita in cui impegnandosi si vince, se non lo si fa completamente o "per bene" invece si perde.
Magari l'ho fatto anche io in passato in modo inconsapevole ma da un po' di tempo ci sto facendo più caso. Di quanto stride questo concetto di sconfitta di un guerriero impegnato nella partita più importante. Ma soprattutto di quanto può far male a tutti quelli che hanno visto andarsene persone vicine e che in qualche modo sentono definire "sconfitti" i propri cari colpiti da un tumore. 
Forse chi si appiattisce su questo linguaggio dovrebbe capire che il parlare di chi non c'è più a causa di questo male non deve per forza essere allineato ad una sfida. C'è questa magica declinazione: tumore --> partita e quella parola artefice di tutto che di conseguenza scompare lasciando spazio appunto all'aspetto quasi agonistico. Come se fosse una gara da vincere, una prova in cui misurarsi. 
Oggi se n'è andato Gianluca Vialli, giocatore iconico di un calcio che non c'è più. Di quel calcio di fine anni 80/inizio 90 che per i tifosi della mia età resterà IL calcio. Centravanti di una Sampdoria che ha fatto sognare tutta Italia oltre che Genova, leader di una delle Juventus oggettivamente più insopportabili della sua insopportabile storia, calciatore riconosciuto un po' ovunque. Da qualche anno era stato colpito da quel male che spesso ho sentito definire "un male pocobono" e da allora al suo curriculum invidiabile di calciatore si è affiancato altro da raccontare. "Io col cancro non ci sto facendo una battaglia" "ECCO CHE SPUNTA UN'ALTRA REALTA'". Ha raccontato infatti i suoi obiettivi a lungo ed a breve per cercare di non farsi abbattere confessando come, ovviamente, nonostante i suoi programmi, spesso "se la fosse fatta addosso dalla paura". Ha cercato di trasmettere la propria esperienza al mondo per provare a comunicare il suo percorso, soprattutto mentale, cercando di portare aiuto a chi in quelle situazioni si trovava o si trova. Non ha mai parlato di lotta, di sfida, di vittoria. Quando ha parlato di "perdita" l'ha declinata rispetto al tempo che cercava di non dare mai o mai più per scontato. In quella bella intervista aprendosi con Alessandro Cattelan ha abbinato sorrisi, riflessioni e commozione. Facendo uscire, in quella ed in altre apparizioni tv, immagini indelebili dal bagaglio di ricordi di tutti. Nei miei, soprattutto i gol in maglia doriana nelle partite europee che all'epoca erano le uniche che si potevano vedere. Ma anche quelli che purtroppo ha fatto con la maglia sbagliata (diversi anche a noi), i lampi in nazionale - gli ultimi con mia esultanza per quella maglia - e quelli in Inghilterra che lo hanno fatto diventare uno dei primi/pochi italiani che all'estero hanno lasciato un segno indelebile da calciatore
Non l'ho mai sentito lasciarsi andare a parole banali o frasi fatte. Ogni volta faceva aprire un po' il cuore e generava riflessioni. Per questo stamani mi ha fatto male leggere che se ne era andato, pensando che quei suoi obiettivi a lungo (morire dopo sua mamma e portare all'altare le figlie) purtroppo non si realizzeranno, essendosi stoppati in questo tristissimo giorno.
CIAO GIANLUCA, mancherai.

mercoledì 4 gennaio 2023

Punto con poco sapore

Campionato - 16^
FIORENTINA - MONZA  = 1 - 1
GOAL: CABRAL - Carlos Augusto

KAPPAPAGELLE
Terracciano 6,5
Dodò 5,5
Martinez Quarta 6,5
Igor 5 +
Biraghi 6
Bianco 6 +
Duncan 5,5
Ikonè 6 -
Barak 5,5
Saponara 5,5
Cabral 7
Amrabat 5,5
Kouamè 5,5
Bonaventura 6
Castrovilli SV
Jovic SV

