sabato 25 maggio 2019

Domenica sotto una splendida acqua

Kiave di lettura n° 339
La "comunità della meteorologia" tutta, aveva "messo acqua" per Domenica scorsa in modo unanime, come da anni non le capitava. Lo sapevamo quindi che l'avremmo sicuramente presa in dosi massicce e per tempi neanche così brevi. Eravamo infatti fuori forma e quindi il "10" della deejayten sarebbe stato particolarmente duraturo. Lo sapevamo bene e senza bisogno di alcuna "comunità" a fare previsioni in tal senso.
Ma c'eravamo. Tra arrivi a sorpresa, sveglie in ritardo ed arrivi in mobike, c'eravamo. Il solito caffè al solito bar che "non c'è più" "ah no eccolo qui...si comincia di nulla...", l'insolita attesa che almeno un po' rallentasse l'acqua che come da previsione era compagna ben presente e si poteva partire. 
Il lungarno era meno stipato e meno unico a livello cromatico (causa presenza di impermeabili/cappauei/gialloni e similari) ma manteneva immutato il suo fascino, il via come sempre invece ha mantenuto tutta la sua magia del suo implicito "e ora tocca correre". Come sempre il momento caotico della partenza stipata ed "incanalata" dalle transenne ha rimandato il momento di rilassatezza di muscoli e testa alla salita verso il Piazzale, dove "A MIO MODO E COL MIO PASSO" ho avviato musica ed i giusti giri del motore. Le gambe, ma soprattutto il fiato, si sono comportati bene per un po' e poi hanno tenuto a ricordare che qualche mese di stop forzato + qualche mese di stop "da svogliato" non potevano passare inosservati.
In aggiunta, poco prima della fine della salita, la musica (o meglio gli auricolari) facevano ancor peggio delle gambe mostrando proprio bandiera bianca su un Liga che provava a darmi spinta parlando di "miracoli". Come trama da romanzo non male: fuori allenamento, pioggia, senza musica, ancora un pezzo di salita e più di 6 km da fare. Ed allora mi son venute incontro le parole del Ghigio di un paio di anni fa "ho spento la musica perchè volevo godermi la corsa e Firenze". Ecco. Ho fatto lo stesso. Ho cercato di stringere i denti fino al "gran premio della montagna" ed ho puntato il rifornimento poco dopo non perdendo di vista la magnificenza della vista dal Piazzale. Come sempre non all'altezza del balordo che ha dato il meglio di se con il selfie immancabile che quest'anno ha catturato anche l'attenzione di radio deejay che gli ha riservato un posto nella galleria sul suo sito (vedi foto qui di fianco).
La discesa, Porta Romana e l'obiettivo dei Lungarni. In quei minuti le gambe sembravano non accusare fatica, la pioggia era meno inclemente, anzi sembrava darti una mano e davvero ho assaporato una corsa speciale "con l'acqua che ti lava tutto quello che butti fuori" ha trovato le parole perfette per descrivere la sensazione il Maso.
Ecco. Fatica, rabbia, stanchezza, pensieri. Tutti accompagnati all'uscita da una carovana di gente sotto l'acqua che arrancava insieme. E da quella sensazione di potercela davvero fare. Allora non ha vinto nemmeno la sensazione di "spostamento dell'arrivo" in avanti quando quel "girigogolo finale" sui lungarni che sembrava interminabile e soprattutto spostare costantemente più lontano il traguardo.
Ma l'attesa è stata ripagata quando sotto il Duomo il cronometro si è fermato: 59 e 23. Sotto l'ora come era l'obiettivo o meglio il sogno. Ma è stato solo l'aperitivo delle soddisfazioni. Perché poi sono arrivati i piatti forti: gli abbracci con chi ha condiviso questa domenica sotto una splendida acqua. Alla spicciolata ed ancora più graditi perché ripetuti. Con la stessa intensità, come quella che abbiamo messo tutti per arrivare a quella via Calzaioli transennata e piena di gente a fare il defaticamento. Tutti insieme abbiamo recuperato il sacchetto finale con la medaglia. Ma vedere arrivare i miei compagni di viaggio, abbracciarli forte sotto il Duomo era già stata la più grande vittoria possibile. Ed allora abbinare, dopo la prima e dopo la seconda, anche la terza "medaglia" è davvero un grande orgoglio, ma MAI come quello di averle "conquistate" con questa squadra, la stessa immancabile e confermatissima, e soprattutto vincente,  "gruppo a dopo - sezione djten". GRAZIE RAGAZZI.

