venerdì 28 gennaio 2011

Riflessi perfetti

..."NE SANNO UNA LORO VERSIONE"...
Chissà...
"...darà più soddisfazioni
ammirarsi in una foto perfetta
stampata su uno specchio di cartone
oppure
rischiare l'imperfezione
guardandosi attraverso gli spigoli
di un tagliente specchio cristallino?..."
TRATTO DA: pensiero n° 39...

giovedì 27 gennaio 2011

Per non dimenticare...

Nel giorno "battezzato" della memoria...nel "GIORNO DEI" ricordi....voglio lasciare traccia...ospitando il bel commento di una bella persona ad un mio post pubblicato due anni fa, esattamente nello stesso giorno...
...
Concordo con Te su tutta la linea! Dal mancato amore per i “qualcosa-giorni” fino alla necessità “fisiologica” del giorno del ricordo…che anche secondo me…risulta sinceramente insufficiente per il momento storico e la tendenza che si nota sempre più forte a voler sminuire od addirittura negare ciò che è stato. Ancora è forte il ricordo dell’emozione che ebbi al primo incontro con i sopravvissuti ad Auschwitz organizzata dalla mia maestra elementare quando eravamo in III. Potrebbe sembrare una “violenza” a dei bambini così piccoli, ma la mia reazione fu…gratitudine per quel tuffo in una realtà passata così importante da conoscere, capire e RICORDARE. Noi siamo fortunati avendo avuto anche nei nostri nonni una memoria così “indirettamente” vicina, nei loro racconti più che nei libri di storia abbiamo potuto trovare la cruenza di quel periodo, l’orrore…il vuoto dell’anima combattuto con tutte le loro forze. Per le future generazioni noi avremo la responsabilità di trasmettere e non lasciar cadere il ricordo…e questo sicuramente non sarà facile. Nel mio piccolo non so cosa potrò fare…sicuramente voglio ricordare…e ringraziare, chi come Te, ci permette di parlarne
Clò
...

martedì 25 gennaio 2011

Papaaaaa!!!

"SIAMO QUI GIA' LE" prime venti giornate di campionato se ne sono andate ed arriva una partita dall'aspetto facilefacile che però per il salto che ti può far fare diventa una possibile partita-chiave. Arriva al Franchi il Lecce, che guardi dall'alto di una classifica molto più generosa e con un bagaglio di punti più capiente. Le assenza ci sono e si fanno sentire ma non puoi perdere l'occasione del salto. Comincia la partita e capisci che non ci siamo. Vai sotto. Subisci. Non ti ritrovi. La squadra sembra bloccata. Qualche cartellino di troppo, passaggi sbagliati e tantitanti rischi. Poi, quasi per casualità agganci il pareggio.
Il solito Gila che ci mette lo zampino. Ma non è proprio giornata. Si capisce dopo, il ben organizzato Lecce riparte in contropiede e quasi ritorna in vantaggio. Non è aria. Ed infatti. Contropiede di Oliveira, fallo di Gilardino. Già ammonito, secondo giallo. Punizione dal limite dello stesso exgobbo e torni sotto. In un secondo ti ritrovi in dieci e sotto in casa col Lecce. Da non credere. Il possibile sorpasso ai gobbi in testa alla classifica sembra svanire. Ed allora a venti dalla fine le provi tutte. Via l'affaticato D'agostino e dentro Bolatti.
Via Marchionni per Ljaic. Via un terzino per una punta, anche se sei in dieci. Sarebbe servito Baba, ma non c'è, è infortunato. Ed allora si prova con PapaWaigo. Tanto, non c'è niente da perdere. Ed allora la partita sembra mossa da un fremito, quello della corsa instancabile del Papa, che si procura una punizione che regala un'opportunità troppo ghiotta a Vargas. Rete! 2-2! Riacciuffata per i capelli! Il lecce batte a 5 minuti dalla fine da centrocampo e prova a riportarsi in vantaggio. Tiro da fuori, deviazione di Frey, angolo. Si deve comunque soffrire. Batte Oliveira....stavolta malissimo...parte in contropiede Vargas...passaggio a Bolatti nel cerchio di centrocampo....tasto per il passaggio in profondità e Papa che scatta e brucia l'ultimo uomo del Lecce....solo davanti al portiere.......diagonale..GOOOOOLLL....Papaaaaaa!!!! 3 a 2.....e sorpasso ai gobbi riuscito!
Almeno a Fifa 2011....qualche soddisfazione.... :-)
BIGNAMI: prima che me lo dica qualcun'altro....quest'anno c'è rimasta giusto la playstation.....

