sabato 26 dicembre 2020

Un regalo dopo Natale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 416
Si corre il rischio sempre di scivolare sulla buccia di banana quando arrivi a questo momento dell'anno e pensi di fare un piccolo/grande pensierino a qualcuno. Per chi non conosci troppo bene è difficile entrare rapidamente così in confidenza da poter azzeccare gusti e scelte ed essere sicuro di fare centro. Per chi invece è nella tua vita da molto tempo il rischio è quello di ripetersi e perdere per strada originalità e freschezza.
In questo anno così "particolare" pensare di chiedere o sentirsi dire "REGALAMI IL TUO SOGNO" è il rischio più grande che combacia con il dover donare la fine di un incubo lungo mesi e che vale per la quasi totalità della popolazione mondiale.
Allora forse conviene percorrere strade alternative che in realtà da anni sono abbastanza note. Da sempre abbino al Natale un piccolo pensierino per Emergency per una serie di amici. Quest'anno l'acquisto e soprattutto la consegna non erano esattamente le cose più agevoli, ma soprattutto dopo questi mesi credo sia giusto dire che un po' tutti abbiamo imparato qualcosa di diverso (almeno spero...). Penso infatti sia ancora più chiaro a tutti, quanto è mancato e quanto possa mancare il "contatto" con chi hai nel cuore e ti può dare (o può ricevere) un gesto con tutto il sentimento possibile.
Ed allora consultando il sito di Emergency mi sono accorto che la stessa idea è venuta anche alla mia associazione di riferimento che ha previsto la possibilità di regalare virtualmente visite, cure, carezze ed abbracci. L'ho trovato speciale, come sempre mi accade quando vedo quel logo dalla grande E. Ho deciso quindi di convogliare in questa nuova idea i pensierini che avrei fatto, sapendo che migliore destinazione non ci sarebbe potuta essere.
Con questa "sicurezza" mi affido ad un vecchio detto che più o meno dice "l'ovo è bono a Pasqua e dopo Pasqua" ed aggiornandolo al periodo lo declino così "il regalo di Natale è apprezzato il 25 ma anche dopo". Quindi mi permetto di segnalarvi il link dove poter dare un segnale. A chi avete nel cuore ma soprattutto a chi ne ha bisogno, grazie all'attività di Emergency.

martedì 22 dicembre 2020

Triplice goduria

La mia viola
Campionato . 14^
JUVENTUS - FIORENTINA = 0 - 3 
GOAL: Vlahovic, Alex Sandro (aut), Caceres

LA PARTITA
Leggendo l'undici che il Mister prevede viene da esclamare "DI' SOPRATTUTTO PERCHE'" quando vedo che come esterno destro viene proposto Caceres, aggiunto ai tre centrali e Biraghi per un 5-3-1-1 ancora più difensivo del solito con Borja in regia. Parte così LA partita con il solito grido  #juvemerda.

