giovedì 15 gennaio 2009

...giulio baciamo le mani...

Accendo il televisore e vedo tutto il Senato unito in un unico applauso, una standing ovation da stadio e mi domando: "che ci fà la curva Fiesole a Palazzo Madama?" in uno slancio di umorismo improprio....poi penso "sarà successo qualcosa di molto positivo che rende tutti felici in maniera trasversale, da destra a sinistra": la sconfitta di mafia/camorra/'ndrangheta tutte insieme, il PIL che ha avuto un impennata del 5% in un mese, un intervento di diplomazia estera che ha fatto terminare la strage in Palestina......e quindi apro bene le orecchie e sento più o meno queste parole:
Il Presidente del Senato con un lungo discorso rende omaggio e festeggia il 90° compleanno del senatore a vita Giulio Andreotti.
Ed allora mi stropiccio gli occhi e e le orecchie.....ma il risultato non cambia.....penso al fatto della sua "mancata condanna" solo per decorrenza termini e non per non aver commesso il fatto, ma per averlo commesso in periodo ormai non punibile per il processo.....ed allora mi chiedo come si possa rendere un COTANTO omaggio a chi per sentenza è stato dichiarato colpevole di associazione a delinquere.....ci penso e ci ri-penso ma la cosa non migliora......anzi peggiora perchè mi ritorna in mente la puntata di "Porta a Porta" del giorno prima dove politici e giornalisti di tutte le "religioni" e di tutti i "colori" portavano il loro tributo al GRANDE MAESTRO.....ed allora davvero "ho perso le parole....eppure ce le avevo qua un attimo fà" ...e mi affretto a chiedere al Bollins se lui si è ricordato di fare gli auguri al nostro grande uomo politico.....e lui mi ricorda quello che è un pò il nostro riferimento.....uno dei pochi ormai rimasti.....e cioè "ci resta Travaglio".....e cercando su Internet trovo una vecchia intervista del Marco nazionale ed un pò mi rincuoro......non sono del tutto rincoglionito o almeno non sono il solo:
Come si è concluso il processo-Andreotti?
Risponde Travaglio: Il processo-Andreotti si è concluso con la dichiarazione di colpevolezza dell’imputato fino alla primavera del 1980. È stato riconosciuto dalla corte d’appello di Palermo colpevole di associazione a delinquere con la mafia fino alla primavera del 1980, reato che si era prescritto un anno prima. Quindi, se il processo fosse durato un anno di meno, lui sarebbe stato condannato per associazione a delinquere con la mafia. Tra l’altro è un bel periodo per uno che ha cominciato nel ‘45: trentacinque anni non sono male dopo tutto. A noi popolo semplice hanno fatto credere che era stato assolto anche in appello, ma lui se ne deve essere accorto che non era vero, visto che ha fatto ricorso in cassazione chiedendo l’annullamento della prescrizione, chiedendo l’assoluzione. Si vede che non l’aveva avuta l’assoluzione! Altrimenti non si è mai visto uno assolto che ricorre in cassazione contro la propria assoluzione… un suicida. Il suo problema è che anche la cassazione ha confermato la sentenza di appello e lo ha condannato a pagare le spese processuali. Il limite della data del 1980 non è un’idea balzana dei giudici, ma è la data dell’ultimo incontro che Andreotti ha avuto con Bontade. Il primo l’ha avuto prima del delitto-Mattarella. In quell’incontro Bontade preannunciò ad Andreotti il progetto del delitto, ma dato che Andreotti non aveva avvertito Mattarella del pericolo incombente, questo fu ammazzato. In seguito Andreotti scese di nuovo in Sicilia a incontrare Bontade per chiedere informazioni sul delitto e Bontade gli rispose “l’avevamo avvertita”. Questo è l’ultimo incontro che i giudici ritengono accertato. Poi ci sono altri incontri successivi con mafiosi, ma non si ritiene che siano sufficienti a stabilire che Andreotti era ancora organicamente legato alla mafia dopo l’‘80,anche perché poi Bontade venne ucciso dai corleonesi e perché cambiarono tutti gli equilibri. Così ora tutti sappiamo – o meglio non sappiamo – che siamo stati governati da un mafioso fino all’‘80.

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