domenica 19 maggio 2019

'UNCELAFO

Campionato - 37^
PARMA - FIORENTINA = 1 - 0
GOAL: Gerson (Aut.)
LE PAGELLE
LAFONT 5,5
Non ha grandi responsabilità, ma ogni tanto una paratina, un miracoluccio potrebbe non essere sgradito. Oggi il Parma ha fatto quattro tiri in porta (più due curegge centrali) e lui non ha mai nemmeno fatto il tentativo di parata
MILENKOVIC 5
Si mangia un gol clamoroso ed un altro lo stoppa involontariamente. Sulla destra non spinge mai, in affanno nei passaggi
CECCHERINI 6
Tra i meno negativi
VITOR HUGO 6
Vedi Ceccherini
MIRALLAS 5,5
Si fa male calciando, un tiro a quattro km l'ora, la fotografia della sua stagione
BENASSI 6 +
Fa un gol salvando sulla linea un colpo di testa indirizzato in fondo alla rete
GERSON 6-
Meno osceno di altre volte in un ruolo diverso, ti-ti-ti-to senza mai qualcosa di importante ma non dannoso fino alla sfortunata deviazione
VERETOUT 5
Oggettivamente poco notato
BIRAGHI 5
Male nei cross, in chiusura poco da segnalare
CHIESA 5
Giornataccia, si accende solo una volta nel verso giusto e prende un quasi palo con l'aiuto di Sepe
SIMEONE 4 - -
Devo davvero commentare?
DABO 5 -
Non presentabile da esterno destro
MURIEL 5
Forse siamo riusciti nell'impresa di rovinare anche lui
VLAHOVIC SV
ALL. MONTELLA 5
Poco chiaro cosa c'incastri il cambio di Dabo, la squadra nella ripresa ha sfortuna ma colpevolmente si accontenta di un pari che poi svanisce. Nervosissimo sembra già essere stanco di tutto. Continua in una clamorosa striscia di sconfitte
IL MIGLIORE: BENASSI
IL Peggiore: SIMEONE
LA PARTITA
'UNCELAFO. 
A commentare sul serio questa partita.
Ad attaccarmi allo sculo (reale) del secondo tempo con i pali di Milenkovic, (quasi) Chiesa e il colpo di testa di Hugo stoppato dallo stesso Milenkovic.
A non pensare ai cattivi presagi che certe occasioni di fanno scattare in testa.
A dire che siamo stati solo sfortunati per l'autogol di Gerson, quando (anche) il Parma ha preso due pali e fatto praticamente un gol, annullato da Benassi. Un Parma che era in serie negativa quasi come la nostra e che oggi non aveva praticamente attaccanti e giocava con Sprocati, Barillà, Gazzola, Ceravolo, Stulac e per vincerla ha messo Scozzarella.
A pensare che qualcuno ha davvero pensato di fare tutto il campionato con il solo Simeone come centravanti.
A sentire Montella e non solo che parla (anche) di arbitri e di sfortuna.
A controllare i calendari di Empoli, Genoa, Bologna e poi a ruota Inter, Udinese e simili per pensare di salvarmi.
A non vedere la Viola salva in un campionato di una mediocrità allucinante.
A pensare che domenica per la sesta giornata consecutiva "ci basterà un punto".
A ricordare che in casa l'ultima volta s'è vinto prima degli auguri di Natale, che nelle ultime tredici giornate non s'è mai fatto i tre punti e che in un girone s'è vinto solo a Chievo e Ferrara.
A scoprire che domenica andrei più volentieri "all'Elba al mare di gennaio" che al Franchi.
A immaginare la prossima domenica che diventa uno spareggio vero e proprio per la B.
A ipotizzare la B e capire che "LA MINA VAGANTE STA VAGANDO PROPRIO QUA"
A vedere come questa società, dirigenza, squadra, tecnici ci hanno ridotto.
Magari 'un dovrei ma 'UNCELAFO.
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...almeno diranno che s'è lottato fino alla fine, come le migliori resistenze...anche se questa l'è una lotta per la sopravvivenza...siamo ancora ad imparare ad accendere il fuoco con la pietra focaia...comunicare con i suoni gutturali...occoboia volano dinosauri, moccoli e pterodattili..."