domenica 23 gennaio 2011

Ingiusti minuti di silenzio

Il minuto di silenzio prima della partita di oggi mi ha fatto riflettere. Sarà perchè del resto della partita meglio dimenticare tutto, ma la sensazione di disagio nei 60 secondi di imposto e rispettoso silenzio sono gli unici che mi sono rimasti in mente. In realtà è già qualche giorno che mi frulla in testa questa considerazione. Accentuata dall'ennesimo minuto di silenzio, il trentaseiesimo dall'inizio della missione in Afghanistan.
Tanti, evidentemente troppi se addirittura ReSilvio, tra un messaggio alla nazione e l'altro sulla sua intensa vita notturna e di santo redentore di fanciulle in difficoltà, ha dovuto affermare "ci chiediamo se restare lì serva a qualcosa". Già. E chissà chi ce lo deve dire. Stesso rito. Una casualità, un infiltrato, un colpo non programmabile di un terrorista. E poi il Ministro della Difesa con la faccia addolorata che dice che purtroppo è accaduta una tragedia ma il nostro posto è la e come al solito ci "HA PARLATO DI UNA GUERRA GIUSTA". Poi si passa all'immancabile "vivo cordoglio" del Presidente della Repubblica (come dice Spinoza, Napolitano ci sorprende sempre). Poi funerali di Stato a cui partecipano tutti i più alti esponenti e le più alte cariche della Repubblica e dello Stato (sempre che la sera prima non ci siano state "strane" riunioni al locale BungaBunga).
Benissimo, ovviamente per modo di dire. Condivido cordoglio e condoglianze per la famiglia. Dal cuore. Ma mi pongo una domanda. Qualcuno sa che dall'inizio dell'anno quasi 40 persone sono morte sul lavoro? Ed i nostri militari in Afghanistan cosa sono, se non lavoratori? Ed allora è chiedere troppo se mi permetto di chiedere che tutte le morti siano considerate ugualmente? Forse la parata con bandiera italiana, funerali di Stato e Presidente della Repubblica a seguito sarebbe il caso di farla anche per qualche operaio che cade da un'impalcatura, visto che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro e non sulle missioni all'estero....
BIGNAMI: sincere condoglianze per la famiglia. Vere. Ma anche profonda irritazione. Quella che nasce spontanea tutte le volte che mi rendo conto che anche nella morte ci sono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B...

giovedì 20 gennaio 2011

Dicesi tenerezza

DICESI TENEREZZA il sentimento che provi quando con "FACCE CHE NON" riesci ad immaginare possibili senti dire dalla sottosegretaria Santa-n-chè(?) "siete voi giornalisti amanti di certi giudici schierati e voi comunisti ad umiliare le donne e farle passare come prostitute" oppure "ma chi l'ha detto che sono prostitute, dove sono le prove?" con la solita pedante cantilena, l'immancabile tecnica dell'interruzione di chi sta parlando e la definizione di "vergognoso" per qualsiasi cosa venisse detto sull'argomento da chiunque non fosse lei.
Sì, so che stupirò i più, ma quando dalla stessa persona che due anni fa diceva "Le donne non devono sprecare il loro voto votando Berlusconi. Lui vede le donne solo orizzontalmente" sento questo tentativo di difesa dell'indifendibile non posso che trovare tenerezza (per il vocabolo giusto ringrazio un sms del'inviato romano-montagnano...io avevo pensato a compassione...ma tenerezza rende di più.)...pari quasi alla sua dolcezza.....
BIGNAMI: mi auguro che non vi siate persi l'ultima puntata di AnnoZero....perchè dopo questa trasmissione, le interviste alla Macrì, le ricostruzioni delle intercettazioni, il monologo di Travaglio e le vignette di Vauro ho la sensazione che partirà un nuovo diktat contro Santoro...

martedì 18 gennaio 2011

Un giallo in....lettere....

