venerdì 21 dicembre 2012

Anche la Svezia fa gol

Kiave di lettura n° 10

Venerdì dai toni "classici" per la Kiave di lettura numero dieci. Libro finito da un pò di tempo ma recensione che non poteva mancare, visto che.....non voglio anticiparvi niente, andate a leggere. :-)
CAMILLA LACKBERG - "La principessa di ghiaccio" - Marsilio
Il percorso di avvicinamento alla penisola scandinava cominciato con la lettura di Jo Nesbo è proseguito grazie ad un azzeccato regalo del libro di Camilla Lackberg "la principessa di ghiaccio". La penna e lo stile sono ovviamente completamente diversi ma il genere è lo stesso: giallo/poliziesco. Per quanto riguarda il protagonista si passa dal poliziotto che non disdegna l'alcool alla scrittrice amante del thè, da Harry a Erica e dalla Norvegia alla Svezia. Il racconto scorre bene ed anche il numero di pagine che può spaventare inizialmente alla fine non rappresenta un gran problema. La calma assoluta e costante di una piccola cittadina svedese immersa nella neve è scossa da il ritrovamento del cadavere di una giovane donna amica d'infanzia di Erica. Dal ritrovamento che fa inizialmente pensare ad un suicidio parte il libro "no, non credeva neanche lui alla propria spiegazione. Qualcosa non andava: lo sentiva nelle giunture, come a volte percepiva l'avvicinarsi della tempesta.....l'unica stanza rimasta era il bagno. qualcosa lo indusse a esitare prima di aprire la porta. Regnava ancora il silenzio più assoluto. Rimase lì, incerto, ma poi si rese conto di essere ridicolo e spinse deciso la porta. Qualche secondo dopo stava correndo verso l'ingresso alla massima velocità consentitagli dall'età", dalla presa di coscienza che non sia un suicidio proprio così certo parte l'indagine della polizia e parallelamente di Erica che ben presto si incroceranno nel tentativo di dare un volto all'assassino "allungò la mano e la sfiorò. Il sangue sui polsi si era seccato da tempo. L'amore che provava per lei non era mai stato così intenso".
Indagando sulla vita dell'amica, Erica sembra sentirsi dire dalla stessa "NON MI HAI CONOSCIUTO MAI" davvero; escono infatti fuori importanti sorprese che fanno sì che il suicidio ipotizzato non regga proprio per niente come ipotesi plausibile. Da lì parte il vero "giallo" che intreccia diverse storie e tieni comunque ben alta l'attenzione del lettore; nelle diverse storie che si accavallano la Lackberg riesce a far confluire argomenti totalmente diversi ed a mescolarli bene nel percorso dell'indagine: l'amore che fa il suo arrivo all'improvviso per la protagonista "certo si era innamorato di altre donne, da allora, e quando si era sposato con Karin era convintissimo che sarebbe invecchiato con lei, ma Erica era sempre lì, come un adagio nascosto nelle pieghe della mente", il dramma delle violenze subite dalla sorella "di solito stava molto attento a picchiarla solo in punti che si potevano nascondere sotto i vestiti, ma negli ultimi mesi aveva smesso di usare qualsiasi precauzione e l'aveva ripetutamente colpita anche in faccia ... eppure non erano le botte la cosa peggiore, ma il fatto di vivere tutto il tempo sotto la loro ombra incombente nell'attesa della volta successiva", la psicologia umana "e comunque in tutti noi alberga l'esigenza di raccontare a qualcuno le proprie prodezze. Specialmente quando quel qualcuno non può prendere nessun provvedimento in merito." ed un concetto più generale sulle persone ed il modo in cui a vicenda ci guardiamo l'un l'altro "probabilmente è così per la maggior parte delle persone.Sorridono e sembrano felici, ma in realtà hanno tutte le preoccupazioni di questo mondo."
Nel succedersi delle pagine e delle storie, il libro tiene un buon livello, pur scivolando in alcuni casi su sviluppi non troppo sorprendenti ed abbastanza intuibili, dalla vicenda amorosa un pò stile romanzo rosa alla tipologia di colpevole non troppo difficile da immaginare, ovviamente parlo di tipologia di colpevole e non di diretta identificazione altrimenti come giallo non meriterebbe troppi complimenti, tutt'altro. Nel complesso però, l'impianto del romanzo legge e si fa "ben volere" anche se la voglia immediata di leggere una nuova puntata come per Nesbo è un pò meno accentuata.
Una lettura consigliata, magari in un periodo in cui il tempo a disposizione può essere un pò di più, viste dimensioni e frequenti riferimenti a vari punti delle diverse vicende. Dopo la Norvegia anche la Svezia realizza un buon esordio e la Lackberg, pur discretamente lontana dallo stile più avvincente di Nesbo, piazza un buon risultato.
BIGNAMI: ringraziando per il regalo fatto, non posso che dare un giudizio positivo sul libro, fosse solo per la possibilità che mi dà di smentire chi dice che apprezzo solo scrittori e letteratura italiana (ogni riferimento a capi esistenti non è puramente casuale).

4 commenti:

  1. Dall'emozione commento prima di leggere il post.
    Sono andato a vedere se eri passato da casa mia ma nella libreria ci sono sempre la tua recente lettura e i successivi 'Il predicatore' e 'Lo scalpellino'. La sorella di Schwarz l'è valida!!!
    Caifamp

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bada caifamp che commenta un post sui libri....'un s'era mai visto!!! Potenza della svezia e della sorella di schwarz!!!!
      :-)

      Elimina
  2. Dopo Tromso, tutti a Fjallbacka!!! :-)))
    Caifamp.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vai comincia a preallertare il capitano per la partenza...

      Elimina