venerdì 31 dicembre 2021

Una ballata speciale

Il K-libro di Dicembre
qui il mio intero 
Katalogo
BENEDETTO FERRARA
"La ballata di Sant'Orsola"
Edizioni Clichy

Per chiudere i dodici k-libri di quest'anno nel migliore dei modi mi sono tenuto il cosiddetto "meglio in fondo". Provare a commentare questo libro comporta per me come prima azione quella di provare a mettere da parte il rischio di "non essere troppo obiettivo" per la stima che ho di Benedetto. Impresa non facile ma voglio tentare. 
La Ballata di Sant'Orsola è un bel mix di cose che sono tenute insieme da un percorso che balla tra racconto, fotografia e copione teatrale. Ci sono flashback che diventano attuali ed attualità che si catapulta nel passato confrontandosi con esso. C'è la penna di Benedetto che riesce con ironia e sarcasmo a sfidare le evoluzioni anche meno divertenti della storia e soprattutto fa correre veloci le pagine senza far perdere interesse al lettore. 
Grazie allo stesso Ben ed a Writin' ho avuto l'onore di provare a presentare questo libro proprio insieme ad altri colleghi di corso e lo stesso autore. Superata la difficoltà iniziale mi sono immerso in quella presentazione provando a cogliere nelle risposte di Benedetto le sensazioni che avevo vissuto leggendo le pagine del romanzo. Non sempre ho avuto conferma delle opinioni che mi ero costruito, ed è stato bello anche per questo essere lì ad ascoltare e dialogare con lui. La principale "smentita" è stata quella che riguarda il fatto che il suo stile riesca a far sembrare ironico anche il lato più malinconico e nostalgico ma che proprio questo stato d'animo emerga prepotente come patrimonio caratterizzante dell'autore. Lui dice di non avere così pronunciato questo lato mentre per me esplode dentro ad ogni lettura, ed è di una bellezza notevole. 
In altri punti della presentazione invece ho ritrovato esattamente quello che mi ero immaginato immerso nella lettura. La principale conferma è stata quella che questo libro l'avesse dentro da tanto e l'abbia tirato fuori mettendoci tutto il cuore possibile nel momento in cui si sentiva pronto. Nel farlo ha cercato di metterci dentro il più possibile di se stesso ma mixando il tutto con storie parallele/convergenti. E' venuto fuori un riuscitissimo mix che lo ha portato ad uscire brillantemente dalla "comfort-zone" del precedente libro (Rock & Gol - clicca qui) senza perdere il suo marchio di fabbrica. 
Lo stile non si è infatti modificato e certe tracce lo identificano in modo evidente "...il Campione è uno Zarate della sintassi, porta a spasso una frase come l'argentino il pallone..." ma resta al servizio della storia e non se ne sostituisce. Ruolo centrale del libro (oltre il protagonista ovviamente) ce l'hanno quelli che compongono la "banda degli ottuagenari" che accompagna Francesco in ogni suo passo attuale. Il gruppetto richiama molto quello di Malvaldi ma è descritto con uno spirito diverso anche se il ruolo di vittima del protagonista non è distante da quello del protagonista del BarLume. Poi però Benedetto si gioca l'asso e fa apparire Pierabdul che è produzione protetta da copyright "Ferrara DOCG" e risulta un po' ad unanimità come il vincitore del premio per il personaggio del libro (seguito da Karma nel mio personale tabellino). 
In tutto questo il colore che Benedetto riesce a dare al libro è perfettamente inquadrato da un mix tra il raggio di sole che filtra in copertina e l'acquazzone descritto nella fase iniziale del libro. Un ironico e malinconico quadro di  "GENTE PERSA IN UNA PICCOLA CITTA' ETERNA" ed un tentativo di renderla vicina a chi legge raccontandone i più profondi dettagli personali con la leggerezza apparente dell'ironia. Tentativo perfettamente riuscito.
Il libro come si può intuire da quello che ho scritto è davvero consigliato, acquisto che vi suggerisco come modo perfetto per finire questo anno un po' così così e cominciare il prossimo nel migliore dei modi. 

CINQUE CITAZIONI

1 - "...io vi voglio bene ragazzi, siete la mia famiglia, ma anche ribellarsi alla famiglia fa parte del gioco. Quindi andate a fanculo e buonanotte..."
2 - "...non è un medico è il campione indoor di cazzate, un millantatore seriale e olimpionico di puttanate stile libero..."
3 - "...ogni tanto fermati e rifletti prendi un foglio e fatti uno schema del casino in cui ti sei infilato, se non esci fuori non sarà un problema, male che vada avrai fatto un bel disegnino astratto..."
4 - "...se non so cosa dire farò delle domande, che è un bel modo per non dire niente facendo una bella figura..."
5 - "...non sono un malinconico ma forse mi ci faccio vincere inconsapevolmente..."

Mia personale VALUTAZIONE: ***** - cinque stelle su cinque 

domenica 26 dicembre 2021

Ed anche

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 467
Numeri di positivi impennati, ci richiudono tutti, quarantenati più numerosi di una regione, ma c'è meno terapie intensive, disposizioni che si modificano e mirano a stringersi sempre di più, greenpass/supergreenpass/ipergreenpass, i cenoni con le convocazioni, i test rapidi più introvabili del panettone di Iginio Massari, i'zio è novax non lo invitiamo, Mario ha starnutito tre volte io accanto non lo voglio, i regali solo disinfettati, per l'ultimo ognuno per sè, il conteggio dei giorni dopo i quali sarai libero da eventuali sorprese, io son tranquillo son vaccinato, io un'voglio vedere nessuno, solo pranzo sporzionato, brindisi ma da lontano, niente abbracci se untuc'hai l' FFP2, i bambini son pericolosi, i nonni son da tutelare, cerchiamo di non essere troppi, ma i'biscugino va'invitato o rimane solo, si mette un tavolino in più, lui'unno voglio ha fatto tre aperitivi in settimana, il panettone ognuno si affetta il suo, vuoi assaggiare il mio piatto? Macchesegrullo, stasera si sta' leggeri, intanto apriamo un po' le finestre, c'hai mica l'Amuchina, disinfettiamo prima di cena, "ALCUNI SPUTANO TUTTE LE PROPRIE SENTENZE", alcuni si incazzano e ribattono, la dittatura dei vaccini, servono, 'unservono, quarta dose, nemmeno la prima, parte la tombola ma solo se a toccare i numeri c'è sempre il solito, ognuno coi fagioli suoi per segnare gli estratti, i "whatsapp" di auguri, le foto di piatti, bada tizio indol'è, oh dice Caio c'ha i'covidde, il panforte unmiva, stasera brodo, ma un giro di mercante in fiera?, io farei un monopoli, l'è palloso da morire meglio risiko, sieh si letica, guardiamo un film, bada i'zio come dorme, russa si sente da di là, che fo' apparecchio, i bicchieri avete tenuto ognuno il suo, via gli risciacquo, si ma lo spray apposta o si prende i covidde, che l'hai visti i numeri di oggi? - Riparti dall'inizio-post - 

Credo che raramente siano state così attuali le parole di Riccardo Garrone in Vacanze di Natale "beh...ed anche questo Natale....se lo semo levato dalle palle..."