Primo tempo
  • A smentire ogni cattivo pensiero Vlahovic dopo due minuti, lanciato in profondità splendidamente da Franck, trova lo spazio giusto e tocca delicatamente in rete di sinistro dopo che sembrava aver perso il passo 0 - 1
  • La #juvemerda prova a farci subito paura ma tranne un paio di svenimenti di Chiesa e Ronaldo non c'è niente da segnalare.
  • Cross di Morata e bell'anticipo di Caceres su Ronaldo che sembrava pronto a colpire a botta sicura
  • Bonucci perde un pallone interessante per noi ma Vlahovic non riesce a fare l'ultimo passaggio giusto
  • Bruttissimo intervento di Cuadrado che interviene con piede a martello su Castrovilli. Giallo trasformato in rosso dal VAR. 
  • Grande palla di Vlahovic per Caceres che solo in area invece di tirare passa a Castovilli e solo un miracolo del codice fiscale polacco ci nega il raddoppio
  • Alla mezz'ora si sveglia CR7 che punta mezza squadra e tira prima sull'esterno della rete poi molto bene ma centrale
  • Milenkovic decide di farci prendere un colpo con un retropassaggio pericolosissimo sventato da un attento Drago 
  • Buona fase finale di tempo per noi con una sensazione di gestione tranquilla del vantaggio
Secondo tempo
  • Si riparte con una partita molto più spezzettata e dove Borja rischia il secondo giallo (sarebbe stato giusto) per poi venir sostituito da Pulgar
  • Continuano i tentativi di tuffi di CR7, anche se in questo caso forse un minimo di contatto c'è
  • Tiro forte di Pulgar dal limite largo non di moltissimo
  • Spunto pericoloso di Chiesa che prova un tiro dall'esterno ma Dragowski respinge sicuro
  • A quindici dalla fine cross di Biraghi bucato da Bonucci e Alex Sandro fa autorete tra gli urli di tutta Firenze 0 - 2
  • Dragowski commette fallo dopo un controllo errato su Bernardeschi, l'arbitro ci vuole bene
  • Ci ripetiamo su una palla recuperata da Ribery che allarga per Biraghi che cross perfettamente per un taglio strepitoso di Caceres che ci porta su un incredibile 0 - 3
  • Sembra di sognare, tre gol in una partita sola e che partita. Vittoria importantissima, squadra finalmente degna, contro la #juvemerda. Triplice goduria
Kommento
Così tanto contrariato per la formazione iniziale e così tanto sorpreso dalla dimensione di squadra dimostrata. Da applausi Certo si è messo tutto per il verso giusto con gol in contropiede e rosso di Cuadrado in un quarto d'ora iniziale contornato di magia, ma in passato ne abbiamo buttate via tantissime di simili o più facili. Gigantesca partita dei due davanti e in generale squadra convinta e padrona del campo con pochi pericoli corsi. Squadra corta e compatta con una voglia, una testa ed una determinazione mai vista quest'anno. E nella partita che per Firenze conta il doppio, anzi no il triplo, forse di più. Sentire poi i gobbi attaccarsi ad un paio di decisioni dubbie e "quella bionda là che fa la pornostar" andare via dal campo protestando sono le classiche ciliegine su una splendida torta. Inattesa ed ancora di più spettacolare. Che bellezza tornare a vedere giocare a pallone quelle splendide undici maglie viola. 
FORZA VIOLA...sempre.... e #juvemerda

LE PAGELLE
Dragowski 7 -
Caceres 7,5
Milenkovic 7 -
Pezzella 7
Igor 7
Biraghi 7
Amrabat 7 +
Borja Valero 7 -
Castrovilli 7 
Ribery 7,5
Vlahovic 8
Pulgar 7 -
Kouame SV
Venuti SV
Bonaventura SV
All. Prandelli 7,5
IL MIGLIORE: VLAHOVIC
Il peggiore: MILENKOVIC

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...tu mi ci fai sperare....'ste merde s'asfaltano....caceres punta a vita....verso l'88 ho cominciato a sperarci...ma il 4 no? ci voleva anche per simpatia Chiesa...iolaeeee...."

domenica 20 dicembre 2020

Inutile volontà

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 415
Uno ci può anche provare eh. Davvero. Con spirito di buona volontà e dedizione ad una causa che manco riesce ad immaginare, ci può anche essere un volenteroso che tenta di interessarsi di politica in questo momento. Prova a leggere notizie e sviluppi di quello che mettono in pratica Governo ed opposizioni, si informa su posizioni e provvedimenti, cerca di far proprie informazioni e conoscenze. E dopo circa dieci minuti si arrende.
Il periodo mondiale che stiamo vivendo certamente non aiuta l'azione politica ma il concetto è ugualmente corretto al contrario, anzi forse di più.
Se l'impatto della pandemia ha sicuramente fornito infiniti "alibi" ad una gestione governativa complicatissima (anzi molto di più), se il continuo stato di emergenza ha rafforzato ed incrementato gli stessi, diciamo che in molte occasioni diventa difficile appigliarsi a questi. Dalle mancate programmazioni della gestione di alcuni settori (scuole) per i quali per molti mesi il tutto è rimasto fermo per poi ritrovarsi in ritardo, dai provvedimenti confusionari e vicendevolmente contrastanti, all'indeterminatezza dovuta solo in parta alla situazione pandemica. Dpcm annunciati e poi cambiati, conferenze stampa ritardate in eterno e sempre meno chiare e coordinate, provvedimenti più alternati delle targhe, cancellature che nemmeno al primo compito di matematica, contributi mai arrivati e ripetutamente promessi e ri-promessi.
Uno dice guardiamo altrove. AHAHAH. Vien da ridere MOLTO di più, tragicamente. Un'opposizione in cui si è passati in modo alternato come le frecce di una macchina da apriamo/non apriamo/nessuna ondata/seconda ondata mal gestita/attenzione al Natale/tutti aperti per le feste e che viene rappresentata nel modo migliore dalla frase di Salvini "a Natale esco comunque e vado a pranzare con i clochard" ...come se questi ultimi non avessero abbasta problemi. Devo ammettere però che il leader dai riflessi verde padano ha degli autori notevoli. Un testo come questo infatti è talmente bello....per un film comico dallo stile demenziale....che non serve nemmeno commentare.
Ma tutto questo non basta perché c'è anche la via di mezzo ma soprattutto perché "non ci si fa mancare nulla". C'è infatti anche chi ha formato e forma questo Governo, che l'ha in qualche modo ideato e voluto che adesso si mette di mezzo criticando più dell'opposizione e pretendendo incontri di chiarimento minacciando crisi governative in piena pandemia. Non solo. Visto che "ALLA FINE E' UN GIOCO DI SPECCHI" addirittura fa l'occhiolino dall'alto delle sue percentuali clamorose a quell'opposizione, in particolare la Lega, contro la quale si è speso per cambiare governo. Il tutto guidato da un leader che aveva annunciato e giurato "dopo il referendum, se perdo, lascio la politica" con promessa invecchiata in botte di rovere da oltre 4 anni, 48 mesi passati invece sempre costantemente sulla scena politica con l'aria di chi la sa lunga, giusto l'aria.
Ed allora quel volenteroso, che magari mosso da una voglia di essere informato ed attivo aveva provato ad avvicinarsi alla vita politica di questo periodo, la sua volontà la ripone nel cassetto. Aspettando tempi migliori. Per la pandemia, perché per la politica sembra davvero impossibile possano arrivare.

