sabato 31 ottobre 2020

60 anni di magie, grazie Diego

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 409

La ripetitività di questo periodo porta in qualche modo a rendere piatto tutto il resto. Le preoccupazioni e le situazioni di varia natura conducono riflessioni e pensieri sempre nella stessa direzione. Insieme alle preoccupazioni sanitarie e di cura, manifestazioni di categorie di lavoratori di vario tipo e vari settori che fanno sentire le proprie voci in modo civile ed evidenziando ragioni e motivi di preoccupazione e terrore per la "sopravvivenza" economica e non solo. Purtroppo accanto a questo tipo proteste ce ne sono altre che fanno paura e rabbia. Quelle di cui parlavo una settimana fa (leggi cliccando qui il post) che si stanno moltiplicando e purtroppo vedono pericolose radici comune violente. Non torno su quell'argomento, né ripeto quanto scritto una settimana fa. Sono solo felice di aver visto il centro di Firenze in ordine dopo poche ore e pronto a dare il benvenuto alla mattina del sabato nel suo miglior vestito. Spero ovviamente che chi ha subito i danni sia in qualche modo "ripagato" e chi li ha commessi sia punito come merita. Ma intanto vedere che dopo poche ore era tutto in ordine ha dato una bella risposta ai responsabili di quei danni: "non siete boni nemmeno a farci perdere mezza giornata". In tutto questo la voglia di cercare qualcosa di diverso da raccontare scarseggia. Ed invece sarebbe anche opportuno farlo. Mettersi a pensare, almeno per una parte della giornata, ad altro. 
Il calendario in questo caso mi è venuto incontro, il trenta ottobre nello specifico, segnalandomi il compleanno "DEL DIECI CHE" rappresenta il calcio. Diego Armando Maradona ed i suoi 60 anni. In questi giorni ho rivisto video di partite e di giocate che mi hanno lasciato a bocca aperto. Inutile che sia io qui a dire quanto e cosa Maradona sia stato: semplicemente il più grande. Quello che mi ha emozionato è che molti di quei video hanno riaperto ricordi che non sapevo di avere. 
Le gare del mondiale in Messico dell'86 hanno riacceso le emozioni che avevo nel vedere il giorno dopo le partite registrate su VHS. I gol all'Inghilterra, quelli al Belgio, il passaggio decisivo per Burruchaga in finale. Un mondiale vinto praticamente da solo. Lo scudetto l'anno successivo festeggiato proprio contro la Fiorentina al San Paolo, giorno in cui Baggino segnava il suo primo gol in A, giorno in cui a Firenze con quel punto si festeggiava la salvezza. I gol da centrocampo, quelli su punizione, quelli dopo dribbling pensabili e realizzabili solo da lui. 
Diego è stato banalmente la più grande rappresentazione di cosa vuol dire fare arte giocando a pallone. Magie ed emozioni. Brividi ed invenzioni. Un calcio che ha rappresentato sogni e bellezza. Di questo tutti gli amanti di questo sport lo devono e lo dovranno ringraziare sempre. In questo caso facendogli gli auguri più speciali possibili. Auguri D10S.

domenica 25 ottobre 2020

Quasi bis...

La mia Viola
Campionato - 5^
FIORENTINA - UDINESE = 3 - 2
GOAL: Castrovilli - Milenkovic - OkakaCastrovilli Okaka

LA PARTITA
Visto che contro lo Spezia non s'era andati così male (clicca qui per il commento a quella partita) la conferma totale era prevedibile ed auspicabile. L'assenza di FranckFranck ci costringe a cambiare il "trequartista" dietro la punta. "IL FACILE RIMEDIO" di Beppe è quello di mettere in quella posizione Callejon, che in teoria lì non c'ha mai giocato ma per il Mister "può giocare ovunque, anche in porta". Così con il classico (ennesimo) giocatore fuori ruolo e con l'immancabile e sempre attuale 5-3-1-1 si parte.