All. Italiano 5,5 
IL MIGLIORE: CABRAL
Il peggiore
: IGOR
Si ricomincia!
Dopo un'interminabile pausa, parte il secondo tempo di questa stagione anomala. Eravamo rimasti con l'amaro in bocca della sconfitta immeritata "PASSATA IN CAMPO" di San Siro (clicca qui per rileggere l'ultima gara a Milano) e ripartiamo dal nostro Franchi.
Il mister dopo esperimenti ed amichevoli si affida all'esordiente dal primo minuto Bianco e Duncan in regia per sostituire Amrabat e Mandragora. In avanti Saponara e Cabral vincono i ballottaggi con Jovic e Kouamè, in difesa Quarta ed Igor al centro.
Il primo quarto d'ora è di predominio a livello di possesso palla e di tentativi di trovare lo spiraglio giusto. La cosa però accade solo con un lancio per Dodò vanificato da un tiro poco guardabile e da un tiro altrettanto poco gradevole di Ikonè. Biraghi poi da angolo trova un palo maturato anche per un'uscita a vuoto (forse forzata da un fallo) del portiere monzese. Dopo un intervento in area al limite del fallo su Barak e Colpani che spara a lato da buona posizione, Cabral trova lo spazio per accelerare seminare Caldirola e sparare dal limite un gran bolide sotto la traversa facendo esplodere il Franchi: 1 - 0.
Dopo lo splendido gol del centravanti, Bianco prova a trovare subito il bis ma il tiro è abbastanza centrale anche se bello mentre sempre Colpani sfiora il pareggio con una scivolata che anticipa Dodò. Ikonè semina il panico ma trova l'esterno della rete mentre il Monza ha alcune folate ma Terracciano non è mai impensierito. Finisce così il primo tempo.
La ripresa parte con due buoni spunti di Cabral non concretizzati e un colpo di testa di Quarta fuori da buona posizione. Il Monza però questa volta risponde. Prima con un tiro di Izzo debole da centro area dopo un calcio d'angolo poi con un diagonale di Petagna fuori di non moltissimo dopo una bella azione di Carlos Augusto.
Dopo due prove generali il Monza trova il pari: Ciurria si allarga sula destra e trova sul dischetto Carlos Augusto che al volo, solo, batte Terracciano: 1 - 1. Accusiamo il colpo e Birindelli sfiora il raddoppio dopo un'apertura di Machin dal limite dell'area. Per provare una scossa inseriamo Amrabat e Kouamè.
E' Cabral a svegliarci un po' seminando ancora Caldirola in un'azione simile a quella del primo tempo ma trovando però un tiro meno esplosivo. Viene imitato da Ikonè che come ad inizio gara semina tutti ma tira altissimo.
Amrabat invece perde un pallone sanguinoso a metà campo riparte il Monza ma prima Mota trova Terracciano in grande spolvero poi Petagna trova.....il parterre della Fiesole. Barak, abbastanza in ombra, prova invece a trovare il raddoppio dopo una bella girata ma il pallone sfiora il palo, per premio il mister lo toglie per fare spazio a Bonaventura.
A dieci dalla fine, cross da destra (!!!) di Biraghi e colpo di testa di Quarta versione centravanti che ci fa sperare nel "doppio miracolo" ma Di Gregorio compie una paratona. Nel finale tentativi confusi non mettono più "a rischio" il risultato. 1 - 1 il primo risultato dell'anno nuovo.

La mia Viola
Punto con poco sapore. Un inizio non male ed un primo tempo discreto ci avevano portato avanti e lasciato sperare che la partita si potesse chiudere nel verso giusto senza eccessivi patimenti. Invece il Monza nella ripresa ha cambiato ritmo....e noi l'abbiamo imitato nel senso inverso. Spenti, stanchi e con poco mordente abbiamo lasciato campo e creato qualcosina ma troppo poco per riportare la gara dalla nostra parte dopo il pari. Buono l'esordio da titolare di Bianco e molto buona la prestazione di Cabral finalmente. Bentornato a Castro, finalmente in campo, mentre tutto il resto tra chiaro e scuro per un pareggio che non era esattamente quello che si sperava per ripartire. Altra occasione non sfruttata. Testa a sabato che si torna al Franchi contro il Sassuolo.
FORZA VIOLA...sempre....

foto copyright Matte e Maso - Grazie ; - ) 

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito
"...e daglieli i palloni da tirare in porta...ora fa anche l'esterno.....iolaeee maicchè fanno?!?! Muahhh..."

domenica 1 gennaio 2023

Iniziare bene l'anno

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 520
Come ogni anno il primo post è "già stato scritto" e basta copiare. Non perché "HO PERSO LE PAROLE" ma perché quelle che ogni anno scrivo più o meno come prima cosa dell'anno sono quelle più giuste. Credo che a maggior ragione quest'anno la loro importanza appaia evidente a tutti, forse ancora più lampante: PURTROPPO.
Ed allora è giusto perdere un attimo per cercare un sito noto, aprire il proprio "borsellino" e vedere quanto è possibile mettere a disposizione di qualcosa di importante, PIU' importante di tante cose che spesso facciamo venire prima.
Per questo per i regali di queste feste ho deciso di abbinare al mio giretto nel negozio di Natale, un regalo solidale virtuale che ritengo invece clamorosamente concreto e reale: un contributo per l'acquisto di giubbotti salvagenti per la nave di Emergency (Life Support) che effettua missioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo - clicca qui per leggere meglio di cosa si tratta.
Per questo ho deciso di rinnovare come ogni anno la mia tessera:

Per la tessera 2023 di Emergency

Per questo vi consiglio, per chi può e per come può, di visitare il sito di Emergency e scegliere il modo che preferite per contribuire e per far partire nel modo migliore questo anno: