mercoledì 31 gennaio 2024

Il volo speciale di un colibrì

#Klibro Gennaio 2024 
qui il mio intero
Katalogo
SANDRO VERONESI
"Il colibrì"
La nave di Teseo

Che gran bel libro. Parto dal giudizio generale, che di solito lascio in fondo ai miei post di recensione delle letture fatte, per mettere subito in evidenza quanto mi sia piaciuto leggere "Il colibrì" di Sandro Veronesi
E' un libro che nelle oltre 350 pagine mette insieme tante cose legate insieme da un filo conduttore unico: una vita. Piena di vicende, di emozioni, di dolori. "FAMMI FARE UN GIRO" ancora le sembra dire ogni volta il protagonista, non facendosi abbattere dai momenti drammatici e puntando a quelli che scaldano il cuore. Il tutto vivendo ogni istante ed impegnandosi con tutta la propria energia nel "rimanere dentro" lo spazio ed il tempo che lo circonda. "Per questo tu sei un colibrì, perché come lui metti tutta la tua energia nel restare fermo" gli viene detto. Anche se in realtà i percorsi che intraprende, pur non muovendosi troppo dal punto di partenza, sono innumerevoli e pieni di direzioni. Vicende familiari, percorsi di gioventù, passioni adolescenziali, amori concretizzati e non, amicizie che scompaiono ed altre che si rivelano, figli e nipoti, lutti e nascite. Provare a fare una sintesi del libro e definirne la trama è limitante e rischia di appiattire il tutto verso il banale cosa che Marco e la sua storia non si meritano. Così come non se lo meritano Giacomo ed il suo rapporto fraterno con oscillazioni vette/abissi, Probo e Letizia ed il loro rapporto tanto immutato quanto sorprendente,  Marina ed una storia assoluta tra coincidenze/amore/crolli, Luisa ed il suo infinito perdersi e ritrovarsi con il protagonista nell'immutato rapporto di fondo, Adele e la sua storia legata ad un filo, "l'uomo nuovo" e l'amore totalizzante e senza condizioni del nonno, Duccio e Daniele e la loro diversa interpretazione della parola amicizia. 
La storia viene descritta in tempi cronologicamente non continui, raccontata da narratori diversi, focalizzata su vari aspetti, sentita e vissuta con intensità di sfumature graduali. Fa rimanere incollati alla lettura anche chi come me percepisce nelle pagine del libro uno stile molto autocelebrativo dello scrittore che però innegabilmente affascina. Nei punti in cui la storia segue percorsi non facili, lo sviluppo del racconto riesce comunque a farli superare nel migliore dei modi ed a creare le giuste aspettative al lettore per il cammino della storia.
Libro assolutamente consigliato, da leggere e da farsi coinvolgere dalle mille strade emotive che percorre.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...dovrebbe essere noto - e invece non lo è - che il destino dei rapporti tra le persone viene deciso all'inizio, una volta per tutte, sempre, e che per sapere in anticipo come andranno a finire le cose basta guardare come sono cominciate..."
2 - "...il brano si intitolava canzone dell'amore perduto, ma il loro amore non si perdeva mai: finiva con le parole "per un amore nuovo", ma un amore nuovo per loro non ci fu mai..."
3 - "...Marco non rimuginò, non si protesse e si lasciò andare ancora una volta (la terza? la quarta?) e le raccontò la vita pazzesca che faceva, l'amore che traboccava, la tristezza, la forza, la stanchezza, l'arrivo di Giacomo, la sua presenza così strana ma anche familiare..."
4 - "...lavoriamo sui desideri, sui piaceri. Perché anche nella situazione più disastrosa i desideri e i piaceri sopravvivono, siamo noi che li censuriamo..."
5 - "...come una tragedia fa spesso saltare il patto che tiene insieme una famiglia unita, producendovi una rovina inesorabile, quella stessa tragedia può sortire l'effetto contrario se la famiglia è già esplosa, riavvicinandone i membri superstiti anche se per anni si sono combattuti..."

