venerdì 30 novembre 2012

Aspettativa sbagliata

Kiave di lettura n° 7

Quando il libro che leggo non mi convince totalmente, ho delle difficoltà a scrivere qualcosa al riguardo. Certo se mi fa orrore, seppellirlo di critiche è più facile, ma se il giudizio è solamente "non buono" diventa più difficile. Spesso infatti sono sensazioni "a pelle" che sono difficili da spiegare e da condividere, che possono anche dipendere dal momento in cui certi libri si leggono oppure dalle aspettative. E credo che in questo caso sia successo proprio questo.
MASSIMO CARLOTTO - "Il fuggiasco" - E/O Tascabili
Peccato. Sì perchè riponevo molta fiducia nella penna di Carlotto ed invece sono rimasto un pò deluso dal libro il Fuggiasco. Ho letto con interesse le note sull'autore presenti nel libro e la sua storia mi aveva incuriosito e portato all'acquisto. Ma temo di aver sbagliato libro. Mi aspettavo un romanzo che avesse dei riferimenti alla sua storia, ma comunque un romanzo, invece lo definirei più un saggio sulla vita e le vicissitudini di un latitante. E superare la differenza di "genere" non è stato per niente facile. Lo stile di scrittura di Carlotto non mi dispiace, non cade nel retorico nè nel patetico nonostante la storia non sia per niente leggera. Cerca di dare al racconto ed agli aneddoti del libro sfumature ironiche, tanto da non dirottare mai la scrittura sulle vicende processuali ma concentrandosi su pensieri e sentimenti della persona in fuga, che cerca il modo migliore per mantenere il suo anonimato totale, tanto da far dire a chi lo circonda "FORSE E' UNO SNOB, FORSE UN BARBONE" e di fatto non avere ulteriori problemi.
L'obiettivo è quello di toccare gli argomenti in maniera vera ma senza esagerare con i particolari delle descrizioni che possono rendere retorici alcuni passaggi della trama. Si va da un tentativo di fotografare l'aspetto del fuggiasco "il look per un latitante è fondamentale, per questo la necessità di uno studio accurato dei particolari" al tentativo di creare personaggi diversi in base all'interpretazione del momento "poi venne Gustave; nel mio intento doveva essere la variante intellettuale di Bernard, ma venne sempre interpretata come la variante belga"; ovviamente restano bene presenti gli argomenti principali della storia, dalla linea politica che attraversa in secondo piano tutta la vicenda "aggrapparsi alla politica è un alibi, un muro dietro cui ti nascondi per non guardare la realtà" e soprattutto le difficoltà oggettive e soggettive di vivere una parte importante dei propri sentimenti e delle proprie emozioni  "l'amore è strano, ti nasconde la realtà e ti fa aggrappare alle speranze più assurde" "la cosa più straziante sarebbe stata quella di non vedere più i miei amici, quella che non sapevo come affrontare".
L'intento di Carlotto riesce a metà, almeno con me, perchè se è vero che la lettura scorre e non ne risente mai a livello di pesantezza è anche vero che la storia non riesce a prendere totalmente. Per questo dico peccato....perchè mi aspettavo qualcosa di molto meglio....ma credo che molto abbia fatto l'errore di aspettarsi un vero e proprio romanzo.....ri-peccato....
BIGNAMI: son convinto che con il genere giusto, lo stile di Carlotto mi possa piacere molto.....per questo sospendo il giudizio fino al prossimo "incontro"....su questo infatti vi direi....di cominciare da un altro libro.....

giovedì 29 novembre 2012

Regola numero uno


Effettivamente si sentiva proprio il bisogno delle polemiche di oggi sugli appelli al voto e le regole delle primarie che sfociano addirittura in un esposto.
Giudico il tutto con la semplice considerazione che per me sono tutti responsabili, dal sindaho che accetta le regole e poi le contesta a partita in corso al segretariocrozzato che dopo aver elaborato tutti gli ostacoli possibili cerca l'appoggio negli altri candidati ricorrendo ad un esposto per un invito di troppo a partecipare alle primarie.
Detto questo, dopo il riconoscimento di un bel successo delle primarie, entrambi (e non solo) confermano la regola numero uno del PD: "fare un fiore (rarissimo) e cacarci sopra".

lunedì 26 novembre 2012

E ora?!?

foto fatto quotidiano
E' da ieri sera che mi viene fuori spontaneo un commento circa le primarie del centrosinistra: "e ora icchè fo"?
Alla fine sono andato a votare ieri e la "X" è andata come dicevo nel post di qualche giorno fa a quello più vicino alle mie idee, ai miei principi ed al mio modo di vedere le cose. Ed ovviamente è arrivato terzo e quindi fuori dal ballottaggio prossimo.....ma a "non vincere" nelle scelte politiche sono abituato. Ora però si apre l'amletico dubbio che dicevo prima. Come comportarmi domenica? 
Sperando di trovare in voi "QUELLI CHE SANNO" e che ti possono quindi illuminare vi invito, visto che io non lo so (anche se l'opzione di scegliere Bersani l'ho quasi totalmente scartata..), a darmi una mano e votare il sondaggio che trovate in alto a destra.
Il sondaggio resterà aperto fino a venerdì, VOTATE VOTATE VOTATE.....e se volete qui argomentate!!!!
BIGNAMI: aiutatemi a capire quale delle tre opzioni scegliere: Renzi, Bersani o stare a casa.

venerdì 23 novembre 2012

Il giusto tempo

Kiave di lettura n° 6

Niente articoli, post, riviste o libri per questo venerdì.
Kiave di lettura forse anomala, ma per chi frequenta questo blog, nemmeno troppo inattesa; spazio a qualcuno che conoscete bene. 
E' infatti nei giorni tipici dell'autunno, grigi e poco illuminati, che le parole del Poeta possono servire da giusta spalla. La sua Kiave di lettura da sempre si sovrappone magicamente alla mia, a volte però un pò di più. Succede per darsi la carica o per mettersi a riflettere, succede per cercare di darsi delle spiegazioni o delle motivazioni dove spesso queste non ci sono, succede per le lune non dritte e per assecondare i momenti in cui lo scuotimento di testa ti accompagna.
A maggior ragione per un gruppo più ristretto di pezzi che in qualche modo senti "più tuo" tanto da "attaccarli" anche a chi non fa dell'adorazione del Poeta un vizio come il mio.
Ci han concesso solo una vita 
Soddisfatti o no qua non rimborsano mai 
E calendari a chiederci se 
stiamo prendendo abbastanza abbastanza 
Se per ogni sbaglio avessi mille lire 
Che vecchiaia che passerei 

Non c'è molto da scegliere, questa abbiamo come vita e questa ci dobbiamo tenere, magra consolazione viene spontaneo pensare alle volte, ma sicuramente realistica. Il calendario ci ricorda gli impegni, gli appuntamenti e le scadenze che troppe volte finiscono per prendere il sopravvento rispetto alle cose vere e che contano, facendoci troppo spesso tralasciare un abbraccio o due chiacchiere solo nostre per rispettare una scadenza imposta da qualcun'altro. Ed in quel caso capita di accorgersi di aver sbagliato, a volte in tempo a volte tardi, e di provare a pensare a quanto tempo e benefici sono andati persi per colpa di quel virtuale calendario, troppo reale.
Strade troppo strette e diritte 
Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po' 
Che andare va bene pero' 
A volte serve un motivo, un motivo 
Certi giorni ci chiediamo e' tutto qui? 
E la risposta e' sempre si' 