ANDREA CAMILLERI; CARLO LUCARELLI - "Acqua in bocca" - Minimum Fax
Al momento dell'apertura del pacchetto natalizio ho sorriso dicendo "questo non può NON piacermi". L'avevo già puntato in un paio di giri in libreria come possibile acquisto, poi "sorpassato" da altri acquisti, dato che Camilleri è per me un pò un porto sicuro. Nelle giornate di mancanza di idee o di spirito giusto per l'acquisto, avere un autore e/o un paio di titoli "ciambella di salvataggio" non è affatto male, rassicura. Con queste premesse ho soppesato il libro dicendo "TIRO UN PO' A INDOVINARE MI PREDICO"  non più di due giorni per finirlo, conoscendo l'effetto che ha su di me Camilleri e riconoscendo anche in Lucarelli un autore stimolante e dalla "lettura" rapida. Così è stato, una sera ed il libro si è dissolto. :-) La capacità dei due nel rendere avvincenti trame gialle non la scopro certo io e non certo adesso. In questo libro i due autori si mettono alla prova in un avvincente "ping pong" di lettere tra i loro due commissari (Salvo e Grazia) che raccontano di un omicidio sospetto avvenuto in terra bolognese con "modalità strane" e con una firma ancora più strana: dei pesciolini rossi. Da lì partono le indagini di Grazia Negro che prima formalmente poi informalmente chiede un aiuto al Salvo nazionale. I due riescono a tenere viva l'attenzione ed a descrivere perfettamente le vicende di un'indagine a quattro mani solo con lettere....mascherate e non. Non manca il giusto punto di giallo e la giusta, immancabile dose d'ironia. Da non perdere la lettera in cui Salvo descrive il "giro d'Italia" in treno di un improvvisato Catarella che ovviamente non distingue Reggio Emilia da Reggio Calabria e comincia a girare come una trottola. Veramente molto azzeccato anche il breve riassunto finale di come è nata l'idea così originale di mettere insieme due autori e due ispettori così noti e "vicini" per fama...ma lontani territorialmente e per accostamento. Pare che la forma epistolare sia nata quasi per gioco e quasi come sfida dei due autori che con lettere "non programmate" giocavano a mettersi in difficoltà...e che senza uno stop da parte dell'editore probabilmente ancora erano lì a scriversi... :-)
BIGNAMI: scommessa vinta sia sul successo del libro che sui tempi di lettura, bella lettura....regalo azzeccato!!!

domenica 16 gennaio 2011

Sergio Pascoski

Leggendo l'editoriale di Padellaro sul FQ stamani è come se avessi realizzato all'improvviso che su Mirafiori non avevo scritto niente. E non riesco a capire come l'umanità sia potuta andare avanti. Il punto è che il "fatto" del referendum dei lavoratori Fiat mi provocava molte reazioni ma che non riuscivo a convogliare tutte in un unico post.
Rabbia. Enorme. Per come un imprenditore dai maglioni poco presentabili potesse imporre un accordo totalmente impresentabile per violazione degli accordi sindacali; come se non bastasse ha condito l'accordo con la presunzione e l'arroganza tipica del padrone che fa il padrone, dimostrandolo ampiamente nel momento in cui ha metaforicamente (e nemmeno troppo) puntato una pistola alla tempia dei lavoratori dicendo "o si fa così o vado all'estero". Per chi conosce i film di Francesco Nuti in pratica la stessa presunzione di Caruso nel film "Caruso Pascoski" in cui afferma "per forza porto via il pallone, è mio. Mi buttano fuori, porto via il pallone e non gioca più nessuno".
Vergogna. Perchè in tutto questo il Governo non è intervenuto, non ha tenuto una posizione neutrale e si è schierato totalmente dalla parte di mr. maglioncino apprezzando e condividendo la tesi "o così o vado all'estero".
Vicinanza. Per chi con magari un mutuo da pagare, bambini a cui pensare ha dovuto rispondere con una pistola puntata alla tempia. E nonostante questo non hanno mai mancato di apparire a testa alta.
Incazzatura. Perchè l'unico politico con una posizione netta a favore dei lavoratori è stato Vendola, mentre il PD continuava a giocare a nascondino quando si trattava di difendere i lavoratori esaltando invece le doti del fenomeno Marchionne con molti suoi esponenti (Chiamparino, Fassino, D'alema, Renzi...proprio gente..."sinistra"..).
Tutte queste reazioni sono sfociate nell'ammirazione del popolo dello stabilimento di Mirafiori per la maturità con cui hanno affrontato il tutto e per la dimostrazione di schiena dritta che hanno dato con i risultati che sono scaturiti. Gli operai si sono completamente divisi, alla faccia di quei sindacati gialli che parlavano di 60-70 per cento ed alla faccia di politici più preoccupati di un 2% in più alle future elezioni che non ai diritti dei lavoratori. Con la votazione degli impiegati il divario si è un pò allargato ma non andando oltre il 54%, che per una partita FIOM contro il resto del mondo "CREDO PROPRIO SIA" un risultato storico. In un paese con Uomini e Donne dalle lettere maiuscole si riaprirebbe la trattativa, si cercherebbe di capire, si penserebbe ad un nuovo dialogo ed a nuove forme di collaborazione. Ma in questo paese le maiuscolo per Uomini e Donne sono troppo spesso usate solo per il titolo del programma di Maria De Filippi....
ps. Ascanio Celestini ha realizzato un perfetto pezzo che spiega molto meglio delle mie parole...5 minuti spesi bene....
BIGNAMI: come dice Padellaro nel suo editoriale, è bello risvegliarsi in un paese formato da "uomini e donne davanti a cui togliersi il cappello. E non solo di vermi che strisciano, di minorenni comprate e di dignità venduta"...diventerà meraviglioso quando ci sarà il rispetto da parte di tutti di questi uomini e donne...rispetto vero..

