martedì 13 marzo 2012

Svarioni e guarigioni

Appuntamento con Writing Tuesday di Interno 105


GUARIGIONE

"E COSI' ANCHE IL SABATO E' ANDATO COSI', SI E' BEVUTO" fino a quasi star male ed adesso trovare le scale di casa è un'impresa. Per fortuna che la macchina ce l'aveva Marchino che non beve, altrimenti io e quegli altri tre disperati potevamo rassegnarci all'idea di dormire nel giardino davanti al pub.
Quella partita con la dama fatta da pedine di vodka è stata il colpo di grazia. Non si è sposata per niente bene infatti la Keglevich con lo Spritz di qualche ora prima e le successive pinte bionde. Non ricordo nemmeno se alla fine ho vinto o meno il torneo, mi ricordo solo il tentativo di Luca di fare la dama con i bicchierini vuoti che non si sono rotti solo per un miracolo, ma che c'hanno fatto fare la solita figuruccia, anche con la cameriera mora che ormai è un mesetto che puntiamo.
Per fortuna il suo sorriso classico non si è oscurato ma è rimasto immutato anche quando gli ho detto "devi avere pazienza, son ragazzini quando bevono un pò di più perdono tutta la loro naturale grazia" e per fortuna non era lì a guardarci quando siamo usciti in pratica sorreggendoci l'uno con l'altro. Dobbiamo abbozzarla di esagerare così con l'alcool....e dobbiamo anche farlo oltre che dirlo ogni domenica col cerchio alla testa in cerca di una GUARIGIONE che sappiamo arriverà lentamente e con gli strascichi ed i postumi di cui ormai conosciamo tutto e che potremmo descrivere in una tesi di laurea. 
Ora che le scale sono state affrontate, anzi arrancate, che la serratura con diverse difficoltà è stata espugnata, arriva il difficile. Spogliarsi e cercare di non venir sopraffatti dal mal di mare/nausea/improvvisa risalita del "bevuto" appena proviamo a sdraiarci su quel piumone che tanto ci invita e ci chiama.
Impresa complicata, solo per coraggiosi. Ma in fondo chi è più coraggioso di un non più giovanissimo che nella stessa serata mescola quello che ho mescolato io? Ce la posso fare. 
Oddio, dopo questo "svarione" che mi ha fatto sentire in una zattera col mare grosso non ne sono più tanto sicuro. Proviamo prima col divano vai, forse andare per gradi non è una brutta idea....ma non distendiamoci o siamo alle solite. Che tristezza, come sono ridotto. Chissà se sabato prossimo me ne ricorderò.....

6 commenti:

  1. Bellissimo lo stato di "quasi coma etilico" che hai descritto!!!Mi ricorda duemila mie serate da GGGGIOVANE!!!! Con la dama da bere poi ho preso delle ciucchè indimenticabili...
    pensa che una mattina mi sono svegliata con lo zainetto ancora sulle spalle... non avevo avuto il garbo di togliermi nemmeno quello dalle spalle la sera prima!!!

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    1. Noooo! Con lo zaino sulle spalle non mi ci sono mai addormentato.....son quasi invidioso!!! ;-)

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  2. :)
    bellissima descrizione...quel tipo di dama non l'avevo mai sentita...io sono astemia..non mi piace nessun tipo di alcool ma mi è capitato una volta da ragazzina..ho bevuto tanto perchè ero triste..l'effetto su di me è stato che volevo piangere ma proprio non c'era verso che le lacrime uscisseroo..che stranezza...il giorno dopo mi scoppiava la testa.
    come sempre bellissimo racconto
    e la mia pila del writing diventa un po' + alta..uff :)
    ciao
    Antonella

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    1. Astemia!?!? Nooo....non me l'aspettavo! L'alcool a volte scioglie i freni inibitori....in varie modi da sciogliere le lacrime o la lingua....in entrambi i casi le conseguenze vanno sul mal di testa....
      Grazie per i complimenti....guarda che aspetto i tuoi "scritti" eh!!!! ;-)

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  3. Molto bello questo pezzo, davvero.

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