Nel percorso delineato dalle scadenze e dagli impegni, la strada spesso si fa stretta, di quelle in cui a stento riesce a passare una macchina ed invece molto spesso è a doppio senso. Ed allora, puoi anche continuare ad andare per forza di inerzia e lasciar correre ma in alcuni momenti servirebbe un obiettivo o un traguardo per metterti in moto nella giusta maniera, con il giusto spirito e con quella voglia di fare che rende il risultato sempre migliore e più apprezzabile. Quando ti accorgi che invece la risposta è il solito "andare senza farsi domande" cade un pò le braccia (per essere dei signori....) e l'inerzia sostituisce la passione come compagna di viaggio.
Non e' tempo per noi che non ci svegliamo mai
Abbiam sogni pero' troppo grandi e belli sai 
Belli o brutti abbiam facce che pero' non cambian mai 
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai 

La conclusione a cui arrivi è quindi quella che alla fine non è il caso di farsi troppe domande. Devi prenderla un pò come viene senza farti troppe domande o illusioni che qualunque domanda tu ti possa fare la risposta è quella e non puoi far altro che accettarla, senza scendere mai al livello più basso di modificare il tuo modo di vedere le cose e la tua faccia. Con i mille difetti che sai fanno parte di te, con le imperfezioni che non puoi negare di avere, con gli errori che sai di commettere ma con pensieri, opinioni ed idee che non sono acquistabili nè cedibili neanche quando tutto intorno dice che il mondo gira in un'altra maniera.
Se un bel giorno passi di qua 
lasciati amare e poi scordati svelta di me 
che quel giorno e' gia' buono per amare 

qualchedun'altro qualche altro 
dicono che noi ci stiamo buttando via 
ma siam bravi a raccoglierci. 

Durante il cammino lungo quelle strade strette capita di imbatterti in chi riesce a giudicarti con un solo sguardo e dirti che così non arriverai da nessuna parte, proprio per la tua ostinazione ad andare contro corrente. E non ci sarebbe niente di male se questo non "sotto-intendesse" un adeguamento a qualcosa che non puoi essere te stesso, quando te ne rendi conto come al solito preferisci metterti in un angolo e far passare l'onda anche a costo di passare per "buttato", che alla fine di esperienza per riprenderti e non finire spazzato via ne hai da vendere.
Non e' tempo per noi che non ci adeguiamo mai 
Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai 
Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai 
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai 
Non e' tempo per noi che non vestiamo come voi 
Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi 
Forse ingenui o testardi 
Poco furbi casomai 
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai 

In un mondo che ti vuole preciso, ingiacchettato e senza errori il tuo essere "obliquo" fa notizia ed un pò di scalpore. La tua scarsa propensione alla furbizia porta gli altri a definirti senza speranza perchè non vedono in te quello che sarebbe necessario per allinearti ad un quadro delineato. 
Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai è la fotografia perfetta ed un elemento che contrariamente al comune pensare non fa altro che essere un vanto invece che un difetto.
TRATTO DA: Non è tempo per noi  - "Ligabue" - 1990

giovedì 22 novembre 2012

Detti


D'Alema: "Quando ero Presidente del Consiglio avevo una maggioranza ingovernabile, composta da squilibrati degni di attenzione psichiatrica".
Solo a me vengono in mente i detti "chi si somiglia si piglia" e"ognuno ha ciò che si merita" ?

martedì 20 novembre 2012

Se qualcuno avesse dei dubbi


Se qualcuno avesse mai dei dubbi (immagino milioni e milioni di lettori che altrimenti non dormirebbero stanotte...) su cosa mi auguro stasera per la partita decisiva tra i gobbi ed il Chelseavisto il ranking Uefa italiano da tutelare e l'eventuale possibile beneficio viola da una Juventus che va avanti in Champions per un eventuale rincorsa a.....e non termino la frase...., rispondo rispolverando un vecchio e sempre valido # :
#JUVEMERDA
sempre e comunque......può bastare come risposta? : - )

domenica 18 novembre 2012

Maya Maya vaffanculo

"La maiala della mamma dei maya, proprio quest'anno dovevano prevedere il 21 dicembre?" la battuta della domenica, in lizza per la battuta dell'anno, la piazza il Nanne dopo il quarto gol di Toni. E' perfetta per rendere l'idea del pensiero comune: "indò stà il trucco?". Perchè in questa Viola il trucco ci deve per forza essere. Magari pensare alla "FINE DEL MONDO" è un filino esagerato, ma qualcosa che ci sfugge ci deve per forza essere. Senza una prima punta di grido, tiriamo fuori un trentacinquenne Toni e diventiamo uno dei migliori attacchi. Giochiamo praticamente una dozzina di partite senza Aquilani e manco ce ne accorgiamo e quando torna ci fa capire che non è proprio l'ultimo arrivato. Giochiamo le ultime due senza JoJo e facciamo 7 gol. Da qualche parte il "baho" ci deve essere, ma per ora è molto ben nascosto.
Oggi nel primo tempo abbiamo faticato, per una ventina di minuti siamo stati messi in difficoltà e puniti (pare da un gol in fuorigioco). Ma a questa squadra non è interessato poi molto, ha ripreso a giocare anche meglio di prima e con due invenzioni dei migliori ha risolto il match. Aquilani ha trovato il sette su punizione facendo "incazzare il ragno che c'aveva costruito la casa da un paio di anni" (cit. Biondino) e Cuadrado ha accelerato al momento giusto lasciando i nerazzurri in 10. Aquilani ha voluto strafare siglando anche il tre a uno e chiudendo alla fine del primo tempo la partita. Piccolo inciso sul principino: 3 gol e 3 assist in tre partite scarse e vedendo quel numero dieci che con una punizione dal limite trova il sette.....beh....non aggiungo altro.
La ripresa serve per mettere in cassaforte il quarto gol di Toni (suo personale in campionato e quarto della Viola) e per "annoiarsi visto che l'è dieci minuti che 'un segnano" (cit. Andrea). 
Trovare nuove parole è dura. Questa squadra rende ubriachi di gioia, forse perchè veniamo da due anni di niente assoluto, ma rarissimamente abbiamo visto giocare così. E sentire "che confusione, sarà perchè ti amo" a trentacinque minuti dalla fine è una cosa STRAORDINARIAMENTE rara ma anche SUPERSTRAORDINARIAMENTE bella....
Avanti così splendida Viola....
Campionato - 13^ giornata
FIORENTINA - ATALANTA = 4-1
Goal: Rodriguez, Bonaventura, Aquilani, Aquilani, Toni
Viviano 6-
Mai impegnato, non troppo reattivol sul gol
Roncaglia 6,5
Da lui non si passa. Muro come al solito.
Rodriguez 7+
Solita prestazione maiuscola. In difesa mai in affanno in attacco pericoloso e terzo gol in tredici partite per un difensore un'enormità
Savic 6,5
Puntuale e preciso come posizione, qualche palla lunga di troppo, ma buona gara.
Cuadrado 7,5
La sua velocità è impressionante in confronto a tutti gli avversari. Salta perennemente l'uomo e crea sempre la superiorità numerica.
Aquilani 8
Il migliore. Due gol ed un assist. Partita da incorniciare la sua.
Pizarro 7+
Peccato per il solito giallo ma fa girare la squadra che è una bellezza. Grande acquisto il Pek.
Boja Valero 7
Partita non straordinaria ma "soltanto" bella. Roba da segnare sul calendario.
Pasqual 6,5
In questa viola insieme al 22 è quello che meno c'azzecca ma oggi non demerita.
Ljiaic 6+
Frulla tanto a differenza di altre domeniche ma incide come sempre col contagocce.
Toni 7-
Poco reattivo sul primo assist di Ljiaic poi fa a sportellate e tiene duro davanti ed alla seconda occasione non perdona.
El Hamdaoui 6
Fernandez 6
Hegazy 6
Entrati a partita virtualmente finita.
All. Montella 8
Che voto vuoi dare a chi ti fa giocare così? Non il  massimo solo per scaramanzia.....