venerdì 14 gennaio 2011

Two Years

Guardando il calendario forse "VALE LA PENA" spendersi in qualche grazie:
- un grazie riconoscente a chi mi ha dato la spinta per il primo post
- un grazie iniziale a chi c'era anche il primo giorno del blog
- un grazie di percorso a chi si è aggiunto dopo
- un grazie sincero ai commentatori assidui
- un grazie senza commento a quelli che pur leggendomi non hanno mai commentato
- un grazie dispiaciuto a chi prima commentava e poi si è stufato ed ha smesso di farlo
- un grazie ironico a chi legge ma poi non ha il tempo/coraggio/voglia di commentare
- un grazie autoreferenziale per aver retto per 252 post
- un grazie cumulativo agli autori dei 1.122 commenti
- un grazie ridotto a chi mi suggerito il "bignami"
- un grazie vanitoso a chi, ammettendolo o meno, mi ha usato come piccolo modello di blog
- un grazie generale per le 10.907 visite
- un grazie riconoscente a chi mi ha consigliato piccole modifiche di stile, di scrittura o di grafica
- un grazie paziente a chi ha sopportato i miei ritardi dovuti alla scrittura di post
- un grazie ispirato a chi ha ispirato i miei post più "intimi"
- un grazie acido a chi ha ispirato le mie frecciate e le mie cattiverie
- un grazie interprativo a chi ha saputo leggere oltre le singole parole di ogni post
- un grazie di cuore a chi con qualche commento mi ha fatto venire la lacrimina
- un grazie lo stesso a chi nei commenti non è d'accordo, mi da di qualunquista o di boccia
- un grazie DAVVERO a chi so che mi legge sempre
- un grazie rosso alle mie passioni
- un grazie viola al colore del cuore
- un grazie costante a chi so che ritroverò qui anche domani (nonostante questo post noioso...)
- un grazie creato a chi ha ideato un CAInickname solo per commentare
- un grazie presente a chi nel mio post più "personale" si è fatto sentire
- un grazie VERO a tutti i k frequentatori
BIGNAMI: bignami facile....semplicemente GRAZIE per questi due anni...

mercoledì 12 gennaio 2011

Celo...celo...mima...