sabato 18 maggio 2019

Napoli ed i suoi colori

Passando le foto dalla memory card al pc, è come se avessi sentito la voce del Galga suggerirmi di mettermi alla ricerca degli scatti "giusti" per continuare a portare avanti la mia personale interpretazione della sua idea (marchio registrato - foto di viaggi)
Ed allora selezionando e scartando, ripensandoci e riscegliendo sono arrivato a definire la cinquina finale, "è ufficiale" direbbe qualcuno.
Vi lascio alle foto ma ci tengo a sottolineare che davvero "VALE LA PENA" prendere quel treno per Napoli (treno consigliabile rispetto alla macchina visto livello del traffico e comodità nel girare la città a piedi e con i mezzi). Dal Lungomare al Vomero, da Spaccanapoli ai Quartieri Spagnoli, dal Cristo Velato a Palazzo Reale, dalla Pizza alla Pizza Fritta, dal Caffè alla Zeppola, da Piazza Plebiscito a Castel Sant'Elmo. Ma non solo.  Davvero tante le cose da vedere ed assaporare, in base ai propri gusti ed alle proprie preferenze, consigliabile con la dovuta calma ed il dovuto tempo. Ma da fare. Con queste cinque foto provo a sintetizzare le mie personali preferenze di Napoli e dei suoi "colori".  
1 - Piazza Plebiscito....da Palazzo Reale
2 - Lungomare Caracciolo 
3 - Uno dei panorami da Castel Sant'Elmo
 
 4 - La Funicolare per il Vomero

5 - Il mio personale San Gregorio Armeno

venerdì 17 maggio 2019

Conteggi...con un certo stile...

Kiave di lettura n° 338

"Giornate invernali" in un periodo che, dice, dovrebbe invece essere primaverile. Ed allora si prova a dare un po' di luce a questi giorni, che restano invece tra nuvole e vento.
Dopo averci provato con "I MIEI QUINDICI MINUTI" settimanali dedicati ad un canale televisivo che non posso citare per motivi di fede (e dei quali soprattutto non posso confessare che sono sempre più apprezzati e tappa fissa), rafforzo il mio tentativo con un gran bel regalo che stamani ho trovato in rete ad attendermi.
Il marchio è sempre lo stesso. Riconoscibile e riconosciuto. Ed ottiene il solito risultato. Apprezzamento, sorriso soddisfatto e quel colore che questo inverno sembra invece aver nascosto ben bene.
Ed allora dopo il solito ma sempre ugualmente sentito "grandeAndrè" vi consiglio di buttarvi in un conteggio. Fino a dieci. Anche se per dirgli bravo ed essere orgogliosi di lui basta veramente molto meno, tanto che..... "Frugapani m’ha detto che è arrivato a contare fino a sei e dice che a quel punto pure i dottori si sono stupiti, si sono guardati tra loro, si sono tolti la cuffietta colorata in forma di rispetto e poi dice che sul suo sei ci hanno scritto degli articoli scientifici su internet" .
Ed allora, davvero buona lettura direttamente dal "Blogorilla Sapiens".

RACCONTO: "FINO A DIECI"
Io non ciò paura. Io devo pensare a una cosa bella. Io ciò il fastidio. Sono le punture che fanno il fastidio. Anzi è il fastidio di avere fastidio delle punture. E comunque la paura non c’entra niente. Frugapani dice che sei tu su un letto con le ruote e entri dentro a questa stanza operatoria, che hai addosso solo le mutande e poi ti fanno salire su un tavolo di acciaio, Frugapani dice che è pure freddo, e poi si avvicinano tutti i dottori e loro indossano le cuffiette con i disegni e i colori un po’ strani. Dice ci sono quelli con addosso le cuffiette dei Simpson, e altri con le cuffiette coi fiori. Poi ci stanno quelli con le cuffiette coi pescetti. Queste cose me le ha dette Frugapani e Frugapani dice pure che se le cuffiette non sono colorate i dottori non se le mettono. ...........

domenica 12 maggio 2019

Un tantino

Nei giorni scorsi ci aveva provato sky ad insinuare il dubbio con la matematica e la statistica qui di fianco. 
"0,01% di probabilità di retrocedere". Della serie "FIGURATI SE LA" Viola può rischiare davvero. Ed è subito automatico il pensiero a quel "ecometesbaji" dell'inviato romano che tanto siamo bravi anche noi a non smentire mai e che ci vede protagonisti nel realizzare ogni cosa a nostro Sfavore, che sulla carta sembra irrealizzabile. Tipo prendere il terzo gol da Calhanoglu da quando è in Italia, lui che ne avrà fatti si e no sette/otto in due stagioni. Aggiungendolo alla lista di Joao Pedro, Ceppitelli, Pinamonti, Ciofani, solo per fare pochi esempi e rimanere in questo campionato.
Della partita di ieri c'è pochissimo da dire. L'ennesima conferma che una volta che hai staccato la spina, riattaccarla non è nè automatico nè facile. Tantomeno per una squadra che non è mai stata fenomenale e che per di più da tempo ha perso qualsiasi voglia, riferimento e certezza. Così anche il Milan ha avuto strada spianata verso una vittoria, molto meno in dubbio dello 0-1 finale.
Dalle scorse domeniche continuo a dire che l'unico/ultimo punto che ci serve per far diventare matematica la nostra salvezza (a due giornate dal termine siamo ancora in bilico....poi uno non deve contestare) non è per niente scontato, ma che le uniche speranze semmai poteva darcele l'Empoli ed il suo obbligo di far filotto per venire a prenderci (ed anche la presenza di altre squadre nel mezzo più vicine all'Empoli di noi...).
Ecco, ora però visto il risultato dell'Empoli di oggi e la possibilità che il Genoa venga a giocarsi all'ultima giornata punti importanti proprio contro di noi mi fa pensare ad una citazione culturale di livello:
FEBBRE DA CAVALLO - Mandrake, Pomata e....i momenti finali....

