venerdì 17 aprile 2020

Libro sospeso

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 384

Una delle attività che nonostante il passare delle settimane di isolamento resta intatta, è quella che punta al tentativo di individuare uno spiraglio di luce, un "ANGELO NELLA NEBBIA" o qualcosa di simile. Una notizia, un evento, un numero. Qualcosa che possa essere catalogato con l'etichetta "buona notizia". Spesso sperando in un'inversione di tendenza nei numeri della Protezione Civile delle diciotto più difficilmente nelle varie notizie di questo clamoroso periodo, che purtroppo hanno sempre il sapore o almeno il retrogusto acre.
La condivisione virtuale di chat, skype, zoom e similari porta quasi sempre (GIUSTAMENTE) al tentativo di staccare la spina e mettere la testa da un'altra parte. Aggiornandoci con le "novità" delle persone che ci mancano e cercando di strapparci un sorriso, pur sapendo tutti che magari è un po' forzato o anche solo temporaneo. E se anche è vero che questi sorrisi finiscono certamente nella categoria buone notizie, ti manca sempre qualcosa di più concretamente positivo. Quello che cerco in queste settimane per inserire nella mia #KdL lo spazio "restiamo umani".
A volte in questa ricerca "tornano buoni" anche i social, proprio come in questo il caso. Tra le tante notizie inutili, le gif che spopolano o i trattati di medicina ed economia di improbabili luminari, ho riconosciuto qualcosa di familiare. Qualcosa che anche solo all'impatto profumava di buona notizia. Più precisamente questa:
E così, sfruttando questo imprevisto assist ed un canale preferenziale con il contatto diretto ho deciso di approfondire la cosa. "E' bello pensare che nel viaggiare anche solo per fare la spesa qualcuno possa sorprendersi o scoprire un gesto inaspettato che in un attimo possa far sentire tutto più normale" mi ha detto "comunque ti faccio parlare con Tam che ha tutto il merito della cosa".
Me la immagino con il suo sorriso coinvolgente mentre mi "risponde". "L’idea nasce dal pensiero che ci sentiamo molto fortunati, viviamo energia positiva in famiglia e la vogliamo mettere in circolo. Tanta fortuna non può essere sottovalutata di questi tempi. Così abbiamo aperto la nostra cassetta di libri con questo pensiero. L’auspicio è di meravigliare per un qualcosa di inaspettato o forse più semplicemente di fare una cortesia." 
L'emozione di Martina
L'emozione di Clara
"Meravigliare" come obiettivo quindi, seguito in pieno anche dalle giovanissime "socie" di Tamara. "La prima volta che qualcuno ha preso un libro ero molto contenta" scrive Clara (i bellissimi occhi dolci con gli occhiali da sole sulla testa nella foto) mentre per Martina (i bellissimi occhi dolci con la bella montatura nera nella foto) la meraviglia più grande è stata il ringraziamento di "un signore che ci ha detto che stavamo facendo una cosa giusta".
Sorpresa e meraviglia che la stessa Tamara conferma Pochi libri, poche favole, piccoli gesti che quotidianamente si ripetono: al mattino …fuori i libri! Sistemati nella siepe tra le rose bianche…e poi l’attesa di sapere se qualche libro è stato preso. La sera anche noi facciamo la conta, numeri piccoli, piccole gioie."
Alla base di questa idea c'è qualcosa che ho sentito vicinissimo al mio (o meglio di Vittorio Arrigoni) "Restiamo Umani" e Tamara lo spiega benissimo qui: "siamo sollecitati quotidianamente da parole forti e dati importanti, si parla impropriamente di “guerra” numeri indicibili di vite perse…noi nel nostro piccolo vogliamo spostare l’ago della bilancia e porre l’attenzione sul “prendersi cura” e raccontare storie di piccoli piccoli numeri".
Questo l'invito che in qualche modo la foto pubblicata voleva far circolare. "Noi abbiamo taggato le parole #librosospeso #benecomune #crescita #amantidellalettura #ungestodigentilezza tanto per rendere in qualche modo virale l'idea della cassetta del libro sospeso" e per concludere un buon auspicio misto a speranza"pensa che bello sarebbe, oggi come domani, poter passeggiare e soffermarsi a curiosare  in tante piccoli angoli tra le varie cassette ed i vari libri, contribuendo ad incuriosire e diffondere la bellezza del dono e della lettura".
Alla fine di "questa chiacchierata" ho avuto la conferma, scontata devo ammetterlo, di quel profumo di buono che si percepiva dalla foto. Profumo che si è clamorosamente moltiplicato d'intensità ascoltando e leggendo le parole di Stefano, Tamara, Clara e Martina. Che ringrazio. Di cuore. E che spero possano essere seguiti in questa "meravigliosa" idea.

2 commenti:

  1. Grazie Enzo, il ns libro sospeso non meritava un così bel Post.
    Siamo veramente contenti che questo piccolo gesto stia attirando la curiosità di molti dei passanti che in qualche caso si fermano per prendere un libro, ma soprattutto per ringraziare del gesto.

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  2. Eccome se lo meritava...non sono piccoli, sono speciali...
    ;-)

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