Da veri e propri "peter pan" che non vogliono crescere faccio parte di una società a "buttar via qualche euro" che da qualche giorno si sta prodigando  nel tentativo di tornare indietro negli anni. Poichè si dice il peccato ma non il peccatore non farò i nomi del resto della combriccola, ma dirò che la regressione è arrivata fino più o meno alle scuole elementari. Vi do il classico "aiutino". Celo, celo, mima.....ESATTO! Grazie alla brillante idea del creativo del gruppo (thank you "piacione") da qualche giorno sono tenutario al 25% del 50° album di figurine panini.
Dal pacchetto numero " UNO APERTO LA VERITA' E' " stata fin troppo chiara: è cambiato un mondo. Mi ricordavo gli album con una quindicina di giocatori per squadra, lo stemma prismatico, la serie B rigorosamente con doppio giocatore nella stessa figurina, c1 coi suoi due gironi limitata a prismatico e foto della squadra. Bon, chiusa lì. Uno con una 400ina di figurine se la cavava. 500 toh, ad esagerare. E già all'epoca erano "infinibili". C'era sempre il Cuccovillo, Occhipinti o Vignola che non si trovava mai, guerre per completare album che (almeno a me) non si completavano mai. Ora, nell'era della "teNNologia" anche la Panini si è sdata. Circa 800 figurine, campionati femminili, collegamenti ad internet per votare i preferiti che poi sarà pubblicato, aggiornamenti di mercato, le star degli ultimi 50 campionati (e già immagino le lacrime se/quando troverò San Gabriel...ah Maso come mai secondo te c'è lui e non SpadrillasMan?), figurine dei migliori del girone d'andata e di ritorno rigorosamente allegati al Corriere dello Sport in due date fissate ed uniche. Un corso di laurea praticamente. Per non parlare del costo. Io ero rimasto a 250 lire. Ora 250 lira costa una figurina in pratica dato che il pacchetto costa 60 centesimi!!!
Ma nonostante tutto questo il fascino delle figurine resta incredibile. La bellezza dell'apertura del pacchetto è immutata, la curiosità nel vedere le facce dei giocatori che appaiono una dopo l'altra come le carte di una mano di poker, l'imprecazione quando riconosci il "doppione" (qui non è cambiato niente, siamo già a 4 dopo nemmeno dieci pacchetti) e la frase "no io questo non l'attacco" se la maglia è a strisce, lo sfottò a quello che trova sempre giocatori "inutili" e  le risate per certi volti davvero impresentabili.
E' vero che il fascino Panini ha 50 anni....ma proprio non li dimostra...
BIGNAMI: grazie all'ideatore del gruppo salto nel passato per avermi fatto riassaporare il gusto del "celo, celo, mima...."..."euro buttati via" spesi benissimo!!! :-)

martedì 11 gennaio 2011

Altro che scuse: complimenti!

FRANCESCO ABATE; SAVERIO MASTROFRANCO - "Chiedo scusa" - Einaudi
Non facile raccontare un libro che suscita diverse e diametralmente opposte sensazioni. La storia in sè non può essere leggera. Ed onestamente non so se l'avrei letto se non me lo avessero regalato (GRAZIE !!!). E' pesante come situazione ed è descritta mettendo nero su bianco i momenti di difficoltà fisica e psicologica ele varie emozioni che possono scaturire da un'operazione di trapianto. E' il beneficiario del trapianto, Valter, che racconta dall'attesa al post-operazione passando per i momenti in cui finisce sotto i ferri. E la storia non può che essere davvero reale dato che Francesco Abate ha preso la penna ed ha scritto chiaro: "QUESTA E' LA MIA VITA". Raccontato così sembra un libro pesante ed ostico. Invece le "quattro mani" del libro riescono a mescolare la crudezza e la difficoltà dell'argomento con l'ironia e la capacità di sdrammatizzare tipica di Saverio MastrofrancoChi è? Bella domanda. L'ho scoperto anche io solo leggendo (sotto segnalazione) la quarta di copertina: Valerio Mastrandrea (nome usato in onore ad un critico cinematografico che agli esordi lo ribattezzò in Saverio). "La vita ha sempre un lato comico, anche nel momento più doloroso", questa è la frase che fotografa meglio questo libro. Il racconto mixa perfettamente le sensazioni di comprensione della difficoltà fisica e psicologica del protagonista con il sorriso che certe situazioni ti possono portare, il classico sottile confine tra tragico e comico. La scena delle difficoltà intestinali dovute alla cura, da affrontare nella pausa pranzo di un convegno dell'alta società che Valter deve moderare è davvero da non perdere. Un libro che nella sua cruda ironia di fondo fa riflettere e molto. Forse il metodo migliore per "capire", oltre che leggere....
BIGNAMI: veramente un libro consigliabile e consigliato, un buon inizio di anno per le mie letture....

domenica 9 gennaio 2011

Zerodue...Tredue....

