venerdì 4 maggio 2018

Vittorie solite e vittorie insolite

Kiave di lettura n° 286
L'avevo annunciato qualche giorno fa (leggi cliccando qui) che la vittoria di Sarri per me era indiscutibile e chiara. Ma soprattutto indipendente dalla vittoria dello scudetto. Lo confermo oggi dopo l'ultima domenica di campionato. Il Napoli era di scena a Firenze domenica, ma secondo il mio modo di vedere la partita s'è già incanalata sabato sera tanto da farmi pensare e dire "domani la vinciamo" persino a me che di solito per scaramanzia non faccio mai pronostici in viola. Infatti sabato sera a San Siro, la #juvemerda ha fatto il suo mestiere, quello di squadra più forte che quando ha bisogno di una mano "CASUALMENTE" "NON C'E' NESSUNO MAI", delle personcine con le giacchette nere (o fosforescenti), a dirgli di no. E così è andata. Orsato ha pilotato la partita nel senso unico che conosciamo ormai da sempre permettendo ad una #juvemerda in crisi di fiato e forze di giocare praticamente novanta minuti (considerando i recuperi) in undici contro dieci e sfiancare l'avversario.
Questo non comportava automaticamente la sconfitta del Napoli, ma ci sono regole ugualmente automatiche anche se "non scritte". Così, se per una settimana stuzzichi Firenze con "tanto si scanseranno", se vedi che come ti avvicini al primo posto la rivale gioca in dodici contro dieci, se cominci la partita e ti buttano fuori (GIUSTAMENTE) il miglior giocatore, il crollo è dietro l'angolo. E così è stato per il Napoli. Anche se fortemente "aiutato" nel crollo da una squadra davvero vogliosa di vincere e convincere. La mia Viola infatti ha fatto una partita spettacolare, come non si vedeva da tempo. Per intensità, grinta, coesione (e questi elementi per diverse partite li avevamo ritrovati) ma soprattutto gioco. Ritmo, velocità e tante azioni da gol. Il gruppo a dopo - sezione curva (in formazione ridotta e, seppur soddisfatto della presenza sugli spalti, con lo stato d'animo di chi sente la mancanza degli assenti) non ha creduto ai propri occhi dall'inizio alla fine e nessuno s'è posto il problema del "regaliamo lo scudetto alla Juve". Perché esaltati da una splendida gara ma anche consapevoli del fatto che l'ennesimo scudetto ai gobbi l'hanno consegnato altri. I soliti.  Loro stessi, gli aiuti, le giacchette nere/fosforescenti, rivali inesistenti tranne appunto il Napoli fatto di giocatori sette/otto gradini inferiori. Ed allora a maggior ragione si fa intensa la gioia di vedere quei tre gol di un Simeone scatenato e finalmente "punta vera" ma soprattutto di vedere una squadra che orgogliosamente gioca per se, per i residui sogni di qualificazione, per la città, per la voglia di "non scansarsi". Con tanti saluti a quel tizietto di Sky, rigovernatore di mestoli.
FORZA VIOLA...sempre...
Campionato - 35 ^
FIORENTINA - NAPOLI = 3 - 0
GOAL: Simeone, Simeone, Simeone
Sportiello 6
Praticamente spettatore non pagante
Laurini 6,5
Puntuale e preciso nelle chiusure
Milenkovic 7
Gara fatta di agonismo e concentrazione
Pezzella 7 +
Leader e guida sicura dei quattro della difesa
Biraghi 7 +
Tra i più positivi per determinazione e spinta offensiva
Veretout 6,5
Qualche sbavatura ed imprecisione in una gara comunque positiva
Badelj 7
Con lui in campo la squadra gira ad un altro ritmo e con un gioco che scorre nettamente più liscio
Benassi 7 -
Sul finale crolla un po' ma dopo aver macinato km su km
Chiesa 7 -
Il contrario di Benassi, parte timido per poi crescere col passare dei minuti
Saponara 6
Tra i meno positivi, non incide troppo con le giocate, contribuisce al successo ma in modo "oscuro"
Simeone 9
Tre gol così importanti, in una partita del genere non possono che meritare un voto del genere
Gaspar SV
Esseryc SV
Cristoforo SV
All. Pioli 7,5
Compito agevolato sicuramente dalla situazione generale e dall'espulsione ma la squadra non sbaglia niente ed annienta il Napoli.
IL MIGLIORE: SIMEONE
Il peggiore: Saponara

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