Mia personale VALUTAZIONE: ***** - cinque stelle su cinque

lunedì 29 gennaio 2024

Buon inizio

Campionato - 22^
FIORENTINA - INTER = 0 - 1
GOAL: Lautaro M.

KAPPAPAGELLE
Terracciano 6,5
Faraoni 6,5
Martinez Quarta 5,5
Ranieri 6,5
Parisi 5 +
Arthur 5,5
Duncan 6 -
Ikonè 4,5
Beltran 5 +
Bonaventura 6
Nzola 5,5
Maxime Lopez 5
Nico Gonzalez 5
Barak SV
Milenkovic SV
Mandragora SV

All. Italiano 5,5
IL MIGLIORE: RANIERI
Il peggiore: Ikonè


Dopo l'imperdibile esperienza araba per la sfida a quattro con in palio la supercoppa, torna il campionato ed arriva la capolista. #KappaDecaViola dai gradoni di una Fiesole piena.
  1. Dopo una prova pre-riscaldamento Sottil dà forfait. Gioca Nzola prima punta e Beltran "sottococo"....pardon sottopunta. Nico parte dalla panchina ed i due ballottaggi difensivi sono vinti da Faraoni su Kayode e dalla coppia Quarta-Ranieri in difesa.
  2. L'Inter sfrutta un paio di abbagli nostri e qualche buca qua e là creando un paio di pericoli e poi trovando un gol con un gran colpo di testa di Lautaro che si libera (con fallo? qualche dubbio resta...) di Parisi. Terracciano evita il raddoppio e dopo la mezz'ora arriva la nostra prima occasione con Bonaventura che impegna Sommer. Nel finale Nzola si libera bene ma ci mette troppo a calciare e si fa riprendere.
  3. All'intervallo la domanda è "Ma Nico...anche solo per sessanta minuti....anche solo al sessanta per cento.... 'unnera meglio?"
  4. Nella ripresa l'Inter si mette dietro ed aspetta, noi teniamo il gioco in mano per tutto il tempo ma produciamo un cross pericoloso di Parisi, Nzola che di nuovo con lo spazio giusto fa la scelta sbagliata e poi.....un cazzotto in pieno volto preso dallo stesso attaccante angolano da parte di Sommer e sulla stessa azione un salvataggio di Pavard a porta rimasta vuota. Rigore che però Nico appoggia al portiere svizzero nerazzurro e partita finita.
  5. Inizio partita di sbandamento con relativo gol preso seguito da un possesso palla quasi esclusivo ma davvero sterile: due tiri in porta ed un rigore regalato (prima da loro poi da noi) nel tempo e mezzo di tentativi di arrivare al pareggio. Non abbiamo preso l'imbarcata dell'andata (qui) né quella che in diversi prendono contro la capolista ed abbiamo controllato la gara noi, ma resta l'amaro in bocca perché forse non era così impossibile fare meglio. Resta soprattutto la sensazione di un gioco che si è molto opacizzato.
  6. A me l'idea di mettere trequartista (che poi spesso diventava mezz'ala a tratti mediano) Beltran mica ha entusiasmato eh.
  7. "PER I MAGHI VECCHI" che dicono oggi che il rigore calciato da Nico fa ridere, proporrei di rivedere tutti i rigori calciati dal nostro dieci da quando è qui e che gli hanno fatto "prendere" il soprannome di infallibile. Fino ad ieri.
  8. Secondo me dividere una coppia come quella di Ikonè e Brekalo è un gesto cattivo nei confronti del calcio.....e dell'avanspettacolo. Sentirei quindi se l'Hajduk ci prende anche Jorko.
  9. La coppia dei centrocampisti centrali sembra in affanno e meno lucida di quanto potrebbe e dovrebbe. Urgerebbe un po' di turnover......se i sostituti non si chiamassero Lopez e Mandragora.
  10. Inizio 2024 shock: 5 gare disputate con 0 vittorie 2 pareggi e 3 sconfitte. Due gol fatti, quattro gare senza reti. Unica consolazione la qualificazione in Coppa Italia. Menomale però che ci siamo fatti trovare pronti sul mercato......ah no.
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...devo essere sincero? Voglia di vederla meno di zero....ho guardato solo quando veniva sbagliato il rigore..."