"IO NON SO SE" ci fosse qualcuno al Franchi disposto a spendere un euro sulla vittoria della Viola alle 16.30 di oggi. Ad un quarto d'ora dalla fine, il Brescia conduceva per due a zero e la nostra amata squadra col giglio aveva costruito qualcosa ma non dava certo l'idea di poter rimontare. Squadra sgonfia, senza troppe idee e senza un gioco, quest'ultimo problema ormai cronico quest'anno. Montava la contestazione, ovvia per la partita, ovvia per certe decisioni di mercato, esagerata per il "vaffan'bicchiere" ai Della Valle (per fortuna fischiata dal resto dello stadio). Ed allora la rimonta "storica" pareva molto lontana, nonostante Beretta togliendo tutte le punte e mettendo solo mediani facesse pensare a Ranieri nell'epica Juve-Viola 2-3,  e nonostante anche il livello della corsa e della tenuta dei giocatori lombardi che stavano pian piano crollando. Pare che ci sperasse solo Guetta che invocava la possibile svolta della stagione.
Ero quasi tentato di andare via, mi dicevo "anche se per un miracolo si vincesse non cambierebbe molto" poi il gol del Gila mi ha un pò fatto cambiare idea. Ho cominciato a sperarci e il nuovo idolo "MarioAlbertoSantana" (come dice il Maso "e chi l'avrebbe mai detto?!?!" ) ha fatto pari&patta. A quel punto solo i tre minuti alla fine mi lasciavano dubbioso dato che l'inerzia della gara (non ho mai capito cosa sia ma mi sembrava ci stesse bene a questo punto...) era dalla nostra..poi però i 180 secondi al termine ed un tiro pericoloso del Brescia mi ha fatto dire "forse meglio se ci si accontenta del pari". Invece Gila di sponda e Lyaciciciccic con un gran tiro ci regalavano il sorpasso....alla faccia del parterre e degli esaltati che hanno criticato tutto e tutti in maniera esagerata e disfattista, alla faccia di un classifica che ci avrebbe visto sempre più inguaiati senza questi tre punti, alla faccia di chi un minuto prima del 3 a 2 aveva sentenziato "il bambino 'un segnerà mai" (io per primo), alla faccia della cattivasorte che finora ci aveva sempre accompagnato insieme ai nostri mille difetti, alla faccia di tutti i brodini trangugiati fino ad oggi....come dice il Bollins "dopo tanti brodini, questi valgono 6"....
BIGNAMI: la stagione resta transitoria, niente illusioni di "gara della svolta", pochi segnali di miglioramento evidente....ma per un attimo chiudo gli occhi e penso allo scenario di adesso senza la rimonta...ecco allora la vittoria assume un gran fascino e tre punti pesanti-anti-anti....

venerdì 7 gennaio 2011

Pensieri e Parole

In questi giorni in Italia i nostri con-nazionali sono diventati tutti esperti di Battisti e di questo caso conoscono "OGNI VERITA'". Ignoto ai più per un gran periodo, adesso sono tutti pronti a dichiarare guerra al Brasile, non tanto per una sconfitta calcistica, ma per la mancata estradizione dell'omonimo di Lucio. Ora io sono uno dei pochissimi che ne sa poco o niente. E' un condannato per delitti orribili e sono fermamente convinto debba scontare totalmente la propria pena. In Italia? Credo di sì. Questo per sgombrare il campo da altre interpretazioni. La cosa che mi fa riflettere però è la levata di scudi di questi giorni, specie degli immancabili politici di destra. Sono arciconvinto che la maggior parte dei partecipanti alla manifestazione dell'altro giorno a Roma all'esortazione a scendere in piazza per Battisti abbia risposto: "Eh sì è giusto è stato sempre sottovalutato come autore mentre ha firmato dei pezzi immortali come Pensieri e Parole".
La levata di scudi è clamorosa e clamoroso avvenga solo adesso. Questo governo è in carica da due anni (purtroppo) e ReSilvio, appena conosciuto, ha tessuto le lodi di Lula, quindi perchè non ha mai alzato un dito per la questione? E' latitante da una vita, non è stato estradato dalla Francia di Sarkozy ed adesso la colpa è della guida politica brasiliana di centrosinistra? Non capisco. Come spesso mi accade, quando le situazioni non mi sono totalmente note ho atteso ad esprimere la mia opinione. Poi ho letto l'articolo di Massimo Fini sul FQ (che con la nuova struttura del blog riesco anche a linkare.... :-) ) e mi sono trovato a leggere parole chiare, provocatorie ma totalmente condivisibili. Il succo? Perchè il Brasile dovrebbe estradare Battisti in un paese dove il presidente del consiglio può liberamente dare ai magistrati di: golpisti, subnormali, cancro della società, comunisti, avversari politici e tutto il resto? Fini dice che è grottesto che adesso ci mettiamo a fare le "suorine scandalizzate" per la mancata estradizione di Battisti quando abbiamo permesso a questo governo (e non solo) di delegittimare magistratura e stato di diritto....ed io non posso che dire bravo Fini.....ovviamente Massimo....
BIGNAMI: l'articolo si conclude con "non consegnerei Battisti all'Italia nemmeno fossi il Burkina Faso"....certamente chiusura provocatoria e forte, nel suo stile ma che secondo me fotografa benissimo la situazione...