venerdì 16 novembre 2012

Violenza e solidarietà

Kiave di lettura n° 5

Per l'appuntamento con la kiave di lettura di oggi, prendo spunto da un post di Beppe Grillo, ma prometto che non vi annoierò di nuovo col Movimento 5 Stelle magari lo farò lo stesso....ma con altro.
L'ho letto mercoledì e mi ha colpito, ancora oggi non riesco a capire in che modo, nel senso che non riesco a focalizzare bene quale giudizio dare/posizioni prendere in merito a quello che Grillo ha scritto.
Con il suo stile infatti, punta il riflettore sulle manifestazioni del #14Nit (hashtag della manifestazione italiana contro l'austerity) e non solo, più in generale sul comportamento delle forze dell'ordine e come sempre dice cose condivisibili e cose su cui l'estremizzazione del concetto gli fa (a mio avviso) perdere qualche punto.
Provo a spiegarmi. Quando parla direttamente all'ipotetico poliziotto dicendogli che "non lo ha mai visto così impegnato nel picchiare un colluso o un mafioso" non rende merito all'attività delle forze dell'ordine contro le organizzazioni malavitose e non credo sia giusto, neanche per lo scopo che credo si prefigga. La richiesta di ribellarsi agli ordini e di cambiare sponda è molto "forte" e colpisce senza dubbio, ma pur essendo un'esasperazione rischia di essere interpretata come una chiamata alla lotta (intesa in senso "negativo") più che come atto rivoluzionario. 
Detto questo però, la considerazione di Grillo è condivisibile nella parte che richiama le forze dell'ordine ad una maggiore umanità ed all'uso maggiore del cervello, della coscienza e della responsabilità in certe circostanze. E dipinge una bellissima fotografia in cui siano condivise le motivazioni della manifestazioni per contestare davvero chi lo merita e unirsi nella protesta (ovviamente non violenta) nei confronti di chi "invece di occuparsi di Stato si trastulla con la legge elettorale". Analizzandola così, l'immagine è certamente affascinante e dà al termine "atto rivoluzionario" il giusto connotato, quello positivo e speranzoso di un cambiamento a 360° gradi, magari utopistico ma molto bello.
Sull'argomento manifestazione e scontri sono particolarmente sensibile da sempre. Ho partecipato a molte manifestazioni ed il mio animo pacifista a 360° gradi ed il mio spirito non proprio da cuor di leone (e magari un pizzico anche di buonasorte) hanno fatto sì che fossi sempre abbastanza lontano dai punti più pericolosi delle stesse, quindi non parlo per esperienze dirette. Da sempre però è un nervo scoperto quello che sento sollecitato quando vedo alcuni filmati come quelli della manifestazione di mercoledì.
Ho cercato di documentarmi il più possibile sulle guerrigliele manganellate in faccia, i calci a manifestanti in terra, i repiloghi di video e foto di manifestanti e poliziotti, i racconti dei manifestanti e le versioni della polizia. Credo che la sintesi corretta, che può sembrar banale ma non lo è, sia quella di Antonio Padellaro "spaccare la testa ad un poliziotto è criminale quanto massacrare con i manganelli chi protesta". Questo è il mio assunto di partenza.
Detto questo però sento il bisogno di andare oltre. Perchè ormai troppe volte si vedono scene come quelle orribili del poliziotto che manganella al volto un ragazzo che è fermo in terra o come quelle di un altro poliziotto che ad un manifestante sdraiato sferra un calcio in bocca con rincorsa. Ogni volta mi sembra di rivedere l'orrore di Genova, rivedo il film "Diaz" e ripenso al senso di nausea provato nel leggere le testimonianze al processo per i fatti del G8. E qui mi stacco dal post di Grillo e le sensazioni fanno un altro percorso.
La manifestazione ha avuto in alcuni/pochi/molti (non so quantificare) dei suoi partecipanti delle persone violente. Queste sono da condannare e da "giudicare" per quello che hanno fatto. Detto questo però il resto degli atteggiamenti non sono tollerabili. Mercoledì si sono visti ragazzi e ragazze di quindici anni inseguiti e manganellati senza pietà.  Non metto in discussione che tra quelli inseguiti ci fossero dei violenti nei manifestanti, ma la violenza dei poliziotti non dovrebbe essere esclusivamente di tutela, difesa e atta a fermare i colpevoli? Tante scene dei video mostrano l'esatto contrario e quindi anche quei poliziotti, come i violenti tra i manifestanti, sono da condannare. Ma non succede e temo non succederà. Per il triste esempio delle condanne dei fatti del G8 non arrivate. Perchè qualche manifestante sarà processato, ma niente si sa di cosa succederà ai poliziotti, anche perchè nessuno magicamente riuscirà ad identificarli. Perchè i capi delle Forze dell'Ordine tacciono. Perchè la quasi totalità degli schieramenti politici fanno la corsa a dichiarare solidarietà agli agenti. Perchè per la ministra dell'Interno Cancellieri  non è successo niente di grave, la situazione era di un "Paese che bolliva" e le forze dell'ordine hanno agito bene. A chi le ha fatto notare alcuni episodi o a chi ha fatto interrogazioni parlamentari e richieste di spiegazioni (pochi casi di persone attente a questi argomenti, il mio plauso in tal senso va ad Ignazio Marino esponente PD che si distingue per capacità e competenza e quindi....ovviamente boicottato dal suo partito nelle sue attività e messo troppo spesso ai margini) ha risposto: "bisogna vedere anche cosa è successo prima". Eh no caro ministro. NO. Perchè sono dell'idea, e non solo io ma anche la legge, che chi commette violenza è giusto che sia fermato e messo in condizione di non nuocere, ma se uno è in terra bloccato da un poliziotto non può essere preso a calci in viso o manganellate nei denti, per nessun motivo. Chi lo fa ne deve rispondere, chi non lo denuncia ne deve rispondere, lei caro ministro che li definisce bravi e che esprime solidarietà alle forze dell'ordine ne deve rispondere. Magari cercando di fare chiarezza anche sul perchè dal secondo piano del Ministero della Giustizia vengano sparati lacrimogeni sui manifestanti. Anche questo è fatto bene? E' operare con deontologia professionale?
Perchè chi indossa una divisa ed ha il compito di far rispettare la legge deve per primo rispettarla e dare il giusto esempio, se non lo fa è violento come chi fa violenza in manifestazione con l'aggravante che ha dalla sua parte anche la "forza" datagli dalla divisa. Non può funzionare così, proprio no.
BIGNAMI: Sarebbe un bel paese se un qualsiasi ministro ed un qualsiasi politico di qualsiasi colore ed appartenenza dicesse nelle solite dichiarazioni del giorno dopo non "solidarietà alle forze dell'ordine" ma 
"solidarietà a chiunque abbia subito violenza, sia in divisa o senza. Ci adopereremo per far avere ai colpevoli, con divisa e senza, la giusta e dovuta punizione prevista dalla legge." 
E questo so che è quasi più utopistico della fotografia di Grillo, purtroppo.

lunedì 12 novembre 2012

Cinque....e basta....

