venerdì 9 novembre 2012

La paura delle stelle

Kiave di lettura n° 4

Scanzi mi ha fatto uno scherzo. Stavo già pensando a come organizzare la mia kiave di lettura settimanale su un suo articolo e lui ha visto bene di allargare la cosa con un nuovo post ancora più completo e mi devo "adeguare".
Nell'articolo di due giorni fa sul FQScanzi fa riferimento alla trasmissione "l'infedele" e più genericamente alla considerazione collettiva di buona parte/quasi totalità dei giornalisti italiani di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle. Parte da una conoscenza approfondita dell'argomento, cosa in teoria ovvia ma nella pratica molto poco diffusa, visto che analizza il movimento da molto tempo. Partendo dagli errori fatti nell'ultimo periodo da Grillo, Scanzi analizza i pulpiti da cui partono le prediche riuscendo a fare una fotografia chiara della vicenda, che non riguarda solo la trasmissione l'Infedele ma che da lì prende spunto per chiarirsi ancor meglio nell'articolo successivo alla pseudo risposta di Lerner, che tenta una replica puntando sull'ironia.....e Lerner che punta sull'ironia è un pò come se ReSilvio puntasse sull'onestà.
Nell'articolo di ieri, Scanzi allarga la sua analisi e la completa e non si può far altro che consigliarne la lettura....e poi applaudire. 
Cercando di andare oltre alle due azioni naturali suddette salta agli occhi la capacità totalmente diversa dell'uso dell'ironia, uno cerca di usarla non sapendo cosa sia (Lerner) uno ne fa sfoggio con naturalezza tanto da provocare invidia (Scanzi), il pezzo in cui smonta l'accusa di "prezzemolino" è da incorniciare.
Ma è andando sul tema Grillo che l'articolo entra nel vivo e soprattutto mi vede totalmente d'accordo. E' ormai uso dei talk show parlare del Movimento 5 Stelle dimostrando a più riprese di non sapere di cosa parlano. Intendiamoci, non sono un iscritto al Movimento e molte cose sfuggono sicuramente anche a me, ma almeno cerco di non partire prevenuto. Come scritto anche da Scanzi come premessa del primo suo articolo "Beppe Grillo è molto bravo a distruggere ciclicamente se stesso. La scomunica a Federica Salsi è attaccabilissima. E la censura ad Agorà un autogol. Molti, su tali errori, hanno gioiosamente sguazzato" anche secondo me le ultime vicende sono state delle "uscite sbagliate" di Grillo. E credo che non siano le sole: penso alla posizione sulla non cittadinanza agli stranieri nati in Italia, alla posizione quasi neutra avuta con la Lega ai tempi dello scandalo Trota&c. per citare i primi due casi che mi vengono in mente. 
Detto questo è insopportabile che ci venga rappresentato come il Male Assoluto o che sia battezzato come solo un qualunquista senza prendersi la briga di informarsi. Leggendo l'articolo emergono alcune cose talmente palesi, che anche il sottoscritto davanti al programma aveva notato (come dimostrano alcuni tweet infastiditi di lunedì scorso)..."e se li hai notati te" direbbero in diversi....
Non è possibile, ad esempio, dire che il Movimento 5 Stelle dice una cosa e ne fa un'altra perchè è stato deciso di candidare i già noti allo stesso movimento non aprendosi quindi al nuovo ("milioni di CV inutilmente vaganti nella rete" l'esilarante battuta di Gad). 
E' una scelta, giusta o sbagliata, per premiare chi andava in piazza ed in rete a farsi conoscere e far conoscere le proprie idee quando NESSUNO li considerava e (quasi) tutti deridevano le possibilità di successo di un movimento del genere; in più è fatto per prevenire i "saltanti" sul carro del movimento del momento. Esempio, in questi giorni Vittorio Feltri (solo per fare un nome a caso) ha avuto parole d'elogio nei confronti di Grillo e delle Cinque Stelle, dopo anni di dileggiamento e bastonatura. Magari lui non chiederebbe di candidarsi candirebbe, ma quanti "Feltri" potrebbero imbarcarsi solo per agganciare una poltrona? Questo è il ragionamento; ripeto, si può condividere o no ma questa è la motivazione.