sabato 27 gennaio 2024

Memoria generale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 576
Oggi si celebra la giornata della memoria, giorno di commemorazione di tutte le vittime dell'Olocausto. La scelta della data deriva dalla ricorrenza dell'ingresso e la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell'Armata Rossa. Scegliere proprio il 27 gennaio come riferimento di questa tragedia mondiale identifica nel momento della fine della stessa il punto giusto per ricordare e non solo "festeggiare".  Anche perché di festeggiamenti purtroppo è davvero difficile parlare.
Ed allora il momento in cui quell'atroce incubo si è interrotto è stato ritenuto quello più adatto ad evidenziare il percorso mentale del "non cancellare" quanto accaduto e tenere bene in evidenza errori e drammi. 
Per questo in ogni anniversario è giusto ripetersi. Ripercorrere. Rivedere. Riascoltare. Risentire. Ripensare. Rianalizzare. 
Per non rivivere.
Questo è importante che sia fatto e che venga tenuto presente come cardine della giornata di una memoria che non può mai velarsi di oblio. Ed allora, proprio in questo senso, il passato dovrebbe diventare una sorta di linea guida per presente e futuro. Specie quando certi percorsi sembrano ripresentarsi tetri ed oscuri come qualcosa di già vissuto e drammaticamente subito.
"UN DOMANI CHE ARRIVA MA CHE SEMBRA IN APNEA" dovrebbe infatti allertare tutti e ricordare quello che dovremmo aver imparato dalla storia. Dalle leggi razziali e la responsabilità del mondo (molto rilevante quella italiana) nella deportazione nei campi di concentramento alle colpe di chi si "voltò" dall'altra parte, dalla forza di chi si oppose a tutto ciò rischiando del proprio all'importanza della cultura e dell'impegno per uscire da quel buio fitto. 
Venti pericolosi soffiano sul riproporsi di certe ignominie. Alcune già verificate e denunciate, altre in atto ma sostanzialmente più nell'ombra. Eppure oggi tutti dovrebbero avere le conoscenze di cosa vuol dire "non riconoscere" i diritti altrui, le terre altrui, le vite altrui. Chi un tempo le ha subite, chi le ha viste subire. Tutti. E tutti dovrebbero impegnarsi affinché i semi pericolosi di quelle piante infestanti di un tempo non germoglino. Più e mai. O la giornata della memoria sarà stata una scelta inutile. O il passato sarà stato solo un capitolo del libro di storia e non la base della nostra cultura e coscienza.
Per non dimenticare bisogna anche dimostrare di aver capito quello che la memoria ci ricorda.
Ogni giorno.