PS: un pensiero speciale ed un augurio grande per giornate migliori a chi è in ospedale, a chi ha qualcuno di caro in ospedale, a chi ha passato questi giorni da solo, a chi è in isolamento, a chi è positivo, a chi è in quarantena, a chi ha perso qualcuno di recente (o meno) e non ha voglia di festeggiare, a chi banalmente è preoccupato. A loro il mio augurio sincero....di buone giornate....

domenica 19 dicembre 2021

Doveva arrivare anche il pari

La mia Viola
Campionato - 18^
FIORENTINA - SASSUOLO = 2 - 2
GOAL: Scamacca, Frattesi, Vlahovic, Torreira

La gara

Per l'ultima in casa prima della pausa natalizia il Mister si affida a quella che in questo momento è la squadra titolare in attesa dei ritorni di Drago e Castro con Maleh che vince il ballottaggio con Duncan. Nei primi minuti non c'è tregua: in sei minuti si contano due occasioni per parte e la sensazione che sarà una partita in cui non ci si annoierà. Fino alla mezz'ora poi la Viola tiene meglio il campo e non arriva al gol per un paio di deviazioni non riuscite con la giusta precisione e per qualche rimpallo di troppo. Il Sassuolo invece fa prima le prove generali poi piazza un "uno-due" che rischia di metterci al tappeto. Prima
Grazie Maso
Scamacca
poi Frattesi approfittano di una coppia centrale viola non brillantissima e vanno sullo 0-2 al 37'. Invece la reazione Viola c'è, eccome, facendo "IL PIENO DI SUPER" occasioni dove Consigli si supera mettendo in fila due miracoli e due belle parate e noi con Bonaventura ci mangiamo un gol clamoroso. All'intervallo siamo ingiustamente sotto di due gol. Nella ripresa con un Saponara in più proviamo a riaprirla ed in un quarto d'ora troviamo il pari. Grande merito a Torreira che recupera due palloni speciali e prima serve l'assist per il "solito" gol di Vlahovic e poi conclude una confusa azione sottoporta. E' 2-2 Sembrerebbe ad un passo il "ribaltone" ma arriva l'espulsione di Biraghi per un gomito largo. Sommando i due gialli presi diciamo molto/troppo fiscali ed espulsione un po' eccessiva. Qualche cambio affrettato ed un po' discutibile di Mister Italiano e una sensazione di "va bene così" porta a diversi duelli a metà campo ma poche occasioni se non un tiro neroverde da lontano su cui Terracciano risponde presente. Finisce così con il primo pari della stagione.
Prima o poi doveva arrivare anche il pari e siamo stati serviti. Fino all'espulsione è stata probabilmente la più bella partita vista a Firenze per occasioni e gioco. Abbiamo giocato meglio un primo tempo dove però anche il Sassuolo ha dimostrato di essere una squadra con identità e gioco notevoli. Pari che ci sta e che deve vederci soddisfatti anche se elementi di rammarico ci sono (le tante occasioni del finale di primo tempo e l'espulsione nel momento migliore). La strada però continua ad essere quella giusta.
FORZA VIOLA...sempre...

Grazie Galga
KappaPagelle

Terracciano 6,5
Odriozola 6
Milenkovic 5,5
Martinez Quarta 5 +
Biraghi 5 
Bonaventura 7
Torreira 7,5
Maleh 5
Callejon 5,5
Vlahovic 7
Gonzalez 6 - -
Saponara 6,5
Duncan 6 +
Terzic 5,5
Amrabat 5,5
Igor SV
All. Italiano 6,5
IL MIGLIORE: TORREIRA
Il peggiore: Maleh

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...bene no?!!? Guardiamo ora di rimontarla!! 100 azioni per un gol iolaeeeeee....andiamo.....andiamo iolaeeeee....qui si patisce ora....entra anche Amrabat....."

sabato 18 dicembre 2021

Questa volta ci riusciremo?

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 466
Purtroppo non ci sono storie di Natale più attuali di quella che oggi è stata tragicamente vissuta a Torino. Eppure si parla di un evento clamoroso per molti motivi: per la modalità, per i danni, per l'impatto. Chiaramente ogni tragedia sul lavoro "pesa" ugualmente, ogni ferito o  peggio ancora morto durante lo svolgimento del proprio "dovere" ha pari dignità e dovrebbe avere un risalto tale da far interrogare tutti in modo non banale e soprattutto efficace. 
Quella di oggi però arriva ancora di più dritta al bersaglio. Ancor maggiormente avendo un triste abbinamento al periodo di festa. Niente colori rossi o luci natalizie però ma solo il dramma di un evento improvviso e crudele. 
Una gru che improvvisamente si accartoccia su stessa crollando sul palazzo che doveva ristrutturare, portandosi dietro "TUTTO IL SANGUE ANDATO A MALE" dei lavoratori coinvolti che non ci sono più e dei passanti feriti dal crollo. Una scena da film drammatico che probabilmente anche gli sceneggiatori e gli autori più esperti avrebbero avuto difficoltà a rendere così impattante. Una delle città più importanti d'Italia, una zona non lontana dal Lingotto e dal Salone del libro, il sabato prima di Natale, un crollo, le persone che ci lavoravano che restano sotto alla gru, passanti coinvolti. Lo scenario di questo crollo ha certamente qualcosa di romanzesco ma anche di tragicamente consueto.
Parlavo infatti di storia attuale perché problemi, incidenti e tragedie sul lavoro sono argomenti tristemente sempre presenti nelle cronache praticamente quotidiane del nostro Paese, così come i commenti successivi.  "Dolore, sconcerto, cordoglio". Parole certamente "sentite" da chi le pronuncia ma che iniziando a rimbalzare su tutti i mezzi hanno addosso la consuetudine e la ripetitività delle considerazioni sentite mille volte ma che tornano di moda costantemente ritrovando tutto immutato.
Per certi versi sembra di ascoltare le considerazioni che seguono ogni femminicidio. Due tipologie di tragedie che hanno percorsi drammaticamente paralleli. La mobilitazione a parole quando arriva la notizia, le parole di sdegno/rabbia e vicinanza ai colpiti, la promessa che qualcosa cambierà, il triste oblio della cosa e il passaggio ad altro argomento. E poi di nuovo il giro riparte con la costanza tragica che niente si modifica nella concretezza di gesti e/o interventi. Che sia Natale, Pasqua o Ferragosto.
Le scene sono orribili, il pensiero di quei tre lavoratori angoscia, la rabbia cresce. Ma il passo successivo? Cosa viene davvero fatto perché per il prossimo Natale, o tristemente molto prima, non accada di nuovo qualcosa di simile? Come si accertano quelli che oggi piangono lacrime di commozione che è stato fatto tutto per evitare simili tragedie? 
Quando dall'esprimere cordoglio passeremo a rispondere a queste tre domande forse avremo davvero fatto qualcosa di nuovo e concreto per interrompere quel loop continuo di cui parlavo. Ci riusciremo questa volta?