Aperto da un lancio spettacoloso sul proprio sito, stasera era la serata del confronto tra i candidati alle primarie del centrosinistra, non "SU CANALE 9" ma su sky e cielo.
Il lancio prevedeva il paragone assai ardito tra Puppato, Bersani, Renzi, Vendola e Tabacci e degli ipotetici fantastici 5. Uno pensa che sia un fotomontaggio magari, invece no, sono davvero arrivati a tanto.
Detto questo, due considerazioni sul confronto: il minuto/minuto e mezzo era oggettivamente troppo poco tempo per rispondere a domande anche complesse come quelle riguardanti, il lavoro, le alleanze o i diritti civili. Altra considerazione lo spazio delle domande del pubblico è stata tra il ridicolo e il comico, quasi peggio dei candidati ed ho detto tutto.
Andando ai cinque (perchè di fantastico o magnifico c'è solo Lorenzo....che vi invito a seguire su Twitter) devo dire che non sono riuscito a chiarirmi le idee sui candidati e sul mio "andare o meno" a mettere quella X.
Nello specifico, la trasmissione all'inizio sembrava lenta e lunga, poi si è velocizzata ed è stata una bella serata di approfondimento devo dire. Non sono mancate le scivolate come la dimenticanza del giornalista sky di far rispondere la Puppato (Freud?), i "bamboccioni" attribuiti a Brunetta dalla Puppato, Vendola che sfora/divaga e svicola alla domanda sulla preferenza tra gli avversari, il pubblico che tira fuori un Oscar Giannetto da antologia. Andiamo ai candidati.
Tabacci. Ancora non capisco cosa ci faccia qui. L'ultimo partito a cui sapevo fosse stato iscritto è l'API che non mi risulta nella coalizione. Cerca di portare in campo la sua esperienza e la butta sugli esempi del nonno e sulla difficoltà di essere orfano. Da no comment su diritti civili, alleanze e posizione con Marchionne. Colpo a sorpresa citando un partigiano nel pantheon di centrosinistra e riportando alla realtà le megalomanie del "sindaho". Certamente si sente l'esperienza di tutti questi anni, ma continuo a chiedermi che ci fa qui.
Puppato. Ispirava simpatia per poter essere la carta a sorpresa. Ma non mi convince nel concreto e nel modo di porsi. Poco incisiva su lavoro e Marchionne, si rifà sulle donne, sui personaggi da mettere nel pantheon (Anselmi e Iotti) ed in parte sui diritti civili. Troppo poco però.
Bersani. L'oggetto misterioso della puntata. Tutto ed il contrario di tutto dal "dobbiamo cambiare" al "abbiamo ottenuto molto" parlando di quanto fatto. Fa centro con un "mai più un condono" che dà speranze, poi veramente molto poco. Sempre neutro, sembra l'allievo del "ma anche" di Veltroni. Antiestetico a livello televisivo, buca il video più o meno quanto Donatella Scarnati, poco efficace anche a livello comunicativo. E' sicuramente una brava persona, ma onestamente che vuoi dire uno che alla domanda "una persona da mettere nel pantheon del centrosinistra" non ci pensa un attimo e risponde "Papa Giovanni"? Rappresenta al meglio il PD di questi ultimi vent'anni.
Renzi. Senza dubbio il più adatto ad una serata come questa. Tempi risicati e quindi adatti a slogan e frasi ad effetto hanno sicuramente giocato a suo favore. I suoi autori gli hanno scritto interventi pieni di dati, slogan ad effetto e l'hanno istruito su gestualità e mimica. Piazza due colpi importanti: la cravatta viola e la risposta dura a Marchionne sulla "piccola povera città". Su alcuni argomenti non ha rivali: casta, rinnovamento e modernità. Non che lui rappresenti il nuovo ma su quegli argomenti "la parte la conosce". Citando Scanzi "è un pò come Mengoni tecnicamente perfetto ma dentro non c'è niente". Ma per fortuna la politica non è solo slogan e quando gli argomenti hanno cominciato a farsi duri il "sindaho" ha traballato. Diritti civili, lavoro e sostenibilità di alcune proposte (dieci ministri) lo hanno visto soccombere. Recupera per le persone da mettere nel pantheon con Mandela e la blogger tunisina e con la chiusura all'UDC.
Vendola. Al contrario di Renzi ha invece pagato i tempi ristretti. Per un amante delle parole e delle frasi lunghe una quaresima, i tempi contingentati son stati drammatici, scivola nel finale sulla persona da mettere nel pantheon indicando il cardinal Martini e si allarga sempre troppo con i suoi discorsi che finiscono spesso fuori strada. Detto questo, la politica son anche e soprattutto per fortuna contenuti e su quelli riesce a piazzare colpi importanti, decisivi. "Io non ho mai creduto a Marchionne" "è ora di dire basta ai mezzi diritti" ed una posizione da applausi sulle alleanze, i diritti dei lavoratori ed i diritti civili. Su quest'ultimo punto, l'unico ad avere una posizione moderna, laica e attuale: l'unico, vorrà dire qualcosa?
Mixando il tutto tra presenza-contenuti-capacità i miei voti sono:
Tabacci 5
Puppato 5-
Bersani 4,5
Renzi 6+
Vendola 7
Restano i miei dubbi racchiusi in una domanda per tutti voi: possibile che su cinque candidati del centrosinistra, nel Pantheon ipotetico venga trovato posto per un papa, un cardinale e.....NESSUNO che dica "non scherziamo, guai a lasciar fuori....tipo Enrico Berlinguer"?
BIGNAMI: questa domanda è quella che paradossalmente mi fa ancora essere molto dubbioso su cosa farò il prossimo 25 novembre....se andrò la mia "X" sarà quasi sicuramente messa sul nome di Vendola....
----- modifica ed aggiunta del 13/11 -----
ps. per la serie lo spazio celebrativo e l'ego alle stelle....vi presento l'onore che mi ha fatto Scanzi:
in un colpo solo....voti praticamente uguali (i suoi sul FQ di oggi ovviamente la sua analisi ed i suoi commenti restano di uno stile inarrivabile) ed anche Retweet su Twitter....