sabato 20 gennaio 2024

Il totale nulla

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 575

Seguo il calcio e tifo Viola da quando avevo sei anni, non ancora compiuti. Sono quindi oltre 40 anni che vedo rotolare palloni e sento forte la voglia di gridare "gol" quando in campo scende la mia maglia del cuore, colorata dello stesso colore di questo blog.
Da qualche anno però la passione sta vertiginosamente calando. Un po' per personale "anzianitudine" probabilmente, un po' per altri interessi, un po' per vicende viola ed un po' per un calcio che in senso generale ormai sempre di più lascia perplessi.
Continuo a seguire la Fiorentina con interesse e puntualità (ed a rompere le scatole con i miei post) ma qualcosa si è annacquato. Servirebbe un post dedicato allo scolorire di quel viola, ma non è questo il momento. 
Mi è venuta invece voglia di scrivere oggi di quello che attraversa il calcio italiano: il totale nulla. Per farlo parto dall'esperimento della supercoppa a 4 in Arabia di questi giorni: perfetto esempio di cosa produce chi gestisce "questo giochino"
Interrompere l'inizio del nuovo anno per fare a gennaio in terra araba un mini torneo dal sapore estivo è un colpo di genio che supera "QUEL TANTO CHE BASTA" tutte le possibili idee deliranti. La vincitrice del campionato, la seconda, la vincitrice della Coppa Italia e la finalista della scorsa stagione che si ritrovano più di sei mesi dopo a giocarsi la "supercoppa della stagione prima" , lontano dai propri tifosi ed in un posto totalmente irraggiungibile per il cuore di ogni squadra. Stadi semideserti ad ospitare le semifinali, organizzatori scontenti che speravano di vedere altre squadre partecipanti, calendari rivisti all'occorrenza ed a poche settimane dalle gare, squadre scontente di sobbarcarsi questo impegno proprio all'inizio del tour de force dettato da calendari fitti tra campionati e coppe abituali. Qualcosa di vergognosamente incomprensibile da studiare attentamente come flop dalle dimensioni clamorose.
Questa brillantissima idea arriva dopo la riformulazione della Coppa Italia che vede un scarsissimo interesse da parte dei partecipanti per "cultura" e che non viene per nulla aiutata dalla programmazione del torneo. Il calendario è sostanzialmente impossibile per le piccole squadre e/o quelle di serie minori e clamorosamente agevolato per le prime otto classificate che non solo entrano in campo direttamente agli ottavi ma hanno i primi due turni in gara singola in casa, per poi affrontare semifinali con andata e ritorno prima dalla sfida unica finale a Roma. Altra organizzazione filiniana a dir poco.
In tutto questo, le alte sfere e la politica continuano a tentare di finanziare le società prevedendo e/o provando a farlo leggi/leggine/leggiucce: ora chiamandoli decreti crescita, ora abbattimento costi per rientro di cervelli, ora proroghe, ora sgravi, ora pampurio. Interesse dato soprattutto dal tentativo di non dover registrare quello che sembra sotto gli occhi di tutti: i conti sono sballati ed il banco è saltato. Per praticamente la maggioranza delle società e per il giocattolo nella sua interezza. 
La lungimiranza gestionale del suddetto giochino, pensa che la crisi generale attorno ad un pallone che appare sempre più sgonfio si possa risolvere incassando X milioni da una trasferta da armata brancaleone nella terra dei dollari mischiati al petrolio (e non solo). Senza preoccuparsi nell'ordine di: curare la composizione dei vivai, sostenere la passione del tifo, monitorare la mappa degli stadi, preoccuparsi della regolarità delle stagioni, verificare i servizi offerti da chi si aggiudica i diritti televisivi, analizzare seriamente la sostenibilità di bilanci societari, razionalizzare ed umanizzare calendari folli e privi di rispetto per gli utenti.
Il niente che per anni ha dominato la gestione del calcio italiano sta continuando ad imperare ed avanzare. Avanti così, facciamoci del male. Anzi, continuiamo a farcelo.

venerdì 19 gennaio 2024

Bella figura, proprio bella

Supercoppa - Semifinali
NAPOLI - FIORENTINA = 3 - 0
GOAL: Simeone, Zerbin, Zerbin

KAPPAPAGELLE
Terracciano 6
Kayode 5,5
Milenkovic 6
Quarta 5,5
Biraghi 5,5
Duncan 5,5
Arthur 6,5
Ikonè 4,5
Bonaventura 5
Brekalo 4,5
Beltran 5
Nzola 5
Sottil 5
Parisi 5
Faraoni SV
Barak SV

