martedì 19 ottobre 2010

Raggi di luce

Giornate lunghe. Di quelle che hanno un inizio certo ed una fine tanto lontana nelle previsioni. E se lo sono per te, figurarsi per i protagonisti diretti. Giornate in cui anche il sole presente "non riscalda" fino in fondo ed in cui anche la tanta gente non ti fa sentire “in compagnia”. Dentro senti muovere qualcosa, qualcosa che ti tappa un po’ la gola a pensare al perché sei lì ed al perché qualcun altro neanche sa che li c’è qualcuno. Ed il nodo un po’ si stringe. Tieni a freno un po’ tutto cercando di pensare a quel discorso dei protagonisti diretti e non, quando in quel viale qualcosa in più si illumina. Quell’incedere doloroso ma a testa alta ti “entra dentro”, sembra accompagnato da una luce speciale. Anzi due. Una dall’alto ed una dal basso che lui stesso accompagna. In quel passo c’è dolore e sconforto ma anche molta dignità e nessuna voglia di lasciarsi andare alla rassegnazione. E quando rallenta per i saluti del caso, senti che quel nodo è sempre più stretto e pensi a quello che significa non vedere lì la caparbietà, la tenacia, la bellezza di quella “rosa” che sta pianopiano lottando per tornare a sbocciare ma che per il momento non può illuminare con i suoi raggi di luce, se non per la forza con cui sta lottando e le speranze che sta dando a quel pubblico che tifa per lei. Ed a quel punto è inevitabile. Dietro gli occhiali scuri le emozioni che finora a stento a sei riuscito a tenere a freno, “LE VEDI DONDOLARE” fino a cadere giù bagnandoti il viso, ringraziando di cuore l’inventore degli occhiali da sole. Non hai molto altro da aggiungere a quella scena, illuminata e densa di significati anche troppo “pesanti” da reggere tutti insieme, torni nel tuo ruolo di non protagonista con tutto il resto del “pubblico” che non può far altro che continuare nel suo tifo…profondo e di cuore…sperando che continui a “portare” i risultati che pianopiano stando arrivando….
...FORZA EVA !!!

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