martedì 26 aprile 2011

La pace è inderogabile per costituzione


Magari sarà stato "UN BICCHIERE DI VIGNA" di troppo che nel giorno di festa mi sono bevuto, ma ieri mi era sembrato di leggere una dichiarazione del nostro Presidente della Repubblica che diceva, "Si proceda alle riforme, lo si faccia con la serietà che è doverosa e senza mettere in forse punti di riferimento essenziali in cui tutti possono riconoscersi. Senza mettere in forse quei principi, e quella sintesi - così comprensiva e limpida - dei diritti di libertà, dei diritti e dei doveri civili, sociali e politici, che la Costituzione ha nella sua Prima Parte sancito".
Mi devo essere sbagliato dato che tra i principi fondamentali suddetti c'è anche l'articolo 11 che dice "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" mentre oggi lo stesso Napolitano da il via libera al potenziamento della missione militare in Libia (e quindi ai relativi bombardamenti) definendolo come "il proseguimento naturale della nostra missione".
Quindi guai a chi tocca la prima parte della Costituzione, però....per la guerra si fa un'eccezione?
BIGNAMI: c'è un diritto di libertà o un diritto/dovere civile, sociale e politico più inderogabile della pace?

2 commenti:

  1. certo tu sei un tanterello pignoletto.... ora anche il presidente un pò mai dire una minchiata? considerando il resto dei personaggi che aleggiano tra camere/camerette/ministeri direi che è in perfetto standard di mercato

    RispondiElimina
  2. T'hai ragione ma sai cos'è? Che degli altri non ho proprio stima...quindi non mi provocano nemmeno acidità ma solo un senso di repulsione automatica...di Napolitano ho stima e quindi mi aspetto sempre qualcosina in più...ma che 'un'arriva mai!!!!

    RispondiElimina