All. Italiano 5
IL MIGLIORE: ARTHUR
Il peggiore: Brekalo

Prima esperienza di Supercoppa a quattro e Viola che partecipa per aver disputato la finale di Roma di Coppa Italia dello scorso maggio (clicca qui). #KappaDeca di semifinale quindi.
  1. Le uniche vere e proprie scelte vedono Biraghi prevalere su Parisi e Quarta prevalere su Ranieri. Gli altri titolari sono sostanzialmente scontati oppure obbligati.
  2. Un inizio di tempo un po' di studio si sblocca con un contropiede del Napoli che ci trova scoperti e manda in gol il Cholito. Ex. "Ecometesbaji" direbbe uno che conosco. Reagiamo e portiamo il nostro giocatore più pericoloso dopo i due sopralivello (Quarta) a colpire un palo ed Ikonè ad inventarsi una serpentina che ci procura un rigore molto importante. Purtroppo Ikonè decide di prendere la palla e calciare dagli undici metri e trovare il modo di non prendere nè lo specchio della porta nè lo spazio nei dintorni. Finisce così il primo tempo.
  3. Alla fine del primo tempo la domanda è "ma por**a t**ia pu***na la**a ma proprio Ikonè a tirare il rigore?"
  4. Nella ripresa la partita è facile da leggere come impostazione: Napoli chiuso dietro e noi......a far girare palla. A Riad. A Firenze al plurale. Perchè non riusciamo praticamente mai ad essere pericolosi e più che sterili siamo sostanzialmente inesistenti a livello di "rischio gol". Nel finale, non contenti troviamo anche il modo di far fare doppietta a Zerbin appena entrato. Degna conclusione di match.
  5. Continua la serie di prestazioni non eccelse e questa volta arriva la scoppola che in altre occasioni avevamo un po' scansato per caparbietà, forza e fortuna. Sicuramente il rigore di Ikonè poteva cambiare le cose e certamente il Napoli non ci ha creato fino a cinque dalla fine così tanti problemi. Detto questo abbiamo giocato male e ci siamo annodati nel frequente giropalla inutile che non crea opportunità alle punte che, dal canto loro, non fanno nulla per crearsele. Un bel tonfo, inatteso probabilmente nelle speranze e nella dimensione ma non nel gioco, dato il rendimento dell'ultimo periodo sotto questo punto di vista.
  6. E' curioso come in casa Viola "OGNUNO SCEGLIE LA" giornata in cui calciare il suo rigore. Con l'infortunio di Nico, i rigoristi della Fiorentina hanno traslocato nella casa delle libertà di guzzantiana memoria. 
  7. Davvero davvero davvero era il caso di far giocare Brekalo che non ha mai inciso e che pare (a questo punto ho dei dubbi) alla porta? Ah già l'ho già scritto per Befana.
  8. La fotografia di Ikonè è tutta in quei due minuti: primo spunto della gara, bel dribbling e bella iniziativa, rigore procurato, possibile svolta del match e magari anche del suo rendimento. Prende il pallone ed insiste per tirare un rigore che non va nemmeno vicino alla traversa. Due minuti che stanno andando in loop da quando è arrivato.
  9. La prestazione di Arthur l'unico mezzo lato positivo della gara.
  10. Sapendo di non avere a disposizione Nico, Kouamè e Sottil e sapendo di avere due figuranti come centravanti, arrivare impreparati  - con il mercato aperto - al 18 gennaio per uno degli obiettivi stagionali che si realizza o meno con un "o dentro o fuori" contro una squadra ampiamente alla portata è una clamorosa dimostrazione di miopia tecnica.
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...Simeone? Stavo in pensiero.... :-)) Ikonè nemmeno traversa scheggiata.....te lo dicevo che alle 21 s'era già fuori dalla supercoppa....che pena queste partite....meglio così, si torna a casa....una cosa inguardabile..."

