martedì 19 luglio 2016

Regole ed inversioni

E mentre sempre più "ALCUNI SI CHIEDONO COME".....

Laddove alle leggi delle fisica e dell'antinfortunistica si risponde con ciabatte e pantaloni corti, è proprio lì che il navigatore impazza, le strade si fanno in salita e tu ti chiedi "ma di preciso, in che paese siamo?". I cartelli ti vengono incontro ma troppo velocemente e come in un loop nel giro di pochi km passano da Brindisi a Bari, poi da Bari a Brindisi ed infine....indovinate? Esatto da Brindisi a Bari.
Mentre nell'ordine ti trovi ad incrociare prima il centro, ma centro di che?, chiuso per sagra e poi la banda paesana, arriva anche il quinto "appena possibile fai un'inversione" ed il rischio che la vena del guidatore da quasi 1000km/al giorno si tappi è abbastanza alto.
Ed infatti come da facile previsione: sterrato, retro, curva e frase dentro di te ed ai quattro venti "ma guarda se devo morire con un'inversione a Canale di Pirro". Giuro, esiste Canale di Pirro. Con un "aiuto voglio uscireeeeee" di ceccheriniana memoria sventiamo la situazione, proprio quando agli albori della quattordicesima ora ininterrotta, albergo e ristorante sono ancora lontani non si sa dove. 
Ma alla fine il tutto si risolve e si riassume nella regola numero uno dello statuto cittadino della città senzanome "mi metto il basco e vo' nì culo al casco".

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