Primo tempo
  • Tutti pronti ed uno dei mille eletti al Franchi dà il fischio d'inizio con un "che s'ha a partire!?!?!"
  • Milenkovic subito protagonista prima con una crosta che poteva costare caro e poi con un tentativo morbido di autogol bloccato da Dragowski
  • Bonaventura crossa profondo nessuno raccoglie, Biraghi dall'altra parte offre un assist al bacio per Castrovilli che segna, all'undicesimo è: 1-0
  • Al quattordicesimo cross lento dalla destra dell'Udinese, Dragowski con i guanti insaponati perde palla ma Lasagna non ne approfitta
  • Al ventesimo punizione di Biraghi che attraversa tutta l'area ed arriva a Castrovilli dalla parte opposta che crossa per Milenkovic solo da pochi passi che ci porta sul 2-0
  • Al trentacinquesimo riusciamo a prendere un contropiede sul due a zero a favore con Lasagna che brucia Caceres e impegna Dragowski in un bell'intervento 
  • Di nuovo problemi per Pezzella che lascia il posto a Martinez Quarta
  • De Paul prende metri a Caceres che scivola e mette in mezzo dove Okaka segna il suo primo gol stagionale per un 2-1 che era nell'aria
  • Un paio di cross e sprint finali di De Paul chiudono il primo tempo con la sensazione che sia tutto ancora tutto totalmente aperto
Secondo tempo
  • Dopo un inizio di secondo tempo molto sonnolento Biraghi trova un varco ma un assist sbagliato, una serie di rimpalli portano poi Castrovilli a trovare un tiro al sette davvero pregevole 3-1
  • Udinese con più possesso palla ma poco pericolosa
  • Al sessantesimo Okaka colpisce a colpo sicuro da pochi passi ma Dragowski compie un vero miracolo d'istinto; sull'angolo successivo Pereyra tira stilisticamente bene ma fuori
  • Lirola e Lasagna giocano a chi si fa più male andando in scivolata a sbattere entrambi contro il palo. Saranno in tempi diversi entrambi sostituiti....i pali del Franchi non perdonano...
  • Deulofeu appena entrato prova un tiro a giro che però esalta Dragowski
  • Entra Pulgar "per addormentare la partita" ma onestamente anche gli altri ci stavano riuscendo abbastanza
  • A cinque dalla fine Forestieri finta e controfinta e mette nel mezzo per il secondo gol di Okaka lasciato libero da Milenkovic che macchia la sua partita. Doppietta del centravanti dell'Udinese che doppietta non la faceva da quando giocava nelle giovanili della Roma. 3-2
  • Quattro alla fine più cinque di recupero di ansia ma senza rischi reali se non per Cutrone che con campo aperto non sapendo cosa fare la butta fuori in crisi di ossigeno
  • Finisce con la vittoria che serviva.
Kommento
Sostanzialmente abbiamo ripetuto la partita della settimana scorsa. Andati avanti di due gol in venti minuti invece che in quattro poi ci siamo fermati/sciolti. Buona la prestazione di Castrovilli (anche se incomprensibile quel ditino davanti al naso dopo il primo gol) che con una doppietta ed un assist è davvero il trascinatore. Buone le prove di Milenkovic (anche se macchiata da un inizio impreciso e nel finale dove è colpevole sul secondo gol), Biraghi ed Amrabat e decisivo Dragowski che con tre grandi interventi ci ha tenuto in vantaggio in momenti importanti del match. Nella ripresa bello il gol del nostro numero dieci e poi nient'altro. Ma proprio niente. L'Udinese alla fine meritava il pari ma per fortuna a questo giro non abbiamo buttato via la vittoria, almeno quello. Non pervenuto come sempre il gioco, assente totale anche il nostro attacco in tutti e quattro i suoi attori. Prendiamo la vittoria e la bella dimostrazione di classe di Castro
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 7,5
Lirola 6
Milenkovic 6,5
Pezzella 6
Caceres 5
Biraghi 6,5
Bonaventura 6
Amrabat 6,5
Castrovilli 7,5
Callejon 5
Vlahovic 5
Martinez Quarta 6
Cutrone 5
Kouame 5
Venuti SV
Pulgar SV
All. Iachini 5,5
IL MIGLIORE: CASTROVILLI
Il peggiore: VLAHOVIC

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...oggi ho fatto passo, ascoltato un po' Guetta qua e là...comunque dragowski dragowski e te tu preferivi Lafont..."