domenica 12 dicembre 2021

Voce alta per le verità

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 465
Camminando verso Natale finalmente "TIRA UN PO' DI VENTO" buono ed arriva una bella notizia. E' di questa settimana infatti quella che ha annunciato la scarcerazione di Patrick Zaki, studente egiziano dell'Università di Bologna. Dopo quasi due anni trascorsi nelle carceri del suo Paese, Patrick è stato scarcerato proprio questa settimana. Era stato fermato con accuse di istigazione alla violenza, terrorismo e pericolo per la sicurezza pubblica. Accuse che son sembrate da subito deboli e frutto di un regime di polizia messo in discussione da un movimentista come Patrick, inviso al regime per le sue posizioni a difesa delle minoranze, così maltrattate dallo stesso paese egiziano. Da subito si è mossa la sua Bologna seguita da un po' tutta Italia che richiedeva a grande voce la scarcerazione dello studente e la chiarezza sulle accuse che erano alla base di quell'arresto. Sono serviti ventidue lunghi mesi fatti di richieste e solleciti per vedere la sua scarcerazione. Ed ancora la situazione non è chiusa. Tra pochi mesi infatti Patrick dovrà presentarsi davanti alla Corte per il giudizio definitivo.  
La sua vicenda ha seguito la dolorosa vicenda di Giulio Regeni ed in molti hanno "alzato la voce" proprio per evitare spiacevoli bis. Patrick dovrà difendersi sperando di poter trovare un processo giusto nel quale difendersi o probabilmente nel quale riuscire a far capire al mondo l'ingiustizia che ha subito. 22 mesi interminabili in cui è stato segregato nelle carceri egiziani in attesa di chiarimenti/giudizio/definizione esatta di quella che era accusa e relative eventuali colpe. 
Adesso la voce che si era alzata nei mesi scorsi deve rimanere bella alta, forte e decisa. Perché deve essere chiaro che tutti sappiamo che la situazione non è chiusa e che adesso serve che la scarcerazione sia vista solo come il primo passo verso qualcosa di ancora più bello e soprattutto definito. 
Quella voce che non dovrà mai abbassarsi neanche per un caso che è ancora tristemente aperto. Parlo di Giulio Regeni. Parlo della verità per il suo caso, per quello che davvero ha vissuto, per un processo vero e degno per i colpevoli della sua morte. Perché il caso di Giulio è precedente a quello di Patrick ma ad oggi non è ancora arrivata la parola che serve per definirlo totalmente e per dare una degna risposta ai suoi genitori ed a tutti quelli che gli volevano bene ma soprattutto a lui. Sarebbe bello se con la definizione del caso di Zaki qualcuno si degnasse anche di dare risposte certe e concrete a Giulio. Perché è tragicamente passato davvero troppo tempo. Perché di tragedie, oltre a quella della sua morte, i genitori di Giulio ne hanno dovuto sopportare fin troppe. Ed allora anche per lui è giusto tenere la voce ben alta e l'attenzione ancora di più. Nel frattempo stringo il mio braccialetto che dice "verità per giulio" e che da mesi è presenza fissa sul mio polso sperando presto di non doverlo indossare più. Quando quella verità sarà finalmente arrivata. 
VERITA' PER GIULIO. VERITA' PER PATRICK. E giustizia, per entrambi.

domenica 5 dicembre 2021

Per nulla banale

La mia Viola
Campionato - 16^
BOLOGNA - FIORENTINA = 2 - 3
GOAL: Maleh, Barrow, Biraghi, Vlahovic (R), Hickey

La gara

Non era per nulla facile. Né tantomeno banale. Dicono si tratti del "derby dell'Appennino" ma la difficoltà non si basava certamente sull'aspetto della rivalità. Il Bologna era infatti appaiata a noi nella posizione "ai bordi del campionato delle prime" in un buono stato di salute e di forma. Noi venivamo dalla tonificante vittoria con la Samp (clicca qui per leggere il post) e cercavamo conferme. Le abbiamo trovate. Con una formazione con novità (Maleh ed Odriozola titolari con anche Nico che tornava finalmente titolare dopo il Covid e la relativa assenza) abbiamo affrontato il match senza paura e sostanzialmente conducendolo sempre. Il tempo che Nico è rimasto in campo è stato devastante soprattutto negli episodi decisivi: suo l'assist per Maleh, suoi i falli subiti da cui sono nati i gol "da fermo" di CB3 e Vlahovic. Durante la partita è stato soprattutto il gioco a centrocampo a tener botta, non mollando mai intensità e supremazia. Da verificare ancora alcune cose, infatti "SE PER OGNI SBAGLIO" si dice che bisognerebbe imparare qualcosa diciamo che si può migliorare. Mi riferisco alla difesa scoperta sul primo gol ed al finale dove ci siamo abbassati drammaticamente troppo facendo temere un Empoli bis che onestamente sarebbe stato abbastanza ingiusto avendo avuto sempre pallino del gioco. Resta ancora anche da regolare meglio la capacità di innescare quel numero nove che è un po' un peccato veder con pochi palloni giocabili vista la media realizzativa davvero "di altra categoria". Ma la cosa bella di questa squadra è che tra gli alti e bassi avuti, tra le mancanze che continuo a vedere, tra le difficoltà incontrate abbiamo un marchio di fabbrica riconoscibile e riconosciuto. Giochiamo sempre e sappiamo che fare in campo. Roba "da stropicciassi gli occhi" tutte le volte. L'ho detto all'inizio che questa squadra partiva dall'ottavo posto e se qualcuna davanti bucava, giocando bene potevamo salire. Quindi......continuiamo così.....
FORZA VIOLA...sempre....

KappaPagelle

Terracciano 6 +
Odriozola 6 -
Milenkovic 6 -
Martinez Quarta 6 +
Biraghi 7
Bonaventura 6,5
Torreira 7 +
Maleh 7
Gonzalez 7,5
Vlahovic 7
Sottil 6
Duncan 6
Callejon 6
Saponara 6 - -
Amrabat 5,5
Terzic SV
All. Italiano 7,5
IL MIGLIORE: Gonzalez
Il peggiore: Amrabat

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...ma quando prolunga Italiano? Segna anche Biraghi iolaeeee.....questa volta ci si farà? Si durerà più di nove minuti?!? Amrabat no dai, dimmi di no....ecco basta nominallo......ora si che c'è da patire....pallonate in tribuna, finti infortuni, perdite di tempo stile rubentus....forza....e c'ha segnato Hockey!?!?! O chill'è?!?  Fischia la fine!!!! Fischia!!!!!! Quanto durano tre minuti?!?! Due.....Uno.....daiiiii iolaeee....nemmen a Padova si soffrì così.....via.......iolaeeee i tre punti di Empoli.....i tre punti di Empoli......i tre punti di EMPOLI IOLAEEEEE !!!!! ...."