domenica 11 novembre 2012

Goduria a San Siro

E VAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non c'è inizio migliore per questo post. A San Siro siamo partiti da favoriti e con sette punti di vantaggio, non succedeva da oltre 50 anni. E cambiava totalmente la prospettiva di questa Viola. Da sorpresa di inizio anno oggi giocavamo per spiccare il volo, per confermarci nei posti che contano e il Milan non poteva perdere l'ennesimo treno per riagganciare i posti che contano. 
Era la prima partita in cui il pronostico era da rispettare e non da giocare sfrontati come sorpresa, un cambio non da poco. In settimana inoltre il fenomeno da Camp Nou ed il suo entourage è tornato sul "progetto" che non sentiva più suo, sulla mancanza della società ed i soliti vomitevoli blabla che facevano tanto temere il "gol dell'ex".
Invece non è cambiato lo spirito di questa squadra e la sua voglia e la capacità di fare gioco; inizialmente la squadra sembrava un pò più contratta e meno padrona del gioco. Qualche palla alta e lunga, passaggi sbagliati, non troppo uniti. 
Ma dura poco, poi prendiamo campo ed il pallino del gioco e il Milan scompare. Lo tiene in gara solo un arbitro vergognoso che regala i soliti cartellini a noi per chiudere gli occhi sui mille falli rossoneri, da un rigore molto discutibile al Milan e non espelle Bonera. Nella ripresa iniziamo più chiusi e rischiamo solo come possesso di palla, Viviano è poco impegnato ed alla fine usciamo e chiudiamo la partita. 
Che sembrava interminabile, che con Bollins ci chiedevamo quanto durasse "che guardi su internet quanto durano i secondi tempi", che c'ha fatto finire mezza boccia di Montenegro ma che poi ci ha fatto alzare le braccia al cielo, con l'ennesimo urlo che mette a rischio la permanenza in casa e che mi fa pensare che "QUESTA NOTTE FARA' MENO FREDDO" a Firenze mentre a casa del fenomeno da camp nou il termometro segnerà -10. E il Nanne mi illumina che a San Siro il settorino si prende gioco del resto dello stadio con un : "Serie B, Serie B".....in attesa di festeggiare a dovere i nostri eroi al rientro alla stazione......che goduria!
Campionato - 12^ giornata
MILAN - FIORENTINA = 1-3
Goal: Aquilani, Borja Valero, Pazzini, El Hamdaoui
Viviano 6,5
Poco impegnato con dei tiri, sicuro nelle uscite e fortunato sull'errore di Pato dal dischetto. Come più volte detto con Bollins "Si vede che l'è di Fiesole e tifoso"....
Roncaglia 7-
Mezzo punto in meno per un paio di interventi al limite ma solita grinta e solito muro invalicabile.
Rodriguez 7,5
Enorme come sempre, in anticipo, in chiusura, per la posizione. Applausi a scena aperta.
Savic 6,5
Il più titubante dei tre in difesa, comunque mai in difficoltà seria se non con qualche rinvio troppo sbilenco.
Cuadrado 7
Un motorino instancabile e con la capacità anche di rientrare in difesa e chiudere dando una mano a Roncaglia. Grande protagonista, gioca anche da seconda punta nel finale.
Aquilani 6,5
Ha il grande pregio di sbloccare la partita con un inserimento perfetto. Dopo cala alla distanza e rischia su due entrate dure. Buon esordio dal primo minuto
Pizarro 7+
Il solito metronomo del centrocampo. "Pare Montolivo sì" la frase più gettonata con Bollins. Peccato per l'ennesimo giallo, grande prestazione.
Borja Valero 8
Immenso. Si sblocca anche a livello realizzativo, adesso non gli manca niente. Enorme prestazione, non sbaglia niente
Pasqual 6
Sufficienza solo perchè la squadra che vince così a San Siro non può avere insufficienza. Per il resto, non becca un cross e lascia campo a De Sciglio troppo spesso.
Ljiaic 6
Vedi Pasqual per il voto. Si nota solo quando esce dal campo e per un paio di accelerazioni. 
Toni 6,5 
Spizza per il primo gol e regge l'attacco da solo. Per essere un giocatore che sembrava da campionato arabo, tanta roba.
Fernandez 6
Entra con buon piglio ma si mangia un gol clamoroso. Peccato quel gol poteva sbloccarlo, dà una gran palla a Cassani.
El Hamdaoui 7
Combina poco fino al gol, tanto che il Maso, da sempre suo estimatore, esclama "questo è scemo" come sempre con il solito tempismo perfetto. Tiene la palla nel momento peggiore della Viola. Poi trova il jolly e si merita il 7
Cassani 6,5
Dà gambe negli ultimi minuti viola e lo fa con corsa e grinta
All. Montella 8
Becca come al solito i cambi (ed io avevo dubbi, ammetto) ma soprattutto ha fatto davvero diventare Firenze la città del calcio. Grazie mille mister, grazie.