sabato 24 ottobre 2020

Analisi della protesta

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 408

Tra una bozza di nuovo DPCM, l'annuncio dell'ennesima conferenza stampa (..??!!..) di Conte e prospettive di aperture/chiusure non proprio rosee per le prossime settimane, quello che mi colpisce maggiormente in questi giorni è il salto doppio all'indietro. Quello che ti fa pensare che "SALTO SALTO MA RIMANGO GIU'". Quello che ti ri-catapulta come un boomerang a Marzo/Aprile ed a quello strano vuoto nella testa.
Una sensazione di pesantezza in tutte quelle che sono le cose che circolano e che devi realizzare, una curiosa mancanza di sguardo "lungo". Sembra tutto ovattato in una situazione che non sembra riuscire ad avere a breve vie d'uscita. Il tutto sapendo che serve invece reagire e provare a tenere barra dritta e soprattutto umore e spirito di altra natura.
Chiaramente accanto ai numeri preoccupanti per la diffusione continua del virus e lo stress delle strutture ospedaliere, quello che allarma è lo stato generale della tenuta economica del Paese. Purtroppo non solo. Anche quella sociale e civile.
Ieri purtroppo si sono viste scene molto pericolose, troppo pericolose ed organizzate per lasciarle ad una interpretazione semplice che fa riferimento alla violenza e/o alla desolazione e disperazione economica. Una manifestazione, quella di Napoli, nata come una protesta contro la sensazione di abbandono che lamentano molti cittadini e lavoratori e sfociata in violenza. Quest'ultima da condannare con forza. Da smontare con indagini ed arresti nella sua organizzazione più pericolosa che ha portato dalla protesta ad attacchi fisici a giornalisti e polizia ed a violenze contro le sedi della Regione. Da evidenziare (e colpire) nella parte che ha visto attive organizzazioni e partiti che avvelenano ulteriormente un clima già non limpido.
In tutto questo però, sulla parte di protesta dei commercianti così come dei lavoratori e/o cittadini (solo ed esclusivamente di questa parte) bisogna che qualcuno ci faccia un ragionamento. Un'analisi seria. Non perché sia facile dare una risposta ma perché non analizzare il tutto significa lasciar passare la manifestazione di ieri come un triste episodio. E non può essere. 
Per i motivi che ho messo in grassetto sopra non può essere considerato come un triste episodio. Ma anche perché questi elementi di pericolosità da analizzare e sui quali intervenire con le giuste condanne sono quelli che dovrebbero far capire che a Marzo/Aprile non siamo più. Anche se quel senso di ritorno al passato di cui parlavo all'inizio è evidente. 
Sono passati sette/otto mesi dall'inizio di tutto e ritardi, errori, provvedimenti poco comprensibili, mancati interventi e inadeguatezze sono sempre meno facilmente comprensibili e giustificabili. Il senso di abbandono accanto alla paura è una pericolosa miscela che può accendere (ancor di più) gli animi e dare sponda a chi purtroppo anche in un momento del genere cerca il proprio tornaconto personale/politico/organizzativo. 
Ed allora l'affidarsi al buon senso ed al senso civico di tutti è fondamentale ed obbligatorio. Troppe volte è mancato in molti ed è da sottolineare e condannare (con i vari gradi di responsabilità in base alle mancanze). "Se critichi solo quello che fanno gli altri ti perdi quello che sbagli te" (cit). Altrettanto fondamentale però è dare un senso giusto, rapido, programmato e competente a quello che viene deciso e richiesto. Perché a (quasi) Novembre la scusa della "straordinarietà" di un evento esploso a Febbraio è accettabile solo in (minima) parte.

martedì 20 ottobre 2020

Abbi cura di me

Dopo la segnalazione dell'opportunità da parte di GoWare (e di uno dei miei preziosi sponsor Ciccio), qualche mese fa ho deciso di partecipare ad un particolare concorso lanciato da "La scuola di editoria" (clicca qui per leggere il bando di concorso). 
Veniva richiesto di raccontare, obbligatoriamente in 1800 battute, storie di cura donata/ricevuta/conosciuta/sognata nel difficile periodo di isolamento vissuto da tutti tra marzo e maggio. Sentendomi un po' Mario del bar omonimo che "IMPRECA E TIRA FUORI I CONTI" ho cercato di convogliare idee e spunti nel numero previsto di battute e mi sono accorto che non è per niente facile condensare un racconto o una storia in quel numero massimo. Ma c'ho provato.
E pare che ci sia in qualche modo anche riuscito visto che il libro che è stato pubblicato oggi, tra i vari autori che hanno partecipato al concorso, riporta anche il mio di nome. 
Non solo. Con grande orgoglio posso dire che il libro si apre con il mio racconto "L'ultimo sguardo". Ringraziando GoWare e Scuola di Editoria per idea e pubblicazione vi lascio di seguito il link dove scaricare gratuitamente la raccolta di racconti "Abbi cura di me".
Postilla finale. Nella partecipazione al concorso non mi era possibile, quindi una sorta di dedica la faccio qui. Il racconto è ispirato fortemente ad una storia condivisa da una volontaria che nel periodo in questione si è "bardata" ed è scesa in campo per dare la sua preziosa mano di aiuto. Ringraziando Raya per aver condiviso gli elementi di questo racconto ringrazio tutti quelli che come lei si sono impegnati (e si stanno impegnando) alla stessa maniera.
Buona lettura....spero....