sabato 19 dicembre 2020

Bassa serie C

La mia Viola
Campionato - 13^
FIORENTINA - VERONA = 1 - 1
GOAL: Veloso (R) - Vlahovic (R)

LA PARTITA
Per le scelte del mister "NON SERVE TROPPA" fantasia. Igor e Barreca sostituiscono Caceres e Biraghi, per il resto confermato il 5-3-1-1. E credo che non servano neanche troppe parole per commentare.

Primo tempo
  • Neanche il tempo di imprecare per il modulo e subito c'è da imprecare per altro. Salcedo cade in area stretto tra Igor e Barreca. L'istinto è commentare "menomale li ha messi tutti e due" ma rivedendo l'azione il contatto è minimo e forse cercato. Nonostante sei minuti di attesa ed il VAR controllato l'arbitro conferma il rigore. Veloso spiazza Dragowski 0 - 1
  • Risposta immediata con cross di Barreca e bel colpo di testa alto di Vlahovic
  • Bonaventura gioca a gomitate con Ceccherini e rischia il rosso
  • L'arbitro usa lo stesso metro di giudizio (o forse "fa pari con la sua coscienza sporca") e ci fischia un rigore per contatto minimo di Vlahovic con un centrale veronese. Rigore e Dusan lo batte con freddezza come contro il Sassuolo. 1 - 1
  • Praticamente non succede altro se non gomitate, entratacce e palloni persi. All'ennesimo passaggio di due metri sbagliato il commento tecnico di Sky è "partita da serie C degli anni 80" e con questa perfetta fotografia si va al riposo
Secondo tempo
  • Si riparte come si era finito sia per gli uomini in campo che per il nulla assoluto
  • Magnani colpisce di stomaco su un cross veronese e spreca un'occasione che poteva essere interessante
  • All'ora di gioco mister Prandelli si gioca il tris di cambi: Biraghi, Lirola e Callejon entrano in campo sostituendo Barreca, Venuti e Bonaventura
  • Il Verona fa la prima azione della gara e mette Lazovic solo davanti a Dragowski che non abbocca e gli respinge il tiro centrale
  • Tal Ruegg fa mezzo campo in progressione ma arriva scarico al tiro per nostra fortuna e la conclusione è lenta e centrale
  • Al minuto 83 (circa 70 minuti dopo l'unica nostra azione) Biraghi-Pezzella-Milenkovic costruiscono una buona occasione ("a che ci servono le punte, fanno tutto i difensori") che il centrale serbo fa finire fuori di pochissimo
  • Lirola riesce a non controllare un passaggio di due metri che viaggiava a due km/h
  • Cutrone e Borja Valero nel finale tanto per segnare la presenza sui tabellini
  • Finisce una partita onestamente forse....da bassa serie C
Kommento
Dopo il secondo tempo col Sassuolo era lecito aspettarsi qualcosina di diverso. In quasi cento minuti contro la Primavera del Verona abbiamo tirato zero volte nello specchio e creato due occasioni finite fuori. Tante botte, tantissimi errori. Un po' di grinta mista ad una squadra confusa nel gioco così come nella tecnica e ripiegata su un modulo oggettivamente non più presentabile dove due terzini fanno le ali, nei tre di centrocampo non c'è nè un costruttore di gioco nè nessuno che cerca/trova la giocata facendoci quindi rimanere legati mani e piedi all'estro di Franck. O si sveglia qualcuno o si cambia qualcosa. Altrimenti rimaniamo quelli che nelle sei ultime partite hanno fatto zero gol su azione (quello di Milenkovic col Genoa è infatti un colpo della disperazione). Martedì finisce calcisticamente il 2020. E con la partita più attesa. Non resta che tifare, sperare e come un mantra ripetere #juvemerda.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6 +
Venuti 6 -
Milenkovic 6 + 
Pezzella 6,5
Igor 5,5
Barreca 5,5
Bonaventura 5
Amrabat 5,5
Castrovilli 5
Ribery 5,5
Vlahovic 6 +
Lirola 5
Biraghi 5,5
Callejon 5
Borja Valero SV
Cutrone SV
All. Prandelli 5,5
IL MIGLIORE: PEZZELLA
Il peggiore: Castrovilli