sabato 4 dicembre 2021

Tutto cambia

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 464

Capita di guardare sbadatamente un servizio del telegiornale e trovarsi catapultati non si sa di preciso in quale anno.
Il sindaco di Benevento (sigh..) Clemente Mastella infatti ha organizzato per questi giorni una "convention" per la nascita di un nuovo partito politico (se ne sentiva in effetti la necessità) che dovrebbe raggruppare il famoso "centro ago della bilancia" della situazione politica italiana. 
In prima fila Francesco D'Onofrio, ex ministro di governi andreottiani e della Pubblica Istruzione del Governo Berlusconi noto per la sua capacità di non distinguere una congiunzione da un congiuntivo. Un paio di fuoriusciti da Forza Italia (Quagliariello noto per arringare la folla contro Peppino Englaro e Giorgio Lainati noto....ah no....) ed una serie di nomi improbabili di cui la mia ignoranza ha fatto tabula rasa nella memoria appena sentiti pronunciare.
Sarebbe un fattore secondario se attorno in realtà non si fossero mosse anche le attenzioni dei media e di qualche partito che pur di prendersi "I MIEI QUINDICI MINUTI DI POPOLARITA'" e collocarsi farebbe carte false con chiunque. Ogni riferimento alla presenza di Ettore Rosato, figura di spicco (ri-sigh....) di Italia Viva  non è puramente casuale. 
Ma soprattutto mi ha fatto riflettere sul fatto che poi alla fine, dall'epoca di massimo fulgore di Clemente, non ci siamo poi mossi molto. Sì sì per carità son cambiati partiti e (alcuni) nomi di riferimento, ma di fondo i ragionamenti sono gli stessi. "Il centro da aggregare" "l'elemento dirimente per il confronto politico", "gli equilibrismi da trovare tra partiti interessati a confluire" ma soprattutto il solito alchimista Mastella che è oscillato negli anni tra tutte le parti politiche che hanno calcato i terreni governativi.
Ed ovviamente abbinato a questo, per le dichiarazioni dello stesso Clemente ma soprattutto per quella sorta di costante dejà-vu che impregna la politica italiana, c'è anche quella simpatica boutade che ormai circola con una certa costanza da qualche tempo. Quella che vede la candidatura di Re Silvio (Berlusconi) alla Presidenza della Repubblica
Da sempre quando ho sentito parlare di questo ruolo ho sentito descriverlo con più o meno queste parole "figura che sia in grado di essere super-partes, che abbia una moralità/storia riconosciuta come intaccabile, che sappia essere di unione e non divisivo, che abbia la capacità di gestire i momenti di difficoltà con saggezza". Ecco basterebbe pensare a questo e verrebbe da ridere, a crepapelle se uno si prendesse la briga di leggere anche gli articoli della Costituzione sui compiti del Presidente della Repubblica (articoli da 87 a 91 per gli interessati). Ed invece la candidatura c'è. Non arriverà magari al Quirinale, ma c'è. Di uno indagato/coinvolto/processato/prescritto/condannato per p2/mafia/prostituzione/evasione/compravendita parlamentari/tangenti/corruzione in una sorta di abbina il verbo giusto al reato in questione. Si parla di candidatura di bandiera/di facciata. Direi che si commenta da sé che tipo di bandiera/facciata possa essere per chi la propone e che qualsiasi tipo di candidatura sia, se va oltre l'autocandidatura è una discreta vergogna aggiungerei impensabile. 
E qui il ragionamento del "alla fine è cambiato ben poco rispetto a 25 anni fa" (quando Mastella faceva il ministro) ha un sussulto. Perché forse una candidatura del genere era considerata eccessivamente di parte all'epoca, mentre adesso viene venduta come quella di uno statista (sì sì c'è anche chi lo chiama così) o di un leader in cui riconoscersi tutti (no comment). Siamo quindi messi peggio di 25 anni fa? Bella domanda. Non resta che aspettare gennaio per avere la risposta e capire se davvero ReSilvio avrà ottenuto l'ennesimo trono.

martedì 30 novembre 2021

Proprio così

La mia Viola
Campionato - 15^
FIORENTINA - SAMPDORIA = 3 - 1
GOAL: Gabbiadini, Callejon, Vlahovic, Sottil

La gara

Pre-Partita
Per provare a cancellare da subito la partita buttata ad Empoli nell'ultima giornata disputata (clicca qui per leggere il post) il Mister prova a rimescolare un po' le carte inserendo Igor e Venuti dietro e Sottil al posto di Saponara. Ancora panchina per Nico mentre Castrovilli non trova posto nei convocati per un problema fisico. Di fronte c'è la Samp e la speranza è che l'undici viola possa dire "MI FACCIO TROVAR PRONTO" nonostante giorno (martedì) ed orario (18.30) siano da far perdere la testa e non per un improvviso innamoramento. Non smetterò mai di sottolinearlo a costo di essere preso per più noioso di quanto già non lo sia, questo calendario e questa tipologia di orari fanno semplicemente vomitare. Sintetico e spero efficace. 
Ma tant'è. Si parte.
GRAZIE Galga

Primo tempo
  • 6' la tipica mattonella di CB3 per una punizione alta di poco sopra il sette
  • 9' bella copertura palla di Vlahovic che si libera e lascia andare un bel tiro ma centrale
  • 14' Candreva crossa bene in area dove Gabbiadini stacca libero tra Igor e Quarta e gira bene di testa sul "palo lontano" e 0 - 1 
  • 20' quinta palla persa/passata male di Callejon ed io comincio a rimpiangere....Semioli
  • 23' gran giocata di Sottil che taglia il campo con un bel cross solo da spingere dentro da Callejon che arriva puntuale per smentirmi e soprattutto per l' 1 - 1
  • 26' due minuti e due tiri di Callejon "in fiducia", uno di destro ed uno di sinistro: uno addosso ad un difensore uno alla bandierina... 
  • 29' due ripartenze da brivido per la Samp, nella prima Caputo di testa sfiora solo un bello e pericoloso cross di Candreva, nella seconda per fortuna l'ultimo passaggio di Silva è sballato
  • 32' Bonaventura in piena ripartenza crossa per Vlahovic che si è liberato di Colley ed in allungo di testa trova il vantaggio 2 - 1
  • 35' Ancora Bonaventura entra in area da destra dopo un passaggio di Callejon, gran tiro che trova la respinta di Ferrari sulla linea poi Vlahovic non è velocissimo nel tap-in e Colley spazza
  • 38' Bereszynski (o come si scrive) beve Biraghi e tira cercando il secondo palo ma alto/fuori
  • 45' schema "ad uscire" da calcio d'angolo pallone che gira tutta l'area ed arriva a Bonaventura, tiro respinto e Sottil presente per spingere il pallone dentro 3 - 1
Secondo tempo
  • 46' su punizione dalla mattonella di CB3, lo stesso capitano preferisce passare a Venuti libero e largo che però crossa male
  • 51' Gabbiadini sfiora il bis con un bel tiro sull'esterno della rete
  • 60' Bella ripartenza in contropiede della Fiorentina, Sottil brucia tutti sullo scatto si fa tutto il campo in possesso palla ma arrivando davanti al portiere da solo tira a lato
  • 65' Colley contrastato da Martinez Quarta su angolo trova il tempo giusto ma per fortuna non la porta
  • 66' Thorsby dal limite ha un bel controllo ma un tiro abbastanza sballato....sempre per fortuna
  • 75' Vlahovic prima non trova la deviazione su un cross di Biraghi poi si guadagna un calcio di punizione dal limite dopo una giocata da applausi
  • Nella girandola di cambi finali entra anche Kokorin , notizia che è in sé più un evento dell'esordio del deb Di Stefano (complimenti....a Di Stefano....)
  • 92' Candreva trova un bel tiro dopo un azione di contropiede (!) della Samp e Terracciano chiude bene
Kommento

Esattamente così, proprio quello che serviva. Una bella vittoria, rotonda e con elementi di fiducia ritrovati. Andati sotto per il gol di Gabbiadini, un po' regalato per una marcatura dei difensori centrali onestamente un po' imbarazzante, abbiamo reagito nel modo migliore. Credendoci e portandoci avanti con logica e determinazione, dimostrando che il gol subito era una casualità. Un Sottil in gran serata ed un Callejon che dopo un inizio singhiozzante si è fatto trovare presente e non ha demeritato ai lati del solito decisivo Dusan hanno creato occasioni e fatto girare al meglio la squadra. Torreira e Bonaventura in grandissimo spolvero hanno imbastito il gioco mentre in difesa abbiamo lasciato un po' a desiderare, concedendo troppe occasioni ad una Samp parsa onestamente non troppa cosa. Avanti così, che domenica a Bologna sarà un bel test per capire se Empoli è davvero smaltita.
FORZA VIOLA...sempre...

