Kiave di lettura n° 295 |
Ero un po' indeciso sul fatto di partecipare o meno. Non per la motivazione che sta alla base della campagna ma per la sua effettiva utilità. Mi sono chiesto quanto potesse essere utile alla causa, quanto non fosse solo una banale trovata per farsi un po' di pubblicità. Poi ho visto i promotori, ho letto i loro cv, ho riflettuto sul loro costante impegno e sul senso delle loro parole per presentare l'iniziativa.
Ho letto anche un post di una persona che seguo "maglietta rossa messa. Magari non servirà a niente come il 99,9% dei nostri e vostri post" (cit. Pelle1870) ed ho pensato che ne valeva la pena.
Soprattutto perchè non si può sempre e costantemente fare finta di niente, in particolar modo di fronte a vite umane vestite di rosso solo per rendersi più visibili nel buio di una traversata e del mare che invece spesso altro non fa che farli sparire nell'oblio inghiottendoli.
Ed allora forse non è così inutile far "sentire la propria voce" contro "TUTTA QUESTA MERDA INTORNO" a veri e propri drammi di vite umane viste solo come il nemico da combattere ed in un certo senso quasi meritevoli di "rimanere sul campo" fatto di onde e gommoni fatiscenti, pazienza, problemi loro che partono in condizioni vergognose.
Per questo ogni tanto anche un semplice gesto, più o meno fine a se stesso, è giusto e doveroso farlo se lo ritieni giusto. Ecco, più giusto di questo ne vedo pochi. Con la giusta compagnia di Emergency, MSF, Libera, anche io stamani mi sono messo la #maglietta rossa, prima per correre e dopo per uscire. Per rendere questa tragedia visibile, sempre.
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