domenica 18 ottobre 2020

Cinque minuti

La mia Viola
Campionato - 4^
SPEZIA - FIORENTINA = 2 - 2
GOAL: PEZZELLA - BIRAGHI - Verde - Farias

LA PARTITA
Si riparte dopo una sosta delle nazionali che dire demenziale in questo periodo è fare un complimento alla programmazione delle illuminate menti di chi fissa il calendario calcistico italiano/europeo.
Siamo di scena sul campo neutro di Cesena contro lo Spezia che secondo il nostro mister è la peggior partita ci potesse capitare ora e visto il livello generale degli avversari ed i loro assenti evidentemente è a conoscenza di qualcosa che invece a noi è ignoto. Solita formazione con Lirola inserito a destra "VISTO IL TITOLARE" ceduto nell'ultima giornata di mercato. 

Primo tempo
  • Nemmeno il tempo di lamentarsi dell'ennesimo 5-3-1-1 che Biraghi batte il primo angolo della giornata stranamente bene e Pezzella da centro dell'area di rigore colpisce. Al secondo minuto è già forte la mancanza di Ceccherini 0-1
  • Palla in mezzo subito buttata via dallo Spezia ripartiamo con Lirola che da destra crossa, buco centrale e palla che arriva a Biraghi che segna il raddoppio al quarto 0-2
  • "unsipolefinire qui?!?" vien da chiedersi....
  • Su incursione di Bastoni, Piccoli ha un'occasione d'oro solo a centro area ma cicca clamorosamente
  • Dal quarto non creiamo più niente tranne un Vlahovic che "si accartoccia peloso" (cit) su una possibile occasione dopo un cross sporco attorno alla mezz'ora
  • Lo Spezia 2 cerca di tenere il campo e guadagnare metri ma con poca pericolosità
  • Al trentanovesimo Caceres buca clamorosamente una palla facile, Verde ne approfitta e segna facendo tunnel a Dragowski 1-2
  • Reazione più di nervi che di tecnica, mischione in area che prima Castrovilli poi Lirola non trasformano non solo in gol ma nemmeno in tiri in porta reali
  • Finito il primo tempo e partita che incredibilmente si riapre, almeno sulla carta
Secondo tempo
  • Si riparte e riparte il mantra di Beppe "gioca gioca gioca" tipo disco rotto...
  • Attorno all'ora di gioco primi due lampi, FranckFranck che con una giocata delle sue si fa tutto il campo ma poi non trova il passaggio finale e poi Lirola che sfonda sulla destra e serve un pallone d'oro per Castrovilli che non arriva al tocco finale
  • Grave errore di Pezzella che fa ripartire lo Spezia in contropiede, per fortuna Farias fa un errore più grosso del suo e spara alto e fuori
  • Primi cambi a venti dalla fine con Igor che prende il posto di Pezzella e Cutrone quello di Vlahovic
  • Palla in area viola con un paio di svirgolate di loro attaccanti ma con i nostri difensori che non sono in grado di spazzare e Farias di punta trova lo spiraglio giusto 2-2
  • Esordio di Pulgar e Callejon con gli ulteriori due cambi di Beppe
  • Biraghi al volo prova l'eurogol ma trova la respinta del difensore davanti....anche se probabilmente la palla sarebbe finita vicinovicino alla bandierina
  • N'Zola al novantanduesimo sfiora il palo e va vicino al gol del clamoroso vantaggio
  • Sei minuti di recupero non sono sufficienti per indirizzare un tiro degno di questo nome dentro lo specchio della porta, quindi finisce in parità
Kommento
E che vuoi dire? Contro una neopromossa a cui mancavano portiere (primo e secondo), centravanti e due titolari tra i migliori abbiamo cominciato nel migliore dei modi sfruttando la loro paura e la nostra organizzazione. Purtroppo poi abbiamo rifiatato e purtroppo ancora più grande eravamo al quinto. Da quel momento in poi abbiamo praticamente smesso. Di giocare, di provarci, di proporci. Dando conferma della scarsa (assente?) organizzazione di gioco. Non chiudere partite del genere ma soprattutto non dare idea di sapere che fare è una cosa che fa MOLTO più male dei due punti persi. Trotterellare e fare melina dal sesto in minuto in poi condendo il tutto con errori marchiani tecnici e non solo aumenta la rabbia. 
FORZA VIOLA...sempre...

