domenica 22 maggio 2022

Domenica speciale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 488

Dopo tre anni di assenza generale per motivi ovvi dettati dalla pandemia, oggi tornava a Firenze la DeejayTEN con la quale ci eravamo salutati una domenica di maggio di tre anni fa sotto la pioggia (clicca qui per leggere il post di quel giorno).
Tornava oggi e non me la sentivo proprio di mancare. "Alla faccia" delle edizioni saltate per il Covid. Ed a livello personale non solo per vedere se ancora "ero'bono" a "LAVORARE SUI POLMONI" e reggere i km della corsa più o meno con lo stesso passo.
Per questo, nonostante i vari incastri ed una serie di forfait fisici e da concomitanze stadiesche del gruppo ho deciso di puntare la sveglia presto per non mancare al via dei lungarni e per fare le cose con calma e godermi il clima della corsa. Ma soprattutto godermi l'abbraccione di chi è arrivato a farmi compagnia nonostante il jet-lag del luppolo e della serata di festeggiamenti (vedi post di ieri sera).
Usciti dal bar per la dose "di caffeina" per lo sprint necessario, ci siamo trovati abbracciati di nuovo. Da un gran numero di persone. Tutte vestite in modo speciale. Grazie alle tante presenze, grazie al colore scelto per le magliette di questa edizione, mai così belle.
Superato il "brividino" duplice da novità per affollamenti e grandi eventi e da ritorno invece alle "abitudini", ho cercato e trovato nel bis dell'abbraccione privato la giusta spinta per partenza e tenuta. Mancava certo quello collettivo, ma alla fine in quello che c'è stato si sono mescolati anche i ricordi delle edizioni precedenti. La risata provocata dalla compagnia di qualità, il conto alla rovescia collettivo, le prese in giro reciproche su gadget e similari, il "andate in c**o voi e la maglia nera sotto", gli sguardi complici. C'erano e sono comunque arrivati virtualmente ed anche quelli hanno dato carica, molta.
Dopo "lo sparo" invece a tenermi compagnia sono arrivati gli auricolari con la pre-impostata playlist da djten. A quel punto mancava soltanto di far partire rigorosamente Strava (o il Capitano mi avrebbe scomunicato) e mettere in moto le gambe. 
Partenza.
L'inizio è stato come mi ricordavo. L'adrenalina della partenza e la voglia di uscire dalla bolgia mi ha fatto allungare subito il passo per attraversare Ponte San Niccolò ed iniziare, attraverso Piazza Ferrucci, la salita verso il Piazzale Michelangelo. Come al solito, passo troppo sprint e la salita non impossibile ma costante ha dato subito cenni di cattiveria verso fiato e polpacci. Ma non poteva vincere, non oggi.
Così ho abbassato i giri del motore ed ho fatto passare l'attimo. Dice si faccia così. Ed infatti andando ad un passo diverso ho "scavallato" e mi son gustato il panorama del piazzale sorridendo da solo come un cretino ricordando lo scatto del Balordo diventato virale (vedi qui). Finita la solita salita ingannevole, che non termina esattamente con il panorama michelangelesco, è cominciata la discesa e si è aperto...un mondo nuovo. Finalmente l'oppressione alle gambe è scomparsa ed anche il respiro è tornato corretto, con l'aiuto anche del punto di ristoro. 
Così dopo poco, scendendo verso Porta Romana ho sentito la voglia di godermi il panorama in silenzio, staccando per un attimo la playlist. Cosa evidentemente già nota ai più, dato che il Balordo dalla palude mi ha scritto "ti immagino dopo il piazzale e dopo il rifornimento toglierti le cuffiette e ascoltare la musica di Firenze che oggi doveva essere bellissima....ponte vecchio, lungarni, il duomo e te che guardi estasiato come fosse la prima volta...e lo sprint finale al traguardo". Grazie Ghigio. Di cuore, perché non avrei saputo scriverlo meglio.
In realtà rientrato sui lungarni dopo ponte Santa Trinita, gli ultimi km sembravano allungarsi un po' troppo e quindi è tornata ad essere necessaria una spinta. Quella che mischiava l'immancabile spinta del Liga, il gusto personale e la spinta di altri pezzi che in qualche modo sono legati a questa deejay ten, per ricordi, per presenze, per chi in qualche modo c'era anche se non fisicamente. La Ten Playlist.
1 - "...qualcuno non scorda mai chi siete sempre stati e chi sarete poi..."
2 - "...ogni volta che mi sbaglio...ogni volta che mi viene in mente qualche cosa che non c'entra niente...e ogni volta che non è importante, ogni volta che qualcuno si preoccupa per me..."
3 - "...il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi, io e te....che ci abbracciamo forte..."
4 - "...nemmeno un trucco è cambiato che, che se il mondo cambia, qualche mondo non cambia mai..."
5 - "...con il cuore stretto in mano e con i tagli sulle pelle, ma i ragazzi sono in strada i ragazzi stanno bene..."
6 - "...sarà difficile ma sarà come dev'essere, metterò via i giochi, proverò a crescere..."
7 - "...una voce dentro dice niente da fare se ti fermi ad ogni passo non puoi arrivare..."
8 - "...camminavi con la nebbia nei risvolti come non ne ho visti più.."
9 - "...e la mia anima è sempre più liquida ad alta gradazione, è il trucco più vecchio del mondo per illudersi di dimenticare..."
10 - "...le liste del giudizio universale saranno trasmesse dai telegiornali a reti unificate e poi sulla pagina 666, primo però su canale 9 ci sarà il terzo festival del dolore con la finale dei casi umani meno meno umani che mai..."
E con questa spinta anche i lungarni sono stati affrontati con il passo giusto, così come la corsa verso il Duomo e l'ultimo pezzo di Via Roma che, seppure il più breve del percorso, sembrava non finire mai. Arrivo.
Sguardo al cellulare. Ri-sguardo. E poi ancora. Ed eccolo lì quel numerino tanto sperato ma per niente immaginato. 55. Come cinque anni fa. Come da tanto non capitava di vedere.
Un sorriso grande in attesa del Capitano che in realtà, nonostante il jetlag di cui sopra, ha praticamente fatto stesso tempo e stesso risultato. Ma se ha la fascia da Capitano, un motivo pur ci sarà.
Così si è chiusa questa domenica mattina. Speciale. Di più. Da brividi come quell'abbraccione con cui si era aperta.

2 commenti:

  1. Enzone mio…come racconti te nessuno ancora ho mai conosciuto…meraviglioso. L’abbraccione poi…

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    1. Troppo buono Amico mio.....

      Quell'abbraccione....da incorniciare....

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