mercoledì 31 ottobre 2018

Le giuste dimensioni

Kiave di lettura n° 310
Ieri ho visto pubblicato dal sempre perfetto Benedetto Ferrara due righe che per sintesi, per significato e per nostalgia sono una fotografia dai colori azzeccatissimi.
Sembra di leggerle con in sottofondo le parole di Cesare Cremonini "...da quando Baggio non gioca più...non è più domenica..." e ti accorgi che davvero certe emozioni e certe passioni non sono, nè saranno mai, confrontabili con nessun'altre. Capisco che possa essere un discorso da nostalgici che non si accontenteranno mai di far passare quel Santo dalla maglia numero Nove solo come "UN BEL SOUVENIR", ma non è un problema, anzi lo rivendico totalmente., 
Bati ha rappresentato e rappresenta per i colori viola e per Firenze qualcosa che chi non l'ha vissuto in prima persona da innamorato perso non può totalmente capire. Ogni volta che si ri-affaccia a Firenze, parte la lacrimina....sulle radiocronache di'Guetta e dei suoi gol, sulle sue bordate che sfondavano le porte del Franchi, sulle pochissime coppe alzate, sulle fitte allo stomaco per le immagini con la maglia "sbagliata"sulle partite da protagonista a poche ore dal rientro con la Nazionale, sulle sue pose alla bandierina, sulle smitragliate dell'unica arma che abbia mai apprezzato in vita mia, sulle sensazioni di grandezza che ci regalava e ci regala ad anni di distanza. 
E tutto intorno, come dice Ben, diventa maledettamente piccolo, anzi maledettissimamente microscopico.

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