KappaPagelle

Terracciano 6,5
Venuti 6
Martinez Quarta 6
Igor 6
Biraghi 6,5
Bonaventura 7
Torreira 7,5
Duncan 6 +
Callejon 6,5
Vlahovic 7
Sottil 7,5
Maleh 6
Saponara 6
Di Stefano SV
Kokorin SV
All. Italiano 7
IL MIGLIORE: SOTTIL
Il peggiore: Venuti

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...di sei vittorie che si doveva fare si raccatterà tre punti, magari stasera....accident'aGabbiadini, menomale ci s'ha questo scarpone, con questo son 12...l'avresti mai detto si finiva i primi 45 minuti sul 3-1, però non mi dire che il gol di Sottil è uno schema e si rischia quindi anche di rivederlo che spengo 'gnicosa....iolaeeeeee i 3 punti di Empoli, i tre punti di Empoli iolaeeeeee....IOLAEEEEEEEEEE...."

lunedì 29 novembre 2021

Isole e ricordi

Il K-libro di Novembre
qui il mio intero 
Katalogo
CHIARA GAMBERALE
"L'isola dell'abbandono"
Feltrinelli 

Non è il primo libro che leggo di Chiara Gamberale ed anche se il giudizio su tutto quello che ho letto non è "unico" come mi capita con altri autori, c'è sempre qualcosa nel suo stile che mi affascina e mi spinge a continuare il rapporto di fiducia. Tra i suoi libri, quello che ho letto e che mi è rimasto più dentro, è stato proprio il primo: "La zona cieca " (clicca qui per leggere la recensione)In quelli successivi c'era sempre qualcosa che fino in fondo non mi convinceva e mi faceva rimpiangere il mio esordio con lei come se sentissi il bisogno di trovare qualche elemento visto in quel libro. Con "L'isola dell'abbandono" il giudizio torna ad esser molto positivo, forse proprio perché in un certo senso i due libri un po' si toccano. Per struttura, per descrizione, per intensità.
In questo, la protagonista ripercorre una storia, o meglio più di una, tornando su quello che lei stessa definisce come il luogo dell'abbandono. Nella trama sembra esserci la banalità di un amore finito bruscamente ma con l'andare delle pagine si scoprirà che il percorso descritto non è solo quello. Non è solo inquietudine ma è cambiamento. Non è solo dolore ma è crescita. Non è solo ricordo ma è la vita che continua. Le vicende sono raccontate tirando dentro il racconto il lettore poco alla volta. Facendo apparire amore, dolore, tossicità, passione, lutti e fragilità. Un mix condensato in un periodo dai contorni colorati ed il paesaggio luminoso dell'isola che fanno da contraltare al buio ed il grigio dei fatti che si rincorrono. 
E' come se la protagonista tornasse indietro con la memoria e con l'aiuto di qualcuno che su quell'isola era con lei in quel periodo chiedesse a se stessa "RACCONTAMI TUTTO VITA MORTE E MIRACOLI" di quei giorni e di quello che hanno rappresentato. Scoprirà cose che probabilmente erano ben note ma allo stesso tempo anche ben nascoste e cercherà di assaporare quel nuovo sapore dell'isola tanto da portarselo dietro in un percorso nuovo e totalizzante come quello di nuova vita da indirizzare. Consigliato, da leggere.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...la sua insanità mi interessa sempre più della sanità di tutti gli altri..."
2 - "...le aveva infilato le mani dentro, le aveva sostituito ogni certezza con un dubbio..."
3 - "...è possibile incontrare una persona che ti pare preziosa e che fa sentire preziosa te..."
4 - "...,che cosa significa amare? Significa esserci..."
5 - "...tu per me sei stata questo: sei stata quello che stavo cercando..."

MIA PERSONALE VALUTAZIONE: **** - quattro stelle su cinque

domenica 28 novembre 2021

Non te la prendere

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 463
"Non te la prendere".
A margine della sconfitta con l'Empoli (per il post sulla partita di ieri clicca qui) siamo riusciti nell'impresa di far peggio dei cinque minuti finali. Ovviamente "siamo" in senso generale e non troppo diretto con la squadra viola ma purtroppo l'evento ci riguarda da vicino, a noi tifosi viola.
Purtroppo infatti al termine della partita contro l'Empoli, durante un collegamento con lo stadio, alcuni tifosi fiorentini si sono "distinti" per apprezzamenti osceni ed uno anche per una vera e propria molestia fisica ad un'inviata di Toscana Tv colpevole solo di essere donna.
Non colpevole di essere di una squadra avversaria, di essere invadente, di essere fuoriluogo con le domande. E comunque non sarebbe stato legittimato o scusabile nessun atteggiamento offensivo e/o di molestia. Ma il motivo di quanto vergognosamente andato "in onda" è solo ed esclusivamente il fatto che l'inviata fosse una donna. Proprio nella giornata in cui tutti i calciatori sono scesi in campo con il "frego" rosso sul viso per manifestare vicinanza alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne di soli tre giorni fa
Nel video incriminato, si vede la giornalista Greta Beccaglia palpeggiata ed offesa da alcuni tifosi mentre in diretta cercava di riportare le impressioni degli stessi sulla sconfitta appena andata "in scena" sul campo. Ed i tifosi, come dicevo, sono riusciti non solo a perdere di nuovo ma proprio ad umiliarsi. Ma non solo loro. Perché dallo studio si è levato un "lascialo stare, non te la prendere, sono esperienze che formano" che aveva un sottointeso "LE DONNE LO SANNO" che devono subire anche questo pur di lavorare, soprattutto in un mondo prettamente maschile. Ed è riuscito nell'impresa di non dare solidarietà vera alla sua collega inviata e di mettersi sullo stesso piano di quello che poco prima le aveva toccato il sedere. Quel "non te la prendere" ha rimbombato clamorosamente ed il silenzio degli altri giornalisti/opinionisti in studio gli ha fatto eco.
"Fin quando gli uomini non capiranno che una donna importunata/molestata/violentata/uccisa è un problema per l'umanità e non per le donne non andremo da nessuna parte" commentava l'altro giorno Lella Costa in merito alla giornata del 25 novembre. Aggiungo che fin quando noi uomini non capiremo che ogni gesto di non denuncia/condanna/ribellione ad altri uomini che agiscono in modo indegno nei confronti di una donna è un gesto di sottintesa conferma che "in fondo non è così grave" non faremo mai un passo avanti.
Solidarietà quindi a Greta. Totale, incondizionata e soprattutto altro che "non te la prendere". La frase che le avrei detto sarebbe stata: "Greta ti chiedo scusa io per quel soggetto. Rincorri pure quella bestia, inquadralo, rendilo "famoso" per quanto è stupido perché non ci si può permettere di autorizzare certi atteggiamenti. Ed invece che "scusa" come educatamente gli hai detto digli da parte nostra che si deve vergognare e che noi, vergognandosi per lui, siamo con te in ogni azione che vorrai fare. Vedrai che come sempre capita farà il viso rosso e terrà lo sguardo basso". E se a qualcuno può sembrare eccessivo forse dovrebbe mettersi due secondi nei panni di Greta e di quello che deve aver provato. Ma soprattutto capire che quanto è successo a lei è successo a tutti noi. Altrimenti ogni giornata internazionale od ogni "frego rosso" non avrà alcun senso e sarà solo un modo ipocrita per noi uomini di darci un minimo di tono e di rispetto che in realtà non meritiamo.