venerdì 9 novembre 2012

La paura delle stelle

Kiave di lettura n° 4

Scanzi mi ha fatto uno scherzo. Stavo già pensando a come organizzare la mia kiave di lettura settimanale su un suo articolo e lui ha visto bene di allargare la cosa con un nuovo post ancora più completo e mi devo "adeguare".
Nell'articolo di due giorni fa sul FQScanzi fa riferimento alla trasmissione "l'infedele" e più genericamente alla considerazione collettiva di buona parte/quasi totalità dei giornalisti italiani di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle. Parte da una conoscenza approfondita dell'argomento, cosa in teoria ovvia ma nella pratica molto poco diffusa, visto che analizza il movimento da molto tempo. Partendo dagli errori fatti nell'ultimo periodo da Grillo, Scanzi analizza i pulpiti da cui partono le prediche riuscendo a fare una fotografia chiara della vicenda, che non riguarda solo la trasmissione l'Infedele ma che da lì prende spunto per chiarirsi ancor meglio nell'articolo successivo alla pseudo risposta di Lerner, che tenta una replica puntando sull'ironia.....e Lerner che punta sull'ironia è un pò come se ReSilvio puntasse sull'onestà.
Nell'articolo di ieri, Scanzi allarga la sua analisi e la completa e non si può far altro che consigliarne la lettura....e poi applaudire. 
Cercando di andare oltre alle due azioni naturali suddette salta agli occhi la capacità totalmente diversa dell'uso dell'ironia, uno cerca di usarla non sapendo cosa sia (Lerner) uno ne fa sfoggio con naturalezza tanto da provocare invidia (Scanzi), il pezzo in cui smonta l'accusa di "prezzemolino" è da incorniciare.
Ma è andando sul tema Grillo che l'articolo entra nel vivo e soprattutto mi vede totalmente d'accordo. E' ormai uso dei talk show parlare del Movimento 5 Stelle dimostrando a più riprese di non sapere di cosa parlano. Intendiamoci, non sono un iscritto al Movimento e molte cose sfuggono sicuramente anche a me, ma almeno cerco di non partire prevenuto. Come scritto anche da Scanzi come premessa del primo suo articolo "Beppe Grillo è molto bravo a distruggere ciclicamente se stesso. La scomunica a Federica Salsi è attaccabilissima. E la censura ad Agorà un autogol. Molti, su tali errori, hanno gioiosamente sguazzato" anche secondo me le ultime vicende sono state delle "uscite sbagliate" di Grillo. E credo che non siano le sole: penso alla posizione sulla non cittadinanza agli stranieri nati in Italia, alla posizione quasi neutra avuta con la Lega ai tempi dello scandalo Trota&c. per citare i primi due casi che mi vengono in mente. 
Detto questo è insopportabile che ci venga rappresentato come il Male Assoluto o che sia battezzato come solo un qualunquista senza prendersi la briga di informarsi. Leggendo l'articolo emergono alcune cose talmente palesi, che anche il sottoscritto davanti al programma aveva notato (come dimostrano alcuni tweet infastiditi di lunedì scorso)..."e se li hai notati te" direbbero in diversi....
Non è possibile, ad esempio, dire che il Movimento 5 Stelle dice una cosa e ne fa un'altra perchè è stato deciso di candidare i già noti allo stesso movimento non aprendosi quindi al nuovo ("milioni di CV inutilmente vaganti nella rete" l'esilarante battuta di Gad). 
E' una scelta, giusta o sbagliata, per premiare chi andava in piazza ed in rete a farsi conoscere e far conoscere le proprie idee quando NESSUNO li considerava e (quasi) tutti deridevano le possibilità di successo di un movimento del genere; in più è fatto per prevenire i "saltanti" sul carro del movimento del momento. Esempio, in questi giorni Vittorio Feltri (solo per fare un nome a caso) ha avuto parole d'elogio nei confronti di Grillo e delle Cinque Stelle, dopo anni di dileggiamento e bastonatura. Magari lui non chiederebbe di candidarsi candirebbe, ma quanti "Feltri" potrebbero imbarcarsi solo per agganciare una poltrona? Questo è il ragionamento; ripeto, si può condividere o no ma questa è la motivazione.
Altra cosa è criticare le parole forti e le offese verso i consiglieri non in linea. Le offese sono sempre da condannare, condivido, a maggior ragione se limitano la libertà d'espressione. Stesso discorso vale ovviamente se le offese sono rivolte ai giornalisti. Detto questo molte delle accuse sono pretestuose e tanto per fare. Da sempre la linea del Movimento è quella di non andare in TV perchè secondo la loro visione di politica, questa viene fatta in maniera diversa  e perchè le TV ed i talk show sono realizzati da chi in questi anni ha tenuto il microfono a chi c'ha ridotto così. Si può forse negare questo? E' noto a tutti ed a maggior ragione agli aderenti al Movimento, quindi la presa di posizione critica nei loro confronti è ovvia. Altro son le offese, da criticare giustamente ma che non possono essere usate da sole se si vuol far davvero un resoconto completo.
L'altra obiezione è "la gente deve conoscere i candidati e che cosa propongono". Bella devo dire, peccato venga da chi aveva le carte per farlo anche prima e non l'ha mai fatto. Dove erano i giornalisti che pretendono dal Movimento partecipazione e risposte ai talk show quando negli stessi c'erano i vari ministri, sottosegretari, politici di maggioranza ed opposizione e nella migliore delle ipotesi la domanda era "dica pure"?. Si può negare che Vespa ha lucidato la scrivania su cui ReSilvio ha firmato il contratto con gli italiani? Che Fazio si è fatto scendiletto nei confronti di Marchionne? Che Vinci definì ReSilvio "la luce di questo programma"? E' vero che i politici ed i candidati devono dare risposta ma è anche vero che i cittadini devono anche fare lo sforzo di cercarle. Esempio, mentre Lerner ironizzava allegramente sull'apertura alla rete del movimento, ci ho messo circa tre minuti a sapere qual'era la posizione del Movimento 5 Stelle sulle candidature di cui riferivo prima, così necessario "CHE QUALCUNO S'AFFACCI A RISPONDERE" in TV?
E' necessario che i cittadini abbiano gli strumenti per valutare i candidati, ma questi strumenti son davvero i talkshow istituzionali?
Il Movimento 5 Stelle esiste da un pò, ma per molti si presenta solo oggi. Il boom avuto nell'ultimo periodo è riuscito addirittura a farsi sentire a chi fino a poco tempo fa fingeva sordità totali, dal Quirinale in giù. Ed oggi tutti ne vogliono parlare per evidenziare la non democraticità, il qualunquismo, la violenza, la pericolosità, l'accentratore leader. Ed è giusto analizzare e spulciare tutti quelli che si candidano, lavoro giusto che la "stampa" (intesa in senso generale) dovrebbe fare e per cui dovremmo anche ringraziarla. Curioso ai limiti del ridicolo se per farlo non si analizza i fatti ma si parte con preconcetti che portano a pilotare l'analisi e se a volerlo fare sono gli stessi che in questi anni hanno assistito a questo sfascio politico/dirigenziale limitandosi (chi più chi meno) a tenere il microfono mentre i potenti di turno parlavano.
BIGNAMI: non so se voterò per Grillo, ma se continuano così mi ci fanno pensare seriamente. Se non lo voto, voglio non votarlo perchè lui dice che chi nasce in Italia non deve essere cittadino italiano (ed anche qui la posizione era un pò diversa, ma la uso come estremizzazione) e non perchè a paventare la sua inadeguatezza è un (esempio)Lerner qualsiasi iscritto al PD dal primo giorno o un (esempio)Vespa pilotato in tv dalla DC e da sempre fornitore di scrivanie al potente di turno....

giovedì 8 novembre 2012

A come Amicone ed A come Alice

Da sempre col Capitano c'è qualcosa di particolare. Non di più o di meno che con altri Amici veri, semplicemente particolare, anzi per meglio dire speciale. 
Non è un'amicizia che ha basi "storiche" come la scuola o l'adolescenza, non ha il "vantaggio" della frequentazione assidua per vicinanza o per il fatto di essere colleghi, non ha come alleato neanche la facilità di "chiacchierare troppo" visto che per entrambi spesso il silenzio è d'oro. Ma è speciale.
Propiziata dal migliore dei collanti possibili è nata su un campo di calcetto per poi allargarsi ai gradoni della Fiesole, nei mille luoghi dei concerti del nostro comune Poeta, sugli sgabelli e le panche di pub e oktoberfest ed all'interno di un "gruppo a dopo" in cui la fascia da Capitano non poteva che spettargli di diritto.
Un rapporto che non ha avuto nessuna difficoltà ad allargarsi a quella che dopo un secondo di conoscenza avevo capito sarebbe diventata la "santa donna che l'avrebbe sopportato", io come tutti quelli che lo conoscono....lui per primo, perchè su molte cose ci arriva con i suoi tempi ma su quelle che contano non arriva secondo a nessuno.
Un rapporto a cui serve solo una chiara media, uno sguardo ed un abbraccione. Un rapporto che ti dà la certezza di trovare dall'altra parte la stessa considerazione del rapporto che hai te: un Amicone dove la "A" maiuscola non è casuale.
Ed allora è naturale che da ieri (cit. Galga) ci sia "l'ansia da attesa di una bella notizia per qualcuno a cui si vuole bene", che si controlli freneticamente messaggi e twitter nella speranza dell'evento tanto atteso, che si sorrida contenti vedendo che l'attesa è condivisa a partire dalla "palude balorda" per arrivare ai bibabbi passando per chi aspetta il "recupero dato dall'ostetrica" (cit. Enry) o a chi è vicino con "una paccona d'incoraggiamento" (cit. Andrea) ed infine è magicamente naturale che nel leggere il neo-babbo scrivere "nel paese c'è una meraviglia..." scappi la lacrimina o arrivino i "brividoni" (cit. Maso).

Babbo, mamma e.....neve.....

Speciale invece che ti ritrovi a non vedere l'ora che arrivi stasera per poter conoscere quella meraviglia che "DA ADESSO IN POI" andrà a completare ancora di più un quadro già meraviglioso.
Ancora più speciale il fatto che la gioia per il nuovo arrivo ti faccia riprendere in mano un video artigianalmente fatto per quello speciale 4 settembre di due anni fa e ritrovare le stesse emozioni e la stessa palpebra umida nel vedere  e ripercorrere le mille immagini comuni del nostro rapporto ed i sorrisi delle foto dei neogenitori. E mentre le scorro mi appare questa che pubblico e la lacrimina lascia il posto al sorriso, all'immaginazione e la sensazione splendida che so arriverà con l'abbraccione di stasera.
BENVENUTA ALICE 

mercoledì 7 novembre 2012

Good Luck Mr President

Obama vince di nuovo, come dice in un commento molto "tecnico/politico" Andrea Scanzi su Twitter "pericolo scampato. fiuuuu"
Non si può che essere felici ed augurare al (di)nuovo Presidente GOOD LUCK.
Unico appunto, Mr. President, quando si usano le parole altrui si cita anche la fonte, quindi accanto a "IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE" doveva aggiungere citIL POETA.

lunedì 5 novembre 2012

Vivi ma ignoranti


Da sempre sono dell'idea che la morte non annulla gli errori fatti da una persona in vita nè amplifica i meriti, quindi su Rauti taccio rispettando la morte. 
Ma sui vivi che all'uscita della bara oggi omaggiavano il feretro con il braccio teso ed il saluto romano qualcosina da dire ce l'ho: poveri stupidi tristi fascisti ignoranti.

domenica 4 novembre 2012

Che confusione...sarà perchè ti amo....