venerdì 10 maggio 2019

Riparte il progetto...

Kiave di lettura n° 337
Mentre la Champions League questa settimana ha regalato "SOGNI DI ROCK 'N' ROLL SOGNANDO IL MEGLIO" e donando anche la speranza che prima o poi quello strano sport visto in TV martedì e mercoledì possa approdare anche da noi (leggi la mia personale opinione cliccando qui) e mentre la Premier League piazza quattro squadre tra le quattro finaliste europee (tra CL ed Europa League), anche a Firenze si muove qualcosa. 
Infatti in previsione del prossimo campionato o meglio del prossimo calciomercato, la mia Viola "non si vuol far trovare impreparata (....)". Così partono le prime piste (non si sa di cosa...), le prime ore decisive (che da buona tradizione si trasformeranno in giorni, settimane, mesi), le prime ipotesi di nuova squadra (ma anche righello, compasso...)
Ed allora che cosa c'è di meglio di un "takko ai' giro" per comprendere perfettamente le strategie in salsa viola?
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Bollins: è risbucato fuori anche Cinquini....ma Luna è sempre vivo?
K: ahah penso di si, ma Zerunian no?
Bollins: ci manca'che lui....
K: e la pacifica contestazione della signora Franca.... (NB: per chi non ha mai ascoltato la pacifica contestazione segnalo il link (clicca qui), ATTENZIONE contiene pacifiche espressioni fiorentine di contestazione)
Bollins: ahhaha, comunque Vittorio è riapparso...
K: appunto
Bollins: il Bati è sempre nei dintorni...Chiesa gioca ancora...Simeone si riporta nel suo vecchio ruolo come a pisa, Bigica c'è...Sottil idem...
K: peccato si sia mandato via Pioli....
Bollins: :-) ma c'è Montella...
K: Flachi dice porta da mangiare....
Bollins: Bati Chiesa Montella....davanti si brinda...in tribuna Cinquini Luna Antognoni....un po' meno...
K: : -) comunque Repka 'unpole, ce l'hanno arrestato per aver venduto l'auto alla moglie....
Bollins: iolaeee eccoci, ricompriamogli l'auto alla moglie....
K: Cois che sarà guarito?
Bollins: eh..su questo dubito fortemente...pare che siano diventati amici per la pelle con Gomez....
K: Adani invece dice marca a uomo Allegri..
Bollins: anche la figliola l'è da marcare a uomo...
K: tu dici la sia....allegra?
Bollins: : -) Adani se c'ha un figliolo si può fare un'altra coppia...siamo avanti sulla teoria del più vecchio che fa da chioccia al più giovane, noi siamo al babbo-figliolo...
K: : - ) ma Vakouftsis che ce l'avrà un figliolo?
Bollins: un vakouftissino?
K: tu dici tanto vale tenere Simeonejr?
Bollins: siebah....io ho anche rivalutato Dertycia....
K: senti icchè tu sei andato a ripescare....
Bollins: c'è anche da dire che il gioco avvolgente e ricco di spunti di ora l'ha parecchio aiutato eh...
K: infatti secondo me s'è stancato a furia di scattare dietro a tutti gli assist che gli sono arrivati..
Bollins: bah, un continuo...verticalizzazioni nemmen Zeman....
K: tu dici che l'è come se avesse fatto i gradoni?!?!
Bollins: sai quanti ce ne manderei sui gradoni?!? Che situazione...
K: guarda che 'unsiamo mica distanti dall'obiettivo societario.....
Bollins: quello di lottare con il Sassuolo?
K: appunto, in lotta tu sei....poi il prossimo anno riparte il progetto...
Bollins: edizione XVII
K: XVII.57 progetto familiare di padre in figlio..
Bollins: ma Baggino 'unfigliolo 'uncel'ha proprio eh?
K: ..di Baggio basta anche un nipote dai retta a me....
Bollins: in effetti anche Eddy Baggio unn'era male....

mercoledì 8 maggio 2019

Chissà...