domenica 14 gennaio 2024

Quindici anni di Auguri

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 574
Quando questo blog si è "mostrato" per la prima volta non avrei mai pensato di festeggiare questo anniversario. Oggi infatti è il compleanno di Kappaviola che festeggia 15 anni di vita.
Attraverso 2.113 post, 4.651 commenti, 372.631 visualizzazioni, 8 pagine, 57 etichette ho provato a non mollare la presa e l'abitudine di dire la mia. 
Da anni in cui, anche attraverso la versione acida, ho scritto quasi un post al giorno a quelli in cui non sono arrivato nemmeno a cento in un anno. Da rubriche fisse che poi sono scomparse a quelle che invece sono rimaste costanti. Da argomenti che partivano per originali e sono diventati ripetitivi negli anni. Dalle passioni immutate a quelle che piano piano si sono scolorite. Da spunti a nuovi a vecchi approfondimenti. Da post di sorrisi a quelli che mi hanno strappato la lacrimina. Dal pallone viola alle copertine di libri. Dal post del 14 gennaio 2009 (in cui ringraziavo la spinta del Riborda del Nanne che continuo ancora oggi a ringraziare) a quello di oggi 14 gennaio 2024.
In ogni passaggio e/o cambiamento della mia vita e di questo blog, non ho mai fatto sparire l'abitudine di "buttare giù righe" per capire se potevano diventare post e grazie a questa "tigna" oggi mi ritrovo a veder materializzato questo numero particolarmente gratificante. Quindi di vero cuore ed orgogliosamente, "AUGURI DA ME" al Kappa blog per questi 15 anni . Non solo. Grazie a tutti voi che passate di qui. La vostra lettura, presa in giro, critica, voglia di lasciare un commento, "mi piace""ma'icchèt'haiscritto?", idea di post ha sostenuto questa mia passione e questo spazio in modo determinante. E se oggi festeggiamo questo quindici, una buona percentuale di merito è anche vostro. Così, semplicemente....
Auguri Kappaviola
15 anni di Kappaviola

mercoledì 10 gennaio 2024

Adesso a Bergamo

Coppa Italia - Quarti di finale
FIORENTINA - BOLOGNA = 0 - 0
5 - 4 d.c.r.

GOAL: ----

KAPPAPAGELLE

Christensen 7
Kayode 6
Milenkovic 7
Martinez Quarta 6,5
Ranieri 7,5
Biraghi 5
Maxime Lopez 6
Duncan 6,5
Barak 5,5
Ikonè 5
Beltran 6 -
Bonaventura 6
Nzola 6 -
Mandragora 6 +
Arthur 6
Parisi 6
Mina SV

All. Italiano 6
IL MIGLIORE: RANIERI
Il peggiore: Biraghi

Il giorno dopo la sfida #KappaDecaViola per non far mancare "IL MIO PENSIERO" sul match che ci ha aperto le porte delle semifinali di Coppa.
  1. La formazione iniziale ha riportato alla memoria il "basculante" di Paulo Sousa con una disposizione ibrida tra un 5-3-2 un 3-5-2 un 4-2-3-1 ed un 3-4-2-1. Un po' troppi per capirci qualcosa.
  2. Primo nostro tiro in porta al 90' mentre il Bologna ha tre occasioni importanti: una rigore in movimento ciccato, una traversa scheggiata, un palo. Giocano meglio di noi, soprattutto il primo tempo, ma non crolliamo e teniamo duro portando la gara ai supplementari.
  3. Nei due tempi da quindici minuti, inizialmente meglio noi con 2/3 occasioni importanti poi il loro ritorno con un mezzo miracolo di Christensen. Il gol è un miraggio quindi si va ai rigori.
  4. Mandragora, Arthur, Milenkovic, Mina, Lopez i cinque impeccabili rigoristi che ci regalano la semifinale dopo l'unico errore dal dischetto di serata di Posch che regala il pallone ad una Ferrovia desolatamente vuota.
  5. Immensa partita di ClaudioLuisaMassimo Ranieri, grande quella del trio difensivo che attualmente mi pare tra le note più positive di questa parte di stagione viola.
  6. Terza semifinale di coppa Italia in tre anni, quest'anno con la doppia sfida ai rigori vinta dopo due pareggi con due squadre emiliane. Così tanto per dire cose a caso. Cercando di dire cose più sensate - come se mi riuscisse - mi pare giusto fare i complimenti a chi ha ottenuto questo (quasi) risultato.
  7. Intanto in curva il giusto clima freschino apprezzabile delle ore 23 di inizio gennaio ci ha tenuto piacevole compagnia fino alla seconda sfida su due finita ai rigori.
  8. Nel nostro tabellone dovevamo incontrare - secondo la forza delle squadre - prima Lecce, poi Inter ed infine Milan. Siamo in semifinale con l'Atalanta. Beh. "A questo punto in finale col Frosinone, è fatta" la perfetta conclusione di Enry.
  9. A livello di pericolosità non pervenuti i nostri attaccanti, nè i nostri centrocampisti. Ci credo che poi Italiano metta tutti i difensori a disposizione per cercare di vincerla.
  10. Ci sarebbe il calcio mercato aperto. Così, per segnalarlo. E ci sarebbe anche un'annata molto propizia per ottenere qualcosa di anche non troppo immaginabile. Così, sempre per dire.
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...magari l'è freddo ma lo spettacolo...uhhh....comunque Ranieri è diventato un signor difensore..."