LE PAGELLE
Dragowski 5,5
Lirola 5,5
Milenkovic 5,5
Pezzella 6
Caceres 4,5
Biraghi 6,5
Bonaventura 5
Amrabat 6
Castrovilli 5
Ribery 5,5
Vlahovic 5
Cutrone 5,5
Igor 5
Pulgar SV
Callejon SV
Kouame SV
All. Iachini 4,5
IL MIGLIORE: BIRAGHI
Il peggiore: CACERES

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...doveva essere una di quelle partite che durano un tempo....se non oggi quando....muah....BASTA BASTA...."

sabato 17 ottobre 2020

Ma in questi mesi?

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 407

Dal marzo scorso, da quando cioè sono cominciati i primi provvedimenti restrittivi, ho sempre cercato di capire quale fossero gli scopi e gli obiettivi di quelle che erano limitazioni o indicazioni che andavano a cambiare abitudini e vite. Ho provato sempre ad informarmi ma sempre senza la presunzione di poterne sapere di più di un argomento in cui anche i cosiddetti esperti vacillavano/sbagliavano in modo sempre più frequente. Ho trovato alcuni provvedimenti/atteggiamenti della classe dirigente sbagliati, ma alla fine ha sempre prevalso l'analisi della situazione come complessa e nuova e quindi anche il "dare addosso" lo trovavo fuori luogo.
Dopo un'estate in cui qualche esperto si è addirittura lanciato in un "il virus è morto" e la maggior parte della sensazione del popolo in preda alla crisi di mancate ferie era "divertiamoci che abbiamo tutto alle spalle" adesso la sensazione del ci risiamo "NON VA PIU' VIA". Numeri in aumento non troppo controllato, provvedimenti ed ipotesi di nuovi DPCM che arrivano senza soluzioni di continuità, lockdown in ordine sparso su settori o funzioni.
Ripartono momenti difficili nelle strutture ospedaliere e molte realtà di terapia intensiva sono già ai limiti dello stress più elevato. I numeri per adesso delle situazioni più drammatiche sono inferiori a questa primavere ma le sensazioni non sono per niente positive. E' verissimo che i tamponi effettuati sono molti di più rispetto al periodo marzo/aprile ma trovano un aumento che specie negli ultimi giorni sta andando oltre la proporzionalità dell'incremento dei test.
In tutto questo emerge una sensazione strana e spiacevole. Di una confusione totale di idee su come gestire il percorso attuale e soprattutto quella di aver perso diversi mesi dove forse qualcosa si poteva organizzare meglio. Penso alle modalità di realizzazione dei tamponi che in molte parti del Paese costringono le persone a code di molte ore. Penso a strutture ospedaliere che attualmente stanno tornando sotto stress e che in questi mesi sono state sostanzialmente messe da parte senza intervenire né per ampliare né per organizzare in modo diverso. Penso alla gestione di servizi come la scuola che da quando è stata interrotta poteva comunque vedere una programmazione diversa nella gestione delle risorse e dei protocolli. Penso al tentativo di analizzare e programmare al meglio la parte di monitoraggio e screening del percorso del contagio.
Siamo ad ottobre e quel "il virus è morto" è lontanissimo purtroppo, così come la sensazione di un'uscita dalla situazione in tempi rapidi. Qualche chiusura è già arrivata e l'ipotesi che siano solo le prime di una lunga serie è molto realistica. Ed allora viene da chiedersi se davvero non si potesse arrivare più organizzati a questo momento. Con qualche piano diverso dal rincorrere quotidianamente un DPCM che salvi dallo spauracchio "tutti a casa"
Che sarebbe stato un autunno e quasi certamente un inverno lungo e difficile in attesa del "miracolo" vaccino era noto a tutti quelli che non si attaccavano alle fantasie negazioniste/complottiste o a quelli che del covid avevano annunciato il de profundis. Ed allora in questi mesi di preciso cosa e quanto è stato fatto per arrivare pronti a questo ottobre ed ai mesi successivi? Al momento sembra che quanto realizzato sia stato davvero troppo poco, colpevolmente troppo poco vista la situazione. Che se ad inizio anno era una novità talmente grande e nuova da non poter lasciare spazio a troppe programmazioni adesso pur restando grande non può certamente e purtroppo dirsi nuova. 