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...calmi calmi....muah...'uncisifa..."

mercoledì 16 dicembre 2020

Timidissimi segnali

La mia Viola
Campionato - 12^
FIORENTINA - SASSUOLO = 1 - 1
GOAL: Traore, Vlahovic (R)

LA PARTITA

Per l'impegno infrasettimanale "IL TRUCCO CHE FA" Cesare è quello di rispolverare il 5-3-1-1 che tante soddisfazioni aveva riservato a Beppe. Venuti e Biraghi esterni e Ribery dietro a Vlahovic. Si comincia.

Primo tempo
  • Si comincia bene con una bella palla di Ribery che trova libero Biraghi che però spreca l'occasione buona...anzi no buonissima....
  • Poche giocate nei primi dieci minuti con un Ribery che però sembra in buona serata 
  • Imbucata centrale di Berardi per Traorè che trova (toh che strano) il primo gol stagionale dopo che è ritrovato da solo dentro l'area 0 -1
  • Biraghi non trova la porta su una punizione da buona posizione
  • Il Sassuolo sembra poterci fare (di nuovo) male da un momento all'altro: respinta di Dragowski su tiro di Rogerio e Berardi spara la respinta alle stelle per fortuna
  • Boga sembra seminare tutti i nostri ma poi sul tiro viene per fortunato murato
  • Ribery continua a provarci, prima impegna Consigli poi si fa stendere da Locatelli, rigore netto. Va Vlahovic e trova il pareggio spiazzando il portiere neroverde 1 - 1
  • Una serie di ammoniti finali non fanno cambiare il risultato all'intervallo
Secondo tempo
  • Bell'apertura di Vlahovic per Venuti che imita Berardi del primo tempo sparando altissimo una grande occasione
  • Berardi gioca un buon pallone per Obiang che dal limite accarezza la traversa
  • Al 60' bel lancio di Biraghi per Ribery che trova Castrovilli al limite, bello il tiro e buona la respinta di Consigli
  • Cominciano una decina di minuti in cui diamo una bella immagine di noi, con trame e ritmo....cose inusitate di questo periodo
  • Boga fa riaffacciare il Sassuolo in area nostra e fa venire qualche piccolo brivido a noi trovando l'esterno della rete
  • Triplo cambio di Cesare con Igor, Kouame e Pulgar per Caceres, Vlahovic e Castrovilli
  • A dieci minuti dal termine Ribery trova una serpentina unica, salta tre uomini e spara un gran tiro sfiorato da Consigli che fa tremare la traversa
  • L'ultima occasione (per modo di dire) è per il Sassuolo con un colpo di testa poco incisivo di Defrel dopo una bella azione corale della squadra di De Zerbi
Kommento
Timidissimi segnali di miglioramento. Passi avanti dettati da una ritrovata forma dell'unico giocatore sopra livello che abbiamo che si è procurato il rigore e le due più grandi occasioni della partita. Gioco per un quarto del secondo tempo quasi accettabile, qualche cenno di vita e di voglia che è emerso. Per il resto pochino. Come pochino abbiamo mostrato in fase offensiva, tranne le eccezioni a marchio Franck. Avevamo di fronte una squadra ben organizzata e difficile da affrontare, questo è indubbio. Però restano le preoccupazioni sulle possibilità di sopravvivenza senza uno straccio di pericolo in avanti e con un gioco più improvvisato che organizzato. Prendiamo questi leggerissimi segni di vita. Sabato il Verona, martedì prossimo la #juvemerda sono le due riprove che ci aspettano dietro l'angolo.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE 
Dragowski 6
Venuti 6 
Milenkovic 5
Pezzella 6 
Caceres 5
Biraghi 5,5
Bonaventura 5
Amrabat 6,5
Castrovilli 5
Ribery 7 +
Vlahovic 6 +
Igor 6 -
Kouame 5,5
Pulgar 5,5
Borja Valero SV
All. Prandelli 6
IL MIGLIORE: RIBERY
Il peggiore: BONAVENTURA

