venerdì 7 novembre 2025

Un bel po' di poesia

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 667

A volte serve un po' di poesia, quella che ti fa sperare di dire "MI CI PULISCO IL CUORE". Non sempre abbiamo la voglia di cercarla e spesso non è facile da rintracciare ma quando la trovi è molto bello farsi  in qualche modo accarezzare dalla stessa e farsi un po'...."coccolare". Ecco, il film "La vita va così" è una vera e propria poesia che regala carezze. L'argomento non è né banale né consueto per un film commedia ma il modo in cui viene rappresentato lo fa apprezzare come base di sorrisi e di malinconia: mix perfetto per un quadro importante e poetico.
La regia di Riccardo Milani racconta perfettamente una storia basata su un fatto vero e lo rende davvero piacevole alla visione ed alla condivisione. Il cast ha in Virginia Raffaele una protagonista da una luce davvero speciale che affianca splendidamente il vero fulcro della storia: un attore non professionista - Giuseppe Ignazio Loi - che interpreta in modo perfetto Efisio, un testardo pastore sardo. Al centro della vicenda infatti i suoi ripetuti NO alle offerte di un magnate milanese miranti a rilevare la sua terra che si trova all'interno di un pianificato resort di lusso in costruzione. Tutti intorno cedono i loro terreni ma non Efisio (il suddetto pastore) che non può pensare di "abbandonare" l'amore della sua vita e di quella dei suoi nonni (e dei nonni dei suoi nonni....). Da lì si apre la storia e la pressione prima dell'acquirente poi in realtà di tutto una comunità che vuole sfruttare questa occasione di "rinascita". Sembra impossibile far capire ad Efisio che sta sbagliando, tanto che la sua posizione genera conflitti, denunce ed un'interminabile ricerca di fargli cambiare idea. La sua sarà una battaglia contro i mulini a vento o l'unica posizione che - partendo da un sentimento radicato e profondo di "amore incondizionato" - mira alla strada giusta nonostante le difficoltà di avere tutto il mondo contro tranne l'altrettanto incondizionato amore della figlia?
Nel film oltre ai due protagonisti ci sono una serie di brillanti interpretazioni come quelle di Aldo Baglio e Diego Abatantuono sulla sponda opposta dell'intransigente Efisio. La storia scorre benissimo e la perfetta scelta del cast intorno è un panorama azzeccatissimo per la vicenda ed il suo significato. Molto bello anche il  il finale dove spicca la partecipazione di Geppi Cucciari così come la parte dei titoli di coda. Nella fotografia e nei dialoghi ci sono davvero tracce di pura poesia, così come nel rapporto figlia-padre ed ancora di più nell'amore totale di Efisio per la sua terra e la sua dignità
Ve lo consiglio davvero perché pur restando nel suo ambito di commedia, il film regala molto e lascia un significato importante nonché una gran bella sensazione. 

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