domenica 7 gennaio 2024

Befana

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 573

Ieri era il giorno della Befana. O meglio "l'Epifania che tutte le feste si porta via". Signora anzianotta che su una scopa vola a portare calze piene di doni e dolci, principalmente ai più piccoli.
Una donna. "CERTE DONNE BRILLANO" per bellezza o prorompenza, altre - come lei - per attenzioni, bontà e dolcezza. 
Purtroppo ad altre ancora, in un numero maledettamente sempre troppo alto, la luce viene spenta da mani pavide e brutali.
Il nuovo anno infatti non ha portato novità sulle violenze che si susseguono senza conoscere "fine dell'anno". E' solo una contabilità da bilancio economico che ha fatto "tirare una riga" al trentuno dodici. 
Nel 2023, 113 nomi di donne erano stati cancellati dalla violenza senza fine di piccoli esseri definiti uomini solo dalla carta d'identità. Una donna uccisa ogni tre giorno, come mi è capitato purtroppo troppo spesso di sottolineare in post che si ripetono senza soluzione di continuità.
L'anno nuovo altro non è che la prosecuzione dolorosa di quanto sopra riportato. Anzi. Per non perdere il passo dell'anno precedente, il 2024 ha deciso infatti di non farsi trovare impreparato ed ha addirittura accelerato il ritmo: in meno di sette giorni già tre i femminicidi avvenuti.
La Befana quindi nella calza di ognuno di noi non è riuscita a consegnare la sua bontà e la sua dolcezza. Non solo. Non è riuscita nemmeno a portare un minimo di umanità e rispetto, elementi che dovrebbero essere "basilari" e comunque un gradino sotto le sue caratteristiche di magnanimità. 
Che screanzata questa donna che tanto viene attesa e che non riesce neanche nell'intento minimo, nonostante venga celebrata ogni anno. Una provocazione bella e buona la sua. Quasi come quelle che portano tante donne "a cercarsela" o in qualche modo "a non far niente per evitarlo"
Un anno tragico si era concluso con un'ondata di indignazione generale o almeno così era sembrato. Un anno nuovo è cominciato nello stesso drammatico modo. Sta a noi far sì che quella sollevazione popolare non sia stata un inutile utilizzo di stoffa rossa fine a sé stessa e che possa essere invece DAVVERO un seme per la nascita di qualcosa di rigogliosamente buono e nuovo. Altrimenti potremmo appunto sempre dare la colpa alla Befana, in fondo è una donna anche lei e tutto "tornerebbe".

sabato 6 gennaio 2024

Brodi

Campionato - 19^
SASSUOLO - FIORENTINA = 1 - 0
GOAL:
Pinamonti

KAPPAPAGELLE
Terracciano 6
Kayode 5
Milenkovic 6
Martinez Quarta 6
Biraghi 5
Arthur 5,5
Mandragora 4,5
Ikonè 5,5
Bonaventura 4,5
Brekalo 4
Nzola 4,5
Duncan 6,5
Beltran 5
Parisi 6
Barak 5,5