sabato 27 novembre 2021

Buttata

La mia Viola
Campionato - 14^
EMPOLI - FIORENTINA = 2 - 1
GOAL: Vlahovic, Bandinelli, Pinamonti

La gara

Nell'esatto momento in cui Bandinelli (sigh...) ha siglato il gol del pareggio è come se fosse apparso un grande striscione con scritto "era scritto" ed uno a ruota che recitava "questa la perdiamo" e Pinamonti pochi minuti dopo ha confermato la parte previsionale del messaggio. Era stata una partita che avevamo dominato per larghi tratti. Un primo tempo dove abbiamo sfiorato il vantaggio con un quasi autogol diventato autotraversa, un tiro di Biraghi, un paio di Bonaventura ed uno di Saponara. L'Empoli aveva messo in campo alcune ripartenze che potevano farci male e costarci caro ma che non si erano mai concretizzate con rischi veri e propri. Nella ripresa Vlahovic ha recuperato un gran pallone aprendolo perfettamente per Callejon che ha ricambiato con un assist che con un centravanti normale sarebbe stata una pallaccia fuori misura ma non per il nostro nove che ci ha portato in vantaggio. Lì sostanzialmente la nostra partita è cambiata. Ma non come si sperava. Abbiamo fatto prima uno, poi due, poi tre passi indietro ripartendo una sola volta quando Vlahovic ha messo sui piedi di Bonaventura un cioccolatino che non è stato sfruttato. L'Empoli ha guadagnato metri, fatto molta confusione con la complicità di alcune chiusure nostre non perfette ma senza creare chissà quali occasioni se non quelle finali determinate da sbandamenti ancora più determinanti della nostra difesa che in quattro minuti ci ha fatto passare da una vittoria meritata con appannamento finale ad una sconfitta fatta di rabbia pura.
Tra le "BRUTTE CADUTE" possibili sicuramente questa è una di quelle che può fare più male. Eviterei, per il nostro bene, di catalogare il tutto con "sfortuna finale" o "peccato di gioventù/presunzione". Partite come queste, e non è l'unica, ci dovrebbero portare a fare delle analisi/riflessioni su alcuni limiti esistenti che a volte vengono coperti da gare di ritmo e qualità disputate. Quali? Che praticamente mai abbiamo da chi entra a partita in corso un minimo di apporto/cambio di ritmo mi pare un elemento da analizzare. Che il nostro centrocampo ha un problema di assortimento abbastanza evidente. Che sugli esterni (difensivi ed offensivi) serviva altro. Che (molto) spesso il nostro unico terminale offensivo/attaccante/elemento certo a cui aggrapparsi riceva tra le 0 e le 2 palle giocabili a gara mi pare oggettivamente un po' pochino. 
Non è finito niente, non si butta quanto di buono fatto finora come invece è stato fatto in questa gara. Però non limitiamoci a dire "polli ad aver subito due gol nel finale". Credo che questi elementi siano da analizzare. A maggior ragione perché spesso qualità e gioco vengono fuori ed è un peccato doppio non intervenire per cercare di fare meglio in una stagione dove per arrivare a "qualcosa di diverso" basterebbe solo qualche sforzo in più.
FORZA VIOLA...sempre...

KappaPagelle

Terracciano 5+
Odriozola 5,5
Milenkovic 5
Martinez Quarta 5
Biraghi 6 - 
Bonaventura 6 - -
Torreira 7
Duncan 6
Callejon 6 -
Vlahovic 7 +
Saponara 6
Castrovilli 5 -
Maleh 5
Gonzalez 5 +
Amrabat SV
All. Italiano 5,5
IL MIGLIORE: VLAHOVIC
Il peggiore: Castrovilli

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...non ho visto niente iolaeeeeee, ma come si fa!?!? Maremma perdente alla cazzo..."

domenica 21 novembre 2021

Finalmente certi ritorni

La mia Viola
Campionato - 13^
FIORENTINA - MILAN = 4 - 3
GOAL: Duncan, Saponara, Vlahovic, Ibrahimovic, Ibrahimovic, Vlahovic, Venuti (Aut)

La gara

Era un'occasione importante. Arrivava a Firenze la capolista, imbattuta. Certo le condizioni iniziali non erano le migliori. Gonzalez reduce dal Covid, Quarta e Milenkovic squalificati, Nastasic infortunato. Difesa centrale quindi inventata con Venuti adattato a difensore centrale a far coppia con Igor e Saponara che va a sostituire il talento argentino. Occasione importante che non poteva che essere vissuta sui gradoni della Fiesole
L'impressione salendo le scale del cavalcavia che porta al Franchi dava l'idea di essere stati "BUTTATI IN MEZZO ALLA NEBBIA" dal niente, quasi come se si fosse in trasferta a Milano. Per riprendere misure ed abitudini era quindi più necessario di altre volte la (lunga) sosta al pub dove tra sguardi complici e braccia amiche ci siamo resi conti che l'ultima volta vera e propria allo stadio era stata proprio di sabato, proprio in notturna, proprio col Milan, proprio con la stessa "formazione" del gruppo che aveva festeggiato anche dopo la partita dell'epoca e che ieri sera faceva battere di nuovo i boccali alla stessa maniera (vedi post di quella sera).
L'ingresso nella nebbia fiorentina ci faceva anche temere l'inedito "rischio sospensione/rinvio". Cosa poi scongiurata dall'alzarsi della nebbia con l'avvicinarsi dell'inizio del match.
La partita ha avuto ben presto una svolta, la prima. L'ex Tata infatti ci ha fatto un gentile dono con un'uscita da "vai col liscio" e Duncan ha ringraziato siglando il vantaggio. La partita si è quindi incanalata verso la strada giusta e nonostante gli attacchi del Milan con Leao che ha spesso asfaltato Odriozola creando apprensioni e chiamando Terracciano a un paio di interventi di spessore. Verso il finale di tempo però Saponara ha deciso di regalarci il raddoppio con un tiro di qualità che ha tolto "le ragnatele dal sette" come avrebbero detto un tempo.
Nel secondo tempo dopo qualche sprint dello stesso attaccante portoghese del Milan è stato Vlahovic a salire in cattedra e regalarci un tris insperato su lancio di un Duncan davvero scintillante. Il Milan è ritornato però subito in partita grazie ad un regalo di Bonaventura che ha lanciato Ibra verso il gol del Milan, rete raddoppiato dallo stesso svedese poco dopo.
Ma di centravanti di spessore non c'era solo Ibra in campo e così anche il nostro Dusan ha firmato la doppietta personale, inutile invece la carambola che ha portato Venuti all'autogol dopo il solito colpo del centravanti rossonero.
Una partita vissuta intensamente dagli undici in campo e da noi tornati sugli spalti. Non la più bella o non un dominio unico visto che il Milan ha più volte sfiorato il pari nel primo tempo e di rientrare in partita nella ripresa. Ma viste le assenze, viste le difficoltà della gara e vista la capacità di non abbandonare mai la presa certamente questa è stata una partita da segnare e da ricordare. Per quanto successo in campo e quanto successo prima e durante tra pub e Fiesole. Finalmente tornati alle "sane" abitudini.