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...ma ci sarà un momento che si potrà dire che s'è toccato il fondo? Ora però magari dopo questo rigore si risale...ma Castrovilli?...eh nulla, 'uncisifa..."

domenica 13 dicembre 2020

Un catenaccio nel nulla

La mia Viola
Campionato - 11^
ATALANTA - FIORENTINA = 3 - 0
GOAL: Gosens - Malinovskyj - Toloi

LA PARTITA
Nel commento tecnico di Bollins della scorsa settima (clicca qui per leggerlo) c'erano già le anticipazioni per la formazione di oggi "Secondo me prandelli prima o poi Ribery lo leva, altre due partite così poi lo mette in panca...lui amrabat e callejon...". Tranne Amrabat infatti i due che dovrebbero in teoria dare il cambio di passo vanno in panchina. Ma nemmeno Bollins che è un leader nell'analisi tecniche tra quelli che "SANNO TUTTO DI LUI" poteva immaginare le altre scelte di Cesare con Lirola esterno alto ed Eysseric rispolverato come titolare. Con un catenaccio d'altri tempi si parte.

Primo tempo 
  • Palla in costante possesso dell'Atalanta che cerca spazi 
  • Al 6' dopo una bella azione si libera Freuler che però tira male
  • Poco dopo Zapata chiama Dragowski al grande intervento e poi una serie di uomini davanti alla linea respingono un paio di tiri atalantini
  • Ancora Atalanta con Romero che di testa impegna ancora Drago
  • Dal nulla un Vlahovic fino a quel momento sempre anticipato protegge bene una palla al limite e spara un gran tiro che Gollini tocca sulla traversa
  • Ancora grande intervento di Dragowski su colpo di testa di Zapata
  • A pochi minuti dalla fine del primo tempo Zapata fa a spallate (vincendo) con mezza difesa e mette un assist d'oro per Gosens che solo in area chiude il primo tempo: 1-0
Secondo tempo
  • Si ricomincia con l'ingresso di Castrovilli (altro grande escluso dalla formazione titolare) per Pulgar che pare fosse in campo 
  • Milenkovic abbatte di nuovo Zapata poi in barriera decide di non saltare e proprio da sopra la sua testa passa la palla calciata da Malinovskyj per un 2-0 meritato
  • Ci siamo sciolti, il catenaccio del primo tempo è saltato e sostanzialmente non sappiamo che fare
  • Da angolo atalantino testa di Djimisiti per Toloi che salta incredibilmente da solo in area piccola nonostante tre maglie viola (in realtà bianche) nei pressi. 3-0
  • Girandola di cambi ma la partita è palesemente finita
  • Barreca è l'unico a dare un senso all'ultima mezz'ora finale con un tiro ben respinto ed un tirocross pericoloso per Gollini
  • Finisce l'ennesima misera figura
Kommento
Ed ora è davvero buia. Non perché uno pensasse di andare a Bergamo a fare chissà quale impresa ma per la sensazione di vuoto misto al nulla che diamo per la quarta partita consecutiva (quinta con la Coppa). Ovviamente non dimentico che anche prima, più o meno era la stessa cosa. Non me lo sono scordato e proprio per questo la sensazione di oscurità ci avvolge. La preoccupazione e la sensazione di buio sono accentuate dall'immutabilità di una squadra che non trova né gioco, né pericolosità nonostante i cambi tecnici e tattici. Devo dire che dargli un assetto iperdifensivo e non avere nessuno in grado di ripartire in contropiede non mi è sembrata una grande idea contro una squadra che ha mille armi a disposizione ed adora creare gioco. Così come far giocare come coppia di esterni alti un terzino che in due anni avrà convinto tre volte e un oggetto misterioso che da quattro anni è ai margini di tutto dopo aver fallito qualsiasi occasione. 
Adesso, con questo clima, tris di impegni in una settimana: Sassuolo, Verona, Juventus poi il santo Natale. Che dire...speriamo che Cesare abbia ragione quando dice che dopo il terzo gol atalantino ci siamo liberati dei fantasmi. A me pare siano ancora tutti qui, ma spero proprio di aver torto.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6,5
Venuti 5,5
Milenkovic 4
Pezzella 5
Biraghi 5
Lirola 4,5
Amrabat 5
Pulgar 4,5
Bonaventura 5,5
Eysseric 4,5
Vlahovic 5 +
Castrovilli 5,5
Ribery 4,5
Callejon 4,5
Barreca 6 +
Kouame SV
All. Prandelli 4,5
IL MIGLIORE: DRAGOWSKI
Il peggiore: Milenkovic

