domenica 23 maggio 2021

Giuste deroghe

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 437
Scrivevo qualche settimana fa (clicca qui per leggere il post) che se c'è qualcosa che chi gestisce e dirige il calcio in Italia può sbagliare sicuramente riuscirà nell'intento di farlo anche in modo clamoroso. Una sorta di innata capacità di prendere la strada sbagliata, nel modo e nei tempi errati.
Così anche in questi giorni, la Lega Serie A non ha perso l'occasione e si è ben issata "SEMPRE LI' LI' NEL MEZZO" a quel percorso netto di decisioni senza senso. Anzi con il senso di far perdere quella passione e quell'interesse che è la benzina di un qualsiasi sport. A maggior ragione in un periodo di "distanze fisiche" obbligate.
Parlo della scelta o meglio della conferma del termine di una deroga. Detta così sembra anche una cosa che rispetta norme e regole, quindi da applaudire. Ogni deroga infatti va "oltre" quelle che sono previsioni e regolamenti, ed anche in questo caso lo era.
Da due anni infatti, la Fiorentina era in deroga per la regola della fascia del capitano. A molti nel pensare ad un regolamento per una cosa del genere sembrerà di leggere una barzelletta ma non è così. In uno sport allo sbando come il calcio italiano, la Lega Serie A ha avuto negli anni scorsi uno slancio di "ordine e disciplina" prevedendo una norma (già attiva in altri campionati) che impone la stessa fascia di capitano a tutte le squadre. Il senso? Evitare sponsorizzazione/scritte particolari/abusi di vario tipo. Si potrà obiettare che sarebbe bastato vietare quelle che vanno contro a queste indicazioni e che mentre si regola la fascia di capitano tutto il resto pare "un porto di mare" o "un circo" dove si vende sponsorizzazioni anche per le borracce o non si mantiene un'equità nemmeno nel prendere in considerazione tutti i partecipanti. Ma andiamo oltre.
In questo biennio alla squadra viola era stata concessa questa deroga per ricordare Davide Astori, capitano di trentuno anni che il 4 marzo di tre anni fa è morto nell'albergo del ritiro pre-gara la notte prima di una partita contro l'Udinese. Fascia raffigurante i quattro quartieri storici di Firenze che indossava lo stesso Davide e che è stata "integrata" dalla scritta "DA13" in memoria dello stesso capitano. La storia di Astori ha colpito una famiglia, una squadra, una città, un mondo (calcistico). Ed è stato naturale per tutti definirlo "capitano per sempre". Non per due anni.
La Lega Serie A aveva concesso la deroga affiancando alla stessa l'immutato cordoglio e ricordo per la vicenda di Davide. Ma evidentemente era a tempo. La deroga. Ma anche il cordoglio ed il ricordo. E così è stata già annunciatala rigida interpretazione del regolamento dal prossimo anno e l'imposizione della "fascia unica" anche per la Fiorentina.
Ed allora adesso la palla è in mano proprio alla società viola. A cui mi sento di fare due proposte. La prima, banale, pagare la multa che arriverà e prevedere la fascia anche il prossimo anno per il nuovo capitano. La seconda prevedere sulla prossima maglia viola una piccola toppa ben visibile sulla manica sinistra con la scritta "capitano per sempre - DA13". Entrambe per dimostrare alla Lega Serie A che a volte le deroghe sono giuste e che quando ricordi/vuoi ricordare qualcuno per sempre non ti basta un biennio. 

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