KappaPagelle

Terracciano 7
Odriozola 5,5
Grazie Maso
Venuti 6,5
Igor 7
Biraghi 6 +
Bonaventura 5,5
Torreira 6,5
Duncan 7,5
Callejon 5,5
Vlahovic 8
Saponara 7
Castrovilli 6
Gonzalez 6 +
Maleh SV
All. Italiano 7,5
IL MIGLIORE: VLAHOVIC
Il peggiore: Bonaventura

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito

"...comunque da qui si grande proprio bene....grande Tata, dai dai iolae....zitto zitto.....ottimo così, la difesa arriverà intanto si piglia i punti..."

sabato 20 novembre 2021

Opinioni, tesi e diritti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 462
I numeri salgono e si ricomincia a parlare di lockdown. Morbido, duro, estremo, con scappellamento a destra. La situazione dei contagi non lascia tranquilli e fa temere nuove restrizioni per evitare la "esima" ondata. Quindi via ai possibili scenari: vaccini obbligatori, terza dose per tutti, green pass e super green pass. A quasi due anni dalla comparsa di un virus che ha tolto vite, salute e sicurezze il loop continuo che sembra innescato in modo irreversibile sembra proporre la fase "ed ora che si fa si chiude?". Tutti che tornano ad osservare il numero di contagi, di ricoveri, di occupazione delle terapia intensive, di percentuali che dal bianco vanno al rosso in una gradazione di colori che un tempo erano solari ed adesso scaldano bene poco se non la rabbia generalizzata.
Già. Perché questo virus ha accentuato il concetto, già ben radicalizzato prima, che tutti "SANNO TUTTO DI LUI O ALMENO NE SANNO LA LORO VERSIONE". Versione che però è incontrovertibile, ovviamente. E non parlo di analisi scientifiche o tesi mediche provate, ma di opinioni più o meno a ruota libera di chiunque ritiene di avere la scienza nel cassetto e la vuol mettere a disposizione, pardon imporre, a tutti gli altri.
"Se i numeri salgono i vaccini non hanno funzionato" "Se col green pass il virus circola vuol dire che lo strumento non funziona" "Se deve essere fatta la terza dose vuol dire che le prime due non hanno funzionato" "Se dopo due anni il virus non è stato sconfitto vuol dire che è stato sbagliato tutto" sono alcune frasi che girano adesso da parte di chi critica/strepita/manifesta contro vaccini/green pass/misure governative. Non prendo in considerazione ovviamente quelle che per me non hanno ragione di esistere e soprattutto non possono far parte di un confronto democratico tipo "il virus non esiste" "nel vaccino ci sono feti morti" "con il vaccino ci controllano attraverso la dittatura farmaceutica" e similari.
Rispetto alle iniziative governative degli ultimi due anni ho avuto ovviamente dubbi anche io. Sulle scelte, sulle previsioni di intervento, sulle tempistiche. Ma basandomi su una premessa "è una crisi mondiale che sta sconvolgendo tutto e tutti". Sui vaccini personalmente avrei previsto un obbligo vaccinale punto e fine. Ma è un'opinione che ha una base applicativa di cui ammetto di non conoscere tutte le conseguenze. A differenza di molti che leggo in giro non credo di essere all'altezza di scelte così importanti perché molto candidamente ammetto di essere ignorante in molti aspetti che invece serve conoscere bene per decidere in certe condizioni. 
Quello che mi sento di dire è che evidentemente nel mondo tutti gli incompetenti si sono dati appuntamenti al governo e quelli che sanno tutto sono discriminati e costretti a usare la loro scienza per scrivere sui social o per manifestare in piazza. Nel mondo infatti non esiste nazione che non ha avuto danni incalcolabili in questi due anni, non ne esiste una che non ha "chiuso", non ne esiste una che non ha costretto a limitazioni cittadini. Chi parla ora di metodi che non funzionano perché nonostante i vaccini i numeri salgono non hanno capito/non vogliono capire principi base che sono stati illustrati sin dall'inizio dell'apertura vaccinale e soprattutto non leggono i numeri nella loro completezza. Chi parla di virus che continua a circolare non ha ancora capito come funziona lo stesso, cosa stra-spiegata in tutte le salse. Chi parla di vaccini non funzionanti dovrebbe capire prima come e quando sono stati realizzati gli stessi e che le previsioni di tutte le fonti mediche attendibili parlavano di richiami e successive dose da fare. Ma soprattutto tutti questi per risolvere o perlomeno non creare ondate ancora più "alte" e drammatiche cosa propongono in senso operativo e pratico?
Credo che il concetto di confronto sia sempre quello corretto. Penso anche che la tutela dei diritti di tutti sia la strada da seguire. Però. Sì è giusto aggiungere dei però. Perché le opinioni di tutti devono essere ascoltate dando però ad ognuna di esse, una volta espresse, il giusto peso. Se una comunità scientifica intera dice una cosa e "orchidea80" o "duroepuro79" rivendicano il diritto di dire che il virus non esiste e/o il vaccino è acqua fresca/mix letale credo si debba dare alle due diverse opinioni il giusto peso: uno attendibile, uno non attendibile. Di conseguenza credo anche che non si possano mettere allo stesso tavolo di confronto/dibattito con lo stesso grado di importanza in un vergognoso "qui ognuno dice la sua ed il pubblico si farà un'idea". Perché un medico/esperto/scienziato è tale ed uno che ha letto tre articoli postati chissà da chi e chissà in base a quale fonti non è appunto un medico. Altro però. I diritti di tutti devono esser tutelati: perfetto. Ma anche quelli di chi ha da sempre seguito le regole, ha rispettato le restrizioni, rispetta prescrizioni, obblighi e divieti devono essere presi in considerazione e rispettati/protetti.  
Ed onestamente non ne se può francamente più di vedere folle di curiosi soggetti invocare la libertà dalla dittatura vaccinale magari in piazza accanto a chi assalta sindacati e negozi o si riunisce in feste "libere" con lo scopo di infettarsi e non vaccinarsi, contribuendo in entrambe le casistiche a far aumentare numeri/contagi/ricoveri. E di conseguenza a far ripartire il loop di cui sopra.
Di cui siamo stanchi tutti, non solo quelli che la sanno lunga perché hanno letto le illuminate tesi di "orchidea80" o "duroepuro79".