sabato 10 ottobre 2020

Portare avanti messaggi importanti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 406

Lo scorso venticinque aprile, come commento al mio post sulla giornata dedicata alla Liberazione (
clicca qui per leggerlo) il mio saggio amico Paolo aveva commentato "sperando che questi valori non siano disconosciuti dalle prossime generazioni". Oggi quel commento torna di clamorosa attualità. 
Ieri infatti Liliana Segre ha scelto di parlare a giovani e studenti della Cittadella della Pace di Arezzo della sua storia e della sua vicenda. Sopravvissuta all'Olocausto ha fatto della sua vita (anche) un percorso di memoria attiva, di racconti, di testimonianza. Ed ora dopo tanti anni di viaggi e di incontri ha giustamente considerato concluso questa fase della vita dove la sua testimonianza ha percorso km e toccato infiniti cuori ed anime. 
Ha raccontato e fatto passare il messaggio di cosa vuol dire ad otto anni sentirsi definire "l'amica ebrea" e vedersi esclusa da scuola nell'indifferenza di compagni ed amici. Ha provato a far capire a chi ha incontrato in questi anni qualcosa di incomprensibile come il dramma dell'Olocausto, del lager e della follia di una deportazione tragica ed assassina. Ha cercato negli anni di non far vincere l'ovvio "LA VITA TI HA CAMBIATA" combattendo contro il rischio di diventare donna di vendetta o di odio ma restando "donna libera e di pace" come ama autodefinirsi.
Ieri per l'ultima volta si è raccontata ed ha ripercorso la sua storia. Davanti a ragazzi giovanissimi, che ha definito come tutti suoi nipoti, ha di nuovo lanciato il suo messaggio e lasciato una delle tante tracce indelebili che negli anni si sono accumulate nella sua vita. "Non ho perdonato non ne ho la forza" scandito da chi come novantenne attraversa l'Italia per riaprire le sue ferite a beneficio della cultura e la memoria di tutti è una frase che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Una donna fortissima e così grande che si autodefinisce debole per non essere riuscita a perdonare quello che gli è stato fatto rappresenta qualcosa di clamorosamente grande. Qualcosa di unico al cui cospetto non si può che cercare di trarre insegnamento. Anzi, si deve. Per rendere il suo messaggio attuale anche da domani in poi quando non sarà più lei a portarlo avanti e farlo circolare. Sperando di esserne anche solo vagamente all'altezza.

sabato 3 ottobre 2020

Tristissime abitudini

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 405

Arriva ottobre e come per magia (nera direi) alle notizie di attualità (anche queste non proprio coloratissime) si affiancano aggiornamenti che in questo periodo sono dei veri e propri evergreen.
Cominciano le prime giornate piovose e "QUELLA SPONDA DI GHIAIA CHE ALLA PRIMA ALLUVIONE VA GIU'" diventa un ritornello maledettamente identificativo di molte parti d'Italia. 
In questo preciso momento è soprattutto la zona cuneese del Piemonte ad essere la più colpita: è già stato ritrovato il corpo di un trentaseienne e sono quasi trenta i dispersi. Ma non solo in Piemonte purtroppo. In Valle d'Aosta un vigile del fuoco volontario è morto a causa di un temporale che ha fatto cadere un albero. In Emilia e Liguria molti fiumi sono sotto osservazione e non lasciano tranquilli, così come lo stato di ponti in vari punti delle regioni (due già crollati).
Se è vero come dice sempre mia mamma che "il tempo non lo ferma nessuno" , frase che usa sia per il meteo che per gli anni che passano, è anche vero che la situazione di emergenza che si determina ogni volta all'arrivo di cambi di stagione particolarmente intensi o di forti perturbazioni dovrebbe far riflettere e non poco.
Ci saranno per qualche giorno i soliti commenti commossi, ad essi si affiancheranno le immancabili polemiche delle parti politiche che a turno si scambieranno i ruoli di accusatori ed accusati in base alle diverse amministrazioni interessate, per concludersi con le solite promesse a portata di hashtag #perchènonsuccedamaipiù. Poi il clima atmosferico cambierà un po' e tutto verrà comodamente archiviato nel solito cassetto delle esperienza già vissute, pronto ad essere ri-aperto al ripetersi puntuale delle situazioni. 
Ovviamente non sono un esperto né ho conoscenze tali da poter dire se quanto e come il livello dei nostri territori è pronto ad assorbire certe scariche d'acqua e certi temporali. Né tanto meno ho competenze per ipotizzare soluzioni sostenibili. Però, cercando di informarmi in modo costante, so che questi argomenti non interessano praticamente a nessuno, salvo in questi giorni di tragedia. O meglio non vengono posti all'attenzione generale e le classi dirigenti coi paraocchi non avendo ritorno a cavalcarli ovviamente li accantonano appena terminate le polemiche da copione. La cosa che colpisce di più è la totale miopia nei confronti di argomenti che dovrebbero essere invece di clamoroso e costante interesse. Banalmente perché "se non abbiamo interesse per le condizioni in cui si trova il luogo in cui viviamo non abbiamo interesse per la nostra stessa vita". Non sarebbe difficile da capire. Specialmente in momenti del genere. Ma evidentemente è un ragionamento troppo alto e senza ritorni monetizzabili per chi cerca consensi e percorsi rasoterra. 
Un abbraccio a chi ha subito danni e lutti ed a tutti quelli che vivono momenti di ansie e di paure (ulteriori) per le condizioni e le previsioni intorno a sé. 