mercoledì 5 gennaio 2011

Ricordi di altri....ma MIEI....

"QUANDO TUTTE LE PAROLE" di qualcun'altro sono esattamente quelle che avresti detto te, magari in un'altra maniera ma con lo stesso "trasporto" e le stesse sensazioni ed emozioni che te le fanno sentire proprie...forse è il caso di ospitarle tra le tue parole....
GRAZIE GALGA.....
Foto di viaggi: amarcord sportivo: "Alcuni ricordi continuano a seguirti ovunque vai, durante tutto il tuo viaggio. Ricordi di passioni, speranze e emozioni concentrate in soli..continua... 

lunedì 3 gennaio 2011

Lavori in corso

I giorni di ferie della scorsa settimana mi hanno messo un pò la voglia di rivedere stile e forme del mio kappaviola. Non so ancora se a "FARE POSTO" alla nuova versione sarà solo qualche gadget oppure qualche codice di colore o addirittura tutto il "template", struttura e modello. Sembro un esperto eh? In realtà proprio per niente ed ho solo detto dei termini "a casaccio" per darmi un pò di arie e giustificare l'indecisione nelle scelta, se ci aggiungete qualche titubanza di troppo dovuta alla mia nomea di "precisino"....beh avete il quadro completo, che ancora fa ridere chi mi ha visto all'opera nel tentativo di una verniciata di nuovo al "kappaviola". Ancora non sono visibili le modifiche e non so se appariranno a breve o meno, per ora sono salvate in "bozza" e metto su il cartello dei lavori in corso.....non si sa mai....io intanto vi avverto prima, se notate colori e forme strane nei prossimi giorni, tranquilli non è il pc da cambiare....
p.s. ovviamente sono benvenuti e graditi consigli pre-modifiche e giudizi/critiche post-modifiche....
BIGNAMI: ogni tanto una verniciatina non ci sta male....anche se come mi scrisse il riborda in un commento "capisco che deve essere stata dura ci si affeziona subito a colori e forme di qualcosa di tuo".....

domenica 2 gennaio 2011

Dicesi orgoglio

DICESI ORGOGLIO "QUANDO FARSI UNA RAGIONE" del discorso di fine anno di Napolitano è dura quasi come leggere le dichiarazioni allineate, coperte ed entusiastiche di tutto l'arco parlamentare al gran completo. No, fin qui l'orgoglio non c'entra niente.
L'orgoglio comincia quando ti trovi a commentare acidamente il discorso ed il giorno dopo leggi che il fondo di Travaglio oggi sul Fatto parte esattamente dalle stesse considerazioni. Questo è chiamato orgoglio.
BIGNAMI: ringrazio il Capodanno e la relativa non "uscita" dei giornali, per avermi fatto anticipare un grandissimo come Travaglio.... :-)

sabato 1 gennaio 2011

Firme e discorsi



Giorgio Napolitano dedica il suo discorso di fine anno ai giovani ed all'obbligo morale dei politici di ascoltarli e garantire loro un futuro con delle prospettive. 
Allo spengimento delle "RETI UNIFICATE" del discorso pare che abbia chiesto una Parker per rimarcare la sua firma sulla legge di riforma Gelmini...
BIGNAMI: per ascoltare li aveva ascoltati...poi con una rapidità disarmante ha firmato la legge per poi ribadire l'impegno all'ascolto...tre versioni in una settimana, non male...