Altra cosa è criticare le parole forti e le offese verso i consiglieri non in linea. Le offese sono sempre da condannare, condivido, a maggior ragione se limitano la libertà d'espressione. Stesso discorso vale ovviamente se le offese sono rivolte ai giornalisti. Detto questo molte delle accuse sono pretestuose e tanto per fare. Da sempre la linea del Movimento è quella di non andare in TV perchè secondo la loro visione di politica, questa viene fatta in maniera diversa  e perchè le TV ed i talk show sono realizzati da chi in questi anni ha tenuto il microfono a chi c'ha ridotto così. Si può forse negare questo? E' noto a tutti ed a maggior ragione agli aderenti al Movimento, quindi la presa di posizione critica nei loro confronti è ovvia. Altro son le offese, da criticare giustamente ma che non possono essere usate da sole se si vuol far davvero un resoconto completo.
L'altra obiezione è "la gente deve conoscere i candidati e che cosa propongono". Bella devo dire, peccato venga da chi aveva le carte per farlo anche prima e non l'ha mai fatto. Dove erano i giornalisti che pretendono dal Movimento partecipazione e risposte ai talk show quando negli stessi c'erano i vari ministri, sottosegretari, politici di maggioranza ed opposizione e nella migliore delle ipotesi la domanda era "dica pure"?. Si può negare che Vespa ha lucidato la scrivania su cui ReSilvio ha firmato il contratto con gli italiani? Che Fazio si è fatto scendiletto nei confronti di Marchionne? Che Vinci definì ReSilvio "la luce di questo programma"? E' vero che i politici ed i candidati devono dare risposta ma è anche vero che i cittadini devono anche fare lo sforzo di cercarle. Esempio, mentre Lerner ironizzava allegramente sull'apertura alla rete del movimento, ci ho messo circa tre minuti a sapere qual'era la posizione del Movimento 5 Stelle sulle candidature di cui riferivo prima, così necessario "CHE QUALCUNO S'AFFACCI A RISPONDERE" in TV?
E' necessario che i cittadini abbiano gli strumenti per valutare i candidati, ma questi strumenti son davvero i talkshow istituzionali?
Il Movimento 5 Stelle esiste da un pò, ma per molti si presenta solo oggi. Il boom avuto nell'ultimo periodo è riuscito addirittura a farsi sentire a chi fino a poco tempo fa fingeva sordità totali, dal Quirinale in giù. Ed oggi tutti ne vogliono parlare per evidenziare la non democraticità, il qualunquismo, la violenza, la pericolosità, l'accentratore leader. Ed è giusto analizzare e spulciare tutti quelli che si candidano, lavoro giusto che la "stampa" (intesa in senso generale) dovrebbe fare e per cui dovremmo anche ringraziarla. Curioso ai limiti del ridicolo se per farlo non si analizza i fatti ma si parte con preconcetti che portano a pilotare l'analisi e se a volerlo fare sono gli stessi che in questi anni hanno assistito a questo sfascio politico/dirigenziale limitandosi (chi più chi meno) a tenere il microfono mentre i potenti di turno parlavano.
BIGNAMI: non so se voterò per Grillo, ma se continuano così mi ci fanno pensare seriamente. Se non lo voto, voglio non votarlo perchè lui dice che chi nasce in Italia non deve essere cittadino italiano (ed anche qui la posizione era un pò diversa, ma la uso come estremizzazione) e non perchè a paventare la sua inadeguatezza è un (esempio)Lerner qualsiasi iscritto al PD dal primo giorno o un (esempio)Vespa pilotato in tv dalla DC e da sempre fornitore di scrivanie al potente di turno....

2 commenti:

  1. Concordo al 100%, soprattutto la conclusione sul come voglio decidere se votare il M5S, vorrei che in generale si iniziasse a distinguere tra Grillo e il movimento, ricordo quando a Firene, durante un suo spettacolo, Beppe diceva chiaramente di voler usare la propria popolarità per veicolare il messaggio della base e non il suo. Questo forse è l'appunto più serio che faccio al movimento, vorrei che riuscissero a tagliare il cordone e a muoversi da soli.
    Altro appunto, non penso che il M5S fomenti l'antipolitica, credo al contrario che sia la politica e i politici di questi ultimi 20 anni ad aver distrutto la fiducia di molti italiani

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  2. E' innegabile che il "bollino" di Grillo abbia amplificato i numeri del m5s ma serve per far crescere il movimento, che poi dovrà imparare a camminare da sè. Ce la farà? Bella domanda, come quella:c'è da fidarsi? Non ho molto risposte.
    Só peró che gli altri che ci hanno portato fin qui non ce l'han fatta e di loro di sicuro non mi fido!
    Ps benvenuto al tuo primo commento!

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