Alla fine del primo tempo sembrava fosse arrivata la giornata no. Primo tempo grigio come il cielo che prometteva acqua da qualche ora come il Bernacca sempre più improvvisato annunciava da ieri ("a questo giro si piglia tutta") e chiuso con un gol concesso al Cagliari dopo un balletto tra arbitro e guardalinee che sembrava averci piegato le gambe già un pò molli. 
Alcuni giocatori che non sembravano nella miglior giornata e squadra che in generale brillava poco o niente. Peccato, perchè il pre-partita era stato di quelli giusti e di livello e l'acqua e le nuvole sembravano trattenersi dal rovesciarci addosso il diluvio atteso. 
"Ho sensazioni non positive" ci dicevamo un pò a giro ma all'inversione del campo abbiamo avuto conferma che il mister "HA SEMPRE RAGIONE" ed anche a questo giro l'ha vista lunga tenendo duro e non cambiando nessuno e lasciando gli undici viola in campo che l'hanno ripagato e ci hanno fatto esultare tre volte in quarantacinque minuti schiacciando il Cagliari e dimostrando di avere grinta e carattere in misura uguale alla tecnica ed alla classe. Padroni del centrocampo, con Pizarro e BorjaValero immensi, fasce che hanno cominciato ad ingranare soprattutto con un Cuadrado parente ricco di quel di un primo tempo spento e attacco finalmente cattivo sottoporta. E così la partita è girata, Enry ha potuto fare sfoggio di brasiliano puro imitando Romulo nelle sue spiegazioni a mister Montella, i tre punti son arrivati con due gol da angolo che, come direbbe il vate Bollins "l'è come fare tris con dù jolly" e i nostri brutti pensieri son stati spazzati via.
E mentre il poker era servito, verso la fine son arrivati due cori: uno per un Montella che imbarazzato ha risposto timidamente ed uno che appare quando la Viola mette la freccia e sale in classifica, un vecchio inizio di canzone dei Ricchi e Poveri che inizia con "che confusione, sarà perchè ti amo" ed arriva al ritornello.....che per scaramanzia aspetto ancora qualche giornata a scrivere....
Campionato - 11^ giornata
Fiorentina-Cagliari = 4-1
Goal: Rodriguez; Casarini; Jovetic; Toni; Cuadrado
Viviano 6+
Impegnato un paio di volte nel primo tempo, risponde presente. Poi impegnato soprattutto nei rilanci coi piedi.
Roncaglia 6,5
Meno preciso del solito ma sempre positivo. Si fa ammonire per la solita regola arbitrale "primo fallo viola, primo giallo" ma anche per troppa irruenza. 
Rodriguez 7+
Sono finite le parole per la sorpresa di questo difensore, oggi anche goleador. Preciso e sempre a testa alta.
Tomovic 7
Primo tempo un pò in sordina ma ripresa arricchita da un salvataggio sulla linea che vale come un gol, visto che dal contropiede successivo nasce il 3a1 che chiude il match
Cuadrado 7
Primo tempo in sordina ed in ombra e la squadra ne risente. Con JoJo è quello che deve dettare il cambio passo a questa squadra ed infatti nel secondo tempo, tornata a brillare lui la squadra cambia aspetto.
Romulo 6+
Tanta corsa e tanta generosità. Il + per i suoi tentativi di giocate brasiliane che fanno partire l'imitazione cult del Buracchi "misder io sciò provato..." 
Pizarro 7+
Una presenza costante al centro del gioco. Gioca superbamente ogni pallone con anche due giocate super ed un tiro che sfiora il pokerissimo. Peccato solo per il cartellino giallo, un pò troppo frequente.
Borja Valero 7,5
Il migliore. Fantastico nel cucire il gioco, dare gamba alle giocate di Pizarro e recuperare palloni. Batte i due angoli da cui nascono i due gol viola. Se tirasse anche in porta sarebbe da 9 ma va benissimo anche così.
Llama 6
Vorrei dargli 9+ solo per avermi permesso di vedere una partita senza l'omonero. In realtà giochicchia e incide quasi per niente. La sufficienza solo per l'esordio e per la giornata di festa
Jovetic 7
Primo tempo al buio. Poi si accende e realizza il gol decisivo e l'assist della tranquillità. Decisivo.
Toni 7-
Nel primo tempo regge da solo il peso dell'attacco, nel secondo fa a sportellate per creare spazi e piazza la zampata vincente. Per il momento campionato oltre ogni aspettativa.
Aquilani 6
La partita in cui si fa vedere meno nei minuti in cui entra, ma minuti importanti per recuperare la condizione
El Hamdaoui 6+
Non incide molto ma fa una giocata notevole che quasi ci regala un gran gol
Cassani sv
All. Montella 7+
Primo tempo tra i peggiori della sua gestione ma secondo da schiacciasassi con una Viola che non conosce ostacoli e mette in un angolo il Cagliari concedendo una sola occasione ai sardi. Squadra che fa lustrare gli occhi, grazie mister.

venerdì 2 novembre 2012

Bei sogni

Kiave di lettura n° 3

Per la terza Kiave di lettura gli articoli di attualità e di politica lasciano spazio ad un libro che ho letto e finito da poco e che mi piace condividere in questa categoria di post per avere anche i vostri commenti e la vostra opinione. Parlo di:
MASSIMO GRAMELLINI 
- "Fai bei sogni" - Longanesi
Quando si riesce a far passare il messaggio di un libro così com'è riuscito Gramellini nel suo "Fai bei sogni" ogni commento diventa quasi di troppo. La storia raccontata è la sua storia ed il coinvolgimento appare evidente in ogni punto del libro, si legge in ogni sfumatura del racconto ed in ogni emozione descritta "appartiene alla mia natura non considerare irreparabili le sconfitte" "il dolore mi rendeva intrattabile" "ringhiavo contro i visitatori, ma lungi dall'irritarli, la mia scortesia sembrava raddoppiarne gli sforzi caritatevoli" "avrei accettato qualsiasi umiliazione purchè tornasse da me"
L'argomento non è certamente "LEGGERO NEL VESTITO MIGLIORE" di quelli possibili dei romanzi, è una storia piena di difficoltà emotive del protagonista e di una vicenda tanto dolorosa quanto misteriosa per lui, vista la sorpresa con cui Madrina decide di far festeggiare il protagonista (e l'autore) l'ultimo dell'anno. 
Madrina è un personaggio chiave del romanzo, anche se rimane per lunghi tratti nascosta dietro il ricordo enorme di qualcuno che non c'è più. Gramellini riesce a ripercorrere con capacità e semplicità la sua vita in un racconto/romanzo dal numero giusto di pagine concentrandosi sui fatti fondamentali e sugli episodi chiave non tanto e non solo per la storia ed il suo svilupparsi ma per i suoi sentimenti e le sue emozioni. Il filo ovviamente che percorre tutta la sua strada è quello che porta alla madre, vista come un Angelo ma anche come la donna cattiva che  non provava più niente per lui dato che "era scappata con Brutto Male proprio perchè non ce ne voleva più".
Dietro il rifiuto di accettare la verità, Gramellini costruisce sia il proprio stato adolescenziale che quello più maturo, con risvolti e modalità diverse ma pur sempre non accettanti la realtà dei fatti e della sua situazione.
L'argomento non è dei più leggeri ma la penna dell'autore non si sofferma mai sul lato più tragico della situazione, nonostante il suo stato d'animo. Si affiancano a questi i percorsi da scrittore ed il tormentato rapporto con il genere femminile, senza dimenticare diversi accenni alla passione calcistica che essendo granata non poteva che riscuotere tutta la mia approvazione soprattutto nei riferimenti polemici nei confronti dei gobbi (chiamati da lui in altra maniera "avevo soprannominato i giocatori juventini pigiami a causa delle maglie a strisce"). Inoltre la difficoltà nel tifare per una squadra non troppo fortunata "continuavo a chiedermi quanto potesse essere sadico un Dio che mi aveva voluto orfano precoce di madre e tifoso di una squadra tanto disgraziata" ....mi è balzato agli occhi con un sorriso e mi ha portato alla mente la frase "ogni riferimento personale (al sottoscritto NON) è puramente casuale".
Probabilmente quindi il libro tocca anche argomenti ed analogie a me molto care e vicine e per questo l'ho apprezzato anche di più, ma sicuramente Gramellini fa centro per la capacità di rendere scorrevole e di piacevole lettura un argomento per niente facile, mette in mostra i suoi sentimenti e le sue difficoltà con una naturalezza che coinvolge e che fa apprezzare totalmente e completamente il libro.
BIGNAMI: libro da leggere, regalo azzeccato (mi tocca dirlo....); argomento non facile che necessita un pò di impegno ma restituisce il tutto con gli interessi....