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...io te l'avevo detto che l'avrebbe levati...pulgar mai piaciuto ma Amrabat e Castrovilli una delusione totale....anno scorso erano discorsi ma quest'anno si va giù....'uncela toglie nessuno....fattene una ragione campionato finito a Novembre...le uniche due cose che ci possono salvare sono calciatori costantemente di corsa sui viali o il ritorno di Beppe dopo altre cinque sconfitte di Prandelli...."

venerdì 11 dicembre 2020

Ciao Pablito

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 414
"...Paolo Rossi era un ragazzo come noi..."
Con questa citazione di "Giulio Cesare" di Antonello Venditti si è aperta la mattinata di ieri. O meglio ha fatto da colonna sonora all'ennesima tragica notizia di questo triste periodo che appare senza fine. Se ne è andato infatti anche Paolo Rossi. Quel Pablito che trentotto anni fa, come nelle favole, ha realizzato i suoi sogni e quelli di un'Italia aggrappata alla TV con la speranza dal titolo "VINCI CASOMAI I MONDIALI".
Da ieri rimbalzano immagini, video e ricordi della carriera di Rossi, incentrati principalmente su quell'estate spagnola. Ed anche a me questa tragica notizia ha aperto ricordi tanto lontani quanto clamorosamente vivi. 
Non avevo ancora sei anni quando Brasile, Polonia e Germania venivano battute ed abbattute da quel piccolo centravanti in maglia azzurra. Era stata un'annata calcistica particolare per Firenze: il duello con i gobbi concluso all'ultima giornata con il solito finale beffa per tutti i viola (con tanto di scippo) ma che per me è diventato parte del bagaglio culturale solo negli anni successivi.  Durante quell'amarissimo (e rubatissimo) finale di campionato ancora il calcio non era nei miei pensieri. Cosa che invece accadde dopo pochi mesi quando l'interesse per il pallone ebbe una clamorosa svolta.
Grazie alle maglie azzurre che in Spagna stavano facendo la storia. Grazie a quell'improvvisato numero nove di quella nazionale che mio babbo continuava a dirmi di osservare bene "guarda come gioca il nostro Antonio, a settembre ti porto allo stadio a vederlo dal vivo" . Grazie a quel percorso di clamorosa evoluzione dell'Italia durante il "mundial". Ma soprattutto grazie a quel numero venti che dopo alcune partite poco appariscenti divenne il bomber che tutta Italia aspettava e sognava. 
La tripletta di testa, con tiro da fuori e "di rapina" contro i brasiliani già incensati come i più forti del mondo. Altri due gol sotto porta contro i polacchi in semifinale, uno su assist di Giancarlo. Il gol che sblocca la finale contro i tedeschi. Capocannoniere e campione del mondo. 
I festeggiamenti della vittoria nella casa in campagna ed io che nel giardino fuori ripetevo all'infinito le azioni dei gol proprio di Pablito, sognando la sua maglia che magicamente il Natale successivo arrivò sotto l'albero. Una maglia azzurra con il 20 sulle spalle. Un sogno. Trasformato negli anni in cimelio che ancora custodisco gelosamente.
Da quell'estate ho cominciato ad aspettare la domenica con trepidazione per vedere rotolare quel pallone che in quel luglio tanto mi aveva emozionato, sperando di rivivere quell'imensa gioia nuovamente.
Erano tempi diversi. Lontanissimi. Era un calcio che non ha nulla a che fare con quella cosa che provano a fare ancora oggi in stadi vuoti o con regole marziane. Il primo grande amore che ricordo nitidamente ancora oggi. E che ancora oggi mi fa sorridere emozionato.
Se ne va il protagonista principale dell'inizio di quella passione, che da allora è diventata praticamente solo viola ma che è nata col colore azzurro e con l'immagine festante di quel quasi concittadino che aveva portato una nazione sul tetto del mondo.
Ciao Pablito. E grazie per averla accesa, quella passione. 

