venerdì 14 luglio 2017

Borja sempre il mio sindaco

Kiave di lettura n° 244
Non sono un accanito contestatore della famiglia Della Valle, così come non riesco a non vedere l'infinita sequenza di errori strategici/operativi/comunicativi che purtroppo hanno messo in fila, soprattutto nell'ultimo periodo, lungo un bel po'.
Non mi metto "A CAMBIARE FACCIA" adesso ma è innegabile che dalla fine campionato ad oggi sono arrivate solo botte serie alla poca credibilità e fiducia rimasta ma soprattutto alla passione ormai veramente flebile.
In particolare c'è l'addio al nostro sindaco, quello vero. Al giocatore che più di tutti in questi anni ha rappresentato orgoglio e speranza viola. Non il migliore forse, non ai livelli dei grandissimi di Firenze, non il più decisivo. Ma il più viola.
Quello che aveva legato la sua vita professionale a Firenze, sposando il giglio e piazza del Duomo, la "c aspirata" e la Curva Fiesole, il viola ed i suoi derivati.
A pensar male viene quasi il sospetto che l'abbia sposata troppo Firenze e che questa abbia infastidito invece che inorgoglito nella stanza dei bottoni.
Figuriamoci, Firenze resta "città d'arte e va in culo a chi arriva ed a chi parte". La Fiorentina è sopravvissuta agli addii di Antognoni, Baggio e San Gabriel tutti e tre nettamente più importanti/forti/campioni/leader del buon Valero Iglesias e per me da quel 14 maggio 2000 (ultima di Bati a Firenze) non sono più esistiti giocatori da poster in camera. Però Borja in qualche modo aveva riaccesso qualcosa e questo addio quindi non è banale. Fa male doppiamente.
Perchè la passione come ho scritto in questi anni è davvero flebile. L'attaccamento ed i riconoscimento nei colori anche. La voglia di inneggiare quasi del tutto sparita. Gente che si tatua Firenze addosso senza apparire ridicola merce introvabile. Borja era ed è tutto questo. 
Non sarà stato indispensabile a livello tecnico (e su questo mi piacerebbe parlarne...), non decisivo, non determinante (ed anche qui vorrei discuterne..) ma rappresentava il colore Viola, quello acceso. E' stato mandato via per una plusvalenza ed un contratto troppo oneroso. Onestamente questa cosa mi fa schifo. Al fatto che sia voluto andare via lui per il gusto di andare all'Inter può crederci solamente chi in questi cinque anni guardava il tennis o il pingpong. Per questo lascio la mia Kiave di Lettura di oggi al suo saluto, alle sue parole, alla sua dimostrazione di grandezza, di affetto, di non banalità.
Ciao Borja, mio sindaco.

È stato molto complicato scrivere queste righe, tramutare i miei sentimenti in parole scritte, l’ho fatto con il groppo in gola, ma dopo tutti questi bellissimi anni a Firenze è il minimo che io possa fare.Devo ringraziare tantissime persone e volevo cominciare ringraziando tutti i miei compagni di questi anni: abbiamo lottato, sofferto, riso e pianto...sempre uniti. Un ringraziamento particolare lo devo ad un compagno per me molto speciale: Gonzalo. Siamo arrivati insieme amico, a fari spenti e piano piano ci siamo guadagnati la stima e l’affetto di tanti. Abbiamo vissuto tante bellissime cose insieme, dentro e fuori dal campo. Ti ricorderò sempre....Grazie di cuore Capitano.
Vorrei continuare ringraziando tutti i dipendenti dell' ACF Fiorentina ed, anche in questo caso, un saluto speciale va ai magazzinieri Leo, Romeo, Dudu e Hamid, a Maria e Manuela della lavanderia: tutti loro sono una parte fondamentale della squadra, lavorano nell'ombra per noi, rendendoci le cose più semplici. Ringrazio i fisioterapisti, i dottori, Daniela Aprile, Gigi e Giancarlo.
Ringrazio Mister Montella e tutto il suo Staff per avermi reso partecipe di una Fiorentina bella, vivace, divertente per noi e per tutte le persone che ci guardavano.
Ringrazio Paulo Sousa e il suo Staff per aver creduto in me e per averci regalato qualche mese di sogni e grandi soddisfazioni quando eravamo primi in classifica. Non posso dimenticare Pradè e Macía, che mi hanno portato a Firenze e sono sempre stati disponibili e pronti ad aiutare noi giocatori e tutte le persone che avevano bisogno di un supporto.
Ringrazio di cuore tante persone fuori dal contesto calcistico che sono state punti di riferimento importanti per me e la mia famiglia: Papero e Susi, i nostri amici della Settignanese, quelli di via Marconi, i Banderai degli Uffizi, il Comune, il Sindaco (quello vero), le famiglie Badalassi, Bicci, Mugnaini, Ciani, Miniati, Principe Mignardi,gli insegnanti e il personale delle scuole dove andavano i miei figli, i ristoranti, le caffetterie e i negozi che mi hanno sempre accolto come a un Fiorentino doc ed uno di famiglia.
Un ultimo abbraccio simbolico a tutti i Fiorentini...con il loro senso dell'umorismo, il loro accento e la "C" aspirata, il loro senso d’appartenenza unico al mondo che mi "è garbato sempre un monte"....siete unici.
Grazie di cuore a tutti i tifosi Viola per essermi sempre stati accanto, anche nei momenti più difficili; non dimenticherò mai le emozioni che mi avete fatto sentire. E che dire della Curva Fiesole...grazie per il vostro immancabile e costante sostegno alla squadra e a me personalmente: non mi avete mai abbandonato e non potrò mai ripagarvi di tutto l'affetto che mi avete dato. Grazie di cuore. Voi tifosi siete e sarete sempre la Fiorentina.
Ringrazio i fratelli Della Valle con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto.In questi 5 anni anni ho sempre lavorato con la voglia di un bambino, dando l'anima per questa maglia...dall'esordio in Coppa Italia contro il Novara fino alla mia ultima, al Franchi, contro il Pescara. Non ho mai creato un problema o detto una parola fuori posto, ma la relazione con la nuova Direzione Sportiva ha spezzato tutto;
 non mi restava altro da fare che andarmene per il bene di tutti. Sono andato via con la coscienza tranquilla e a testa alta, con tanta voglia di cominciare questa nuova
esperienza e godermi al 100% questa nuova avventura. Chi mi conosce, e a Firenze sono in tanti, sa come realmente sono andate le cose.
Mi auguro di non mancarvi come calciatore, ma, almeno un po’, come persona.
Vi voglio un bene infinito, grazie mille di tutto e viva Fiorenza sempre!

4 commenti:

  1. Da fb:
    Concordo in pieno. Ti sei dimenticato però degli addii di Rui Manuel Cesar Costa e di Riccardo Maspero.
    Ps te l'ho servita su un piatto d'argento ma evita facili battute
    Maso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No no...io con i 10 mi son fermato a massimo orlando, tu lo sai...

      Elimina
  2. Da fb:
    Belle parole le condivido in pieno. Borja, il vero sindaco di Firenze. Un fiorentino sfortunato che il destino ha voluto che nascesse in Spagna.
    Roby

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uno spagnolo...con una fiorentinità da....inchino....

      Elimina