Comunque lo sport nuovo che ho visto in tv queste ultime due sere è davvero spaziale: nuovissimo, divertente, affascinante, emozionante. Mah.... chissà se verrà esportato anche a Firenze... o al limite anche solo in Italia. Intanto, sana invidia per chi vede giocare questo sport da vicino...

venerdì 3 maggio 2019

Esame (ben) superato

Kiave di lettura n° 336
Il Katalogo cominciava a sentirsi abbandonato, senza più volumi da aggiungere allo scaffale della libreria, così ho deciso di dedicare la kiave di lettura di questa settimana a questo libro:
GIANLUCA MOROZZI HEMAN ZED - "Lo scrittore deve morire" - Guanda
Il "mittente romano" del pacchetto contenente questo libro, è un po' un'arma a doppio taglio per la scelta dei volumi da leggere:  ad occhi chiusi per la capacità di proporre novità e spunti riflessivi ma con il rischio di non avere sempre gusti allineati su autori e trama.
Quello che invece mi stupisce sempre è la sua gamma di conoscenze, di scrittori e di volumi, che sembra davvero infinita. Con questo quesito sull'esame da superare rispetto al doppio taglio e con questa sicurezza sulla conoscenza infinita del mittente, mi sono avvicinato alla lettura di "Lo scrittore deve morire", incuriosito anche dal titolo e dalla quarta di copertina che riassumeva la storia.
I protagonisti del libro sono, non è un errore o una ripetizione, i protagonisti di un libro nato per la "stravaganza è dir poco" di un editore che assembla "a freddo" due proposte di romanzo che arrivano sulla sua scrivania, entrambe da lui commissionate (e dimenticate) con la stessa identica trama definita "la storia del secolo". Dalle proprie e personali situazioni di difficoltà, i due scrittori non riescono a rifiutare le follie dell'editore relative all'idea di romanzo, al suo successivo nascere da un "copia e incolla casuale", ad un tour "TRA PALCO E REALTA'" che segue le città di una giornata calcistica particolare e che si realizzerà in posti davvero poco convenzionali (tanto per fare un esempio di percorso, si parte da un'elettrauto per arrivare ad un negozio di pompe funebri). Dall'iniziale punto di partenza difficile di Tanzi e Portali (i due autori) "...semplice paura: paura di non essere all'altezza di completare ciò che hai iniziato..." l'editore e la sua follia ci accompagnano nella realizzazione di un romanzo dalle caratteristiche letterarie evidenti "...se avete un minimo di cognizione letteraria penso sappiate che questo romanzo è imbarazzante...". Personaggi stravaganti "...Agatha con allunaggi e sovietici c'entra una fava. E questa la dice lunga sul tuo livello culturale..." dalle teorie altrettanto bizzarre "...un numero incredibile di svolte del destino, di eventi imprevedibili, di colpi di sfortuna, di colpi di fortuna, sono stati originati da un pompino..." accompagnano i due scrittori nel tour sconclusionato previsto dall'editore che ovviamente non manca di riservare sorprese, nuove conoscenze, p.r. improvvisati "..ho il dovere morale di assistere i miei ragazzi durante la presentazione, oltre il fatto che sono leggermente obnubilato dal vinello degustato quest'oggi. E tale condizione non ti sarebbe d'ausilio in questura. Accetta questo abbraccio fraterno e che la madonna t'accompagni..." e misteri "...l'ombra è un varco in sogno...". La scrittura è di quelle che accompagnano al meglio evoluzioni fantasiose e con il giusto mix tra eccessi ed ironia. La trama diventa familiare quando leggendo lo svilupparsi delle pagine ti abitui al meglio all'alternarsi delle voci narranti. Alcune parti diventano meno scorrevoli per un pizzico di ripetitività o di dejavù che arrivano in alcuni punti della storia o meglio nel susseguirsi delle tappe del tour promozionale, ma di fondo la capacità di tenere viva l'attenzione non viene mai meno. L'intrecciarsi del racconto e dei punti di vista portano ad un finale non scontato e soprattutto ad una lettura che non annoia ed incuriosisce, proprio come il titolo. Esame superato quindi, per gli autori per me nuovi e per il mittente romano (...ecometesbaji...).
BIGNAMI: al solito, il mittente romano non ha sbagliato ed ha proposto una novità davvero interessante, che mi sento di consigliare anche io. La mia personale valutazione è quattro stelle su cinque.