lunedì 7 dicembre 2020

Settimo e mezzo di recupero

La mia Viola
Campionato - 10^
FIORENTINA - GENOA = 1 - 1
GOAL: Pjaca, Milenkovic

LA PARTITA
Per l'attuale periodo, aspettare un giorno in più per vedere la partita colorata di viola è un misto di speranza e sospiro di sollievo. Prandelli si gioca la carta del dare certezze ad un gruppo apparso debole e conferma lo schieramento tipo.  "BASTASSE SOLO QUELLO" vien da pensare mentre la partita comincia. 

Primo tempo
  • Giro palla infinito, al Franchi.....ma non solo....
  • Dopo sedici minuti di nulla, tacco di Scamacca per Sturaro che dal dischetto con un tiro sporcato fa notare per la prima volta la presenza dei portieri
  • Altro quarto d'ora di nulla poi Castrovilli trova un bel lancio a tagliare il campo per Ribery che al volo tira molto alto
  • Pericoloso cross di Goldaniga non colpito di testa da Scamacca che era in buona posizione
  • Quarantesimo e prima occasione viola: bel cross di Biraghi, Marchetti a vuoto su Vlahovic che svetta ma colpisce fuori
  • Castrovilli non ce la fa ed esce per Bonaventura
  • Marocchi di Sky azzarda: "credo che il problema della Fiorentina sia non avere giocatori che sentono la porta". Parole dure e rivelatrici.....
Secondo tempo
  • Nei primi dieci minuti del secondo tempo diventano protagonisti i cross non sfruttati: un paio di Biraghi ben tagliati che non trovano nessuno al centro dell'area, uno di Callejon che Bonaventura non sfrutta colpendo di spalla.
  • Attorno al 70' prima Bonaventura blocca una bella girata di Vlahovic poi lo stesso centravanti non sfrutta una carambola dopo un bel tiro di Biraghi
  • La pressione viola porta al gol. Cross di Amrabat, tocco di Vlahovic e gol di Bonaventura. Dopo due minuti il VAR trova un fallo del campionato 2017-2018 dello stesso Jack ed annulla 
  • Tris di cambi praticamente quando si cominciava piano piano ad ingranare...tolti i tre davanti per Cutrone, Eysseric (?!?) e Borja Valero
  • Si smette di giocare, anche perchè con un tridente Eysseric-Cutrone-Bonventura è dura poter pensare di giocare....almeno a calcio....
  • Il Genoa dopo Pjaca (che aveva prodotto gli scongiuri da ex) mette dentro anche Destro. Prima i due segnano in condivisione ma con Destro in fuorigioco, poi la punta ex Roma trova l'assist e l'ex viola segna ad un minuto dalla fine: 0-1
  • Entra Kouame e il Genoa sfiora il raddoppio con Drago che ci tiene in partita con un miracolo su Destro
  • All'ultimo minuto, in pieno mischione da "non sappiamo che fare e siam disperati" , prima Eysseric non trova la porta ma il portiere poi Milenkovic lo imita ma la palla gli ritorna e trova la rete al settimo e mezzo di recupero 1-1
Kommento
Primo tempo di una pochezza disarmante, con Marchetti spettatore. Nella ripresa quando cominciavamo a dare segni di vita i tre cambi hanno frenato la crescita e alla prima occasione il Genoa ci ha fatto male. Poi salvato con un miracolo il possibile raddoppio genoano abbiamo fatto il caos finale di chi non sa cosa fare, portando l'unico giocatore che vede la porta (Milenkovic) in avanti abbiamo trovato (al terzo tentativo dopo due errori clamorosi da tre metri) il pari. In una partita che doveva essere assolutamente vinta e che in questo momento era decisiva, aggrapparsi al settimo minuto e mezzo di recupero per trovare un gol casuale dopo un secondo tempo vagamente presentabile mi pare davvero cosa preoccupante. Centrocampo ed attacco da brividi. Cambi incomprensibili. Atteggiamenti di giocatori che dovrebbero essere di qualità da far rabbia. Difficile essere vagamente contenti del punto.
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 6,5
Caceres 5,5
Milenkovic 6,5
Pezzella 6
Biraghi 6,5
Amrabat 5
Pulgar 4,5
Castrovilli 5
Callejon 4,5
Vlahovic 5,5 
Ribery 4,5
Bonaventura 6 -
Eysseric 5,5
Cutrone 5
Borja Valero 5
Kouame SV
ALL. Prandelli 5
IL MIGLIORE: MILENKOVIC
Il peggiore: RIBERY