venerdì 2 ottobre 2020

Senza gioco

La mia Viola
Campionato - 3^
FIORENTINA - SAMPDORIA = 1 - 2
GOAL: Quagliarella (R) - VLAHOVIC - Verre

LA PARTITA
Nella programmazione sempre simpatica "CHE E' VENERDI'" sera, arriva a Firenze Mr. Ranieri accompagnato dalla sua Samp ancora a zero punti. Giochiamo senza Pezzella, Pulgar e Ribery (e Borja assente tra le riserve) ed al sempre partente Chiesa viene concessa anche la fascia da capitano. Pare sia la sua ultima con la maglia viola, per l'ennesima volta. Palla al centro e si parte.

Primo tempo
  • Kouame solo tra dischetto ed area piccola decide di biascicare la palla d'oro servita da Bonaventura
  • Un paio di "ripartenze" della Samp ci mettono un po' in difficoltà
  • Vlahovic si gira bene e tira cercando il sette, in realtà trova un sei meno e respinge Audero un buon tiro comunque
  • Biraghi su punizione sfiora il palo mentre Ramirez sfiora la traversa sull'azione successiva
  • Al ventesimo Quagliarella arriva da dietro Dragowski lo tocca mentre rinvia e poi segna ma c'era già stato il fischio per un fallo. "Diciamo falletto va".
  • Un paio di "curegge" di Candreva a fine di buone azioni Samp segnalano più o meno al ventesimo la fine della nostra pressione iniziale
  • Mr. Ranieri in panchina mostra o meglio fa "sentire" un'invidiabile tenuta delle corde vocali
  • Un clamoroso mischione con Castrovilli che fa autotraversa e con due e tre della Samp che dall'area piccola non trovano "i'verso" di tirare in porta
  • Ramirez di testa crea di nuovo una grande occasione per la Samp, Castrovilli una "media" per noi
  • A Ceccherini "gli va in blocco il neurone" e con Quagliarella di spalle al limite dell'area decide di strattonarlo vistosamente. Rigore e gol del solito cinquantacinquenne centravanti doriano: 0-1
  • Il tempo di dire un paio di "mah" e qualche "ohiohi" e il primo tempo è finito
Secondo tempo
  • Grande azione di Chiesa che parte dalla fascia ed arriva al centro dell'area e prova a tirare (tutto rigorosamente senza ridere) ma Yoshida o chi per lui respinge
  • Quagliarella prova il gol alla Van Basten e trova la curva.....alla TanqueSilva
  • Ennesimo pallone perso in fase di costruzione e Candreva fa tremare l'incrocio dei pali
  • Entra l'ennesimo platinato (Cutrone) "ma icchè c'è lo sconto platino dal parrucchiere?!?!"
  • Al sessantesimo un'occasione seria con un colpo di testa di Caceres alto
  • Ennesimo più uno pallone perso in fase di costruzione e Candreva tira bene ma centrale
  • A venti dalla fine Ranieri toglie contemporaneamente i tre migliori in campo (Ramirez, Candreva ed un codice fiscale danese di cui ignoravo l'esistenza fino alle ottoequarantacinque) e va da Beppe a dirgli "se vuoi al prossimo giro tolgo anche Quagliarella"
  • Milenkovic con un "potentissimo" tiro trova uno splendido assist per Vlahovic che si sblocca con un bel tiro: 1-1
  • Bagher di Tonelli per Thorsby e gol, primo concesso poi annullato giustamente
  • Pallata avanti e Verre brucia Caceres, aggancio al volo perfetto e pallonetto altrettanto perfetto: 1-2
  • Entra Saponara. Per me l'era a Parma o a Lecce e invece l'è ancora qui
  • A dieci secondi dalla fine l'unica grande occasione con Chiesa che prende il palo con un bel diagonale
Kommento
