giovedì 12 luglio 2012

Mario Rossi per niente banale...

MARCO VICHI - "Un tipo tranquillo" - Guanda
Conoscete qualcosa di più banale del nome Mario Rossi? Beh io onestamente faccio fatica ad immaginarlo, mentre invece riesco a "vedere" il racconto della sua storia "tranquilla" poichè la penna di Vichi riesce come al solito a delinearla benissimo, senza fronzoli o inutili esagerazioni ma solo con uno stile essenziale e fotografico che me lo fa apprezzare in ogni sua produzione. Probabilmente nella normalità del protagonista "da lui ci si aspettava soltanto che continuasse a essere com'era sempre stato, altrimenti....Mario non è da te..." la trama del libro un pò rallenta, ma non diventa mai nè ripetitiva nè noiosa, con l'aiuto dello sfondo di Firenze che riesce a dare sempre quel qualcosa in più.
Forse in questo libro, Vichi lascia al commissario Bordelli un pò della sua vivacità e si adegua ad un ritmo di vita ripetitivo e monotono del protagonista, ma non si fa mai trovare pesante o banale. Racconta di un "mario rossi" qualunque impiegato in una ditta qualunque a cui un lutto improvviso cambia la vita, la stravolge completamente, soprattutto a livello mentale, di riflessioni e di prospettive "il tempo ora doveva cercare di riempirlo, ed era curioso di scoprire cosa sarebbe stato capace di fare". Si appassiona alla lettura "già dalla prima pagina gli sembrò di entrare in un altro mondo"  o almeno lo crede inizialmente, perchè la nuova passione dura ben poco lasciando il posto ad idee, progetti e prospettive che pianifica e sconvolge in tempi rapidissimi. Da ipotetici viaggi a viaggi realizzati davvero, da fantasie da rubacuori a situazioni reali e paradossali in cui si trova coinvolto suo malgrado "chissà che avrebbero detto se l'avessero visto lì". Cerca qualcosa che lo possa davvero emozionare e lo tiri fuori da quella quotidiana "normalità" che ormai sente troppo stretta intorno a sè quasi da sentirsi legato, "TUTTE LE LUCI CHE VANNO E CHE VENGONO" intorno alla sua strada gli sembrano da esplorare, ma solo una riuscirà davvero a catturarlo per un percorso che esce dal quotidiano e ripetitivo incidere di un ragioniere vicino alla pensione. Alcuni riflessi di romanzo giallo arrivano all'improvviso mescolandosi a pensieri a luci rosse per un finale assolutamente non prevedibile. 
Le vicende di Bordelli (specialmente "Morte a Firenze") restano di un altro passo, ma alla fine anche il "banale" Mario Rossi ha qualcosa di speciale....più che qualcosa....
BIGNAMI: magari non il miglior libro scritto da Vichi ma comunque un bel romanzo, che scorre bene e si legge velocemente sarà perchè sembra quasi di vedere il "panorama" di luoghi e persone descritte...in pieno stile Vichi....

7 commenti:

  1. Bisognerà che prima o poi legga qualcosa di Vichi... non so perchè ho questo pregiudizio ma proprio non riesco mai ad avvicinarmi ad un suo libro e decidermi a leggerlo...sabato parto per sette giorni di relax marini..vediamo se mi decido a mettere un suo libro nella borsa da spiaggia!

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    1. Ti consiglio "il commissario bordelli" o "il brigante" se devi fare il primo approccio....anche se questo Mario Rossi non è male!!!
      Buon viaggio allora!
      ;-)

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  2. Cortona comprarlo!!! Ahahah

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    1. Corri a comprarlo vai....e visto il tuo "scatto"...non sudare eh....

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  3. Azzo volevo scrivere: corro a comprarlo!!! Ahahah
    Ma alle 5:40 del mattino, ci sta di sbagliare

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    1. 5.40?!? Vedo (perlomeno credo...) che i miei nipotini hanno recepito l'insegnamento dello zio:
      "quando il babbo è in ferie e prende per il culo lo zio a Firenze, voi svegliatevi presto e cominciate a piangere/urlare, è divertente fidatevi!!"
      :-)

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  4. Macché loro dormivano, l'unico sveglio ero io con la pizza di traverso. Comunque non c'è problema ora mi fo una bella pennica e recupero!!!

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