domenica 7 gennaio 2024

Befana

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 573

Ieri era il giorno della Befana. O meglio "l'Epifania che tutte le feste si porta via". Signora anzianotta che su una scopa vola a portare calze piene di doni e dolci, principalmente ai più piccoli.
Una donna. "CERTE DONNE BRILLANO" per bellezza o prorompenza, altre - come lei - per attenzioni, bontà e dolcezza. 
Purtroppo ad altre ancora, in un numero maledettamente sempre troppo alto, la luce viene spenta da mani pavide e brutali.
Il nuovo anno infatti non ha portato novità sulle violenze che si susseguono senza conoscere "fine dell'anno". E' solo una contabilità da bilancio economico che ha fatto "tirare una riga" al trentuno dodici. 
Nel 2023, 113 nomi di donne erano stati cancellati dalla violenza senza fine di piccoli esseri definiti uomini solo dalla carta d'identità. Una donna uccisa ogni tre giorno, come mi è capitato purtroppo troppo spesso di sottolineare in post che si ripetono senza soluzione di continuità.
L'anno nuovo altro non è che la prosecuzione dolorosa di quanto sopra riportato. Anzi. Per non perdere il passo dell'anno precedente, il 2024 ha deciso infatti di non farsi trovare impreparato ed ha addirittura accelerato il ritmo: in meno di sette giorni già tre i femminicidi avvenuti.
La Befana quindi nella calza di ognuno di noi non è riuscita a consegnare la sua bontà e la sua dolcezza. Non solo. Non è riuscita nemmeno a portare un minimo di umanità e rispetto, elementi che dovrebbero essere "basilari" e comunque un gradino sotto le sue caratteristiche di magnanimità. 
Che screanzata questa donna che tanto viene attesa e che non riesce neanche nell'intento minimo, nonostante venga celebrata ogni anno. Una provocazione bella e buona la sua. Quasi come quelle che portano tante donne "a cercarsela" o in qualche modo "a non far niente per evitarlo"
Un anno tragico si era concluso con un'ondata di indignazione generale o almeno così era sembrato. Un anno nuovo è cominciato nello stesso drammatico modo. Sta a noi far sì che quella sollevazione popolare non sia stata un inutile utilizzo di stoffa rossa fine a sé stessa e che possa essere invece DAVVERO un seme per la nascita di qualcosa di rigogliosamente buono e nuovo. Altrimenti potremmo appunto sempre dare la colpa alla Befana, in fondo è una donna anche lei e tutto "tornerebbe".

Nessun commento:

Posta un commento