Dopo venti minuti di buon ritmo siamo spariti dal campo. Kouame si è mangiato un gol ancora più grande di quello di Vlahovic domenica scorsa, Vlahovic ha impegnato Audero e Biraghi ha tirato fuori di poco una punizione. Ma dopo venti minuti è tutto finito,  la Samp ha preso campo e soprattutto coraggio, aiutata anche da un clamoroso errore di Ceccherini. Poi sostanzialmente spariti fino al palo finale di Chiesa, con nel mezzo un gol casuale trovato. Continuiamo a non avere un gioco se non palla a Ribery o palla per il cross di Biraghi....e ho detto tutto. Per settanta minuti non abbiamo capito che con Ramirez su Amrabat non partivamo mai puliti e che lo stesso grande acquisto di mercato lo stiamo facendo giocare fuori ruolo, un po' come facciamo da due anni con il nostro (secondo) miglior giocatore. Il mercato per dogma non lo commento fino al cinque quando finirà, certo aspettare sempre lo scadere per fare 3/4 movimenti e magari che comprendono il tuo (secondo) miglior giocatore non mi pare un'idea brillante. Poi, siccome ci dicono che nessuno vuole vivacchiare, mi aspetto che al suo posto arrivi uno del suo livello. Aldilà del mercato, questa squadra non è da Champions ma nemmeno da giocare venti minuti e poi sparire contro una Samp che è sembrata composta da bravi ragazzi e un paio di giocatori discreti. Siamo da ottavo posto e certe partite se le perdi non è colpa della rosa o altro ma di come giochi.
Prima di chiudere, una parentesi. Come detto questa pare sia stata l'ultima partita di Chiesa in maglia viola. Lo dicono tutti da una quindicina di mesi, dai e dai ci sta che arrivi davvero questa cessione. A me personalmente spiace e molto perché quelli forti li vorrei sempre con me anche con il naso storto ma come sempre "Firenze è città d'arte va in culo a chi arriva ed a chi parte" e soprattutto "se n'è visti partire di molto più forti e siamo sopravvissuti quindi vai pure e non sbattere la porta". Non piangerò ma credo sia stato davvero un peccato che CERTAMENTE per colpa di certi suoi atteggiamenti MA ANCHE per un clima intorno esasperante da un po' di tempo si sia perso più tempo a dire "l'è bell'è della Juve" che non a godersi quello che faceva in campo. Non mi ha mai entusiasmato la sua "piccineria" in molti atteggiamenti ma certi mugugni dalle piccionaie, il farlo giocare costantemente fuori ruolo e alcuni approssimativi commenti su cessioni avvenute prima della sua nascita me l'hanno fatto diventare quasi simpatico. Ora vedendo finalmente come terzino destro il valente Lirola saranno tutti più contenti. Aggiungo. Se davvero è già stato ceduto o si sa (come pare) che sia solo questione di ore e verrà ceduto, farlo giocare stasera e con la fascia da capitano è davvero un clamoroso merdone pestato. Chiusa parentesi.
FORZA VIOLA...sempre..

LE PAGELLE
Dragowski 6 -
Milenkovic 5,5
Ceccherini 4,5
Caceres 5
Chiesa 5,5
Bonaventura 5
Amrabat 5
Castrovilli 5,5
Biraghi 5 +
Kouame 4,5
Vlahovic 6,5
Cutrone 5
Duncan SV
Saponara SV
All. Iachini 4,5
IL MIGLIORE: VLAHOVIC
Il peggiore: CECCHERINI

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...sembra d'essere a fine aprile...parlano già d'Europa...ma Amrabat è utile in quel ruolo? E comunque Ceccherini con Pieraccioni non è male...Amrabat deve andare liberooooo lo levi da quel ruolo??!!? Corre il doppio e gioca la metà....ma quanti cambi fa la Samp è venti minuti cambia gente e noi....Saponara.....ma 'unnera a Lecce?....ovvai ora siamo da B un'altra volta...."