All. Italiano 5
IL MIGLIORE: DUNCAN
Il peggiore: Brekalo

Ultima del girone d'andata al Mapei Stadium. #KappaDecaViola per la sfida al Sassuolo che apre l'anno nuovo.
  1. Il Mister non ha molte scelte per gli esterni di attacco: Nico e Sottil sono in infermeria mentre Kouamè è in Coppa d'Africa. Giocano i restanti cioè Ikoné e Brekalo. Il resto della squadra vede Quarta preferito a Ranieri e - a sorpresa - Mandragora e Nzola che partono titolari.
  2. Parte meglio il Sassuolo tanto che al primo affondo vero trova il vantaggio. Triangolo sulla nostra fascia destra che mette in mezzo Kayode e porta al vantaggio Pinamonti dopo un assist al bacio di Pedersen. Rischiamo il raddoppio con lo stesso Pinamonti ed un fuorigioco di Berardi fa giustamente annullare il 2-0 dopo una nuova dormita. Nessuna nostra traccia in avanti.
  3. "Beh dai gli abbiamo fatto il regalo di Natale e gli abbiamo impacchettato il primo tempo, non ne hanno approfittato nemmeno più di tanto, magari ci regalano loro il secondo" il pensiero dell'intervallo.
  4. Ripartiamo da dove avevamo lasciato, tanto che subiamo il raddoppio dopo pochi minuti con Thorsvedt dopo una dormita su angolo. Dopo un controllo infinito al VAR, viene valutato attivo un fuorigioco ininfluente ed il gol è annullato. E' la scossa che ci accende. Troviamo un rigore dopo un po' di assedio ma lo sbagliamo con Jack. Troviamo prima una traversa e poi il pareggio con Quarta ma il VAR lo cancella - questa volta giustamente - per fuorigioco dello stesso difensore. Troviamo un miracolo di Consigli su colpo di testa di Milenkovic. Troviamo un forcing con 1500 cross. Non troviamo il gol del pari.
  5. Primo tempo tra i più brutti dell'era Italiano. Ripresa di forza e voglia dopo aver "scampato" - per regalo - il rischio del 2-0. Forcing continuo ma senza un filo conduttore di gioco. Potevamo pareggiarla, forse lo meritavamo nel secondo tempo, ma anche oggi come nelle ultime tre gare il gioco è parso macchinoso e più di rabbia che di logica. Peccato, occasione importante buttata via più che persa. Da "brodi".
  6. Contro una delle squadre più permissive del campionato, per sessanta minuti non abbiamo praticamente tirato in porta. Va bene essere buoni per le feste, però...
  7. Non male la prestazione di Nzola che si è smarcato solo quando era in fuorigioco.
  8. Brekalo onestamente questa partita non doveva giocarla. Fuori da tutto da mesi, in procinto (pare) di andare via, mai dato l'impressione di essere giocatore da quando è qui. Ed infatti non l'ha giocata.
  9. "SIAM QUESTI QUA": senza Nico con Jack non in giornata - e che sbaglia il rigore - finiscono le nostre armi se Quarta finisce in fuorigioco e Milenkovic viene respinto da Consigli.
  10. Peccato amplificato dal fatto che abbiamo giocato questa partita praticamente in casa con un tifo costante ed assordante.
ps. FORZA VIOLA...sempre...

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...guardo la formazione e mi chiedo come sia possibile esser quarti....provo a guardarla ma non ti prometto di arrivare a fine primo tempo...ottimo...s'era stati troppo senza subire gol...inguardabili...ma come è possibile...son rimasti negli spogliatoi anche oggi....ma che è obbligatorio metterli brekalo ed ikonè? Meglio Duncan e Maxime Lopez....mavaff****lo...iolaeeee...ma Nzola ma icchefà....?"

lunedì 1 gennaio 2024

Tradizioni

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 572

Certe abitudini diventano tradizioni. Di quelle belle.
Così ogni primo dell'anno, intervallando il divanismo pomeridiano, prendo il pc e cerco il sito del giorno e non solo.
Parlo del sito con il logo E che potrete trovare qui:
Mi dirigo verso lo spazio relativo al tesseramento annuale e faccio "il mio dovere". Quello di trovare "IL SALE DELLA TERRA" in un piccolo gesto, che sembra microscopico ma che invece ha un peso specifico di rara importanza.
Sì lo so, sono monotono. Ma quando c'è qualcosa che funziona mi sembra giusto portarla avanti e farla diventare una tradizione. Così:

E quando la conferma dell'avvenuto tesseramento arriva mi si apre sempre un sorriso soddisfatto.
Per questo vi consiglio, per chi può e per come può, di visitare il sito di Emergency e scegliere il modo che preferite per contribuire e per far partire nel modo migliore questo anno: