#KdL - KIAVE di LETTURA n° 616 |
Ho letto infatti di un signore dalla tonaca bianca che oggi si è scagliato sul rischio delle ideologie applicate alla scuola.
"L'ideologia rimpiccolisce sempre, non ti permette di svilupparti".
E visto che il pubblico ha gradito ed ha cominciato a ridere a crepapelle ha insistito e raddoppiato la posta.
"L'uniformità nasconde forme di condizionamento ideologico che falsificano l'opera educativa"
E giù a ridere cercando di dare risalto al battutista per il finale da applausi scroscianti:
"L'educazione non dovrebbe essere solo ripetizione di formule ma addestramento a vedere la complessità del mondo."
Da standing ovation della comicità.
L'autore di questo meraviglioso testo? Provate ad immaginare una realtà dove si chiede a chi partecipa alla stessa un adesione prettamente basata sulla ripetizione di formule totalmente estranee dalla complessità e dalla realtà del mondo. Bene, mischiatelo a qualcosa che va oltre il condizionamento ideologico ma che chiede solo fede legata ad un'uniformità imposta. Ed infine aggiungete l'istituzione che fa sentire da sempre piccoli e non sviluppabili se non accodandosi ad un elenco di comandamenti "SCRITTO DA ALTRI ALTRE VITE FA".
Ecco, il signore con la tonaca bianca dall'alto della posizione di casa e dei suoi anelli pastorali dispensa regole di assimilazione della complessità del mondo ed invita a non assoggettarsi ad ideologie che impediscono il ragionamento mentre la sua "società"......chiede esattamente di credere per fede alle idee previste e non apre a nessun tipo di ragionamento. Per non parlare dell'insegnamento che non deve essere legato a programmi asserviti a determinati principi previsti in base alle indicazioni appunto ideologiche.....a meno che ovviamente non si parli dell'ora di religione dove concetti e dogmi vanno benissimo.
A volte prima di parlare si dovrebbe accendere il cervello e guardarsi in casa, se non si è nascosti da condizionamenti ideologici che impediscono la crescita di un ragionamento adeguato alla complessità del mondo che è bella importante fuori dalle stanze laccate d'oro in cui certi comici vivono.
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