mercoledì 31 gennaio 2024

Il volo speciale di un colibrì

#Klibro Gennaio 2024 
qui il mio intero
Katalogo
SANDRO VERONESI
"Il colibrì"
La nave di Teseo

Che gran bel libro. Parto dal giudizio generale, che di solito lascio in fondo ai miei post di recensione delle letture fatte, per mettere subito in evidenza quanto mi sia piaciuto leggere "Il colibrì" di Sandro Veronesi
E' un libro che nelle oltre 350 pagine mette insieme tante cose legate insieme da un filo conduttore unico: una vita. Piena di vicende, di emozioni, di dolori. "FAMMI FARE UN GIRO" ancora le sembra dire ogni volta il protagonista, non facendosi abbattere dai momenti drammatici e puntando a quelli che scaldano il cuore. Il tutto vivendo ogni istante ed impegnandosi con tutta la propria energia nel "rimanere dentro" lo spazio ed il tempo che lo circonda. "Per questo tu sei un colibrì, perché come lui metti tutta la tua energia nel restare fermo" gli viene detto. Anche se in realtà i percorsi che intraprende, pur non muovendosi troppo dal punto di partenza, sono innumerevoli e pieni di direzioni. Vicende familiari, percorsi di gioventù, passioni adolescenziali, amori concretizzati e non, amicizie che scompaiono ed altre che si rivelano, figli e nipoti, lutti e nascite. Provare a fare una sintesi del libro e definirne la trama è limitante e rischia di appiattire il tutto verso il banale cosa che Marco e la sua storia non si meritano. Così come non se lo meritano Giacomo ed il suo rapporto fraterno con oscillazioni vette/abissi, Probo e Letizia ed il loro rapporto tanto immutato quanto sorprendente,  Marina ed una storia assoluta tra coincidenze/amore/crolli, Luisa ed il suo infinito perdersi e ritrovarsi con il protagonista nell'immutato rapporto di fondo, Adele e la sua storia legata ad un filo, "l'uomo nuovo" e l'amore totalizzante e senza condizioni del nonno, Duccio e Daniele e la loro diversa interpretazione della parola amicizia. 
La storia viene descritta in tempi cronologicamente non continui, raccontata da narratori diversi, focalizzata su vari aspetti, sentita e vissuta con intensità di sfumature graduali. Fa rimanere incollati alla lettura anche chi come me percepisce nelle pagine del libro uno stile molto autocelebrativo dello scrittore che però innegabilmente affascina. Nei punti in cui la storia segue percorsi non facili, lo sviluppo del racconto riesce comunque a farli superare nel migliore dei modi ed a creare le giuste aspettative al lettore per il cammino della storia.
Libro assolutamente consigliato, da leggere e da farsi coinvolgere dalle mille strade emotive che percorre.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...dovrebbe essere noto - e invece non lo è - che il destino dei rapporti tra le persone viene deciso all'inizio, una volta per tutte, sempre, e che per sapere in anticipo come andranno a finire le cose basta guardare come sono cominciate..."
2 - "...il brano si intitolava canzone dell'amore perduto, ma il loro amore non si perdeva mai: finiva con le parole "per un amore nuovo", ma un amore nuovo per loro non ci fu mai..."
3 - "...Marco non rimuginò, non si protesse e si lasciò andare ancora una volta (la terza? la quarta?) e le raccontò la vita pazzesca che faceva, l'amore che traboccava, la tristezza, la forza, la stanchezza, l'arrivo di Giacomo, la sua presenza così strana ma anche familiare..."
4 - "...lavoriamo sui desideri, sui piaceri. Perché anche nella situazione più disastrosa i desideri e i piaceri sopravvivono, siamo noi che li censuriamo..."
5 - "...come una tragedia fa spesso saltare il patto che tiene insieme una famiglia unita, producendovi una rovina inesorabile, quella stessa tragedia può sortire l'effetto contrario se la famiglia è già esplosa, riavvicinandone i membri superstiti anche se per anni si sono combattuti..."

Mia personale VALUTAZIONE: ***** - cinque stelle su cinque

1 commento:

  1. Sul gruppo Facebook "Un libro tira l'altro ovvero il passaparola dei libri" la recensione ha raccolto 33 commenti se volete leggerli sono a disposizione lì.

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