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...vedo un Prandelli più preoccupato che per il COVID...quando si dice un cognome che è tutto un programma...Ghiglione...fa rima con Cutrone e con metà Marrone....anche Castrovilli in declino...Ribery muah...ma perchè stiamo guardando questo spettacolo indegno? Secondo me prandelli prima o poi Ribery lo leva, altre due partite così poi lo mette in panca...lui amrabat e callejon...il gol di Bonaventura annullato per un fallo di 45 secondi prima...ovvai Cutrone...pareva si fosse ingranato invece iolaeeee....vanno rincorsi...alla fine bene così di culo Milenkovic....di punta....mah....vedo un gran casino..."

sabato 5 dicembre 2020

Tragiche costanti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 413

E tra una regione rossa ed una arancione arrivano le allerte. Anche qui di gradazioni diverse tra il giallo ed il rosso, tanto per non farsi mancare niente. Nella scorsa settimana allagamenti e stragi (un abbraccio forte alla Sardegna ed ai territori colpiti), questi giorni preoccupazioni e paure per situazioni in arrivo e/o già arrivate. Come già avevano preoccupato qualche mese fa (clicca qui) all'arrivo dell'autunno e delle sue piogge che come un ritornello tristemente noto avevano già "MOLTO MA MOLTO INGROSSATO" fiumi e conta dei danni relativi.  
D'altronde questo (lungo) periodo sembra proprio essere così. Dalle più grandi preoccupazioni alle calamità, dai tristi numeri di decessi e malati alle privazioni di contatti e percorsi comuni con le persone che vorremmo vedere ed abbracciare. Aggiungendo le crisi economiche e sociali. Ma anche riducendo lo scenario da globale a specifico, "l'allegria" non manca. Basti pensare a queste tristi ultime settimane in cui due giganti come Proietti e Maradona ci hanno salutato. Questo 2020 sembra giochi a non farci mancare proprio niente. Passerà no?
Accanto a continue "novità" tutte di uno stesso segno, continua qualcosa che in altro modo non si può definire se non come una tragica costante. Da ondata ad ondata quello che sembra minimamente non mutare mai è il drammatico destino di una parte di popolazione, così come la gretta cecità di chi lo commenta. Mi riferisco al dolorosissimo percorso che la parte più fragile della nostra popolazione ha intrapreso a marzo e sta continuando purtroppo a seguire. Un numero di anziani che purtroppo non ce l'ha fatta che fa dolore e paura. I biechi commenti che fanno orrore e vergogna. 
"Ma erano anziani, avevano XX anni". "Ma avevano altre malattie". "Ma non erano produttivi".
Certo. Fattori innegabili. Età, altre malattie, non lavoratori. Quindi? Perché non sparargli direttamente appena giunti all'età pensionabile? Perché non buttarli dalla Rupe Tarpea al primo segno di cedimento? Perché non fissare un'età alla quale stabilire una sorta di eutanasia anagrafica?
Le RSA sono diventati ormai sinonimi di corsie di emergenza, di abbandono degli affetti, di conto alla rovescia per qualcosa di tragico. Si sperava che dopo la prima ondata qualcosa potesse essere stato appreso ed invece sembra che tragicamente si sia fatto tesoro di quella esperienza in modo troppo superficiale. Di nuovo focolai, di nuovo numeri clamorosamente tragici, di nuovo vite finite nella solitudine degli affetti, di nuovo osceni comportamenti nei confronti di chi soffre direttamente o indirettamente. Ma quello che aggiunge beffa ad un danno davvero tragico sono appunto i commenti riportati sopra. A far scempio di una situazione già clamorosamente drammatica. Come se l'età fosse un merito o un demerito. Mi viene in mente il commento che Paola Borboni fece ad una critica di Renato Rascel sulla sua età "io sono stata giovane e bella tu alto mai". Ecco. Parafrasando, mi verrebbe da dire agli autori di certi commenti che le persone che ci hanno lasciato sono state giovani e produttive mentre chi dà fiato alla bocca con queste frasi l'intelligenza ed il rispetto non ha mai avuto l'onore di conoscerle.