lunedì 28 febbraio 2022

Racconti irrequieti

#Klibro Febbraio 2022
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Katalogo
MICHELE MARI
"Euridice aveva un cane"
Einaudi

Il libro di Michele Mari è una prova non facilissima da affrontare per un lettore "lineare" come me. I racconti che formano "Euridice aveva un cane" hanno un denominatore abbastanza comune: uno stato di generale irrequietezza. Sia dovuta all'ambiente del racconto, allo stato d'animo del protagonista, alla vita sociale dello stesso o ai pensieri/impegni che si affollano nella sua mente/vita. Ma non solo.
L'autore decide infatti di descriverli con un linguaggio quasi sempre molto "pieno" di rimandi ad immagini anche complesse. La scelta delle parole, inoltre, non è mai casuale e quasi sempre vira verso la terminologia più "antica" o perlomeno non comune. Questo certamente non alleggerisce il testo ma lo rende interessante aprendo nuovi percorsi linguistici al lettore che però non ne soffre il peso grazie all'uso costante dell'ironia da parte dell'autore. 
"QUELLO CHE TI TIENE SU" il pezzo è proprio il sorriso velato che le pagine ti offrono in maniera molto frequente. Il mix quindi di eleganza ed ironia riesce ad essere ben bilanciato anche se alla lunga l'abbinamento con la struttura a racconti un po' "paga pegno" al livello massimo di attenzione che a volte viene un po' meno.
Il racconto che dà il titolo al libro, "i palloni del signor Kurz" e "la serietà della serie" sono i capitoli da non perdere. Quelli che lasciano la migliore (a gusto mio ovviamente) sensazione al lettore. Nel complesso libro consigliato, da provare e da cercare di non giudicare troppo pretenzioso, impatto che in qualche momento può emergere.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...davanti a se aveva tutta la vita per ripensarsela..."
2 - "...forse stavo già per morire, per dissolvermi aspettavo solo di rivarcare la soglia, di sentir la mia guida armeggiare con le chiavi..."
3 - "...di cose e persone scomparse solo io ero custode, solo io serbavo ordinata memoria..."
4 - "...quando leggiamo un libro il nostro diletto è una menzogna, essendo soltanto lo sbiadito e corrotto riflesso del diletto che prova il libro a essere letto da noi..."
5 - "...ora doveva affrontare l'ingrato esercizio, più non davansi benevole scuse al suo pensoso indugiare..."

Mia personale VALUTAZIONE : *** - Tre stelle su cinque

2 commenti:

  1. da fb:
    Recensione stimolante! Più che da 3/5
    Chiara

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    Risposte
    1. Grazie! ;-)
      I "due in meno" son dovuti alla mia tipologia di lettore molto lineare ed alla struttura in racconti...

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