giovedì 1 novembre 2012

Espugnato Marassi...

E così dopo trent'anni cade il tabù Marassi col Genoa. Ci sono voluti "tutti i santi" della festa di oggi e soprattutto un Genoa particolarmente inguardabile a cui credo che la cura Del Neri possa dare il colpo di grazia. Ovviamente non sarebbero bastati questi due elementi se la Viola non ci avesse messo il solito marchio di fabbrica, di buon gioco e di padronanza del campo. Anche a Marassi la Viola domina, comanda il gioco e se è vero che il Genoa è poca cosa (la peggior squadra finora vista giocare contro la Fiorentina) è anche vero che gli undici gigliati fanno il proprio dovere ed anche oggi, eccetto qualche uscita sicura, Viviano è spettatore non pagante. JoJo dialoga bene con Ljiaic anche se quest'ultimo resta a bocca asciutta nonostante diverse occasioni e con Cuadrado più impegnato a correre che altro ad essere decisivo è proprio colui che non ti aspetti.....o almeno certamente io non mi aspetto. "DI CHI STO PARLANDO" lo sapete bene, quel 23 che mi mette i bordoni tutte le volte che mi fa pensare che indossa la fascia ed è eletto ad uomo simbolo, ma che oggi mi tocca ammettere essere decisivo, anche se un gol del genere un si piglia nemmeno in quinta serie (lancio dalla difesa avversaria con difesa in posizione).
Poi la partita è un misto tra il "bisogna chiuderla" ed il "quanto manca?" tra la convinzione di avere in pugno la partita e la paura della dura legge del calcio che colpisce all'improvviso. Per fortuna eccetto l'ultimo cross su cui svetta EmilianoUnoDiNoi le paure svaniscono al terzo di recupero e restiamo ben saldi al quinto posto distanti solo un punto dalla Lazio quarta. 
Continuiamo così ragazzi che la strada continua ad essere quella giusta....
Campionato - 10^ giornata
GENOA - FIORENTINA = 0-1
Goal: Pasqual
Viviano 6,5
Non credo faccia nemmeno una parata in tutti i 90 minuti ma dà sicurezza mostrandosi sicuro nelle uscite.
Roncaglia 6,5
Partita da mastino, senza proiezioni offensive e con palloni anche "ad Imperia" (cit. Maso). Efficace e puntuale.
Rodriguez 7+
Al solito comanda la difesa senza sbavature, sembra migliorare domenica dopo domenica. Il + per il lancio a Pasqual del primo tempo che lo mette davanti a Frey da solo.
Savic 6-
Primo tempo con alcuni rilanci ed appoggi da infarto, per fortuna senza danni per il recupero dei compagni di difesa. Migliora nella ripresa dominando su tutti i palloni
Cuadrado 7,5
Una freccia. Vince ogni duello e crea sempre superiorità numerica. Il migliore.
Fernandez 5,5
Partita grigia, si vede poco ed incide quasi per niente. Il meno positivo della Viola.
Pizarro 6+
Torna al suo posto ma non sembra nella miglior giornata. E' sempre al suo posto e tocca milioni di palloni, sbagliandone qualcuno di troppo ma reggendo sempre la parte.
Borja Valero 7-
Onnipresente e macinando km su km. Davvero una bella gara quello dello spagnolo sempre grintoso ed ordinato.
Pasqual 7
Mi tocca. Decisivo ed in rete dopo una vita. Resta l'omonero ma mi tocca dirlo: Bella partita del 23.
Ljiaic 6
Meriterebbe di più per le giocate ma sbaglia troppo e troppe volte davanti al portiere (vedi possibile 0-2 nel secondo tempo) tenendo la partita pericolosamente aperta.
Jovetic 6,5
Bella partita. Si vede che ha voglia ed è in giornata, probabilmente non nella serata da fenomeno che può regalare ma importantissimo e fondamentale per la nostra manovra.
Aquilani 6
El Hamdaoui 6
Migliaccio 6
I tre subentranti fanno il loro senza incidere troppo ma dando quello che gli si chiedeva, forza fresca, muscoli e sostanza
All. Montella 7+ 
Questa squadra mantiene le aspettative e le accresce. Gioca sempre ed in ogni stadio e circostanza. Complimenti.

La sorpresa di Mantova

Dopo circa un migliaio di tentativi andati a vuoto, l'ardua impresa di trovare una struttura disponibile per il "pacchetto regalo" ricevuto un bel pò di mesi fa è andato in porto. Quando non "CONOSCI IL CIELO" della città che andrai a visitare c'è sempre una sensazione particolare, mista tra novità ed aspettativa, ma se la novità ha sempre aspetti positivi, l'aspettativa a volte rischia di venire delusa. 
A questo giro invece entrambe si sono rivelate totalmente promosse a piene voti. Mantova è stata una piacevolissima sorpresa. Per il suo essere "a misura d'uomo", per il suo lago artificiale a me totalmente ignoto, per la bellezza di Palazzo Te (che purtroppo non sono riuscito ad immortalare come volevo in nessuna foto che gli possa "rendere merito"), per l'aria di tranquillità che si respira in una città davvero molto carina. La giusta compagnia, un clima incredibilmente primaverile ed il cibo abbondante e di qualità hanno fatto da contorno perfetto per un gran bel weekend.
Da non perdere la visita a Palazzo Te (non vi fate spaventare dai 10 euro di costo d'ingresso, vale davvero la pena), Piazza Castello e la gita in battello sul lago. Altrettanto da provare il ristorante leoncino rosso e l'agriturismo beautilla entrambi davvero di un gran bel livello. 
Meta quindi MOLTO consigliata per un weekend fuori città e ringraziamento speciale agli autori del "pacchetto regalo".

il corridoio d'ingresso 
due passi in città
l'isola che non c'è
prove di "panoramica"
lo scorcio preferito
BIGNAMI: weekend a Mantova....