venerdì 24 novembre 2023

L'orrore dei numeri

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 567
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, 25 novembre. 
Giornata. Una.
Da inizio anno sono invece trascorsi più di undici mesi. 
Mesi. Oltre undici.
In questo stesso 2023 sono arrivate a 107 le donne uccise per mano dell'uomo.
Morte. Centosette.
Quindi, da gennaio ad oggi, ogni tre giorni una donna è stata uccisa da un uomo. 
Media giornaliera. Zerovirgolatrentatré.
Domani sarà il 329° giorno dell'anno e quindi per 328 - in attesa della giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne - è andata orribilmente così.
Giorni. Trecentoventotto.
Non si hanno i reali numeri su casi di violenza sessuale, fisica, psicologica e/o stalking, prevaricazioni, soprusi, offese e/o discriminazioni, mobbing. Tutte "carezze" regalate con il nastro rosa.
Schifezze. Ics - Valore incognito.
Sono innumerevoli i commenti del bisogna fare, del faremo, dello stiamo facendo, del deve essere una priorità, del abbiamo fatto da parte delle istituzioni. Poi a parlarne in Parlamento, pochi giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, c'erano solo le sedie. Vuote.
Poltrone occupate. Meno di dieci.
"Non siete sole" la frase di vicinanza della Polizia a tutte le donne, postata sui social dopo l'ennesima tragedia. Oltre 7700 messaggi (che vi invito a leggere) di risposta (solo su Instagram) del tenore "ma se quando sono venuta a denunciare mi avete detto che erano solo apprezzamenti fisici" o "la vostra vicinanza è stata mostrata con un vabbè ma per uno schiaffo vuole rovinare suo marito?" oppure "e quando mi avete detto che me l'ero un po' cercata perché ero vestita in modo provocante in una zona isolata ad un'orario pericoloso?" a confermare che forse prima di postare la solidarietà servirebbero i fatti.
Commenti più pesanti delle denunce. Settemilasettecento ed oltre.
Dibattiti infiniti in cui vengono "COMUNQUE PER PRIME LE DONNE". Solidarietà, condivisione, sostegno. Poi quando una di queste con precisione, puntualità, chiarezza e profondità mette in fila punti ed argomenti di questa tragedia collettiva partendo da un lutto familiare senza cadere in pietismo, vendetta o rabbia allora è una satanista.
Ipocrisia. Più infinito.
"Eh però quel vestito corto..." "Certo anche lei..." "Sicuramente se non gli dava corda..." "Vabbè ma mica lui si sarà immaginato tutto..." "Le donne devono imparare a difendersi..." "Quante volte è stato detto di non accettare l'invito all'ultimo incontro..." "Anche lei però con quel carattere isterico..." "Non è una giustificazione eh, ma se gli ha fatto quel torto..." "Vabbè ma mica tutte son violenze eh..." "E' normale in una coppia che ci siano delle discussioni ed uno schiaffo non rappresenta per forza l'inizio di altro...". Alcuni esempi di complicità volontaria/involontaria. E di tragica comicità.
Esempi di idiozia. Dieci.
Domani sarà giusto essere alle manifestazioni/eventi/incontri della e per la giornata suddetta. Soprattutto da parte di noi uomini. Che non siamo tutti colpevoli ma che dobbiamo essere tutti "responsabilizzati e responsabili" come diceva stasera Francesca Schianchi a Propaganda Live. Ma i numeri di cui sopra sono lì a dirci che di risolvere questa costante tragedia non ce n'è proprio voglia. Per questo ad oggi l'orrore dei numeri vince 328 ad 1 contro la giornata internazionale.

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