sabato 13 novembre 2021

Vale, Fede e Giampiero: GRAZIE GRAZIE GRAZIE

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 461
Non sono mai stato un amante del motociclismo, dei motori in generale. Scarse conoscenze e scarso interesse per lo "strumento" moto mi hanno fatto da sempre mettere in secondo piano questo sport. Ma come in tutte le regole "CHI NON SALTA L'ECCEZIONE E'" e Valentino Rossi è rimasto fermo immobile diventando l'unico motociclista per il quale ho acceso la tv, cercato di non addormentarmi e provato a capire strategie ed andamenti. Rimanendo "la capra" di prima ma appassionandomi alle sue "mattane", ai suoi duelli, alle sue esultanze, alle sue vittorie ed al suo immancabile sorriso. Gibernau, Biaggi, Lorenzo, Stoner, Marquez. Tutti validi antagonisti ma tutti rivali usciti con le ossa rotte dal confronto con la sua grandezza e la sua dimensione. Sorpassi passati alla storia, impennate di moto e di tecnica, capacità di attrarre attraverso le vittorie ma non solo. Domani metterà per l'ultima volta il suo casco e farà partire il suo "46" per la sua gara finale. Non per una vittoria, non per un titolo, non per un podio. Ma per la storia. La sua e quella del motociclismo. Ed allora cercherò di vederlo affrontare le sue ultime curve per dirgli un GRAZIE che tutti i campioni che segnano la storia di uno sport meritano, di quelli grandi, totali, immensi e commossi. Grazie Vale perché hai scritto pagine di qualcosa che non si cancellerà.
Allo stesso modo qualche mese fa per l'ultima volta ha messo la cuffia da gara e si è tuffata in corsia la regina dello sport italiano dell'ultimo quindicennio. Federica Pellegrini ha salutato tutto e tutti con la qualità, la classe, la grazia e la grinta che in questi lunghissimi anni l'hanno contraddistinta in modo speciale. Due anni fa aveva regalato una giornata memorabile (clicca qui) vincendo a 31 anni i mondiali di stile libero, nell'ultima Olimpiade aveva incantato il mondo regalandosi l'ultima finale olimpica della sua carriera ad oltre 33 anni. Immensa e luminosa. Anche per lei un clamoroso GRAZIE. Grande ed unico come la sua carriera.
Infine il terzo GRAZIE. Quello più commosso e malinconico. Quello dedicato a Giampiero Galeazzi che ieri ci ha lasciati. Le sue interviste a bordo campo coi campioni di un tempo, i suoi scherzi con Maradona, il suo 90° minuto, il suo "non li prendono più", le sue telecronache, il suo racconto delle sfide tennis di Davis, il suo sorriso, la sua passione. "Bisteccone" ha lasciato un segno indelebile nella televisione sportiva italiana di alcuni decenni, uno sguardo passionale misto all'immagine di bonaccione che in modo naturale riusciva a far passare a chi lo guardava/ascoltava. Ciao Giampiero ed anche a te, grazie. 
Tre pagine di sport che si chiudono, una purtroppo per motivi drammatici. Tre persone che hanno meritato e meritano i ringraziamenti per quello che hanno fatto, che hanno dato e per quello che sono diventati in questi anni. Buon ultimo giro Vale, buon post ultima vasca Fede, buon viaggio Bisteccone. E grazie. 

sabato 6 novembre 2021

Novantunesimo

La mia Viola
Campionato - 12^
JUVENTUS - FIORENTINA = 1 - 0
GOAL: Cuadrado

La gara

Pre-Partita
Al "GIORNO DEI GIORNI" ci arriviamo carichi e con un'insolita posizione di vantaggio di classifica rispetto alla #juvemerda. Per l'occasione il mister ripropone Callejon dal primo minuto al posto di Sottil e conferma Saponara come vice Gonzalez, sempre indisponibile per Covid. A metà campo tutti confermati rispetto all'ultima partita contro lo Spezia mentre in difesa Odriozola rileva Venuti. Nel comodissimo orario delle 18 di sabato si parte con la sensazione di potercela davvero giocare a viso aperto contro i nemici di sempre, cosa che non provavamo da davvero tantissimo tempo (nonostante la sorprendente vittoria della stagione scorsa, arrivata però davvero "a sorpresa" - clicca qui per rileggere il post di quella "triplice goduria"). Che "LA" partita abbia inizio.

Primo tempo
  • Cinque minuti di nostro completo possesso palla dove i gobbi sono pericolosi su una quasi foto di Morata e noi con un colpo di testa di Bonaventura parato facile da Perin
  • 9' Odriozola si addormenta e Morata lo sovrasta e salta Terracciano che però lo porta fuori dallo specchio, passaggio per Dybala che tira alto: primo vero pericolo
  • 18' Due dita negli occhi a Terracciano da parte di De Ligt, poc'altro da segnalare
  • 25' Giallo stupido di Martinez Quarta ma giallo mancante per De Ligt
  • 33' Gran giocata di Odriozola sulla fascia che crossa bene per Saponara che però da metà area tira alto
  • 36' Callejon tira fuori dal limite dell'area dopo un calcio d'angolo
  • 37' Callejon crossa da destra ed impegna Perin, Biraghi da sinistra "controcrossa" e trova Vlahovic che di testa tira fuori
  • Finale di tempo con Var su tocco finale di mano di Danilo, immagini un po' confuse ma sembra poterci vagamente stare anche il tocco, dalla regia però non sembrano d'accordo
Secondo tempo
  • 50' Bella giocata di Morata che beve Milenkovic e dal limite dell'area sfiora il palo
  • 54' Ripartenza gobba con Rabiot che sfrutta un po' di spazio e tira da fuori deviazione di Milenkovic
  • 63' Cambio per noi, fuori Torreira dentro Amrabat
  • 75' Secondo giallo in pochi minuti per Milenkovic, ultimo quarto d'ora in dieci
  • Escono Callejon e Saponara per Sottil e Nastasic
  • 76' Chiesa beve Biraghi e colpisce forte in diagonale colpendo una traversa che ancora trema
  • Ancora doppio cambio con Duncan ed Igor che entrano per Castrovilli e Bonaventura
  • 85' Ci prova di nuovo Chiesa su un cross da destra, Terracciano risponde presente
  • 91' Cuadrado prova e trova la giocata sulla fascia bevendosi Biraghi e trovando il gol sul primo palo 1 - 0
Kommento

Cinque minuti iniziali in cui abbiamo avuto la palla solo noi, primo tempo in cui sicuramente siamo stati più propositivi con un pericolo di Saponara che tira alto e qualche cross dato da una pressione finale interessante. Nella ripresa non siamo pervenuti, senza che la #juvemerda facesse niente di particolare se non un paio di tiri da lontano. Milenkovic ha deciso di dargli una mano facendo due falli inutili nella loro metà campo e regalandogli la superiorità numerica per gli ultimi venti minuti (sul secondo Chiesa c'ha messo del suo ma il fallo è stupido a prescindere). A quel punto abbiamo messo in campo tutti i difensori della panchina provando a far passare la prevedibile ondata ed abbiamo subito una traversa, un tiro in porta non impossibile ed il gol finale di Cuadrado. Non abbiamo subito un vero e proprio assalto quindi ma alla fine abbiamo preso il gol dell'ex meno reclamizzato. Il nodo principale per me resta che non abbiamo mai visto se Perin nel secondo tempo fosse o meno sceso in campo e che Vlahovic non è mai stato viso alla porta avendo un solo pallone (quasi) giocabile in novantasei minuti di gioco. Per fortuna con la prossima gara, Milan in casa dopo la fondamentale sosta per le Nazionali, finiscono le partite contro le squadra dell'altro campionato. Peccato perché perdere così a Torino, al novantunesimo, contro questa misera squadretta (apparsa davvero come poca cosa) fa davvero rabbia e male. Ancora di più non avendo giocato per un tempo.
FORZA VIOLA...sempre... 

KappaPagelle

Terracciano 6
Odriozola 6,5
Milenkovic 4
Martinez Quarta 7
Biraghi 5
Bonaventura 5,5
Torreira 5,5
Castrovilli 5,5
Callejon 5,5
Vlahovic 6
Saponara 5,5
Amrabat 5
Sottil 5
Nastasic 5,5
Igor 5
Duncan SV
All. Italiano 5,5
IL MIGLIORE: MARTINEZ QUARTA
Il peggiore: Milenkovic

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...sono con la nipote, guardo gli aggiornamenti...ma si piglia l'imbarcata oggi, tipico, crisi crisi crisi e taaaaaacccc maledetti schifosi..."